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MILANO (Reuters) - I carabinieri hanno effettuato il primo sequestro di beni mai disposto per reati ambientali nell'ambito di un inchiesta sul mancato abbattimento di alcune opere abusive realizzate nel Parco nazionale del Gargano, che coinvolge tra gli altri Mario Scaramella, ex consulente della Commissione parlamentare d'inchiesta Mitrokhin.
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Lo annuncia una nota dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Roma.
I beni sequestrati appartengono, oltre che a Scaramella, all'ex direttore e all'ex presidente del Parco nazionale del Gargano, oggi rispettivamente direttore del Parco nazionale del Vesuvio e presidente di Federparchi.
Le violazioni contestate sono "concorso in truffa ai danni dello Stato e falsità materiale ed ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici", si legge nella nota.
Dalle indagini è stato appurato che gli allora responsabili parco pugliese avrebbero conferito un appalto, con falsa trattativa privata, alla società di demolizione di Scaramella -- la Environmental Crime Prevention Program (Ecpp) -- che non era però autorizzata alle demolizione di immobili costruiti abusivamente all'interno dell'area verde.
Per la vicenda Scaramella è già stato rinviato a giudizio con altre tre persone.
Già l'anno scorso, spiega la nota, Scaramella era già stato colpito da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di analoghe truffe ai danni del Parco Nazionale del Vesuvio.
L'ex consulente della Commissione parlamentare d'inchiesta Mitrokhin nel febbraio scorso ha patteggiato una pena di 4 anni di carcere per calunnia e traffico d'armi nell'ambito della vicenda relativa a un presunto attentato contro lui stesso e il presidente della commissione Paolo Guzzanti, che invece per i magistrati era solo una montatura a scopo pubblicitario organizzata dal consulente. Grazie all'indulto, Scaramella non ha dovuto scontare altri periodi di detenzione.
Tenete questo ulteriore misfatto a memoria, pronto all'invio a determinati indirizzi infami.
