Cacciatori a scuola, animalisti furiosi

Non dobbiamo continuare a farci prendere per i fondelli, avanti con queste iniziative...
 
Nei lontani anni ottanta ....quando ero un arcicaccino ed ero segretario dell'arcicaccia di sesto firentino...anche allora venivano organizzate simili iniziative,che tutti gli anni si ripetevano(non so ora perchè è dal 1995 che son venuto in un altro comune), ..e venivamo richiamati dagli stessi plessi pechè veramente come le spigavamo noi le cose era molto piu' attinente alla realtà reale e non virtuale che anche in quegli anni veniva fatta(era l'epoca dei vari referendum)io penso che il futuro della caccia ce lo giocamo propio li'
 
P.S.
Giusto ieri, io che insegno, ho dovuto spiegare ai bambini di cui mi occupo che ciò che è riportato nel loro libro di italiano non è corretto. C'è un capitolo dedicato alla "pubblicità progresso", e tra le tante iniziative riportate in tal senso, contro la **** o contro l'alcol, è stato inserito un manifesto del WWF col titolo "ferma la caccia". In primo piano: l'immagine del solito bambi.
Ho fatto notare ai bambini, prendendo l'argomento molto da lontano, che esistono cose che governano l'intelligenza umana, che si chiamano logica e coerenza. Senza di questi ingredienti, nulla di sensato si può fare.
Ho fatto loro esempi di congruenza tra pensiero e azione. E poi ho portato esempi di totale incronguenza, forse molto più diffusi dei primi.
Ho fatto notare che l'incoerenza e l'estremismo sono spesso fratelli,fanno molti danni e, soprattutto, pur avendoli sotto gli occhi molto spesso non li riconosciamo.
Uno tra questi esempi di incoerenza è quello di impressionarsi dell'uccisione di un animale quando poi si mangia regolarmente la carne (tutti i bambini dichiaravano di mangiarla di gusto-domanda fatta opportunamente prima che capissero dove volevo arrivare). Oppure del fatto di distinguere tra un essere vivente ed un altro, solo perchè uno ha gli occhi e l'altro le radici. I bambini, ovviamente, hanno convenuto. Sono anche saltati fuori quelli che dicevano che il nonno era cacciatore.
Figuriamoci cosa sarebbe successo, invece, con altri insegnanti.
Non sono un totale sprovveduto: mi aspetto presto le reazioni di eventuali genitori e-o altri insegnanti.
Sapete che vi dico? Che mi sono rotto le palle di stare nell'angolo, con addosso il segno dell'appestato. Ritengo non debba appartenermi punto e basta.
In qualsiasi caso, non credo che la remissività possa mai pagare.
 
questa iniziativa andrebbe ampliata a livello nazionale, è veramente importante non perdere questa battaglia e potrebbe essere l'imput per rilanciare l'immagine del cacciatore, a dispetto di cosa fanno i media!
 
Ben detto Aimone, bravo complimenti, tutti noi chi piu' chi meno nel ns piccolo dovremmo darci da fare il piu' possibile in tal senso senza alcuna remora.
 
questa iniziativa andrebbe ampliata a livello nazionale, è veramente importante non perdere questa battaglia e potrebbe essere l'imput per rilanciare l'immagine del cacciatore, a dispetto di cosa fanno i media!

Siamo tutti d'accordo noi cacciatori di estendere questa iniziativa a livello nazionale. Perchè riteniamo importante che i nostri figli sappiano veramente cosa è la caccia. Quella onesta praticata dai loro padri.
Non dobbiamo assolutamente cedere agli animalisti.
 
