[h=3]Tra la caccia con i puntini e gli animali in carne ed ossa. Sulla scuola Dante Alighieri piovono da tutta Italia le critiche degli animalisti[/h]
L’inizio delle attività sembra un intervento tipico di una lezione di ecologica. Raccolta dei rifiuti, anzi “caccia ai rifiuti”. Poi la caccia ai rifiuti è seguita dal tiro al piattello. Dunque rifiuti cacciati e piattelli abbattuti. Segue il panino con la ricotta e la mostra di animali da cortile.Insomma, pur con qualche decisa critica, l’iniziativa non suscita ancora le furenti critiche di Enrico Rizzi, Coordinatore Nazionale del Partito Animali Europeo, vegano ed ovviamente contrario a mostre di animali.Si passa poi alla passeggiata a cavallo e la dimostrazione del maestro falconiere. Quanto ne basta per surriscaldare un animo animalista. Poi ancora mostra cinofila e dimostrazione di tiro con l’arco.Cosa però rende incontenibile Rizzi è un passo in particolare della locandina che in qualche maniera coinvolgerebbe la scuola media statale Dante Alighieri di Valderice (TP) con tanto di patrocinio del Comune. Chi, infatti, starebbe organizzando “La caccia di … sapori ” (con tanto di puntini) è una nota associazione di cacciatori. Ed infatti si tratta niente poco di meno della XII Edizione della Sagra del Cacciatore, “Rassegna Ambientale ed Enogastronomica”.La scuola media statale, a sentire il comunicato di fuoco diffuso da Enrico Rizzi, avrebbe aderito proprio a questa iniziativa.Secondo Rizzi, dietro il messaggio si nasconderebbe una presunta, a suo dire, “alterazione delle menti”. Rizzi si dichiara basito, stupito ed indignato. Non solo lui, visto che sulla scuola media sono iniziate a piovere mail da tutta italia.Secondo Rizzi si tratterebbe di un’attività di proselitismo volta a fare amare dai giovani un tipo di attività come la caccia, considerata una pratica cruenta dall’83% degli italiani.“Ho sentito telefonicamente il preside della scuola e contemporaneamente la vice preside – dichiara Enrico Rizzi – . Anzi, a sentire il Coordinatore del PAE parrebbero non avere molta intenzione di annullare la partecipazione. Dunque, conclude Rizzi, “valuterò se informare del caso il Ministro della Pubblica Istruzione qualora la scuola dovesse confermare tale impegno“.