«Bottinelli Lav chieda scusa a tutte le doppiette»

questi fanatici scalmanati hanno troppo potere...cartelloni, cortei, manifestazioni, atti violenti...in Italia li lasciano fare...se fossero all'estero gli farebbero il c..o! non hanno argomentazioni, sono ignoranti in materia di caccia...si dicono conoscitori della natura ma l'hanno vista solo in tv...una cazzata dietro l'altra e nessuno dice niente...e le gabbie, e i richiami, e le deroghe, e le distanze, e i maltrattamenti...una scusa dietro l'altra solo per darci fastidio...questi non hanno altro da fare, poveri frustrati depressi... ragionano per luoghi comuni e per stereotipi...neanche immaginano quanta è la passione di un cacciatore, e le poche soddisfazioni dopo mesi di sacrifici... è ora DI FINIRLA...
 
Non so chi sia onestamente Paolo Galligani, comunque sia ha fatto un ragionamento giusto, poi il discorso caccia = sport è opinabile ma comunque il discorso in generale è giusto, non andiamo sempre contro anche a chi ci difende...comunque sia per tipi come Bottinelli la cosa da fare è una sola: QUERELA. Sì che se si dovessero querelare tutti coloro che scrivono e dicono stronzate sulla caccia si dovrebbe passare la vita nei tribunali, ma tant'è che questa dovrebbe essere l'arma più efficace contro questi "signori". E comunque sia la cosa anche più facile da fare da parte nostra sarebbe comportarsi il più possibile lecitamente a caccia. Se uno a caccia va secondo le regole non ha niente da temere, mentre chi sgarra è inevitabile che oltre a passare guai con la legge venga messo pure alla berlina dando il pretesto di gettare **** su tutti i cacciatori da parte di determinati personaggi. Ma intanto l'andazzo è questo...
 
09/09/2013

GAVORRANO. La polemica scoppiata per la denuncia del bracconiere che aveva sparato a una lepre dalla sua auto ha travalicato i confini della provincia. Quella notizia è arrivata a San Vincenzo, dove a qualcuno, le parole del presidente della Lav Giacomo Bottinelli, non sono andate giù. «Pensare negativo sull'attività venatoria - scrive Paolo Galligani - che è uno sport a tutti gli effetti e sui cacciatori che la praticano autorizzati da leggi ben chiare, da medici e pretori per il rilascio del porto d’armi, è un pensiero che deve essere rispettato». Siamo in democrazia, dice Galligani. Pertanto, ognuno è libero di esprimere la propria opinione. «Ma mettere sullo stesso piano il cacciatore e il bracconiere - aggiunge - che di fatto è un delinquente comune che infrange la legge, non può essere concesso nemmeno al presidente di una associazione animalista».
Bottinelli, il giorno della notizia del bracconiere denunciato, aveva lanciato l’idea della biciclettata contro la caccia. «Non possiamo però concedere al rappresentante di un’associazione questo atteggiamento - dice - perché si rischia di andare oltre la legalità della normale polemica. Quella dichiarazione è estremamente offensiva e potrebbe essere perseguita con una denuncia per diffamazione. Dare del delinquente ad un appassionato venatorio è come dare l'appellativo di guerrafondaie allemedaglie d’oro di Skeet e Trap, Chiara Cainero e Jessica Rossi perché sparano con il fucile ai piattelli». La rabbia di Galligani è quella di tutte le doppiette. Questa volta non solo grossetane, ma anche quelle livornesi. «A nome di tutti i cacciatori - dice la doppietta di San Vincenzo - pretendo scuse formali. Se poi il presidente vuol venire a lezione di comportamento ambientale e di salvaguardia della natura, frequenti i veri cacciatori, gli unici impegnati sulle torrette antincendio dove non mi mi risulta che ci siano rappresentanti della Lav e di altre associazioni ambientaliste. In questo modo Bottinelli potrà rendersi conto che i veri ambientalisti sono i cacciatori».

fonte:iltirreno.gelocal.it/grosseto

.........gia' il nome e' tutto un programma, da noi in toscana potrebbe derivare da questo, definizione presa da un vocabolario locale
BOTTINO:
indica la fognatura e il suo contenuto, ma viene usato anche per indicare genericamente la spazzatura
.
 
Sig. Galligani, tutto giusto tranne quando dice che la caccia è uno sport a tutti gli efffeti.
LA CACCIA NON E' UNO SPORT!!! E' UNA PASSIONE, UNO MODO DI ESSERE E DI PENSARE, UNO STILE DI VITA!!!
Facciamola finita con questa storia che è la caccia è uno sport!

Concordo
 
Sig. Galligani, tutto giusto tranne quando dice che la caccia è uno sport a tutti gli efffeti.
LA CACCIA NON E' UNO SPORT!!! E' UNA PASSIONE, UNO MODO DI ESSERE E DI PENSARE, UNO STILE DI VITA!!!
Facciamola finita con questa storia che è la caccia è uno sport!
 

Alberto 69

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09/09/2013

GAVORRANO. La polemica scoppiata per la denuncia del bracconiere che aveva sparato a una lepre dalla sua auto ha travalicato i confini della provincia. Quella notizia è arrivata a San Vincenzo, dove a qualcuno, le parole del presidente della Lav Giacomo Bottinelli, non sono andate giù. «Pensare negativo sull'attività venatoria - scrive Paolo Galligani - che è uno sport a tutti gli effetti e sui cacciatori che la praticano autorizzati da leggi ben chiare, da medici e pretori per il rilascio del porto d’armi, è un pensiero che deve essere rispettato». Siamo in democrazia, dice Galligani. Pertanto, ognuno è libero di esprimere la propria opinione. «Ma mettere sullo stesso piano il cacciatore e il bracconiere - aggiunge - che di fatto è un delinquente comune che infrange la legge, non può essere concesso nemmeno al presidente di una associazione animalista».
Bottinelli, il giorno della notizia del bracconiere denunciato, aveva lanciato l’idea della biciclettata contro la caccia. «Non possiamo però concedere al rappresentante di un’associazione questo atteggiamento - dice - perché si rischia di andare oltre la legalità della normale polemica. Quella dichiarazione è estremamente offensiva e potrebbe essere perseguita con una denuncia per diffamazione. Dare del delinquente ad un appassionato venatorio è come dare l'appellativo di guerrafondaie allemedaglie d’oro di Skeet e Trap, Chiara Cainero e Jessica Rossi perché sparano con il fucile ai piattelli». La rabbia di Galligani è quella di tutte le doppiette. Questa volta non solo grossetane, ma anche quelle livornesi. «A nome di tutti i cacciatori - dice la doppietta di San Vincenzo - pretendo scuse formali. Se poi il presidente vuol venire a lezione di comportamento ambientale e di salvaguardia della natura, frequenti i veri cacciatori, gli unici impegnati sulle torrette antincendio dove non mi mi risulta che ci siano rappresentanti della Lav e di altre associazioni ambientaliste. In questo modo Bottinelli potrà rendersi conto che i veri ambientalisti sono i cacciatori».

fonte:iltirreno.gelocal.it/grosseto
 
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