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L'Ue avverte: il Piano Faunistico Venatorio di Bergamo rispetti la Direttiva Habitat
L'Ue avverte: il Piano Faunistico Venatorio di Bergamo rispetti la Direttiva Habitat
Lunedì 17/03/2014
Il Commissario Ue all'Ambiente risponde all'interrogazione dell'eurodeputato Andrea Zanoni del Gruppo S&D (Socialisti e Democratici Europei) del PD: il rispetto della Direttiva Ue Habitat è responsabilità delle autorità italiane. Zanoni: “L'Italia è già nella black list dell'Ue sulla caccia. Rischiamo l'ennesima procedura d'infrazione”.
“Le autorità nazionali dovrebbero autorizzare i piani faunistici venatori unicamente dopo essersi accertati che non abbiano incidenze negative sull'integrità dei siti interessati o se soddisfano le condizioni della deroga di cui all'articolo 6, paragrafo 4, della direttiva 92/43/CEE Habitat”. E' la risposta del Commissario Ue all'Ambiente JanezPotočnik all'interrogazione dell'eurodeputato del Gruppo S&D (Socialisti e Democratici Europei) Andrea Zanoni, vice presidente dell'Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, che ha denunciato le presunte violazioni al diritto comunitario del nuovo Piano Faunistico Venatorio approvato dalla Provincia di Bergamo. Zanoni: “La Provincia di Bergamo rischia l'illegalità venatoria. Per questo invito chi di dovere a spulciare gli articoli della Direttiva Habitat e di evitare ai cittadini lombardi ed italiani l'ennesima procedure d'infrazione ambientale”. “La direttiva 92/43/CEE Habitat prevede che le autorità nazionali competenti garantiscano che qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative sui siti designati Natura 2000, anche in relazione alle attività venatorie, sia oggetto di un'opportuna valutazione – precisa il Commissario Ue - La responsabilità di attuare e far rispettare la normativa ambientale dell'UE incombe in primo luogo agli Stati membri e alle loro autorità amministrative e giudiziarie”. Sotto accusa il Nuovo Piano Faunistico Venatorio adottato con deliberazione consiliare n.79 del 10 luglio 2013. “Dopo la vittoria legale del WWF, la Provincia di Bergamo aveva introdotto alcune importanti modifiche come l'istituzione di oasi di protezione lungo le rotte di migrazione caratterizzate da confini estesi e il divieto totale di caccia nelle stesse per evitare disturbo all’avifauna migratoria – spiega Zanoni – Il problema è che successivamente il Consiglio provinciale ha eliminato queste disposizioni, rendendo evidentemente il piano di nuovo in contrasto con le direttive europee”. “Sulla caccia l'Italia è nella black list della Commissione europea. Visto il grave danno che la pianificazione in esame potrebbe comportare all’avifauna venatoria, patrimonio indisponibile dello Stato ed oggetto di tutela della normativa comunitaria, invito i responsabili provinciali a fare in modo che quanto stabilito dalla Direttiva Habitat sia rispettato alla lettera nell'interesse dell'ecosistema locale. Non esiterò a denunciare a Bruxelles ulteriori violazioni in questo senso”, conclude l'eurodeputato.
Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni
L'Ue avverte: il Piano Faunistico Venatorio di Bergamo rispetti la Direttiva Habitat
Lunedì 17/03/2014
Il Commissario Ue all'Ambiente risponde all'interrogazione dell'eurodeputato Andrea Zanoni del Gruppo S&D (Socialisti e Democratici Europei) del PD: il rispetto della Direttiva Ue Habitat è responsabilità delle autorità italiane. Zanoni: “L'Italia è già nella black list dell'Ue sulla caccia. Rischiamo l'ennesima procedura d'infrazione”.
“Le autorità nazionali dovrebbero autorizzare i piani faunistici venatori unicamente dopo essersi accertati che non abbiano incidenze negative sull'integrità dei siti interessati o se soddisfano le condizioni della deroga di cui all'articolo 6, paragrafo 4, della direttiva 92/43/CEE Habitat”. E' la risposta del Commissario Ue all'Ambiente JanezPotočnik all'interrogazione dell'eurodeputato del Gruppo S&D (Socialisti e Democratici Europei) Andrea Zanoni, vice presidente dell'Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, che ha denunciato le presunte violazioni al diritto comunitario del nuovo Piano Faunistico Venatorio approvato dalla Provincia di Bergamo. Zanoni: “La Provincia di Bergamo rischia l'illegalità venatoria. Per questo invito chi di dovere a spulciare gli articoli della Direttiva Habitat e di evitare ai cittadini lombardi ed italiani l'ennesima procedure d'infrazione ambientale”. “La direttiva 92/43/CEE Habitat prevede che le autorità nazionali competenti garantiscano che qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative sui siti designati Natura 2000, anche in relazione alle attività venatorie, sia oggetto di un'opportuna valutazione – precisa il Commissario Ue - La responsabilità di attuare e far rispettare la normativa ambientale dell'UE incombe in primo luogo agli Stati membri e alle loro autorità amministrative e giudiziarie”. Sotto accusa il Nuovo Piano Faunistico Venatorio adottato con deliberazione consiliare n.79 del 10 luglio 2013. “Dopo la vittoria legale del WWF, la Provincia di Bergamo aveva introdotto alcune importanti modifiche come l'istituzione di oasi di protezione lungo le rotte di migrazione caratterizzate da confini estesi e il divieto totale di caccia nelle stesse per evitare disturbo all’avifauna migratoria – spiega Zanoni – Il problema è che successivamente il Consiglio provinciale ha eliminato queste disposizioni, rendendo evidentemente il piano di nuovo in contrasto con le direttive europee”. “Sulla caccia l'Italia è nella black list della Commissione europea. Visto il grave danno che la pianificazione in esame potrebbe comportare all’avifauna venatoria, patrimonio indisponibile dello Stato ed oggetto di tutela della normativa comunitaria, invito i responsabili provinciali a fare in modo che quanto stabilito dalla Direttiva Habitat sia rispettato alla lettera nell'interesse dell'ecosistema locale. Non esiterò a denunciare a Bruxelles ulteriori violazioni in questo senso”, conclude l'eurodeputato.
Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni