e' successo nel mio paese............

Re: e' successo nel mio paese............

anche l'eco di bergamo a volte scrive cavolate stravolgendo leggi o comunicati,dipende dai giornalisti che fanno l'articolo,ma siccome nessuno se ne intende sono sempre contro i cacciatori.
poi non riesco a capire un'altra cosa,perche' tutti i giorni compare un articolo su animali e uccelli feriti e recuperati con intervento di vigili,vigili del fuoco,guardie,ambientalisti ecc.,naturalmente gratis,tanto sono stipendiati. [6] [6]
molto probabilmente fan vendere piu' copie al giornale
 
Re: e' successo nel mio paese............

Ebbene si lo confesso sono un bracconiere,ho sparato a dei fringuelli.........Spero di esserlo anche nel 2009,nel 2010,nel 2011, nel 2012......... [5a] [5a]
 
Re: e' successo nel mio paese............

però non è male il primo articolo in cui si afferma che il cacciatore sia stato sanzionato perchè "... cacciava a meno di 100mt da un gruppo di uccellini..." [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif]
 
Re: e' successo nel mio paese............

son tutti furbi quelli della lac....Zampieri in primis..sanno cosa vuole sentire e vedere scritto nei giornali l'anticaccia...
 
Re: e' successo nel mio paese............

franz85 ha scritto:
però non è male il primo articolo in cui si afferma che il cacciatore sia stato sanzionato perchè "... cacciava a meno di 100mt da un gruppo di uccellini..." [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif]
allora avevo letto giusto,non ho commentato perche' pensavo di non aver capito il significato
 
Re: e' successo nel mio paese............

Toglietemi una curiosità: ma dopo tutte quelle panzane che ha scritto "IL mattino di Padova" c'è ancora qualche cacciatore che lo compra o lo legge?
 

max_fior

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CACCIA? NO, STRAGE L'illegalità dilaga nel territorio Denunciati quattro sparatori
il mattino di Padova — 18 novembre 2008 pagina 21 sezione: PROVINCIA

VILLAFRANCA PADOVANA. Una valanga di sanzioni, sia amministrative che penali, e il sequestro di una quarantina di volatili vivi usati come richiamo. Merli, tordi, allodole, cesene, fringuelli e peppole che domenica, nel corso di un controllo congiunto a Villafranca, al confine tra le province di Padova e Vicenza, le guardie zoofile Enpa e Lac hanno trovato senza i necessari contrassegni (anellini alle zampe) e documentazione. Secondo i pubblici ufficiali «quello che si sta consumando in questa stagione venatoria è un vero e proprio massacro incontrollato di specie protette». E calcolano che il numero di uccelli protetti abbattuti potrebbe superare presto le 10 mila unità «in barba alle piccole quantità che prevede la legge 13 del 2008». Primi fra tutti, peppole e fringuelli, esemplari protetti e pertanto non cacciabili. «La risposta più comune che riceviamo da parte dei cacciatori - raccontano le guardie zoofile - è che è possibile cacciarli in deroga, ma si dimenticano che un mese fa questa deroga è stata annullata dal Tar del Lazio». Quando scatta l’ispezione si scoprono le cose più incredibili. «Il livello di illegalità è preoccupante - denuncia Zampieri - è diffusissimo l’uso di richiami meccanici, ovvero di registratori che imitano il cinguettio e il cui utilizzo è tassativamente vietato. Anche penalmente». I cacciatori colti sul fatto durante i controlli provengono in gran parte dalla provincia Vicenza. Forse credevano che la zona attorno a Villafranca non fosse controllata. Fucile in spalla, si stavano già sfregando le mani, soddisfatti degli uccellini ammazzati. «Un singolo cacciatore, R.F., quarantenne di Camisano Vicentino ha totalizzato ben 11 verbali - raccontano le guardie - E’ stato denunciato per aver sparato a specie protette, perché aveva in tasca quattro richiami acustici vietati, per aver sfruttato quattro richiami vivi non inanellati, per aver cacciato a meno di 100 metri da un gruppo di uccellini e infine per non aver segnato i capi abbattuti». Che la polizia ha poi provveduto a sequestrare. Denunciati anche altri due cacciatori di Camisano e un settantacinquenne di Villafranca, sempre per richiami irregolari.



Caccia, rivolta contro le guardie zoofile
il mattino di Padova — 19 novembre 2008 pagina 31 sezione: PROVINCIA

VILLAFRANCA. Nessuna strage di uccellini né violazioni della legge per i cacciatori padovani ma solo un allarme ingiustificato. Ad affermarlo con forza Giuseppe Conte, consigliere provinciale e vicesindaco del paese che sottolinea come sul territorio comunale gli risulta sia stato redatto un solo verbale per violazione delle norme sulla caccia. «Si parte da un verbale per denigrare i cacciatori per uso di richiami vivi ed elettroacustici - dice - Gli agenti preposti al controllo dell’attività venatoria, in particolare la Polizia provinciale assieme alle forze dell’ordine con compiti di polizia giudiziaria, lavorano in modo ottimo, perché è giusto che coloro tra i cacciatori che non rispettano la normativa vigente siano sanzionati. E’ falso che a Villafranca dilaghi l’illegalità fra i cacciatori, qui si caccia nel rispetto delle regole». Conte osserva inoltre che non si può criminalizzare una categoria e nemmeno che il cacciatore venga perseguito solo in base a ideologie animal-ambientalistiche che non fanno onore a chi indossa una divisa anche se da volontario. «Ritengo di dover rassicurare i cacciatori sulla caccia in deroga. Si possono cacciare i fringuelli e storni nella misura di 20 al giorno per un totale di 100 all’anno, le pispole 20 al giorno per 50 totali e le peppole 5 al giorno per 25 in tutto - assicura - il tutto come previsto da una legge regionale che può essere impugnata solo dalla Corte Costituzionale e non dal Tar». Sulla vicenda il consigliere regionale Raffaele Zanon ha presentato un’interrogazione alla Giunta affinché «Verifichi il comportamento delle guardie zoofile che dimostrano palesemente di ignorare la legge regionale riferendosi alle specie non cacciabili citando il Tar del Lazio dimenticando che siamo in Veneto. La Regione infatti - afferma - ha legiferato di recente sulla caccia in deroga, si devono capire le motivazioni di questi atteggiamenti vessatori nei confronti degli appassionati di caccia». Anche Giuseppe Bonora, presidente dell’Ambito Territoriale Alta Padovana interviene. «Strage e massacro non sono assolutamente consoni se non sono supportati da dati e informazioni fondate» e che «le specie per le quali sono stati usati tali aggettivi sono cacciabili in deroga in base alla normativa vigente». Infine l’assessore regionale Elena Donazzan, ricordando che compito di annullare una legge regionale spetta alla Corte Costituzionale e non al Tar del Lazio osserva: «Sono in gioco diritti e doveri previsti dalla legge con ricadute su 60.000 cittadini rispettosi delle norme, compresa quella che prevede la caccia in deroga e che quindi devono avere la serenità di operare nella certezza delle norme». (l.m.)
 
Re: e' successo nel mio paese............

ggramoli ha scritto:
Toglietemi una curiosità: ma dopo tutte quelle panzane che ha scritto "IL mattino di Padova" c'è ancora qualche cacciatore che lo compra o lo legge?


io di certo non lo compravo prima e non lo compro adesso...............le cavolate che scrivono i giornali me le leggo sul web [3]
 
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