La Confederazione Cacciatori Toscani querela la Lav

Alberto 69

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“Ogni anno nella sola Maremma si distribuiscono novemila licenze di caccia senza accurati controlli psicologici. Per non parlare dei quasi novantamila cacciatori in Toscana. Stiamo dando armi letali in mano a evidenti squilibrati senza preoccuparci delle conseguenze…”: queste alcune delle frasi con cui il responsabile della Lav, Giacomo Bottinelli, ha commentato il recente ritrovamento di carcasse di lupi in maremma, insinuando, dopo aver attribuito i fatti agli allevatori, anche e comunque una qualche responsabilità dei cacciatori.
Un attacco gratuito, destituito di qualsiasi fondamento che ha sollecitato la reazione della Confederazione dei Cacciatori Toscani, l’associazione unitaria recentemente costituta da Federcaccia, Arcicaccia e Anuu in rappresentanza di 70.000 cacciatori della regione. “Il tenore denigratorio, diffamatorio e offensivo – si legge nella denuncia-querela delle associazioni aderenti alla Confederazione - appare manifesto, ed è chiaramente rivolto nei confronti degli esercenti l’attività venatoria, con toni per nulla continenti e manifestamente lesivi dell’onore e del decoro, della categoria, dei singoli e degli enti che le rappresentano, oltre che delle istituzioni. Infatti, prendendo spunto dall’uccisione dei lupi, peraltro da egli attribuita agli allevatori, egli finisce per accusare i cacciatori di essere, in buona sostanza, pericolosi criminali, squilibrati, addirittura potenziali assassini, specialmente in ambito familiare”.
Di qui la denuncia querela: “Le asserzioni fatte da Bottinelli – si legge nel documento predisposto dai legali - sono non solo infamanti, ma altresì strumentali, non sorrette da alcun dato oggettivo e ovviamente non rispondenti a vero. Se la mancanza di continenza e la offensività intrinseca (che pongono le dichiarazioni del tutto al di fuori del diritto di critica) sono manifeste, è anche opportuno evidenziare l’insussistenza, a nostra opinione, di veridicità dei fatti presupposti, in quanto: 1) il rilascio delle licenze di caccia (abilitazione) avviene secondo un iter preciso; 2) esso è anche subordinato a certificazione medica […omissis…] Inoltre, la licenza di caccia non abilita di per sé ed automaticamente al porto di armi, in quanto si tratta di separata autorizzazione di competenza non della Provincia, ma delle istituzioni nazionali”.
Insomma accuse non solo nei confronti dei cacciatori, ma anche delle istituzioni a vario titolo responsabili della nutrita serie di controlli previsti dalle vigenti normative per il rilascio della licenza di caccia e del porto d’armi. Auspicando che anche le istituzioni pesantemente chiamate in causa dal responsabile della Lav facciano la loro parte, la parola passa ora alla Magistratura.

Firenze, 20 marzo 2014
Confederazione dei Cacciatori Toscani(Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)

fonte:federcaccia.org
 
In questi giorni le associazioni si stanno svegliando, che si siano ammalati tutti??


E già da un po' che sta avvenendo....e sul forum ne viene data notizia abbastanza puntuale....
In Toscana avete fatto passi più lunghi che altrove...da qualche parte si è ancora al medioevo....ma in generale si sta facendo quello che si sarebbe dovuto fare da sempre.
 
[h=2]LE ASSOCIAZIONI ADERENTI ALLA CONFEDERAZIONE CACCIATORI TOSCANI PRESENTANO QUERELA CONTRO LE PROVOCAZIONI ANIMALISTE[/h]Pubblicato: Giovedì, 20 Marzo 2014 11:31 | Stampa | Email
Quando è troppo è troppo: con dichiarazioni aberranti e destituite di fondamento il responsabile della Lav definisce i cacciatori squilibrati e potenziali assassini e accusa le istituzioni di mancato controllo.
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Ogni anno nella sola Maremma si distribuiscono novemila licenze di caccia senza accurati controlli psicologici. Per non parlare dei quasi novantamila cacciatori in Toscana. Stiamo dando armi letali in mano a evidenti squilibrati senza preoccuparci delle conseguenze…”: queste alcune delle frasi con cui il responsabile della Lav, Giacomo Bottinelli, ha commentato il recente ritrovamento di carcasse di lupi in maremma, insinuando, dopo aver attribuito i fatti agli allevatori, anche e comunque una qualche responsabilità dei cacciatori.
Un attacco gratuito, destituito di qualsiasi fondamento che ha sollecitato la reazione della Confederazione dei Cacciatori Toscani, l’associazione unitaria recentemente costituta da Federcaccia, Arcicaccia e Anuu in rappresentanza di 70.000 cacciatori della regione.


“Il tenore denigratorio, diffamatorio e offensivo – si legge nella denuncia-querela delle associazioni aderenti alla Confederazione - appare manifesto, ed è chiaramente rivolto nei confronti degli esercenti l’attività venatoria, con toni per nulla continenti e manifestamente lesivi dell’onore e del decoro, della categoria, dei singoli e degli enti che le rappresentano, oltre che delle istituzioni. Infatti, prendendo spunto dall’uccisione dei lupi, peraltro da egli attribuita agli allevatori, egli finisce per accusare i cacciatori di essere, in buona sostanza, pericolosi criminali, squilibrati, addirittura potenziali assassini, specialmente in ambito familiare”. Di qui la denuncia querela: “Le asserzioni fatte da Bottinelli – si legge nel documento predisposto dai legali - sono non solo infamanti, ma altresì strumentali, non sorrette da alcun dato oggettivo e ovviamente non rispondenti a vero. Se la mancanza di continenza e la offensività intrinseca (che pongono le dichiarazioni del tutto al di fuori del diritto di critica) sono manifeste, è anche opportuno evidenziare l’insussistenza, a nostra opinione, di veridicità dei fatti presupposti, in quanto: 1) il rilascio delle licenze di caccia (abilitazione) avviene secondo un iter preciso; 2) esso è anche subordinato a certificazione medica […omissis…] Inoltre, la licenza di caccia non abilita di per sé ed automaticamente al porto di armi, in quanto si tratta di separata autorizzazione di competenza non della Provincia, ma delle istituzioni nazionali”.
Insomma accuse non solo nei confronti dei cacciatori, ma anche delle istituzioni a vario titolo responsabili della nutrita serie di controlli previsti dalle vigenti normative per il rilascio della licenza di caccia e del porto d’armi. Auspicando che anche le istituzioni pesantemente chiamate in causa dal responsabile della Lav facciano la loro parte, la parola passa ora alla Magistratura.

Firenze, 20 marzo 2014
Confederazione dei Cacciatori Toscani
(Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)



Il solco è tracciato e la semina anche, l'unione fa la forza e guardiamo avanti con fiducia.
 
Che sia l'inizio del risveglio da parte delle varie associazioni venatorie? Gli amici toscani sono un grande esempio da mettere in atto in tutte le regioni. E' ora che questi cialtroni animalisti ed anticaccia la smettano di tirarci cacca addosso.
 
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