le metterei chiusa in un bel garage con i suoi dolci animali.........mmmmmmm.....facciamo pittbull o rott
 
per tutto quello che a commesso contro la legge giustamente andrebbe in galera,ma per tutto quello che a commesso e detto di noi,avrei un altra soluzione, lasciarlo libero all' apertura della caccia in mezzo ai campi,oviamente dove la caccia si puo praticare e........ meglio ancora se è accompagnato da suoi amici.....
che ne dite?????

Allora alla brambilla e alla prestigiacomo che gli fareste ?


Magari si perdessero in qualche zona dell'Amazzonia o in qualche angolo sperduto dell'Australia, pare ci siano ancora cannibali, chissà magari sarebbero contenti di "invitarli a pranzo".
 
Per tutto quello che ha commesso contro la legge, ma più ancora per quello che ci ha fatto passare a noi cacciatori si merita proprio che lo mettano in galera.
 
per tutto quello che a commesso contro la legge giustamente andrebbe in galera,ma per tutto quello che a commesso e detto di noi,avrei un altra soluzione, lasciarlo libero all' apertura della caccia in mezzo ai campi,oviamente dove la caccia si puo praticare e........ meglio ancora se è accompagnato da suoi amici.....
che ne dite?????
 
ciao leo a uno cosi ci farei un pensierino anche nelle zone dove nn si puo cacciare......il problema e che l italia e piena di sta gente qua
 

papararo

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’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio rischia di finire sotto processo, a Roma, per presunti scambi di favori con imprenditori. Il pm Paolo Ielo ha notificato l’avviso di chiusura indagine all’ex esponente dei Verdi e ad altre nove persone. L’ex onorevole è accusato di finanziamento illecito di un parlamentare per aver ricevuto utilità come il pagamento di voli in elicottero, vacanze private ed utenze cellulari.L’indagine risale ad alcuni anni fa ed era stata spostata dalla Procura di Potenza a quella di Roma nel corso del 2008 per fatti relativi al 2005. L’allora pm di Potenza Henry John Woodcock aveva indagato su presunti ”favori” ottenuti da imprenditori del settore del turismo e dello smaltimento dei rifiuti in cambio di appalti. Agli inquirenti di piazzale Clodio era quindi arrivato un voluminoso incartamento composto da dodici faldoni contenenti intercettazioni, deposizioni di persone informate dei fatti, accertamenti compiuti da polizia e carabinieri del Noe da cui sarebbe emerso – secondo l’accusa – un giro di affari illeciti che ruotava attorno alll’allora ministero dell’Ambiente che aveva dichiarato di rinunciare all’immunità si era messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Cuore dell’inchiesta appalti relativi a bonifiche soprattutto in Campania; di voli, soggiorni in albergo e telefonate gratis; di speculazioni edilizie compiute da alcuni degli imprenditori coinvolti. I reati ipotizzati erano, a vario titolo, quelli di truffa aggravata, associazione per delinquere finalizzata a commettere reati contro la pubblica amministrazione e corruzione. Il dossier era stato inviato al Tribunale dei ministri.
A rischiare il rinvio a processo sono anche il fratello dell’ex ministro, Marco, già senatore, e imprenditori, come il perugino Mattia Fella, all’epoca dei fatti consigliere delegato della società di viaggi ‘Visetur’, e procacciatori d’affari. Nel capo di imputazione notificato all’ex titolare dell’Ambiente si contesta di aver ricevuto il pagamento delle fatture per numerosi trasferimenti in elicottero per un importo di 120 mila euro; il pagamento di vacanze private in Italia e all’estero (Usa e Francia), soggiorni alberghieri (Saturnia, Milano e Perugia) per un valore di alcune decine di migliaia di euro; l’acquisto di un terreno, pagato da Mattia Fella 265 mila euro, e destinato ad essere utilizzato per l’edificazione di un agriturismo biologico e di una villa con annessa piscina ed eliporto. Non solo, la procura contesta ad Alfonso Pecoraro Scanio di aver ricevuto, insieme con altri esponenti del suo entourage, da altri due indagati, Carlo Pangia, della società ‘Undicidue’, e Marco Gisotti, della ‘Modus Comunicazionè, diverse utenze cellulari. Utilità, secondo l’accusa, concesse al fine di ottenere, tra l’altro, una convenzione a Fella per il noleggio di un rilevante numero di ore di volo di elicottero da parte della pubblica amministrazione e la promessa allo stesso Fella dell’affidamento alla società Sogesa dell’appalto relativo alla bonifica di un’area sita nel territorio di Crotone grazie all’intervento, tra gli altri, del senatore Marco Pecoraro Scanio.
 
concordo con solengo un bel invito per una sicuramente straordinaria battuta al.....cinghiale,perchè neanche i miei breton vanno in ferma per dei personaggi del genere.
 
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