L'UE risponde a Zanoni: la caccia in deroga in Italia è morta e sepolta

Cè la mail di zanoni sul documento della commissione, mandiamogli delle garbate mail, facciamo un passaparola a tutti i cacciatori ad esprimere il loro dissenso educatamente.
 
approvo e condivido!!! quello è il suo posto... due ragazzi che servono lo stato, per colpa dello stato che deve tutelare i propri interessi con le comande estere(vedi elicotteri Agusta) devono rimanere là alla mercè di politici corrotti di leggi locali inesistenti,assolutamente innocenti a subire un processo ingiusto(loro agivano in acque internazionali contro la pirateria)fatti rientrare in porto con l'inganno e tacciati di omicidio (non provato,il calibro dei fori dei proiettili non corrisponde alle armi in dotazione dei Marò 5,50 nato)eppure sono là da due anni...in più erano rientrti in italia..perché non li abbiamo trattenuti?ve lo spiego..gli interessi sulle comande sono enormi e le rivenute ai politici pure...e allora chi se ne frega ..pensiamo ai soldi che dobbiamo avere..poi vedremo!! fossimo un altra nazione saremmo andati a prenderli... chi è preposto per questi compiti li abbiamo e anche ottimi...questa è l'italia..w l'italia

.................e tutti gli indiani che sono in Italia a fan........o ai paesi loro a calci in c.....!!! Non se ne puo" più" siamo invasi!!
 
Ma quando capiremo che è ora di mandarli a fare in c**o quelle della UE, quel crucco di Sculz si permette romperci i cosiddetti propinandoci governi solo buoni a demolire come quello di Monti e quello di Letta e Saccomanni che mi fa rimpiangere Padoa Schioppa.
 
Dopo la notizia dell'archiviazione della procedura d'infrazione sulla caccia in deroga italiana, l'europarlamentare Andrea Zanoni ha scritto all'Unità Ambiente della Commissione europea "per vederci chiaro". A rispondergli è stato in questi giorni il Direttore Generale Ambiente Ion Codescu, il quale, sostanzialmente ribadisce ciò che conoscevamo già: ovvero che le procedure di infrazione sono state chiuse alla luce della modifica dell'articolo 19 bis della legge 157/92, che prevede un nuovo sistema di controllo atto ad evitare che nelle regioni siano adottate deroghe illegittime. Non quindi tutte le deroghe, che come sappiamo sono previste nel rispetto di determinati parametri, ma appunto, quelle illegittime.

Zanoni, che commenta la risposta ottenuta con l'enfasi che lo contraddistingue, commenta così “la Commissione chiarisce che le pratiche venatorie tradizionali sono vietate dalla direttiva e basta, ovvero non è sufficiente affermare che a queste tradizioni non ci sono alternative per rendere lecito ciò che non lo è”. E conclude, “i cacciatori in deroga si mettano il cuore in pace, la caccia in deroga resterà per sempre solo un brutto ricordo”.

Zanoni pubblica per intero la risposta ottenuta da Ion Codescu, nella quale, come chiunque potrà leggere, non c'è traccia di preclusioni assolute della Commissione verso l'Italia sull'utilizzo della caccia in deroga (e ci mancherebbe, visto che è la Direttiva Uccelli a dettare le regole). Il diniego, se c'è da parte di Codescu (che parla in nome della Commissione) vale per quanto riguarda la motivazione “ricreativa”. Ecco cosa scrive in merito Codescu: “Le deroghe devono rispettare tutte le condizioni previste dall'articolo 9 della direttiva Uccelli, anzitutto dimostrando l'assenza di altre soluzioni soddisfacenti che consentirebbero di evitare il ricorso alla deroga stessa e tenendo conto del fatto che, sulla base della giurisprudenza della Corte Ue, il desiderio di continuare pratiche venatorie tradizionali vietate dalla direttiva non può valere a dimostrare l'assenza di altre soluzioni (vedi punti 21 e 22 della sentenza nella causa C-10/96, ove la Corte Ue ha dichiarato che le abitudini inveterate dei cittadini non sono di per sé idonee a dimostrare l'assenza di altre soluzioni soddisfacenti)”.

