Leggete questo articolo:
31-01-2013
Il sindaco-cacciatore preso di mira dalla Brambilla: "Presidente del Parco? Come Dracula all'Avis". Lui: "Processo alle intenzioni"
BrambillaLa vicenda di Luca Santini, sindaco di Stia e probabile nuovo presidente del Parco delle Foreste Casentinesi, ha scatenato un vespaio di polemiche. L'ultima è quella messa in piedi dall'ex ministro del Pdl Michele Vittoria Brambilla che dice: "Dracula presidente dell'Avis? Perché no, se un cacciatore può diventare presidente del parco, 36mila ettari di territorio boschivo tra Emilia-Romagna e Toscana, uno scrigno di biodiversità dove gli animali dovrebbero godere di una particolare tutela".
E il Giornale rincara: "E' come mettere il lupo nell'ovile".
Anche il Corsera Una ventina di giorni fa la questione era approdata anche sulle colonne del Corriere della Sera, in un articolo firmato da Sergio Rizzo. In questo caso è stata ripercorsa la storia dell'ente Parco. L'articolo si concentrava soprattutto sulle scelte fatte col bilancino del farmacista: la sede in Toscana, la presidenza a un romagnolo, etc. A volo d'uccello è stata anche affrontata la questione Santini-cacciatore, ma senza affondi. Riportando però le numerose richieste avanzate dalle associazioni ecologiste al ministro Clini affinché il presidente fosse un ambientalista certificato.
casentino2La presidenza vacante Un po' d'ordine. La presidenza dell'Ente è vacante da qualche mese, ma c'è tempo fino al 31 dicembre 2013 per la nuova nomina. Ancora non c'è il crisma dell'ufficialità, ma salvo sorprese Luca Santini, sindaco di Stia al secondo mandato (lo è da 9 anni) e presidente dell'Unione dei Comuni del Casentino, dovrebbe guidare in futuro il Parco. Perché il Ministero dell'Ambiente non propone (salvo commissariamento, che sarà automatico se la scelta sarà procrastinata per tutto il 2013) ma ratificata o boccia il suggerimento degli enti locali. E finora il nome che è emerso è proprio quello di Santini.
L'attacco ai cacciatori E ora la polemica. Michela Brambilla, parlamentare Pdl e presidente della Lega italiana difesa animali e ambiente, ha definito "del tutto inopportuna" la nomina. "Qui non si tratta ovviamente delle persone, ma dei motivi di opportunità di cui la politica dovrebbe farsi carico. La ragion d'essere dei parchi è la tutela di flora e fauna, che certo non è in cima agli interessi dei cacciatori. Del resto non è la prima volta che il Pd dà prova di insensibilità nella scelta del presidente del parco e, in ogni caso, non mancano candidati provenienti dalla società civile", ha concluso.
La replica di Santini Non resta che sentire Santini, che sulla polemica vorrebbe sorvolare, ma alla fine un po' si slaccia. "Anzitutto non sono stato scelto dal Pd, ma sono stato nominato all'unanimità da tutti e 14 gli enti locali su cui si stende la superficie del Parco. Anche quelli che non sono amministrati dal centrosinistra". Poi la questione caccia. "Sono stato presidente dell'Urca, l'Unione regionale cacciatori dell'Appennino dal 2002 al 2005. Ma sa qual è il primo obiettivo dell'Urca? 'La conservazione degli ecosistemi, comprensivi di tutte le specie animali, nessuna esclusa'. Dai cacciatori sono stato spesso visto come un avversario". E il dibattito su questo fronte si è infiammato anche tra Santini-Luca-Stiaambientalisti, tra chi ha deprecato la nomina e chi ha spezzato una lancia in favore di Santini. Che sia cacciatore, Santini non lo nega. "Certo, ma sono un volontario degli abbattimenti negli Atc. Mi chiamano, mi dicono che c'è da abbattere un capo e vado". Mentre sulla futura gestione del Parco, il sindaco di Stia assicura: "L'onorevole Brambilla ha fatto un bel processo alle intenzioni. Credo di avere le credenziali giuste per ricoprire il ruolo. Dirò di più. Le aree protette come il Parco delle Foreste Casentinesi non solo devono prevedere abbattimenti, ma nemmeno catture. L'azione di contenimento si fa, ma al di fuori delle aree protette".
Saluti
Roby62