Nutrie: ci costano milioni di euro l'anno grazie agli Animalisti

Alberto 69

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Venerdì 24/01/2014

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Dopo l'individuazione tra le cause dell'alluvione che ha devastato il Modenese, delle tane scavate negli argini dalle nutrie, l'ennesima bugia raccontata dagli animalisti e' che questi animali, i cui danni a campagne, strade, canali ed argini sono stati recentemente stimati in 20 milioni di euro l'anno, siano stati liberati dagli allevatori perche' non piu' remunerativi.

Le nutrie, pero', furono importate in Italia dal Sudamerica per la loro pelliccia: perche' mai un allevatore che ha speso tempo e denaro per far nascere e crescere un animale da pelliccia, dovrebbe poi rinunciare a quella pelliccia, unica entrata che puo' avere?!... E cio' vale anche in caso di una caduta del prezzo (fatto realmente accaduto per la nutria): meglio poco che niente!...

Ahime', gli sgabbiamenti di animali dagli allevamenti da parte degli animalisti sono un fenomeno iniziato molti anni fa, ma gli artisti dell'informazione manipolata addossano ad altri le loro colpe e, non contenti, nel caso della nutria perseverano nell'alimentare il danno ostacolando gli interventi per risolvere il problema.

Ai 20 milioni di euro l'anno stimati da Coldiretti sulla base di uno studio effettuato dall'Universita' di Pavia, infatti, si aggiungono i costi dei piani provinciali di controllo, pagati da tutti i Cittadini, bloccati dagli animalisti, spesso per mezzo dei Tribunali, anch'essi pagati da tutti i Cittadini…

Chissa' se a questi animalisti un giorno qualcuno riuscira' a presentare il conto!...

fonte:federfauna.0rg
 
bisogna fare pagare i danni di ste besti agli animalari ! vedi che finiscono i soldi che danno ai loro avvocati per far saltare i calendari ! anche perche loro le hanno liberate a suo tempo . se i vari dirigenti delle associazioni venatorie alzassero un po il tiro ci sarebbe da divertirsi , adesso che il ferro e' caldo va battuto ben bene . qua in emilia si sente un clima molto piu' ostile verso animalari vari rispetto a qualche tempo fa , la gente comune non e' poi cosi' stupida ma solo indifferente
 
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Contro le nutrie la Provincia di Bergamo, in collaborazione con la Coldiretti, mette in campo 450 gabbie-trappole. Sono state acquistate per catturare il roditore che si è diffuso in proporzioni preoccupanti, causando danni alle attività produttive, antropiche e infrastrutturali. I coltivatori prima di poter utilizzare le gabbie-trappole dovranno però, essere autorizzati dalla Provincia. Il protocollo stabilisce anche le norme per la gestione delle carcasse degli animali uccisi, che devono essere interrate, distanti da falde acquifere e pozzi, con una copertura di almeno mezzo metro di terra dopo averle cosparse di calce idrata. L’accordo mira a dare avvio a un piano operativo che coinvolga i proprietari o i conduttori dei fondi sui quali si devono attuare i piani di abbattimento, secondo quanto indicato dal protocollo tecnico stipulato tra la Provincia l’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale che prevede la cattura e la successiva soppressione degli esemplari.


fonte: http://piuvallitv.it/index.php/news/2047-piano-anti-nutrie-in-bergamasca
 
va a finire come le cornacchie o gazze, devi fare richiesta per la gabbia, devi dire dove le metti, ci deve essere un sopralluogo dagli addetti, devi segnare quante ne prendi, dove le metti, in pratica diventa un lavoro. alla fine uno ci pensa e dice: ma andate a f....lo voi e le nutrie. Sempre peggio. Chi sa quanto avranno speso per le gabbie fatte in una certa maniera, magari anche confortevoli perchè l'animale non deve soffrire. LO 0 risparmiamolo magari quando apriranno la caccia allo scemo ne avremo bisogno. E tanto.
 
Vada: la donna che alleva le nutrie

Vada: la donna che alleva le nutrie

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VADA. Cinzia Bacciardi, ex modella che ha sfilato sulle passerelle locali per dedicarsi poi al mondo della moda come stilista e aprendo delle attività vive a Rosignano ed è conosciuta per l'impegno con la sua colonia di cento gatti. Da alcune settimane ha una nuova passioen: allevare le nutrie.
Ogni mattina Cinzia parte da casa alle 7.30 e si avvia verso i fossi della Mazzanta con delle buste che contengono carote e pezzetti di pane e con una piccola trombetta richiama gli animali che ormai la riconoscono e le vengono incontro festosi, come se fossero parte della sua nutrita colonia di gatti. «Le nutrie sono oggetto di pregiudizi e violenze perché vengono associate nell'immaginario collettivo a topi e ratti - spiega Cinzia - Occorre che le persone sappiano di più su questi animali ed è per questo che ho deciso di venire qui a dar loro da mangiare».

