Animalista citato per maltrattamenti agli animali. Li 'usava' per una 'investigazione

Alberto 69

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Martdì 03/12/2013

Un animalista, che non dichiarandosi tale era riuscito a farsi assumere per alcuni mesi da un'azienda zootecnica, e che durante quel periodo aveva filmato e in seguito denunciato presunti maltrattamenti al bestiame, e' stato anche lui citato per gli stessi reati.

Uno sceriffo del Colorado (USA), un vero illuminato, ha ritenuto che l'animalista, avendo assistito ai presunti reati, ma non avendoli tempestivamente denunciati all'Autorita' per porvi fine, anzi, avendone consentito la prosecuzione per realizzare il suo filmato, risulti colpevole quanto i presunti autori degli stessi.

Premesso che gli Stati Uniti sono molto avanti nella difesa dell'Impresa dalle varie forme di ecoterrorismo e che in alcuni Stati la legge punisce severamente anche il rubare immagini e filmati dalle aziende per poi diffonderli (magari dopo averli manipolati), il precedente in questione e' comunque molto interessante e potrebbe trovare applicazione anche nella realta' nostrana, soprattutto nel caso di certe propagandate "investigazioni" animaliste.

Chi ama davvero gli animali ed assiste ad un reato a loro danno, sa esattamente dove, quando e chi lo ha commesso, percio' si rivolge "subito" all'Autorita' competente perche' intervenga contro quel reato e contro quel colpevole; non sta li' a filmare, poi montare, confezionare, pubblicizzare una "investigazione" per accusare intere categorie produttive di reati ormai non piu' verificabili e non piu' riconducibili agli specifici colpevoli.

Leggi il comunicato dello Sceriffo

fonte:federfauna.org
 
Ok.. Alberto, ma questo avviene negli U.S.A. da noi non succede di certo, basta vedere i vari servizi di "Stoppa & Co. s.p.a." e giornalisti vari. Poi ci mancano gli "sceriffi".....
Saluti
 
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