L'ex Ministro del Turismo, l'On. Michela Vittoria Brambilla è ufficialmente indagata per peculato e abuso d'ufficio. Lo riferisce il quotidiano Repubblica, sul quale si rende conto dell'indagine aperta dal pubblico ministero milanese Maria Letizia Mannelli, che nei giorni scorsi ha inviato al Tribunale dei Ministri la richiesta di accedere agli atti del governo per ottenere le informazioni sull'inchiesta.
L'accusa è correlata ad alcuni spostamenti che l'ex Ministro effettuò nel 2010 in elicottero, per un totale di 157 mila euro (il budget a sua disposizione arrivava invece a 27 mila). La vicenda fu portata alla luce, sempre nel 2010, da un'interrogazione parlamentare a firma dei senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, oltre che da diversi articoli usciti sui giornali.
L'indagine ora cercherà di stabilire se "i voli effettuati dall'onorevole Brambilla siano stati effettuati nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali e se vi fossero ragioni di sicurezza inerenti l'utilizzo dei voli di Stato". Già perchè sotto questo profilo la legge parla chiaro, per l'elicottero pagato dai contribuenti sono necessarie “comprovate ed inderogabili esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali”. Indagini a parte, oltre centomila euro per lo spostamento express da Roma a Calolziocorte o alle riunioni del Pdl, sembrano davvero troppi, anche per un Ministro. Eppure la Brambilla sembrava molto preoccupata per la situazione delle casse dell'erario quando si trattava di rivedere i contributi alle associazioni venatorie.