Lipu: campagna contro i richiami vivi

E' il solito martellamento annuale, non riescono a chiuderci la caccia quindi cercano in tutte le maniere di darci fastidio. Sono convinto che mentre a noi cacciatori ci muove la passione e siamo disposti a 1000 sacrifici, a loro in definitiva non interessano gli uccelli in gabbia, ma quanto danaro si può spillare al prossimo credulone. Loro si estingueranno prima di noi.
 
basti pensare che un adepto della lipu è l' incaricato della provincia addetto alla inscrizione dei richiami vivi,ed a qualcuno di "noi" che è andato personalmente a segnarsi i richiami comperati, fatto il lavoro gli ha proposto di sottoscrivere la petizione, omettendogli che l'abrogazione includeva anche gli allevati.
 
Adesso vi voglio raccontare un fatto accaduto sabato scorso:
Mio genero si reca al lavoro (portuale) e durante lo svolgimento dello stesso, nota in terra un uccellino ferito. E' un tordo, che ha sbattuto contro qualche vetro o finestra. Mosso a compassione (credo anche giustamente) lo raccoglie e lo mette in una scatola. A fine turno prende la scatola e la porta alla Lipu, raccontandogli il fatto - Risposta - loro accolgono questo animale ferito, ma dietro versamento di €. 25.- per copertura spese.-
Ma sono cose da non credere .- Il finale lo lascio all'immaginazione di ogniuno di voi.-
 
Inutile dire che ste **** di persone evidentemente stè problemi non ne hanno e se ne stanno tranquilli tranquilli nel loro appartamentino provvisto di tutto e magari con qualche animale d'appartamento...ma allora tutti gli animale d'affezione che vengono tenuti in casa e che mai escono non sono forse in una prigione..un gatto in appartamento o un cane..non sono forse in una situazione contraria alla loro natura...no ma quello si può fare vero???inutile dire altro......
 
venti mila firme....ma di chi? Tolti sti' 4 debosciati a chi avranno fatto firmare, i bambini nelle scuole e qualche finocchio a cui gli uccelli interessano se stanno zitti....e poi ormai i richiami sono tutti uccelli allevati ne' piu' ne' meno dei canarini....ma andate a cagare in piedi deficienti
 
prima di " noi 2 non credo, ma succedera'- la colpa e' dei politici ma anche nostra che non riusciamoa contrastarli . maleddetti animalisti
 
mi consola la frase del mammone " se la politica fara' la sua giusta parte ", giusta per lui.......comunque quando mai!!!
ognuno faccia quel che vuole, ma come diego, credo che ci sarebbero ben altre priorita' per far raccolte di firme.
mi piacerebbe che una qualsiasi associazione venatoria, lo stesso giorno, organizzasse nelle stesse piazze uno stand, magari gastronomico con paninini, selvaggina in umido e vino buono, e raccolta firme per ingabbiare anche il diavolo, forse verrebbe piu' gente da noi che da loro........ma non siam capaci!!!
 

Diego

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LIPU – Per un sogno di libertà. La campagna della LIPU contro i richiami vivi

Sabato 26 e domenica 27 si firma. Stop ai rapimenti di vite selvatiche

Piccoli uccelli migratori privati della libertà, detenuti al buio, maltrattati e costretti a cantare fuori stagione per richiamare i propri simili: la Campagna della Lipu per abolire i cosiddetti “richiami vivi” arriva sabato 26 e domenica 27 ottobre in numerose città italiane (elenco piazze: LIPU - Lega Italiana Protezione Uccelli), dove i volontari Lipu incontreranno soci e simpatizzanti per far firmare la petizione contro questa terribile pratica che provoca grandi sofferenze agli uccelli che ne sono vittime.
I richiami vivi sono molto richiesti dai cacciatori, che li utilizzano durante la stagione venatoria per attirare con l’inganno e catturare altri uccelli: migliaia di allodole, tordi, cesene, merli, colombacci e pavoncelle sono strappati ogni anno alla vita selvatica e costretti a vivere per sempre in piccole gabbie, al buio, spesso in pessime condizioni igieniche e costretti persino a subire lo strappo delle penne, per indurre una muta artificiale.
I richiami vivi sono una piccola grande vergogna nazionale – dichiara il presidente Lipu Fulvio Mamone Capria – il peggior modo per accogliere la meraviglia della migrazione, in un Paese come l’Italia che è invece preziosissimo per la migrazione degli uccelli. Abolirli è un’impresa difficile ma niente affatto impossibile, se i cittadini ci sosterranno e la politica farà la sua giusta parte”.
Ad oggi la petizione Lipu ha superato le 20mila firme, anche online al sito www.lipu.it; ma l’obiettivo, entro due mesi, è quello di raggiungere quota 50mila (o più). Una volta chiusa la raccolta firme, il passo successivo sarà l’appello ai parlamentari ad appoggiare la proposta di legge che introdurrà, nella legge 157/92, il divieto di cattura (e allevamento) degli uccelli a fini di richiamo.
“Chiediamo a tutti di accorrere ai nostri banchetti – aggiunge il presidente Lipu – e sostenere e diffondere quest’iniziativa di civiltà, e ringraziamo i nostri volontari che sabato e domenica saranno nelle piazze italiane a dire “No ai richiami vivi”, salutando con speranza la migrazione autunnale”.

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Ste m...e con tutti i problemi di questa farsa di Paese (dagli sbarchi dei disperati ai pensionati che rovistano nei cassonetti per la fame..) si preoccupano dei richiami vivi...... [banghead.gif]
 
secondo è sempre la stessa musica, noi non abbiamo nessuno che ci protegge da questi inbe......lli, e non facciamo praticamente niente per evitarlo, e loro ci marciano dentro, tanto la politica è dalla loro parte, basta vedere cosa è successo in Liguria.
 
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