fonte:iltirreno.gelocal.it
 
Qualsiasi comune cittadino, dotato di un minimo di buon senso, dovrebbe essere a favore dell'eliminazione di un animale come la nutria: alloctono, nocivo per l'ambiente e dannoso, anche se indirettamente, per la sicurezza dell'uomo...nonché brutto!!! Non dimentichiamoci che ratti, arvicole e talpe sono, per legge, cacciabili tutto l'anno proprio perché ritenuti dannosi. Perché la nutria no? Ormai, sempre più spesso, mi domando perché l'animalismo riesca ad influenzare così tanto (e così negativamente, direi...) la vita delle persone solo in Italia. Negli altri paesi gli animalisti ci provano senz'altro a fare le loro "battaglie" ma, chissà perché, non se li fila praticamente nessuno!!! Mi viene da pensare che siamo un popolo composto per la maggior parte da cog...ni!!!
 
Vedi l'allegato 48323
VADA. Cinzia Bacciardi, ex modella che ha sfilato sulle passerelle locali per dedicarsi poi al mondo della moda come stilista e aprendo delle attività vive a Rosignano ed è conosciuta per l'impegno con la sua colonia di cento gatti. Da alcune settimane ha una nuova passioen: allevare le nutrie.
Ogni mattina Cinzia parte da casa alle 7.30 e si avvia verso i fossi della Mazzanta con delle buste che contengono carote e pezzetti di pane e con una piccola trombetta richiama gli animali che ormai la riconoscono e le vengono incontro festosi, come se fossero parte della sua nutrita colonia di gatti. «Le nutrie sono oggetto di pregiudizi e violenze perché vengono associate nell'immaginario collettivo a topi e ratti - spiega Cinzia - Occorre che le persone sappiano di più su questi animali ed è per questo che ho deciso di venire qui a dar loro da mangiare».

fonte:iltirreno.gelocal.it

ennesima stron.......ta pubblicitaria, prima i piccioni ora le nutrie speriamo gli facciano un mazzo tanto............in bocca al cocker!!!!!!!
 
La difesa degli animali in Italia è diventata così forte che a volte mi sembra che li si difenda solo per principio, senza considerare la pericolosità o i danni che alcuni di essi creano...la maggior parte delle persone è chiusa in città, non va mai a farsi un giro in mezzo ai campi, tanti dei nostri bambini non hanno mai visto una mucca dal vivo, come fanno a rendersi conto di quanto certi animali (come le nutrie) possano essere dannosi? Perciò prendono per oro colato quello che viene detto dai mezzi di informazione, ossia "poveri animali"...di questo passo sarà più facile che consentano di "eliminare" chi fa del male a una nutria, piuttosto che permettere che vengano eliminate perché dannose!!
 
Non mi sembra di aver sentito nessun servizio fatto in Tv dove si parlasse delle nutrie o di quello che anno provocato, nè ho letto su quotidiani. Certo è controproducente per i difensori di queste "schifezze di animali" accettare la responsabilità del disastro ambientale.
Saluti
 
Qualsiasi comune cittadino, dotato di un minimo di buon senso, dovrebbe essere a favore dell'eliminazione di un animale come la nutria: alloctono, nocivo per l'ambiente e dannoso, anche se indirettamente, per la sicurezza dell'uomo...nonché brutto!!! Non dimentichiamoci che ratti, arvicole e talpe sono, per legge, cacciabili tutto l'anno proprio perché ritenuti dannosi. Perché la nutria no? Ormai, sempre più spesso, mi domando perché l'animalismo riesca ad influenzare così tanto (e così negativamente, direi...) la vita delle persone solo in Italia. Negli altri paesi gli animalisti ci provano senz'altro a fare le loro "battaglie" ma, chissà perché, non se li fila praticamente nessuno!!! Mi viene da pensare che siamo un popolo composto per la maggior parte da cog...ni!!!

Sono della tua stessa idea.
 
Vedi l'allegato 48323
VADA. Cinzia Bacciardi, ex modella che ha sfilato sulle passerelle locali per dedicarsi poi al mondo della moda come stilista e aprendo delle attività vive a Rosignano ed è conosciuta per l'impegno con la sua colonia di cento gatti. Da alcune settimane ha una nuova passioen: allevare le nutrie.
Ogni mattina Cinzia parte da casa alle 7.30 e si avvia verso i fossi della Mazzanta con delle buste che contengono carote e pezzetti di pane e con una piccola trombetta richiama gli animali che ormai la riconoscono e le vengono incontro festosi, come se fossero parte della sua nutrita colonia di gatti. «Le nutrie sono oggetto di pregiudizi e violenze perché vengono associate nell'immaginario collettivo a topi e ratti - spiega Cinzia - Occorre che le persone sappiano di più su questi animali ed è per questo che ho deciso di venire qui a dar loro da mangiare».

fonte:iltirreno.gelocal.it
Che ca***te!!!!
C'è sempre la speranza che la mozzicano.
 
e noi cittdini paghiamo,non abbiamo piu' diritti ma solo doveri.quello di pagare.e' dannosa si fa i piani di controllo e non si puo' cacciare liberamente,cioe' nel calendario venatorio
 
Anche qui al Lago di Porta (Montignoso MS) ci sono diverse nutrie e a fine estate le venatorie hanno posizionato delle trappole ma qualche "sconosciuto" ha pensato bene di toglierli gli sportelli rendendole di fatto inutilizzabili. Poi venti giorni fà dopo copiose piogge una parte di argine (guarda caso dove c'erano le tane delle nutrie) è franata.
Saluti Bregoscia.
 
ma invece di comprare 450 gabbie trappola potevano farla cacciare , o era una prassi troppo semplice che non fruttava dei soldini a quei porci in giacca e cravatta ??????
5 nutrie a cacciatore e il problema era risolto....
 
Anche qui al Lago di Porta (Montignoso MS) ci sono diverse nutrie e a fine estate le venatorie hanno posizionato delle trappole ma qualche "sconosciuto" ha pensato bene di toglierli gli sportelli rendendole di fatto inutilizzabili. Poi venti giorni fà dopo copiose piogge una parte di argine (guarda caso dove c'erano le tane delle nutrie) è franata.
Saluti Bregoscia.

A quello che ha tolto gli sportelli delle gabbie doveva finirgli la casa nel lago a causa delle nutrie poi volevo vedere se danneggiava le gabbie st'******!
 
ma invece di comprare 450 gabbie trappola potevano farla cacciare , o era una prassi troppo semplice che non fruttava dei soldini a quei porci in giacca e cravatta ??????
5 nutrie a cacciatore e il problema era risolto....

Troppo semplice come soluzione caro Gaetano, noi "italiani" inventiamo sempre qualcosa in più per complicarci la vita; questo delle nutrie è un esempio.
Saluti
 
Focus sulle Nutrie

Focus sulle Nutrie

Convegno, Venerdì 31 Gennaio, a Udine sulla diffusione e il controllo nascite della specie.

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Focus sulle nutrie: le caratteristiche di questo mammifero roditore e il suo controllo per la salvaguardia dell’habitat saranno al centro del convegno organizzato dall’Assessorato provinciale alla Caccia e Pesca per venerdì 31 gennaio, ore 14.30, nel salone del Consiglio di Palazzo Belgrado. “Negli ultimi anni – dichiara l’assessore di riferimento Marco Quai – abbiamo assistito alla sua proliferazione incontrollata tale da destare preoccupazione per l’equilibrio ambientale delle nostre zone, ma soprattutto per la tenuta idraulica di moltissime arginature dei corsi d’acqua”.
Ad aprire i lavori sarà il Presidente dell’Ente Pietro Fontanini, seguito dallo zoologo Fabio Perco che parlerà della specie alloctona originaria del sud America; dal direttore del Consorzio bonifica Bassa friulana, Luca Gargioli, che affronterà il tema sui danni alle opere idrauliche; dal coordinatore Nucleo operativo piano di emergenza della Protezione civile regionale, il geologo Fabio Di Bernardo che parlerà sul monitoraggio fisico e il presidio del territorio. La parola poi passerà alla presidente della Coldiretti Udine, Rosanna Clochiatti che analizzerà l’impatto in agricoltura; al direttore centrale regionale del Servizio sanità pubblica veterinaria, Manlio Palei per quanto riguarda gli interventi veterinari; al dirigente dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie, Marco Enrico Bregoli in relazione alle problematiche sanitarie. Dopo la rassegna sulle esperienze attuate in altre regioni (relatore Andrea Bottecchia), sarà la volta di Andrea Cadamuro (Coordinamento normativo nelle materie della tutela della fauna e attività relative alla gestione venatoria in regione), di Piero Ottogalli (responsabile Servizio risorse faunistico venatorie della Provincia di Udine) che renderà note le ultime iniziative d’intervento compatibili con l’ambiente. Le conclusioni, attorno alle 17, sono affidate all’assessore Quai.


fonte:ilfriuli.it
 
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