e intanto pubblicano i richiami elettronici , questi accidenti elettronici sono come la peste . è il bersaglio preferito di questi rompi***** . non usateli !!
 
Ma dove sono ste ca@@o di associazioni venatorie, ci sono talmente tanti argomenti da sbattere sul tavolo per dimostrare l'ignoranza dei nostri detrattori, ed ancora di più ce ne sono per dimostrare quanto noi siamo utili alla gestione ambientale ed alla biodiversità. Certo forse è chiedere troppo, ma non è questo che dovrebbero fare le sopra citate associazioni venatorie?
Ciao con amarezza
Marco
 
Ma dove sono ste ca@@o di associazioni venatorie, ci sono talmente tanti argomenti da sbattere sul tavolo per dimostrare l'ignoranza dei nostri detrattori, ed ancora di più ce ne sono per dimostrare quanto noi siamo utili alla gestione ambientale ed alla biodiversità. Certo forse è chiedere troppo, ma non è questo che dovrebbero fare le sopra citate associazioni venatorie?
Ciao con amarezza
Marco
e che cazz. fanno le associazioni !? contano le tessere ...........
 

sipe48

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Roma, 31 gen. - (Adnkronos) - Sono 11 le Regioni bocciate in materia di caccia a seguito dei ricorsi ai Tribunali Amministrativi Regionali da parte del Wwf Italia durante la stagione venatoria che si chiude oggi 31 gennaio. Le Regioni bocciate dai Tribunali amministrativi sono Abruzzo, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto. ''Le vittorie giudiziarie non ci confortano visto che confermano ancora una volta che le Regioni non hanno la capacita' di tutelare la natura e la fauna selvatica", commenta Dante Caserta, presidente Wwf Italia.

Queste Regioni, continua Caserta, "reiterano da anni comportamenti del tutto illegittimi, censurati e condannati piu' e piu' volte dai giudici italiani ed europei e dalle istituzioni dell'Unione Europea". Il Wwf Italia chiede alle istituzioni di dare seguito ai tre punti della "Agenda ambientalista per la Ri/conversione ecologica del Belpaese'', stilata da sette grandi associazioni ambientaliste, a partire dall'applicazione delle norme europee sulla conservazione della fauna selvatica e il rispetto delle norme a tutela di habitat e specie, in particolare quelle che disciplinano l'attivita' venatoria.

Si chiede poi a Stato e Regioni di garantire la rigorosa applicazione della legge quadro sulla disciplina della caccia, in particolare la ''Direttiva Uccelli'' nelle parti in cui limita o vieta la caccia nei periodi piu' delicati per la fauna selvatica (migrazione, riproduzione), e di riformare e rendere piu' rigorose le leggi nazionali e regionali, finalizzandole alla diminuzione degli impatti negativi dell'attivita' venatoria sulla biodiversita', approvando sanzioni piu' severe per la lotta al bracconaggio.

Tra le violazioni piu' riscontrate, i calendari venatori approvati con legge regionale invece che con provvedimento amministrativo, la mancata previsione del divieto di munizioni al piombo per alcune tipologie di caccia, le autorizzazioni per la caccia sulla neve agli ungulati, il mancato rispetto dei pareri dell'Ispra, la caccia nei parchi e nelle aree protette e l'apertura della caccia prima dei termini di legge.

Molte di queste violazioni da parte delle Regioni, fa sapere il Wwf, hanno conseguenze negative anche sui rapporti con l'Europa. Il caso piu' grave riguarda la cosiddetta ''caccia in deroga '', ossia l'autorizzazione a cacciare specie protette dall'Europa. Tanto che numerosi sono i provvedimenti regionali censurati dalla Corte di Giustizia e dalla Commissione Europea.

Il Commissario europeo all'ambiente Janez Potocnik, in una nota del 25 maggio 2012 al ministro dell'Ambiente Corrado Clini, rammentava come Liguria, Lombardia e Veneto, anche dopo varie sentenze comunitarie di condanna, continuino a violare la Direttiva comunitaria sulla tutela degli uccelli, ricordando come il pretesto delle "cacce tradizionali" non possa giustificare l'esercizio venatorio a specie protette.
 
Non sono un marpione, ma bisogna centrare le responsabilità, altrimenti sarà sempre così e continueremo a non capirci un *****.

Se, ad esempio, una Regione emana un PFVR senza la Valutazione di Incidenza nelle aree Natura 2000, il WWF fa ricorso, fa bene a farlo e vince.
Se i calendari vengono impugnati e il TAR li boccia, la colpa è -quasi sempre- di chi li ha scritti, non di chi li ha impugnati.

