Giovanardi: Animalisti più pericolosi dei separatisti

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Sabato 05/04/2014

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“Animalisti più pericolosi dei separatisti, fanno attentati”. “Tagliare i canili, costano troppo”. “Bisogna fare spending review sugli animali”. “La Brambilla dice che non bisogna toccare nemmeno i topi”.

“Gli animalisti sono molto più pericolosi dei separatisti veneti. Fanno attentati, bruciano furgoni, danneggiano negozi. Ci sono aziende e stabilimenti distrutti e danneggiati da questi estremisti”.

“Una volta – racconta Giovanardi – sono andato a difendere quei poveracci del circo. Ho trovato venti vegane vestite di nero con le mani verniciate di rosso, che insultavano e mi davano dell’assassino perchè mangio prosciutto, parmigiano e uova. In America ci sono leggi che bloccano questi fanatici dell’animalismo. Quella dei separatisti mi sembra invece una retata fatta in osteria”.

“I canili in Italia – dice ancora Giovanardi – costano 600 milioni di euro all’anno. Mentre la sanità ha problemi drammatici, i farmaci salvavita hanno costi esorbitanti, una spending rewiew la farei. Prima degli animali vengono donne, bambini e famiglie. Mentre la Brambilla dice che non si possono toccare nemmeno i topi per la sperimentazione sui farmaci”


fonte:blitzquotidiano.it
 
Giovanardi: ''Terrorismo animalista: chi non sa taccia''

Giovanardi: ''Terrorismo animalista: chi non sa taccia''

Giovedì 10 Aprile 2014


Dopo il mio intervento alla Zanzara sul pericolo costituito dalle frange più estremiste del movimento animalista, pubblico di seguito il testo dell'interpellanza presentata al Ministro degli Interni nella quale ho minuziosamente illustrato le centinaia di attentati di cui sono state vittime negli ultimi anni allevatori e produttori.

