CACCIA SOSTENIBILE... IL DIAVOLO A BRACCETTOCON L'ACQUASANTA

Re: CACCIA SOSTENIBILE... IL DIAVOLO A BRACCETTOCON L'ACQUASANTA

STEBI ha scritto:
Leggete qui......

“Biodiversità: il contributo della caccia sostenibile“

Dibattito in programma venerdì 5 settembre alle ore 21 alla Festa nazionale Ecodem di Ferrara (Pontelagoscuro).
Introduce: Marco Ciarafoni - Esecutivo nazionale Ecologisti Democratici

Intervengono:
Lugi Bertone - Direttore Federparchi
Antonio Drovandi - Presidente URCA
Patrizia Fantilli - Direttore Ufficio Legislativo WWF
Mario Gargano - Presidente Italcaccia
Nino Morabito - Responsabile Biodiversita’ Legambiente
Danilo Selvaggi - Resp. Rapporti istituzionali LIPU
Franco Timo - Presidente FIDC
Osvaldo Veneziano - Presidente Arcicaccia

Conclude: Susanna Cenni - Commissione Agricoltura Camera dei Deputati - PD

I soliti NOTI (AA.VV.).... ci sono sempre a braccetto con WWF e company.... [eusa_naughty.gif] [protesta.gif] [rk01_050.gif]

Stebi ma ti meravigli [Trilly-77-24.gif]
 
Re: CACCIA SOSTENIBILE... IL DIAVOLO A BRACCETTOCON L'ACQUASANTA

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Re: CACCIA SOSTENIBILE... IL DIAVOLO A BRACCETTOCON L'ACQUASANTA

Oramai Timo e Veneziano vanno sempre a braccetto con animalisti, anticaccia, ecc.
La cosa che mi sorprende è che i tesserati fidc e arcicaccia non se ne sono accorti o meglio fanno finta di niente e non si vergognano di dire che hanno la tessera di quelle associazioni.
Se avessi la tessera di quelle Associazioni mi sentirei disonorato!
 
Re: CACCIA SOSTENIBILE... IL DIAVOLO A BRACCETTOCON L'ACQUASANTA

Personalmente: il BRACCETTO LO RIFIUTO, il dialogo serrato sì, anche certi compromessi.

Sul concetto di caccia sostenibile, credo invece che certi ragionamenti vadano fatti finalmente anche in Italia, certo con gli opportuni distinguo, ma sul principio in sè, un passo in avanti dobbiamo pur farlo prima o dopo come cacciatori.

X il selecontrollo già avviene ..... cinghiali meno (x fortuna dei cacciatori visto il loro proliferarsi).

Gli Usa hanno adottato da sempre ormai quel modello, e la Francia "nei fatti" pure (le vicende sul frullino in Francia, che ha visto i cacciatori col numeri di abbattimenti, dimostrare il contrario di quanto sbandierato ai 4 venti dai verdi) ne è prova evidente,

Insomma, se si avesse un Ente autonomo da condizionamenti e solo scientifico, con censimenti regionali-nazionali credibili, credo che l'argomento non sia così TABU'.
Il vero problema è qua in Italia, xchè siamo giustamente diffidenti, xchè da sempre in passato, quando si è chiusa una specie, si è chiusa x sempre, così come ogni altro tipo di limitazione quantitativa o temporale o spaziale impostaci (sempre rivista al ribasso e/o in riduzione progressivamente nel tempo).

Quel principio di per sè però invece prevederebbe una gestione "elastica" delle specie nei calendari venatori, chiusure temporanee e periodali, x alcuni anni, x numeri, x tempi di caccia, x aree, x modi di prelievo, ecc., ma sempre TEMPORANEE, con MONITORAGGIO E VERIFICA nel tempo dei risultati conseguiti e CON ..... RIAPERTURE ALLA CACCIA se si è raggiunti l'obiettivo minimo, prefisso o con l'apertura della caccia x altre specie tradizionali laddove vi fossero esuberi di presenze e disequilibri territoriali.
Purtroppo siamo talmente diffidenti che ..... rifiutiamo il principio, x cattive esperienze, ed è dura da digerire.

Insomma, valuterei se trarre quel poco di buono che anche proposte e comportamenti non condivisi ci possono dare.
Una cosa positiva politicamente c'è ..... i verdi che sono costretti a dialogare con ns rappresentanze (volenti o nolenti lo sono) o devono venire a più miti consigli e non IMPONGONO sempre e solamente vincoli e limitazioni.
Certo capisco che sia comunque dura avere ..... fiducia in molti dirigenti delle ns aavv !!!
 

GNEPRO

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