Credo che gli ani-malati facciano un pò meno i gradassi, e spero possano fargli sputare sangue.
Aggiornato al
18 dicembre 2012 ore
17:00
Green Hill e il giudice a Berlino
18/12/2012 - Con il passare dei mesi l'allevamento sta vedendo le proprie ragioni riconosciute dalla giustizia ordinaria a dimostrazione del fatto che l'allevamento in sé non violava alcuna legge. Diversa invece la situazione degli animalisti rei di aver rapito i cani e che dovranno invece affrontare un processo insidioso
di
Maghdi Abo Abia
Nei giorni scorsi raccontammo la storia di Banjo, un beagle di due anni e mezzo preso in affido da una famiglia di Milano dopo essere stato “liberato”, o per meglio dire rapito, dagli animalisti in un blitz condotto a Green Hill, l’allevamento dove era nato ed aveva vissuto i primi due anni della sua esistenza.
CHE STA SUCCEDENDO? - Poche ore dopo ricevemmo una serie di commenti che ci accusavano di aver descritto una specie di “paese delle meraviglie” dimenticando quelli che sono stati gli abusi condotti dagli animalisti, i quali di fatto nella “liberazione” avevano commesso un crimine. E dato che sia l’opinione pubblica sia i mezzi d’informazione si sono limitati a raccontare quanto successo questa primavera senza occuparsi delle conseguenze, proviamo ora a raccontare lo stato dell’arte dell’affaire “Green Hill”, ovvero come sta andando avanti la querelle giudiziaria relativa all’allevamento e come si stanno difendendo gli attivisti arrestati ed in attesa di processo.
AIUTATECI - Partiamo da
un appello diffuso su Facebook relativo ad una raccolta fondi da destinare al rimborso delle spese vive di 11 ragazzi in attesa di processo per via della “liberazione” dei beagle allevati a Green Hill. I capi d’accusa sono decisamente pesanti ma in linea furto, rapina, resistenza aggravata, violazione di domicilio. In realtà gli imputati sarebbero 13 ma per due di loro, in quanto attiviste Lav, Lega Anti Vivisezione, ci penserà direttamente la loro associazione a proteggerle. Questi ragazzi hanno bisogno di 16.800 euro e sono riusciti a raggiungere la somma di 11.241 euro. A seguire ecco i dati del bonifico al quale fare la donazione. La sottoscrizione procede ma qualcuno ha chiesto come mai questi ragazzi, se non economicamente in grado di affrontare il processo, non si siano affidati al gratuito patrocinio. A questa domanda è stato risposto “è una questione un po’ particolare”.
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- K scrive:
18 dicembre 2012 alle 19:28
Personalmente, molto di rado mi auspico il pugno di ferro nei confronti di chicchessia e certamente non mi sento d’invocarlo contro questi quattro rivoluzionari scapigliati, manifestamente alla deriva, nel mare burrascoso dell’irragionevolezza.
Ciò che importa è la riaffermazione del diritto, del diritto alla razionalità dei rapporti umani, prima ancora che del diritto in senso stretto, giurisprudenziale. E la razionalità del diritto, per quanto mi riguarda, non sta nella punizione, ma nell’affermazione positiva di un principio: il principio ad esempio che la scienza, e la sperimentazione animale come parte di essa, serve il bene comune. I lavori forzati in miniera, le torture, le lapidazioni, gl’impalamenti e i roghi li lascio volentieri alle religioni, ai loro cristi ed anticristi.
L’articolo è molto interessante. Dopo tutta la cagnara che ho fatto può sembrare un’affermazione pelosa, ma non lo è. Trovo che sia un articolo scritto attorno ad una notizia, di cui non s’è più interessato nessuno, e quindi inedita. Il meglio che ci si possa aspettare da un articolo.
Se non altro, ho qualche speranza in più che un giorno si sappia come sarà finita questa vicenda.
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- manuela scrive:
18 dicembre 2012 alle 19:56
D’accordissimo sul fatto che la legge vada rispettata, sempre e comunque, ma onestamente in questo articolo trovo qualche affermazione abbastanza opinabile..Prima di tutto i video di denuncia, girati a sopresa, che sono andati in onda anche su striscia la notizia cos’erano, una pantomima coi cani attori?secondo, certo che dopo che ti hanno sequestrato l’allevamento e dopo che sei ormai nella bufera, ti arrivano (a sopresa o meno)i controlli della asl o di chi per lei e guarda un pò, li accompagni felicemente nei locali ampi e puliti e pieni gi gioia…mah, senza voler fare l’animalista estremista(cosa che non sono), ma vi consiglio di rileggere un attimo quello che scrivete, perchè alcune cose fanno sorridere abbastanza. saluti