Codescu precisa che “la Commissione ha inviato al Governo italiano una lettera nella quale si sottolinea che, nel caso in cui le Regioni italiane adottassero ulteriori deroghe illegittime senza che le autorità italiane intervengano in modo efficace e tempestivo, la Commissione si riserva il diritto di valutare la situazione alla luce delle sentenze della Corte di Giustizia Ue”.


[h=2]Deroghe Caccia, Commissione UE conferma: chiuse infrazioni dopo modifiche a 157[/h]
mercoledì 15 gennaio 2014
 
ma il SIGNORE non vede quanti padri di famiglia si sono suicidati nel 2013 perché senza lavoro? e per il 2014 come inizio ricorda il 2013.
cominciasse a pensare le cose serie. agli italiani se muore un fringuello non gliene frega niente, vogliamo il lavorooooooooo............ capito zaaanooooniiiiiiiiiiii
 
questo caro signore avendo la sua boria raggiunto livelli di paranoia dice che è un delitto uccidere un tordo,non dice però tutta la gente che uccide il governo per cui lavora e continuerà ad uccidere....vero?lasciamo che continui a esternare le sue folli idee ..lasciamo che si bei del suo modo di essere, si arriverà ben presto ad una fine...d'altronde noi italiani siamo abituati ai folli e ne paghiamo le conseguenze dato che questo super onorevole eurodeputato non si rende conto, che non è la caccia che và chiusa in italia ma bensì tutti i politici come lui(la totalità)che affamano il nostro paese..la gente comincia a capire, la gente si è rotta i co....ni di questi mangia pane a tradimento,che ci distruggono quello che i nostri padri avevano faticosamente costruito..poi lui pensa agli ucceletti...bravooooo!!| questi sono i politici che guidano l'italia ...povera italia Wl'italia
 
.................e tutti gli indiani che sono in Italia a fan........o ai paesi loro a calci in c.....!!! Non se ne puo" più" siamo invasi!!

Non solo gli indiani,tutti quelli che delinquono,pirati della strada,zingari senza patente,tutti,compresi noi italiani,dovremmo avere una giustizia veramente all'altezza di una nazione civile come la nostra...macchè..fanno quello che vogliono e raramente scontano quello che devono scontare.porto un esempio molto ricorrente:le rapine nelle case o ville;fatte nella più parte dei casi da extracomunitari:ti entrano in casa,picchiano,ti violentano la moglie o a figlia..e tu che fai?gli dici:fate pure..quando avete finito vi do tutto quello che in tanti anni mi sono costruito..loro se ne vanno e io chiamo i carabinieri...la legge vorrebbe questo...magnifico!!personalmente agirei in maniera molto diversa,ho ben diritto di difendere la mia famiglia e la mia proprietà da questa immondizia che gira nel nostro territorio o no?perciò se ho la possibilità di difendermi lo faccio e con tutte le mie forze e se questa gentaglia non esce da casa con le proprie gambe meglio è,poi che venga quel che venga, ma almeno un po' di immondizia in meno..io la penso cosi!!!
 
Non solo gli indiani,tutti quelli che delinquono,pirati della strada,zingari senza patente,tutti,compresi noi italiani,dovremmo avere una giustizia veramente all'altezza di una nazione civile come la nostra...macchè..fanno quello che vogliono e raramente scontano quello che devono scontare.porto un esempio molto ricorrente:le rapine nelle case o ville;fatte nella più parte dei casi da extracomunitari:ti entrano in casa,picchiano,ti violentano la moglie o a figlia..e tu che fai?gli dici:fate pure..quando avete finito vi do tutto quello che in tanti anni mi sono costruito..loro se ne vanno e io chiamo i carabinieri...la legge vorrebbe questo...magnifico!!personalmente agirei in maniera molto diversa,ho ben diritto di difendere la mia famiglia e la mia proprietà da questa immondizia che gira nel nostro territorio o no?perciò se ho la possibilità di difendermi lo faccio e con tutte le mie forze e se questa gentaglia non esce da casa con le proprie gambe meglio è,poi che venga quel che venga, ma almeno un po' di immondizia in meno..io la penso cosi!!!

La penso proprio come te!!
 
