Re: Di sicuro non ne parleranno

Gli attacchi che gli ani-malati stanno facendo contro i cacciatori, sono sistematicamente portati in modo che l'opinione pubblica distolga il proprio interesse da certe cose, per dedicare il proprio interesse ad avversare la caccia; è ormai risaputo che i vertici di molte associazioni pseudoambientaliste vengono sovvenzionati da eco-mafie e lobby di vari distruttori ambientali ed inquinatori.

Vero..... bisogna distogliere lo sguardo per tutelare gli amici!
 
Re: Di sicuro non ne parleranno

la solita vigliaccheria degli animalati. e' facile prendersela con chi non ha nessuno che li difende, invece prendersela con chi ha potere e' molto piu' difficile e rischioso..

Francesco
 
Re: Di sicuro non ne parleranno

Gli attacchi che gli ani-malati stanno facendo contro i cacciatori, sono sistematicamente portati in modo che l'opinione pubblica distolga il proprio interesse da certe cose, per dedicare il proprio interesse ad avversare la caccia; è ormai risaputo che i vertici di molte associazioni pseudoambientaliste vengono sovvenzionati da eco-mafie e lobby di vari distruttori ambientali ed inquinatori.
 

Turdus

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Scommettiamo che a questa notizia non verrà dato risalto dai nostri "amici" ambientalisti, come per le questioni inerenti la caccia?

Ambiente, cinque procedure da Commissione Ue contro Italia

Reuters – 2 ore 52 minuti fa


BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha assunto oggi una serie di misure contro l'Italia per il mancato rispetto, in particolare, di normative ambientali relative alle discariche di rifiuti e alla qualità delle acque balneabili.
In una nota, Bruxelles ha reso noto di aver chiesto all'Italia di bonificare le discariche di rifiuti non conformi a una direttiva del 1999. Secondo la Commissione - che aveva già inviato una lettera formale di richiamo - sono ancora numerose le discariche fuorilegge, e ora, se l'Italia, "nonostante alcuni progressi" già compiuti, non ottempererà alla decisione, ripulendo i siti incriminati, sarà deferita alla Corte di Giustizia Ue.
La Commissione ha chiesto poi a Roma di migliorare la trasposizione della normativa sulla batterie e gli accumulatori, che prescrive ai produttori di indicare con chiarezza i contenuti chimici pericolosi, come mercurio, piombo e cadmio. L''Italia ha già ammesso che la propria legge in materia non rispetta i requisiti, ma non l'ha ancora modificata, e ora ha due mesi di tempo per rispondere alle osservazioni Ue.
Le autorità europee chiedono anche di migliorare la normativa sulle inondazioni, perché quella italiana non tiene conto - nei piani di emergenza che vanno predisposti per i bacini dei fiumi - di cause non meteorologiche. Anche in questo caso, Roma ha due mesi per rispondere, pena il deferimento alla Corte.
Nel mirino di Bruxelles, poi, c'è la legislazione italiana sulla acque balneabili, perché non tiene conto degli effetti transnazionali dell'inquinamento dei fiumi sulle acque di un altro paese Ue, e quella sulla limitazione delle emissioni di componenti organici volatili, previsti dalla cosiddetta "direttiva vernici". Anche nei due casi citati l'Italia ha due mesi per rispondere.
Sul sito Reuters.com le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su Reuters Italia (reuters_italia) sur Twitter
 
Re: Di sicuro non ne parleranno

la solita vigliaccheria degli animalati. e' facile prendersela con chi non ha nessuno che li difende, invece prendersela con chi ha potere e' molto piu' difficile e rischioso..

Francesco

Lo fanno per interesse non per vigliaccheria, i vertici dei movimenti di ani-malati ricevono soldi da lobby di cementificatori, produttori di veleni, e da lobby vicine alle eco-mafie, tutta gente che dall'inquinamento e/o dalla distruzione ambientale trae vantaggio, se così non fosse come ci spieghiamo l'inquinamento acquifero, il dissesto ambientale, e la sempre più tenue presenza di fauna selvatica (compresa quella non soggetta a prelievo venatorio)? Senza dimenticare che il dissesto ambientale ci farà conoscere sempre più spesso disastri, i cui responsabili sono relativamente pochi, ma le conseguenze sono e verranno pagate da tutti.

 
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