Marpione, perchè nella prima postata sei stato abbastanza sibillino...adesso invece hai chiarito...non a me, mi era chiaro già prima come mi è chiaro già da moltissimo tempo che i nostri nemici non sono gli anticaccia...ma a qualche nostro collega che ancora crede alla befana.
 
Ma dove sono ste ca@@o di associazioni venatorie, ci sono talmente tanti argomenti da sbattere sul tavolo per dimostrare l'ignoranza dei nostri detrattori, ed ancora di più ce ne sono per dimostrare quanto noi siamo utili alla gestione ambientale ed alla biodiversità. Certo forse è chiedere troppo, ma non è questo che dovrebbero fare le sopra citate associazioni venatorie?
Ciao con amarezza
Marco

Si, però.. cosa vuoi rispondere adesso...
hanno ragione....
 
noto con rammarico che l'incompetenza del nostro assessore alla caccia del veneto, ha alimentato un fuoco che rischia di diventare ogni giorno un incendio......e il wwf, come tutte le altre ass.animalate, coglie la palla al balzo.
 
Propongo allo stato italiano di chiudere la caccia: Ma contemporaneamente il wwf deve dare lavoro e/o sostentamento alle circa 90mila famiglie che grazie al mondo venatorio trovano modo di campare le famiglie, ed allo stesso tempo dare allo stato le tasse derivate da tale lavoro, le tasse derivanti dalle varie licenze uso caccia, il wwf dovrà inoltre garantire gli introiti alle aziende agrituristiche, hotel, ristoranti, trattorie e tutte le aziende che dagli spostamenti venatori ne traggono vantaggio, forse il wwf non ha la più pallida idea sul fatto che in questo momento di crisi, l'azienda CACCIA e uno dei pochi settori (per fortuna non il solo) che pur in crisi, aiutano l'economia agonizante ed al momento attuale stanno evitando all'Italia il fallimento.
 
Non sono un marpione, ma bisogna centrare le responsabilità, altrimenti sarà sempre così e continueremo a non capirci un *****.

Se, ad esempio, una Regione emana un PFVR senza la Valutazione di Incidenza nelle aree Natura 2000, il WWF fa ricorso, fa bene a farlo e vince.
Se i calendari vengono impugnati e il TAR li boccia, la colpa è -quasi sempre- di chi li ha scritti, non di chi li ha impugnati.
 
Propongo allo stato italiano di chiudere la caccia: Ma contemporaneamente il wwf deve dare lavoro e/o sostentamento alle circa 90mila famiglie che grazie al mondo venatorio trovano modo di campare le famiglie, ed allo stesso tempo dare allo stato le tasse derivate da tale lavoro, le tasse derivanti dalle varie licenze uso caccia, il wwf dovrà inoltre garantire gli introiti alle aziende agrituristiche, hotel, ristoranti, trattorie e tutte le aziende che dagli spostamenti venatori ne traggono vantaggio, forse il wwf non ha la più pallida idea sul fatto che in questo momento di crisi, l'azienda CACCIA e uno dei pochi settori (per fortuna non il solo) che pur in crisi, aiutano l'economia agonizante ed al momento attuale stanno evitando all'Italia il fallimento.

Caro Mario9, certo sarebbe bello ma questi sono dei furbetti e non cadrebbero mai in questa trappola. Gli interessi del wwf sono molto grandi e approfittano dell'ondata animalara che attualmente ci sta perseguitando.
 
Non sono un marpione, ma bisogna centrare le responsabilità, altrimenti sarà sempre così e continueremo a non capirci un *****.

Se, ad esempio, una Regione emana un PFVR senza la Valutazione di Incidenza nelle aree Natura 2000, il WWF fa ricorso, fa bene a farlo e vince.
Se i calendari vengono impugnati e il TAR li boccia, la colpa è -quasi sempre- di chi li ha scritti, non di chi li ha impugnati.


Ecco appunto....
Dove i ricorsi al TAR sono stati vinti da wwf & Co i calendari presentavano delle pecche....mancanza di PFV..."allargamenti" rispetto alle indicazioni ISPRA non adeguatamente motivati...ecc..ecc...
Bisognerebbe stare un po' più attenti a quello che si scrive e non sparare sempre ai quattro venti le solite lamentose lamentele...
Prendete come esempio il calendario venatorio delle ultime 3 stagioni del Lazio....cacciano come 3 anni fa..anzi di più perché vanno 10 gg anche a Febbraio. La Regione ha vinto 2 anni fa il consueto ricorso...cercatelo sul web e inoltratelo agli uffici caccia delle vs Regioni e Provincie...
Come diceva qualcuno qualche anno fa...FATTI E NON PUGNETTE!!!!!!!!!!!
 
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