Mandiamolo in India al posto dei Maro'!!!! E se lo tengano la a tutelare le vacche sacre!!!

approvo e condivido!!! quello è il suo posto... due ragazzi che servono lo stato, per colpa dello stato che deve tutelare i propri interessi con le comande estere(vedi elicotteri Agusta) devono rimanere là alla mercè di politici corrotti di leggi locali inesistenti,assolutamente innocenti a subire un processo ingiusto(loro agivano in acque internazionali contro la pirateria)fatti rientrare in porto con l'inganno e tacciati di omicidio (non provato,il calibro dei fori dei proiettili non corrisponde alle armi in dotazione dei Marò 5,50 nato)eppure sono là da due anni...in più erano rientrti in italia..perché non li abbiamo trattenuti?ve lo spiego..gli interessi sulle comande sono enormi e le rivenute ai politici pure...e allora chi se ne frega ..pensiamo ai soldi che dobbiamo avere..poi vedremo!! fossimo un altra nazione saremmo andati a prenderli... chi è preposto per questi compiti li abbiamo e anche ottimi...questa è l'italia..w l'italia
 

Alberto 69

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Mercoledì 15/01/2014

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La Commissione europea avverte: niente più violazioni alla direttiva Uccelli o si va subito alla Corte di Giustizia. Zanoni: “Nessun politico potrà più promettere ai cacciatori deroghe sulla caccia in cambio di voti” “La caccia in deroga è morta e sepolta. Le Regioni scordino per sempre le regalie venatorie ai cacciatori. Finalmente nessun deputato, eurodeputato, consigliere o assessore regionale potrà più promettere a fini elettorali e propagandistici di far approvare in futuro la caccia in deroga a specie di uccelli protette in tutta Europa”. E' il commento dell'eurodeputato PD Andrea Zanoni, vice presidente dell'Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, all'archiviazione della procedura di infrazione a causa della caccia in deroga esercitata in passato in Veneto, Lombardia, Marche e Liguria. Dopo la notizia dell'archiviazione della procedura d'infrazione, Zanoni ha voluto vederci chiaro e ha scritto all'Unità Ambiente della Commissione europea la quale ha risposto tramite il Direttore Generale Ambiente Ion Codescu (VEDI NOTE). “La procedura è stata archiviata perché, nonostante i tentativi maldestri finiti male di qualche regione, è da due anni che In Italia non si attua più la caccia in deroga e perché la stessa legge nazionale sulla caccia è stata modificata in questo senso”, spiega l'eurodeputato, che aggiunge: “La Commissione chiarisce che le pratiche venatorie tradizionali sono vietate dalla direttiva e basta, ovvero non è sufficiente affermare che a queste tradizioni non ci sono alternative per rendere lecito ciò che non lo è”. Insomma “i cacciatori in deroga si mettano il cuore in pace, la caccia in deroga resterà per sempre solo un brutto ricordo”. Ma attenzione, sottolinea Zanoni, “i cannoni della Corte di Giustizia sono ancora puntati su di noi, pronti a sparare multe salate in caso di eventuali violazioni alla direttiva Uccelli e questa volta il miliardo di sanzioni calcolato da L'Espresso per la caccia in deroga non ce lo toglierebbe nessuno” (VEDI NOTE). NOTE: Estratti dalla lettera di risposta a Zanoni di Ion Codescu (INTERA IN ALLEGATO) “Malgrado l'archiviazione di queste procedure, la Commissione continuerà a seguire la situazione in Italia per garantire la corretta applicazione dell'articolo 9 della direttiva Uccelli”. “A seguito dell'archiviazione, la Commissione ha inviato al Governo italiano una lettera nella quale si sottolinea che, nel caso in cui le Regioni italiane adottassero ulteriori deroghe illegittime senza che le autorità italiane intervengano in modo efficace e tempestivo, la Commissione si riserva il diritto di valutare la situazione alla luce delle sentenze della Corte di Giustizia Ue”. “Le deroghe devono rispettare tutte le condizioni previste dall'articolo 9 della direttiva Uccelli, anzitutto dimostrando l'assenza di altre soluzioni soddisfacenti che consentirebbero di evitare il ricorso alla deroga stessa e tenendo conto del fatto che, sulla base della giurisprudenza della Corte Ue, il desiderio di continuare pratiche venatorie tradizionali vietate dalla direttiva non può valere a dimostrare l'assenza di altre soluzioni (vedi punti 21 e 22 della sentenza nella causa C-10/96, ove la Corte Ue ha dichiarato che le abitudini inveterate dei cittadini non sono di per sé idonee a dimostrare l'assenza di altre soluzioni soddisfacenti)”.

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni
 
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