Premesso che:
in Italia la sigla "ALF" (Fronte liberazione animale) fa la sua comparsa nel 1988 a Padova, quando alcuni attivisti danneggiano le pellicce indossate da alcune signore. Nel novembre 1988 vengono liberati 2.000 visoni vicino Pordenone ed esattamente un anno dopo altri 600. Nel 1989 le azioni di danneggiamento si estendono sia in Veneto che in Friuli-Venezia Giulia, soprattutto contro allevamenti, ma anche contro il centro di chirurgia sperimentale del policlinico di Padova, con furti di cavie, conigli, topi e visoni. A Trieste vengono aperte le gabbie contenenti 200 colombi in attesa di controlli veterinari e a Udine viene danneggiato uno stabilimento per l'allevamento degli animali da laboratorio e data alle fiamme la sede di un'associazione di cacciatori;
negli anni seguenti l'area di azione si estende ancora ad altre regioni: nel 1990 nel milanese si verificano atti vandalici contro negozi di animali e due attentati incediari contro stabilimenti farmaceutici, rivendicati dalla ALF, che rivendica anche la liberazione di cavie e il danneggiamento del laboratorio di chirurgia sperimentale del policlinico "Sant'Orsola" di Bologna e l'attentato incendiario compiuto il 24 maggio 1991 della sala caldaie dell'istituto "Rizzoli" di Bologna;
nel 1992 sempre a Bologna viene compiuto un attentato contro la centrale del latte. Lo stesso anno a Milano e Roma vengono inseriti inchiostri blu e rosso in bottiglie e confezioni di latte. Nel 1993 viene sventato un tentativo di furto da un allevamento a Lecco. Nel 1995 a Graffignana, Milano, si verifica un'invasione di vipere appositamente disperse sul territorio. Nel 1996 un altro attentato contro l'ospedale Sant'Orsola di Bologna con furto di topolini bianchi e di un maiale lattonzolo. Tra il 1996 e il 1998 vi sono diversi attentati incendiari contro la Nestlè. Sempre nel 1998 a San Cesareo, Roma, viene sventato un assalto con ordigni incendiari ai danni di un allevamento, ma a Firenze vengono distrutti 4 furgoni della società di distribuzione dolciaria "Nannuzzi, Ferri & Co", a Torino vengono recapitati falsi pacchi bomba a quattro atelier, a Milano la locale sede dell'ANSA riceve una polpetta cruda con tracce di topicida Coumatetralyl, assieme ad una nota che annuncia l'avvelenamento di carni e insaccati di 3 grandi aziende;
nel 1999 a Roma alle redazioni di AdnKronos e ANSA viene recapitata una barretta di cioccolata Galak assieme all'annuncio di avvelenamento di altre 55 a Bologna. Lo stesso anno a Rimini viene versato inchiostro rosso nell'acquasantiera del duomo per protestare contro l'usanza di mangiare agnelli durante la Pasqua e in provincia di Milano vengono danneggiate numerose autovetture per protestare l'apertura della stagione della caccia. Nella lettera di rivendicazione inviata all'ANSA si legge: "Assassini okkio. Oggi le vostre macchine, domani tocca a voi";
nel 2007 a San Martino Buon Albergo (Verona) presso un allevamento di visoni viene appiccato un incendio che provoca la distruzione di due camion frigo e il danneggiamento di un locale destinato alla lavorazione di mangimi. L'anno successivo, da quello stesso allevamento vengono liberati dalla gabbie 3.000 animali. Sempre nel 2009 si verifica un altro attentato incendiario, per il quale sono state utilizzate 20 molotov, che distrugge le voliere dello "Zoom", zooparco di Cumiana, nel torinese. Nel 2010 un altro attacco incendiario ai danni del ristorante "Roadhouse Grill" di Bologna, nel 2011 contro gli uffici della società Ibm Italia e l'incendio all'interno di un capannone di Ozzano, presso una sede distaccata del dipartimento di Scienze degli alimenti della facoltà di Agraria dell'università di Bologna. Nel 2012 a Mariano Comense vengono fatte fuggire da un allevamento le galline;
il 2013 inizia con un attentato incendiario contro il centro latticini di Montelupo Fiorentino, preceduto da un altro contro il macello di Colle Val d'Elsa, da due contro ditte di trasporto carni: una a Troghi ed una a Viadana, da uno contro i macelli di San Giovanni Valdarno. Numerosissimi sono gli assalti contro gli allevamenti, in particolare di visoni, tra i quali i più noti si registrano a San Marco (Ravenna) e a Calvagese della Riviera (Brescia), ma anche la notte tra il 25 e il 26 marzo 2014 a Capergnanica (Crema) viene devastato un allevamento di visoni che era ancora in fase di allestimento;
questo è l'elenco, certamente incompleto, solo delle azioni rivendicate dalla sigla ALF, classificata in diversi Paesi, assieme alla PETA, come "potentially opening up its members to prosecution as terrorists", cioè si ritiene che al suo interno vi siano infiltrazioni di matrice terroristica, e ritenuta direttamente responsabile di oltre 60 attentati terroristici documentati;
esistono in Italia, così come in altri Paesi, diverse altre associazioni ed organizzazioni, con nomi e sigle diverse, ma che utilizzano gli stessi principi e metodi della ALF, che collaborano tra loro e che sostengono le azioni ALF o mettono link nei loro siti web altri siti per supportare i loro "colleghi" nel mondo;
"FederFauna" ha rilevato che per motivazioni legate all'animalismo, solo nel 2013 «sono state vandalizzate in tutta Italia macellerie, pescherie, pelliccerie, pelletteria e negozi di animali, talvolta addirittura con l'utilizzo di dispositivi esplosivi. Degli assalti contro gli allevamenti (reti tagliate, porte e finestre infrante, sistemi d'allarme e attrezzature messi fuori uso o dati alle fiamme, gabbie distrutte) si è perso il conto, così quello degli animali sgabbiati (e talvolta rubati): migliaia solo i visoni, molti dei quali poi morti, ma ci sono stati anche conigli, galline, cavie e animali da circo. Ad aprile è stata assaltata addirittura la Facoltà di Farmacologia dell'Università di Milano e devastato lo stabulario». Sono stati danneggiati innumerevoli automezzi dei cacciatori (vetri rotti e gomme tagliate), vandalizzate sedi, bruciati capanni, manomesse o distrutte le attrezzature con cui le Province effettuano la cattura delle nutrie;
da parte di questo tipo di organizzazioni e per le medesime motivazioni, sono stati in questi anni tutt'altro che rari anche gli episodi di minacce gravi e atti d'intimidazione contro le persone, come scritte minacciose vicino alle abitazioni e ai luoghi di lavoro, attacchi contro i fornitori delle aziende, intimidazioni nei confronti dei loro clienti, pubblicazione delle liste dei loro dipendenti, lettere di minacce ai banchieri della società, false accuse di pedofilia, attacchi informatici come invii massicci di mail (cosiddetto mail bombing) anche contro le amministrazioni pubbliche, eccetera;
studi autorevoli su tale fenomeno dimostrano, inoltre, che nonostante non sia stata sempre rilevata una struttura organizzata tra i vari elementi del fanatismo animalista e non appaiano sempre lampanti legami stabili tra molti di loro, si intraveda, in diverse realtà, una sorta di organizzazione binaria: da un lato, appunto, le organizzazioni, che fungono da "braccio armato" clandestino e operativo (i cosiddetti attivisti) e dall'altro un "braccio propagandistico" che agisce alla luce del sole, in modo sedicente pacifico, ma che di fatto sostiene, direttamente o indirettamente, le azioni degli attivisti, risultandone complementare, come avviene nelle organizzazioni politiche clandestine o nelle organizzazioni universalmente riconosciute come terroristiche;
per tali motivi, da anni in America e più recentemente anche in alcuni Paesi europei, sono stati adottati provvedimenti legislativi specifici, per riconoscere questa specifica forma di terrorismo e di conseguenza mettere in atto appropriate misure di prevenzione e di contrasto, che pur garantendo il diritto di ciascuno a manifestare le proprie opinioni, salvaguardino le imprese e i cittadini da danni come quelli in precedenza elencati o dalla paura, il terrore appunto, di subirli,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per contrastare questi fenomeni di terrorismo.


fonte:federfauna.org
 
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