Lazio,caccia: La regione strizza l'occhio ai cacciatori?

Bastonate sui denti e mandiamoli a lavorare sti quattro zozzoni!!!
Ispra verdi animalati......sono come le cornacchie! Ma che c*zzo ci stanno a fare se non rompere le palle!!!!
 

Alberto 69

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Lunedi 15 Luglio 2013

Caccia a 14 specie in cattivo stato di conservazione.

Legambiente Lazio e LIPU BIRDLIFE ITALIA SOCIETA’ diffondono una nota perentoria contro la delibera che sta per approvare la Regione in materia venatiria. Delibera che nulla cambia in sostanza rispetto al passato.Ecco la nota:
Il calendario venatorio appena deliberato è un vero e proprio regalo al mondo venatorio. “Avvieremo tam tam mediatico contro questo calendario e interventi giuridici”. Caccia a 14 specie in cattivo stato di conservazione, caccia in periodo di migrazione prenuziale, nessun piano di conservazione per le specie in sofferenza: questo è il succo del calendario venatorio che la Regione Lazio si appresta a deliberare, perseguendo la medesima politica venatoria adottata dalla precedente amministrazione. Sarebbe incredibile che proprio l'Amministrazione che sta puntando molto sulla sostenibilità delle politiche faccia una scelta tanto pesante e compromettente. Una politica tesa a soddisfare in via prioritaria le richieste delle associazioni venatorie anteponendole alle esigenze generali, quindi di tutti i cittadini, di tutela e conservazione della fauna. Nell’elenco delle specie cacciabili del calendario venatorio laziale sono comprese specie che secondo i dati scientifici ufficiali sono considerate con status di conservazione sfavorevole e che quindi andrebbero tutelate anziché fatte oggetto di caccia. Su questo punto l’articolo 1 della legge 157/92, che dispone le norme per la protezione della fauna selvatica e disciplina l’attività venatoria, è chiarissimo: “Lo Stato, le regioni e le province autonome, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, adottano le misure necessarie per mantenere o adeguare le popolazioni di tutte le specie di uccelli” e ancora: “L'esercizio dell'attività venatoria è consentito purché non contrasti con l'esigenza di conservazione della fauna selvatica e non arrechi danno effettivo alle produzioni agricole. Anche sui tempi della stagione venatoria la Regione Lazio fa ulteriori concessioni al mondo venatorio: sono ben 18 le specie che verranno cacciate durante la migrazione prenuziale, cioè in quella delicata fase durante la quale gli uccelli si spostano dai quartieri di svernamento verso le zone di riproduzione. Sulla necessità di adeguare i tempi di caccia si è peraltro espresso con chiarezza anche l’ISPRA, l’autorità scientifica nazionale, che nella sua “Guida” alla stesura dei calendari venatori alla luce dell’articolo 42 della legge Comunitaria 2009, ha appunto richiesto una sensibilerestrizione delle date di apertura e chiusura della caccia. Siamo in sostanza di fronte a un atto sgradevole, che si prende gioco della legge, delle regole e delle istituzioni, ma che costituisce anche un danno oggettivo a quel patrimonio indisponibile della collettività rappresentato dagli animali selvatici. La Regione Lazio si ravveda e faccia un passo, indietro adeguando il calendario venatorio alle indicazioni provenienti dall’ISPRA, rilanciando anche un percorso di politica faunistica che va messo in campo e non effettuando alcuna preapertura che nei primissimi giorni di settembre, quest'anno più degli altri si andrebbe a scontrare con una stagione turistica ancora in pieno svolgimento e con le specie sotto la forte pressione dalle altissime temperature atmosferiche a cui siamo ormai abituati. In caso contrario, avvieremo un tam tam mediatico per denunciare il pessimo comportamento della Regione, e una serie di azioni giuridiche per ristabilire le regole.

fonte:
osservatorelaziale.it
 
Ogni volta che si approssima l'apertura della caccia spunta questa gentaglia che invece di indagare sul degrado ambientale legato a cementificazione, incendi dolosi, dissesto idrogeologico e veleni che talvolta vengono ancora usati in agricoltura con conseguenze su tutta la fauna, che fanno? Cercano in tutte le maniere di bloccare o ridurre la caccia come se tutte le colpe fossero di noi cacciatori. Certo, ormai siamo una minoranza, e con il vento animalista che tira è facile perseguitarci, d'altronde chi ci difende? Siamo ormai diventati "scomodi" per tutti.
 
Ma di che vi preoccupate????
Il vs calendario ha passato VITTORIOSAMENTE più di un passaggio al TAR con un calendario più permissivo di quello attuale...quindi la ragione si sa da che parte sta...
Lasciateli ruttare....
 
Siamo alle solite rotture di cojoni fatte da una massa di cojoni che sanno fare solo questo...vorrei sapere quali sono le 14 specie in difficoltà.....a cicalo' se cambia la preda devi cambia' anche le cariche..e poi gli animali che vuoi mettere nel carniere si cacciano bene a cacciarella e per te che fai solo a fermo poi so azzi amari....uaaaahhh...o te famo mette alla fine dei fossi o non spari una botta...
 
E me cojoni le specie cacciabili sono 19 LORO vorrebbero chiuderla a 14 allora se mi mettono nel calendario 20 pezzi di LIPU; VERDI; FARE AMBIENTE, LEGAMBIENTE etcc etcc per me va' benissimo nel cambio ahahahahah
 
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