Davvero un'ottima iniziativa! Gli animalari non devono avere la meglio

Ritengo che la cosa migliore sarebbe parlare ai bambini di caccia e anche di animalismo senza preconcetti e col massimo equilibrio. Credo che un cacciatore che si rispetti è anche un animalista e uno che rispetta la natura e l'ambiente, per il semplice motivo che in un ambiente rovinato da inquinamento di qualsiasi tipo non è possibile cacciare perché non ci sarebbe più nulla da cacciare. Bisogna dire ai bambini che se non si andasse più a caccia gli animali si riprodurrebbero molto e a lungo andare scoppierebbero delle epidemie che ne farebbero morire la maggior parte. Un giusto prelievo venatorio mantiene questo equilibrio favorendo anche la riproduzione degli animali. Ormai e fatto quotidiano che caprioli e cinghiali danneggino in maniera cospicua le coltivazioni, e gli storni e piccioni siano diventati una piaga e questo perché sono state messe delle limitazioni o dei divieti alla caccia di questi animali.
 
P.S.
Giusto ieri, io che insegno, ho dovuto spiegare ai bambini di cui mi occupo che ciò che è riportato nel loro libro di italiano non è corretto. C'è un capitolo dedicato alla "pubblicità progresso", e tra le tante iniziative riportate in tal senso, contro la **** o contro l'alcol, è stato inserito un manifesto del WWF col titolo "ferma la caccia". In primo piano: l'immagine del solito bambi.
Ho fatto notare ai bambini, prendendo l'argomento molto da lontano, che esistono cose che governano l'intelligenza umana, che si chiamano logica e coerenza. Senza di questi ingredienti, nulla di sensato si può fare.
Ho fatto loro esempi di congruenza tra pensiero e azione. E poi ho portato esempi di totale incronguenza, forse molto più diffusi dei primi.
Ho fatto notare che l'incoerenza e l'estremismo sono spesso fratelli,fanno molti danni e, soprattutto, pur avendoli sotto gli occhi molto spesso non li riconosciamo.
Uno tra questi esempi di incoerenza è quello di impressionarsi dell'uccisione di un animale quando poi si mangia regolarmente la carne (tutti i bambini dichiaravano di mangiarla di gusto-domanda fatta opportunamente prima che capissero dove volevo arrivare). Oppure del fatto di distinguere tra un essere vivente ed un altro, solo perchè uno ha gli occhi e l'altro le radici. I bambini, ovviamente, hanno convenuto. Sono anche saltati fuori quelli che dicevano che il nonno era cacciatore.
Figuriamoci cosa sarebbe successo, invece, con altri insegnanti.
Non sono un totale sprovveduto: mi aspetto presto le reazioni di eventuali genitori e-o altri insegnanti.
Sapete che vi dico? Che mi sono rotto le palle di stare nell'angolo, con addosso il segno dell'appestato. Ritengo non debba appartenermi punto e basta.
In qualsiasi caso, non credo che la remissività possa mai pagare.

GRande! e non perchè sono un cacciatore.... ma perchè prima che di caccia, hai dato un'ottima lezione di coerenza:)
 
Bell' iniziativa,andrebbe estesa a livello nazionale.
Il wwf e simili gia da un pezzo lo fanno...a loro modo...
 
questa iniziativa andrebbe ampliata a livello nazionale, è
veramente importante non perdere questa battaglia e potrebbe essere l'imput per rilanciare l'immagine del cacciatore, a dispetto di cosa fanno i media!

Ben detto!!! E basta co sti pseudo animal-bauchi che bombardano con le loro emerite minchiate!!!!
Alle superiori una prof supplente mi mando' dal preside perche' osai, a suo dire, offenderla con le mie amene teorie sanguinarie sulla caccia!!! Mica gli avevo detto tr#ia!!! Gli avevo solo esposto la falsita' degli animalari ed in primis la sua con la pelliccia......
Il figlio di mio cugino fa le elementari ed hanno fatto un progetto sulla salvaguardia dell ambiente e degli animali.. mega figurone!!! Lui sapeva gli habitat, le peculiarita' degli animali, le orme... ad 8anni ne sa di piu' di quel bauco che e' andato a parlare a scuola!!! E per fortuna non era animalaro..
 
Complimenti per il coraggio di esporti anche magari a scapito di prestigio sul lavoro impegnativo che fai Aimone.....purtroppo una noce in un sacco non fa' rumore....in centinaia di altre scuole la verità che tu spieghi ai ragazzi viene strumentalizzata sul povero bambi...con tutte le sue conseguenze attuali e future, e non solo a scapito della nostra passione, ma dell'impoverimento culturale che c'è e ci sarà ancora di piu'....purtroppo..
 
mia madre insegna alle elementari, ed è stata più volte ripresa per aver detto di avere un figlio cacciatore. Premetto che mia madre insegna religione, e pone spesso l'accento sulla diversità di piano tra uomo e animale.
E' stata ripresa per aver raccontato del rito di sacrificare gli agnelli o per aver raccontato che Cristo stesso si cibava di carne. A promuovere la protesta un drappello di insegnanti con sottobraccio "Il manifesto".
Non so se servono altre spiegazioni.......
 
Iniziativa lodevole è al momento che io sappia unica.
Noi siamo gli unici che possiamo insegnare ai nostri figli la natura , qualcuno si potrebbe chiedere perchè? La risposta è nella mia firma.
 
dove studia mia figlia (istituto agrario)alcuni proff.sono cacciatori e moltissimi alunni figli di cacciatori,non so perchè ma penso che dipenda dall'indirizzo scolastico,mia figlia quando è periodo di caccia mi dice che il/i professori vogliono sapere cosa ho preso dicendo anche come è andata la loro caccia, una mattina andai a prendere mia figlia a scuola,ero venuto via dal capanno e ovviamente ero vestito da caccia e sul suzukino avevo gabbie e cane,quando i ragazzi mi videro esclamarono:Grandeeee!!! anche il papà di Erika è cacciatore.saluti
 
Sono contento della forte presa di posizione della politica che è intervenuta dal livello nazionale e regionale che almeno questa volta ci ha difeso...
 
si pensa che il nostro sia un paese democratico....ma alla luce dei fatti non è proprio cosi'....
per qualche voto e l'accaparrarsi le poltrone buttano fango su noi cacciatori in ogni momento...
che schifo.
 
[h=1]Il sindaco di Scarlino (Gr) critica gli animalisti e annuncia un dibattito[/h]Daniele | 27 marzo 2013 | 4 Comments




Scarlino “Organizzeremo un convegno con associazioni animaliste e della caccia”.
Bizzarri alla Lav: “Essere contro a tutto alla lunga discredita
“Chi ogni mattina legge il giornale sicuramente si rallegrerà nel trovare gli articoli del signor Bottinelli – dice il sindaco Bizzarri – il rappresentante della Lav di Grosseto, che alcune volte movimenta le tristi cronache locali con fantasiosi attacchi contro chi a parer suo (opinione molto discutibile) maltratta gli animali. E in questa categoria, ci rientra tanta gente. Ce n’è per tutti i gusti”.
Il sindaco di Scarlino ironizza sulle battaglie portate avanti negli ultimi mesi dal rappresentante grossetano della Lav. “Ricordo (mal comune mezzo gaudio caro sindaco Bonifazi) alcune critiche e proposte stravaganti di questo ultimo anno a firma del signore della Lav: dalla proposta di avere un circo senza animali alla lotta senza quartiere verso ogni tipo di caccia, sfociata nelle recenti polemiche verso i cacciatori che parlavano ai bimbi nelle scuole (di habitat naturale, che nessuno conosce meglio di loro non certo di fucili e cacciate); e si continua in ordine di tempo (la scorsa settimana) con la guerra contro il canile di Follonica, Gavorrano e Scarlino (quantomeno tardiva essendo in fase di conclusione), fino ad arrivare alla fantasmagorica critica al presepe di un povero parroco di Grosseto che aveva le galline in gabbia. Senza dimenticarsi di quella di ieri per gli animali presenti alla Fiera “Giardini dimarzo” al Madonnino”.
“Signor Bottinelli – scrive il sindaco Bizzarri – anche se la penna la sa usare bene, alcune volte le argomentazioni sono importanti, e ad arrivare al grottesco è un attimo. Sicuramente lei vivrebbe bene in India (magari non proprio in questi giorni…), con mucche sacre e maiali che pascolano per le strade, galline ed altri animali da cortile che vivono liberamente nelle abitazioni, insieme ai bimbi.
Questo suo atteggiamento, a parere mio ovviamente, non si chiama tutela per gli animali ma tocca l’esagerazione e l’eccesso.
Ovvio che sono necessarie attenzioni per gli animali, e esistono leggi specifiche per punire chi assume comportamenti indecorosi e scorretti, leggi e norme che io condivido pienamente e cerco di esercitare nella mia responsabilità di amministratore oltreché di cittadino, ma questo non offre il diritto di esagerare perchè come dice un aforisma di Dumas figlio “tutte le generalizzazioni sono pericolose, perfino questa”.
Le associazioni ambientaliste tra l’altro hanno un compito privilegiato, superiore, condivisibile al massimo e onorevole, che è quello di tutelare davvero gli animali da altri eccessi e soprusi: parlo degli allevamenti intensivi, della vivisezione.
Il resto delle argomentazioni rischiano di diventare a loro volta eccesso (come in questo caso signor Bottinelli) esagerazione: fanno pensare ad una sorta di protagonismo che purtroppo va a svilire le battaglie vere, quelle importanti, quelle che fanno onore agli ambientalisti.
Comunque il Comune di Scarlino ha in programma di organizzare nei prossimi mesi un convegno-dibattito invitando le associazioni ambientaliste (come Lav e Legambiente) e le associazioni di categoria legate alla caccia, oltre a tutti gli interessati, affinchè ognuno possa argomentare le proprie tesi, confidando nel buon senso pur nella consapevolezza dell’improbabilità di una sintesi condivisa.
E se la libertà individuale è lecita almeno finchè non limita quella di un altro individuo, è comunque costruttivo parlarne. Per evitare gli eccessi”.



