Milano, animalisti denunciati dopo blitz a Farmacia

La condanna migliore per questi idioti di animalisti è, nel caso di un cancro o di una grave malattia, di rifiutargli le cure con quei farmaci realizzati con la ricerca sugli animali.
 
concordo pienamente con waxe,forse e dico forse in quel momento capirebbero cosa vuol dire la ricerca......ma dubito che abbiano tale intelligenza,quello che mi nuoce è che i midia e i giornali tacciono davanti a cose del genere,ma per la caccia invece sono sempre pronti.
 

Alberto 69

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Animalisti denunciati dopo blitz a Farmacia
La ricerca sugli animali è ancora necessaria e rispettiamo le leggi“: così il rettore e un docente del Cnr. Interviene anche Garattini

Il rettore della Statale, Gianluca Vago, e il direttore del dipartimento di bioscienze del Cnr, Tullio Pozzan, hanno sporto denuncia contro gli animalisti che avevano effettuato il blitz liberando topi e conigli in via Vanvitelli. I due docenti hanno definito l’azione una “aggressione con conseguente devastazione” e hanno fatto notare che “anni di lavoro” sono andati perduti. Ne era seguita tra l’altro la contro-protesta dei ricercatori di farmacia.
Ma non solo denuncia: l’università e il Cnr si difendono dagli attacchi affermando che tutte le ricerche condotte nel tempo hanno avuto l’approvazione del ministero. “Lavoriamo – scrivono Vago e Pozzan – nella consapevolezza che la sperimentazione sull’animale rappresenti ancora un passaggio inevitabile e non sostituibile della ricerca scientiica. Nessun sistema in vitro può sostituire la complessità del più semplice organismo vivente”. I due professori non mancano poi di garantire la loro solidarietà ai ricercatori, definiti come “maledetti assassini”.
E anche Silvio Garattini, direttore dell’istituto Mario Negri, pur non coinvolto direttamente nel blitz, prende posizione difendendo la sperimentazione animale: “E’ ancora necessaria se si vogliono realizzare progressi nella terapia delle malattie“. Secondo Garattini, i ricercatori “lavorano seguendo le leggi e per un fine che non è solo la conoscenza, ma il desiderio di giovare a chi soffre”. Il noto farmacologo conclude augurandosi che le organizzazioni animaliste “non siano complici” della “violenza”.
 
ora voglio proprio vedere se quei due........pagano per quello che anno fatto,o se invece andra tutto a farsi fottere.
 
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