Attenzione: Manifestazione lac contro la caccia sul colle di san zeno.
Attenzione: Manifestazione lac contro la caccia sul colle di san zeno.
Venerdì 11/10/2013
[h=1] NON CADETE NELLE PROVOCAZIONI.[/h]Riecco quelli della LAC con filmati datati e camuffati. Dopo che il Ministero degli Interni ha chiarito che le guardie volontarie venatorie zoofile ecc non hanno poteri di polizia giudiziaria (pur essendo pubblici ufficiali) e che non possono perpetuare abusi ed intimidazioni tornano all'attacco. Ma non si domandano cosa costa alla comunità mantenere un mese (tutto ottobre) circa 40 forestali del NOA (Nucleo Operativo Antibracconaggio corpo forestale dello stato) che hanno stabilito il quartier generale al Maniva (BS) .... per controllare una sparuta minoranza. Non si chiedono come mai, con tutta la delinquenza che c'è, non possono essere impiegati su altri fronti... al servizio e per la tutela del cittadino. No ! devono accanirsi sui cacciatori. Noi prendiamo le distanze dai bracconieri, che nulla hanno a che spartire con chi pratica la caccia in maniera regolare ...pagando tasse su tasse, ma non comprendiamo di certo la funzione di questa missione... neanche la Val Trompia e la provincia di Brescia fossero un distaccamento dell'Afghanistan dei tanti talebani. Ecco cosa scrive e cosa scrivono quelli della LAC:
Due presidi, a Brescia, domenica 13 e 20 ottobre a tutela degli uccelli migratori.Secondo la Lac, infatti, è emergenza caccia illegale in provincia di Brescia, interessata da un forte flusso migratorio di uccelli provenienti dal nord Europa. «Non c’è specie protetta che non sia oggetto di abbattimento con sparo o di cattura con trappole, reti, archetti e sep. Dalle numerose segnalazioni pervenute alla LAC e dai rapporti delle guardie volontarie venatorie delle associazioni protezioniste che svolgono attività di vigilanza sul territorio, si evidenzia l’abbattimento continuo e indiscriminato di uccelli protetti. L’attività illecita riscontrata è talmente dilagante e tangibile che i controlli effettuati dagli organi preposti risultano scarsi ed impotenti. E questo si sta verificando proprio nel momento in cui sarebbe più necessaria una stretta vigilanza: nel periodo di massimo passaggio di uccelli».
Caccia & Dintorni - la redazione