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Stretto di Messina – Al via il campo della LIPU per la protezione dei rapaci in migrazione

Volontari anche dall'Inghilterra ed altri sparsi nelle isole circumsiciliane per avvisare dell'arrivo dei contingenti migratori.


GEAPRESS – Due gruppi di volontari, sostenuti dalla sezione inglese della LIPU. Saranno impegnati fino a metà maggio in difesa dei rapaci in migrazione sullo Stretto di Messina. Un’attività di osservazione che sarà possibile monitorare nella pagina Facebook della LIPU dove, giorno per giorno, verranno inseriti i dati.
Con il Bosforo e Gibilterra, lo Stretto di Messina è il più importante corridoio europeo per la migrazione degli uccelli. Circa 30mila rapaci, riferisce la LIPU, che ogni anno attraversano il braccio di mare tra Scilla e Cariddi. Un viaggio che dall’Africa li porta verso i luoghi di nidificazione, in Italia o nel resto d’Europa.
Proprio per la straordinaria quantità di migratori, lo Stretto di Messina resta però un luogo pericolosissimo per gli uccelli che lo attraversano. Il bracconaggio, infatti, continua a persistere, specialmente nel versante calabrese.
Anche per questo torna il campo LIPU, con le finalità di osservazione e monitoraggio ma anche con un’essenziale funzione di vigilanza e segnalazione alle Forze dell’Ordine. Il campo sullo Stretto sarà inoltre in contatto con lo staff LIPU che dallo scorso 20 aprile sta effettuando il Progetto rapaci migratori sulle isole minori della Sicilia, da Pantelleria a Marettimo, da Ustica a Panarea fino alle sponde siciliane dello Stretto.
A partire da domani, il passaggio dei falchi e degli altri migratori sarà così comunicato agli attivisti presenti sul versante calabrese, con lo scopo di individuare la rotta verso la penisola e proteggerne il passaggio.
Come accade da quasi tre decenni – ha dichiarato Fulvio Mamone Capria, presidente della LIPU - anche quest’anno la LIPU sarà presente in uno dei luoghi europei più importanti per lo straordinario evento della migrazione. Il primo campo della nostra Associazione si tenne nel 1984 e da allora non siamo mai mancati, contribuendo a combattere un fenomeno che, anche grazie a noi, è in declino, sebbene non ancora spento. Quest’anno si aggiungerà un nucleo di guardie venatorie volontarie LIPU, provenienti da diverse città italiane, che porteranno un contributo di conoscenza e professionalità circa le norme sulla protezione degli animali. E io stesso, da volontario più che da Presidente LIPU, parteciperò al campo, condividendone la responsabilità e la straordinaria emozione che suscita“.
Al campo di protezione, sarà inoltre presente la sezione inglese della LIPU capitanata da David Lingard. Encomiabile, come sempre, il lavoro del Corpo Forestale dello Stato che anche quest’anno sarà presente con gli uomini del Nucleo Operativo Antibracconaggio.
Dunque, giorno per giorno, sulla pagina Facebook della LIPU le osservazioni relative allo Stretto di Messina, mentre nel sito della stessa associazione saranno riportate tutte le osservazioni quotidiane delle cinque località dove si svolge il Progetto rapaci migratori.
 
Condivito piervito, sarebbe ora che le nostre associazioni mostrassero i muscoli contro una pratica che non riesce ad essere eradicata. Solo mettendoci la faccia in prima persona si potrebbe dimostrare ai media un educazione nel rispetto delle leggi ed ancor più della fauna protetta, che oggi non ci viene riconosciuta.
 
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