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La protrettrice degli animali........
[h=1]l progetto di legge della Brambilla è perfetto per la sua azienda. Inside[/h]Lunedì, 21 ottobre 2013 - 12:52:00
di Fabio Massa
Di Michela Vittoria Brambilla si conosce la forte passione animalista. E' stata in prima linea contro Green Hill, il canile lager. Ferrara la definì "un Berlusconi in gonnella": 45 anni, originaria del lecchese, il padre è titolare delle "Trafilerie Brambilla". Nel 1994 si compra un negozio a Milano, "il salumaio di Montenapoleone". Fa un po' a pugni con l'animalismo ma soprattutto con la passione che la Brambilla ha per i prodotti vegetariani e vegani. Ma fa niente. Perché quella della Brambilla è una passione forte, che è approdata pure in aula, stando a notizie di stampa. In occasione della quinta Giornata Nazionale di riflessione del movimento "La Coscienza degli Animali" ha depositato un progetto di legge importante, che prevede la possibilità e il diritto di scegliere anche menù vegetariani e vegani "in tutte le mense, pubbliche, private e convenzionate". E non solo, pure "nei ristoranti, nelle caserme, negli ospedali, negli istituti penitenziari, nonché nelle scuole di ogni ordine e grado".
I motivi sono etici: "La prima ragione - ha spiegato Michela Vittoria Brambilla - è di natura etica ed è fondata sul rispetto verso le creature viventi. La seconda è l'elevatissimo impatto ambientale dell'industria della carne. La terza è la tutela della nostra salute". Ma l'ex ministro del Turismo vuole essere coerente fino in fondo. E' per questo, forse, che - stando a documenti che Affaritaliani.it ha potuto visionare - Michela Vittoria Brambilla è socio unico di una società con sede a Cernusco Lombardone (Lecco), che si chiama La Brujita (in italiano sarebbe "La Strega"). Diecimila euro di capitale versato. Ma la cosa interessante è l'oggetto sociale, che stando alla Camera di Commercio recita così: "La società ha per oggetto il commercio, l'importazione e l'esportazione, nonché la distribuzione di prodotti alimentari, ivi comprese le bevande, esclusivamente vegetariani e vegani. Potrà svolgere altresì l'attività di produzione di prodotti agricoli, attraverso la gestione di aziende agricole. Potrà inoltre promuovere stili di vita "Veg", rispettosi degli animali e dei loro diritti, nonché dell'ambiente e svolgere attività culturali, di ricerca, comunicazione e sensibilizzazione su temi etici, animalisti ed ambientalisti". Tutto bello e importante. Con il progetto di legge, poi, il quadro è perfetto e coerente.
@FabioAMas
[h=1]l progetto di legge della Brambilla è perfetto per la sua azienda. Inside[/h]Lunedì, 21 ottobre 2013 - 12:52:00
di Fabio Massa
Di Michela Vittoria Brambilla si conosce la forte passione animalista. E' stata in prima linea contro Green Hill, il canile lager. Ferrara la definì "un Berlusconi in gonnella": 45 anni, originaria del lecchese, il padre è titolare delle "Trafilerie Brambilla". Nel 1994 si compra un negozio a Milano, "il salumaio di Montenapoleone". Fa un po' a pugni con l'animalismo ma soprattutto con la passione che la Brambilla ha per i prodotti vegetariani e vegani. Ma fa niente. Perché quella della Brambilla è una passione forte, che è approdata pure in aula, stando a notizie di stampa. In occasione della quinta Giornata Nazionale di riflessione del movimento "La Coscienza degli Animali" ha depositato un progetto di legge importante, che prevede la possibilità e il diritto di scegliere anche menù vegetariani e vegani "in tutte le mense, pubbliche, private e convenzionate". E non solo, pure "nei ristoranti, nelle caserme, negli ospedali, negli istituti penitenziari, nonché nelle scuole di ogni ordine e grado".
I motivi sono etici: "La prima ragione - ha spiegato Michela Vittoria Brambilla - è di natura etica ed è fondata sul rispetto verso le creature viventi. La seconda è l'elevatissimo impatto ambientale dell'industria della carne. La terza è la tutela della nostra salute". Ma l'ex ministro del Turismo vuole essere coerente fino in fondo. E' per questo, forse, che - stando a documenti che Affaritaliani.it ha potuto visionare - Michela Vittoria Brambilla è socio unico di una società con sede a Cernusco Lombardone (Lecco), che si chiama La Brujita (in italiano sarebbe "La Strega"). Diecimila euro di capitale versato. Ma la cosa interessante è l'oggetto sociale, che stando alla Camera di Commercio recita così: "La società ha per oggetto il commercio, l'importazione e l'esportazione, nonché la distribuzione di prodotti alimentari, ivi comprese le bevande, esclusivamente vegetariani e vegani. Potrà svolgere altresì l'attività di produzione di prodotti agricoli, attraverso la gestione di aziende agricole. Potrà inoltre promuovere stili di vita "Veg", rispettosi degli animali e dei loro diritti, nonché dell'ambiente e svolgere attività culturali, di ricerca, comunicazione e sensibilizzazione su temi etici, animalisti ed ambientalisti". Tutto bello e importante. Con il progetto di legge, poi, il quadro è perfetto e coerente.
@FabioAMas