- Messaggi
- 776
- Punteggio reazioni
- 263
- Punti
- 163
Re: Parchi e Oasi wwf nel Lazio
Il guaio è il concetto da museo intoccabile che oramai vige nei confronti di molte oasi o parchi le differenze sono innumerevoli arco, oasi, zona protetta, etc.,etc. e tutte teoricamente dovrebbero tutelare la natura nella sua integrità, ma non è certo inibendo ogni più piccola mossa che si può fare qualcosa di veramente necessario. In molti casi i parchi servono solo a dare lavoro agli amici degli amici, ricordo una volta che chiedevo ad un sedicente guardiano di uno di questi parchi laziali, se facevano opera di antibracconaggio, in specie di notte e lui dotato di costosissimi stivali da 200 euro, di land rover e altro mi diceva con estrema noncuranza che di notte non andavano mai perchè era pericoloso e che si limitavano a fare qualche giro di giorno! Forse non tutti ricordano che molti degli attuali grandi parchi nazionali sono nati, a suo tempo, come riserve di caccia e servivano veramente allo scopo e inoltre ripopolavano le zone limitrofe. Oggi, se non vado errato, le sedicenti aziende faunistico venatorie, in molti casi mattatoi legalizzati, non hanno più neanche l'obbligo del guardiaccia inteso come era prima e cioè un vero conoscitore delle zone a lui assegnate in grado di fare sorveglianza anche con il peggior temporale notturno. Anche se mi rendo conto di quanto possa essere complicato in una nazione come la nostra dove vige un esasperato individualisno e manca quasi del tutto il concetto di bene comune, ritengo però che le zone protette andrebbero vissute anche coordinando eventuali abbattimenti con i cacciatori ma senza seguire le solite logiche clientelari paramafiose, che permettono solo a pochi di fare ciò. Ho fatto 2 anni fa un corso a pagamento di qualche mese con prova di tiro con la carabina ed esame finale, per ricevere un diploma di coadiuatore o qualcosa di simile,per il cinghiale, scritto e orale, ho passato il tutto con una buona votazione pensate che sia mai stato chiamato? Non accadrà mai!
Se un merito possono vantare le zone protette è quello di ridurre , ma non sempre, la speculazione edilizia.
In bocca al lupo a tutti.
Il guaio è il concetto da museo intoccabile che oramai vige nei confronti di molte oasi o parchi le differenze sono innumerevoli arco, oasi, zona protetta, etc.,etc. e tutte teoricamente dovrebbero tutelare la natura nella sua integrità, ma non è certo inibendo ogni più piccola mossa che si può fare qualcosa di veramente necessario. In molti casi i parchi servono solo a dare lavoro agli amici degli amici, ricordo una volta che chiedevo ad un sedicente guardiano di uno di questi parchi laziali, se facevano opera di antibracconaggio, in specie di notte e lui dotato di costosissimi stivali da 200 euro, di land rover e altro mi diceva con estrema noncuranza che di notte non andavano mai perchè era pericoloso e che si limitavano a fare qualche giro di giorno! Forse non tutti ricordano che molti degli attuali grandi parchi nazionali sono nati, a suo tempo, come riserve di caccia e servivano veramente allo scopo e inoltre ripopolavano le zone limitrofe. Oggi, se non vado errato, le sedicenti aziende faunistico venatorie, in molti casi mattatoi legalizzati, non hanno più neanche l'obbligo del guardiaccia inteso come era prima e cioè un vero conoscitore delle zone a lui assegnate in grado di fare sorveglianza anche con il peggior temporale notturno. Anche se mi rendo conto di quanto possa essere complicato in una nazione come la nostra dove vige un esasperato individualisno e manca quasi del tutto il concetto di bene comune, ritengo però che le zone protette andrebbero vissute anche coordinando eventuali abbattimenti con i cacciatori ma senza seguire le solite logiche clientelari paramafiose, che permettono solo a pochi di fare ciò. Ho fatto 2 anni fa un corso a pagamento di qualche mese con prova di tiro con la carabina ed esame finale, per ricevere un diploma di coadiuatore o qualcosa di simile,per il cinghiale, scritto e orale, ho passato il tutto con una buona votazione pensate che sia mai stato chiamato? Non accadrà mai!
Se un merito possono vantare le zone protette è quello di ridurre , ma non sempre, la speculazione edilizia.
In bocca al lupo a tutti.