Remo non puoi mancare..........
 
NOTIZIA FRESCA
Giusto in merito a questa vicenda, oggi, su RAI RADIO1, nella rubrica "Il komunikattivo", il giornalista ha menzionato l'argomento.
Non è la prima volta che parla di caccia. Tempo addietro aveva tirato in ballo la questione dei cacciatori che avevano sparato alle lepri che fuggivano dalle acque dei fiumi esondati in Toscana, poi verificatasi come l'ennesima bufala, mai vendicata.
Oggi, a proposito di questa iniziativa nelle scuole, ha sguazzato nei soliti luoghi comuni, presentando la cosa secondo quell'ironia scontata che fa ridere, o indignare, solo chi non ha interesse a verificare la realtà, vale a dire la maggioranza dei radioascoltatori di quel momento.
In sintesi:
-i cacciatori si sono presentati nelle scuole come esperti di fauna, dopo che loro sono il principale pericolo della fauna? Ma perpiacere....., diceva l'ascoltatore.
- sono state autorizzate le battute di caccia alla volpe in tana, sempre in Toscana?????Ma lo sapete che vengono uccisi i cuccioli di volpe? e hanno anche il coraggio di dire che la cosa è "normale"? Dicono di voler fare la caccia di selezione perchè l'eccesso di selvaggina collude con l'urbanizzazione? sono forse così che pensano di risolvere i problemi di convivenza tra animali e uomo? (senza considerare che il poveretto non sa che per quanto riguarda la lotta all'urbanizzazione selvaggia i cacciatori la pensano come lui.....)

cose di questo genere.
Insomma, impossibile replicare "posso spiegare" a chi si è messo in testa di farti fuori........
 
E' risaputo che gli animalisti vanno a senso unico. Tutto quello che riguarda la caccia è il loro nemico, ma mai dicono il perchè e mai domandano ai cacciatori il perchè. Hanno paura che i bambini, possano ragionare con la loro testa e decidere in merito. Vorrebbero loro questo spazio a scuola, per far vedere il cacciatore come il cattivo di turno.
Su questo caso, anche le altre associazioni venatorie dovrebbero intervenire fermamente.
 
Sarei proprio curioso di vedere a capo di queste lezioni sugli animali un po' di quegli animalisti convinti, quelli che parlano tanto male dei cacciatori, vorrei prorpio vedere che cosa racconterebbero a quei bambini.....la maggior parte di loro non riconoscerebbe una cornacchia da un cervo sono convinto...........io personalmente per alcuni anni sono stato invitato da un amico (che non schiaccerebbe nemmeno una mosca ci tengo a precisare) a tenere lezioni sui cervidi presso l'università di scenze naturali di Bologna, poi non ci sono mai andato perchè non mi ritenevo abbastanza competente per farlo, ma io e altri abbiamo sempre guidato le loro uscite didattiche facendoli partecipare ai cesensimenti al capriolo del mio distretto.
Non siamo mica lì a far propaganda a favore della caccia davanti o dentro le scuole e non ci presentiamo mica armati di tutto punto per parlar di anamali, ma chi glile fa capire queste cose a tutti qui rin******niti?
 
In merito al fatto di cui al primo post, posso solo dire che alla scuola elementare di mio figlio, alcune maestre hanno parlato di caccia (sparlato) e mio figlio in difesa di noi cacciatori ha detto loro, ed è vero, "" mio padre và si a caccia però quelli che tiene in voliera ogni tanto gli toglie l'anellino e me li dà in mano e io li lascio liberi"". Mi ha detto che le maestre non sapevano più cosa dire anche perchè altri ragazzini hanno detto che era vero quanto detto da mio figlio. Ricordo mio d'infanzia che comunque nelle scuole venivano cacciatori, guardiacaccia, roccolatori a raccontarci la vita della fauna, come conoscerla e quant'altro, purtroppo altri tempi.
 
queste sono le iniziative che possono salvare la caccia! se in tutta italia le associazioni venatorie imbastissero corsi di questo tipo sono sicuro che il cambio generazionale avverrebbe molto di piu di quello attuale ( praticamente assente visto che ogni anno siamo in calo)...chi conosce la caccia x quello che è, magari può non amarla ,ma la rispetta e rispetta il cacciatore xchè sà che non c è persona al mondo che rispetta e conosce la natura piu di un cacciatore...purtroppo ormai informazione da parte nostra non c è nè piu, si sentono parlare solo i personaggi di sel , grillo che impreca e spara a zero dicendo c*****e , la brambilla etc etc....
 
[h=1]Arci Caccia a scuola, il presidente nazionale scrive a IlGiunco.net: «Ci vuole il coraggio di conoscere» [/h]
20 marzo 2013 Aggiornato alle 15:14

GROSSETO – Il presidente nazionale Arci Caccia, Osvaldo Veneziano, scrive alla nostra redazione. Una lettera per spiegare la possizione della associazione in merito alle polemiche scaturite nella nostra provincia rispetto alla iniziativa promossa da Arci Caccia con gli studenti di Gavorrano. Lettera che noi pubblichiamo integralmente come contributo ad una discussione che in questi ultimi giorni ha visto una serie di interventi provenienti dai rappresentanti del mondo ambientalista, delle istituzioni e delle associazioni venatorie.
«Egregio Direttore,
leggo accese polemiche sui giornali della Provincia di Grosseto alimentate da faziosità e offensive dell’intelligenza, in particolare delle persone residenti in un territorio che da sempre ha isolato provocatori e quanti appassionati alla rissa. Purtroppo c’è chi prova piacere a far litigare padri e figli, residenti in città e nelle campagne.
Dopo la recente stagione dei “sondaggi elettorali” ora c’è chi si appropria di quelli sulla “caccia”, utilizzati per “violentare” uno dei “principi” fondanti la convivenza democratica di qualsivoglia comunità, il diritto a promuovere le proprie idee (salvo non si preferisca il “cannibalismo” tra le regole che disciplinano lo stare insieme).
Ad onor di verità, ad oggi, oltre i sondaggi, ci sono state in Italia anche vere consultazioni: referendum nazionali, regionali che non hanno certo corrisposto alle aspirazioni “proibizioniste” palesando la “frattura” tra “fondamentalismo” e cittadini.
Anche le recenti elezioni, pare a me, non abbiano premiato e quanti in “lista” delle associazioni animaliste “convertiti” all’estremismo abolizionista e altri candidati quali “ultras” del Partito dei Cacciatori. La consapevolezza della lontananza dei cittadini da coloro che vogliono lo scontro a tutti i costi si è palesata anche recentemente in Piemonte laddove le associazioni ambiental-animaliste hanno fattivamente collaborato per evitare il Referendum sulla caccia sapendo che i cittadini non sarebbero andati a votare in numero adeguato.
Il dato principale che emerge dall’aggressione all’iniziativa “Conoscere la fauna delle nostre campagne” è la paura della conoscenza, di dare voce a chi la pensa diversamente; è la paura della democrazia che inquina i comportamenti di chi pretende di rappresentare un sentimento animalista presente nella società.
Troppi Presidenti “animalisti” non hanno il coraggio di conoscere, far conoscere anche il pensiero di chi la pensa diversamente. Solo oggi si sono accorti che era da circa sei anni che questa iniziativa ci vedeva nella Scuola Giovanni Pascoli di Gavorrano e neppure è l’unica che si continua a tenere in Toscana e non solo.
La paura dei signori del “divieto di parola” è che studenti, insegnanti, genitori ragionino con la loro testa, conoscano e poi decidano, oltretutto rispetto ad un Programma dove di caccia e armi non si parla.
Sicuramente c’è di che preoccuparsi anche perché detti dirigenti sono portatori di incoerenza e contraddizioni di comodo.
Le sigle LIPU, LEGAMBIENTE LAV, ENPA, WWF Italia, LAV, DEA, ANIMALISTI ITALIANI, LAC non secoli fa, volantinavano a difesa della “legge per l’attività venatoria 157/92” e cercavano alleanze con i cacciatori per mantenere in vita detta legge sulla caccia. Tutto documentato. Così come sono certificati ufficialmente gli accordi per “cacciare” in tutta Europa tra BirdLife (Lipu) e Associazioni di cacciatori europei (Face).
Ricordo con piacere gli incontri con i Verdi, ora anche dirigenti dell’ENPA, per scrivere la legge che è anche per andare a caccia. Così come ricordo la presenza dell’attuale Presidente dell’ENPA quando, da “candidata politica” incontrò ufficialmente i cacciatori perché i loro “voti” erano utili alla causa dello schieramento che portava, anche lei, al Governo del Paese.
Non fa onore ad una parte dell’ambientalismo fare proselitismo con comportamenti che sanno tanto di: “Passata la festa, gabbato lo santo”. Gli italiani, inoltre, non prendono certo lezioni da “agiate vestali” affaccendate a commerciare “pesci morti”, speriamo almeno freschi.
L’Italia ha tanti e gravi problemi così come li ha l’agricoltura, la zootecnia. Ringrazio quanti meritoriamente, vivaddio, continuano ad investire e a dare lavoro allevando pecore, mucche, maiali e dando ai nostri territori qualità riconosciuta nel mondo, conservando la “chianina”, la “cinta senese”, altrimenti estinte. Solo l’impegno di tutti, donne e uomini di buona volontà, se sintesi dei diversi interessi produce civile convivenza ed è risorsa per un Paese che vuole risorgere.
Non ci appassiona la voglia di censura di alcuni rappresentanti dell’animalismo, all’opera nel grossetano. Noi eravamo e siamo coerentemente ecologisti lo certificano loro: le nostre posizioni sono le stesse che loro predicavano.
Esprimiamo l’augurio che l’ENPA vada nelle scuole e voglia spiegare ai giovani l’importanza di presidiare i territori e l’impiego delle proprie “guardie armate” (altre, le armi non le portano) così tutti saranno più consapevoli di quale importanza riveste per loro avere in dotazione armi, in particolare le pistole e spero ci facciano sapere anche, se le loro pistole, sono per difendersi dagli animali e/o dagli uomini. Insomma per sparare a chi?»
Osvaldo Veneziano
 
come vi ho detto mio figlio è nella scuola dove fanno questa iniziativa e da fonti super affidate vi assicuro che non parlano assolutamente di caccia ma solo di flora e fauna in generale dunque non vedo come questi idioti devono sempre intromettersi mettendo di mezzo la caccia
 
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