Martedì 28/01/2014
L'eurodeputato PD Andrea Zanoni presenta un'interrogazione alla Commissione europea per denunciare la non conformità dei calendari venatori delle regioni italiane, bocciati dall'ISPRA, con le norme europee. “L'ISPRA ha dato parere sfavorevole alla maggior parte dei calendari venatori, l'UE garantisca la conservazione degli uccelli migratori in Italia” L'eurodeputato PD Andrea Zanoni, vice presidente dell'Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, denuncia con un dossier alla Commissione europea i calendari venatori di tutte le regioni italiane. “Ci troviamo di fronte a una sicura violazione della direttiva “Uccelli”, delle interpretazioni vincolanti da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e della Guida alla disciplina della caccia della Commissione europea. La Commissione europea intervenga affinché sia garantita la conservazione degli uccelli migratori in Italia”. Zanoni consegna a Bruxelles una dettagliata documentazione sui calendari venatori di 19 regioni italiane e della Provincia autonoma di Trento (REPERIBILI QUI) e dei relativi pareri dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA (REPERIBILI QUI) che mostrano come questi calendari permettano la caccia a diverse specie di uccelli migratori durante le fasi di dipendenza, dopo l'inizio del ritorno al luogo di nidificazione, e prevedano carnieri giornalieri e stagionali incompatibili con lo stato di conservazione di alcune specie di uccelli, cacciabili nonostante il loro status negativo. “Inutile nascondersi dietro un dito: i pareri scientifici dell'ISPRA, istituto cui la stessa Commissione ha riconosciuto funzioni di indirizzo scientifico uniforme a livello nazionale al fine di garantire la corretta e omogenea applicazione delle norme comunitarie, sono totalmente ignorati dai calendari venatori nonostante queste indicazioni siano il frutto di precise valutazioni effettuate incrociando i dati contenuti nei “Key Concepts of article 7 of Directive 79/409/CE”, le sentenze della Corte di Giustizia in materia di attività venatoria, le indicazioni della Guida della Commissione europea e i nuovi dati valutati dall’ISPRA”. “Per questo ho chiesto alla Commissione come intenda procedere per garantire la conservazione degli uccelli migratori in Italia, anche in considerazione di quanto esposto dettagliatamente sull’argomento da parte delle associazioni ENPA, LAC, LAV, Legambiente, LIPU-Birdlife Italia e WWF Italia con lettera del 20 novembre scorso indirizzata al Commissario all’Ambiente Janez Potočnik”, conclude l'eurodeputato. NOTE Andrea Zanoni ha inoltrato alla Commissione europea tutti i calendari venatori 2013-2014 delle 19 regioni italiane e della Provincia autonoma di Trento e i relativi parere dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA. Ecco alcuni esempi di non rispetto dei parerei ISPRA da parte dei calendari venatori: a) il Tordo bottaccio è cacciato sino al 30 gennaio in Liguria, Toscana, Marche, Umbria e Calabria, nonostante l’ISPRA richieda la chiusura della caccia il 10 gennaio e i Key Concepts dell’UE identifichino l’inizio della migrazione prenuziale nella prima decade di gennaio; b) la Beccaccia è cacciata sino al 30 gennaio in Friuli, Umbria e Sicilia, nonostante l’ISPRA richieda la chiusura della caccia il 31 dicembre e i Key Concepts dell’UE identifichino l’inizio della migrazione prenuziale nella prima decade di gennaio; c) la Cesena è cacciata sino al 30 gennaio in Toscana e in Veneto, nonostante l’ISPRA richieda la chiusura della caccia il 10 gennaio e i Key Concepts dell’UE identifichino l’inizio della migrazione prenuziale nella seconda decade di gennaio.
Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni