Re: La risposta di Mario Atzeni:

Anche IO concordo i nostri figli si credono che il pollo che si compra al supermercato nella comoda vaschetta di polistirolo o la bistecca incellofanata non provengano da un animale morto ucciso, forse credono che nascano sugli alberi come la frutta ebbene tocca fargli capire questa sostanziale differenza in tutto e per tutto
 
Re: La risposta di Mario Atzeni:

Saluti a tutti! Ottimo articolo, da divulgare, scritto in modo chiaro e diretto. Concordo pienamente in tutto quello che dice.
 
Re: La risposta di Mario Atzeni:

Bell'articolo. E' possibile sapere da dove è stato tratto e, perdonate la mia ignoranza, chi è il Mario Atzeni che l'ha scritto?
 
Re: La risposta di Mario Atzeni:

Anche IO concordo i nostri figli si credono che il pollo che si compra al supermercato nella comoda vaschetta di polistirolo o la bistecca incellofanata non provengano da un animale morto ucciso, forse credono che nascano sugli alberi come la frutta ebbene tocca fargli capire questa sostanziale differenza in tutto e per tutto

Apparte gli scherzi ma è proprio come dici tu Mauro, ormai i bimbi non sanno nulla della natura e la scuola non aiuta di certo.
Saluti Marco.
 
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Io appartengo alla nuova generazione, e sarà compito nostro
tenere le redini del Nostro pianeta.
Si, Il nostro futuro è destinato a
cambiare. Così come saranno destinate a cambiare tante cose. Ad esempio
l’impatto dell’uomo sul nostro pianeta. Dalla crisi economica in cui
viviamo, emergono scenari che delineano questo. L’economia sta
crollando e il nostro caro amico Petrolio sta morendo e con la sua
morte si dimezzerà l’impatto dell’uomo. Si apriranno dei nuovi scenari
poiché esso sarà sostituito e anche i mercati si dovranno adeguare. Con
l’avvento delle biotecnologie, i carburanti del futuro saranno i
Biodisel, la plastica del futuro sarà data dai Biopolimeri, la nuova
industria sarà basata su processi enzimatici operata da Microorganismi,
ed ancora energie rinnovabili. E persino nel settore medico, la
biotecnologia sta facendo grandi passi sull’uso delle cellule e chissà
prima o poi finirà anche la vivisezione per lasciare il campo alle
colture in vitro. Questa non è fantascienza. Questa sarà, e me lo
auguro, per noi “Uomini”, una risposta e ricrescita dalla crisi
economica, da cui ne trarrà vantaggio anche il nostro pianeta.
E’
finito il tempo dell’Energia Nucleare e della Petrolchimica.
Si, tutto
è destinato a cambiare. Eticamente anche la religione cristiana
giustifica l’uccidere per nutrirsi (l’agnello di Dio che toglie i
peccati del mondo, se fosse stato carota o cavolo sarebbe tutt’altro
discorso =)!), ma ci insegna anche a rispettare le creature della
Natura, non ci fa condannare un animale che ammazza un altro animale
per nutrirsi giusto? Allora perché l’uomo è condannabile rispetto a una
volpe o un lupo? Eppure essendo animale ha pari dignità.
Sono
amareggiato con la generazione che mi ha preceduto, perché siamo
cresciuti con un ideale di natura distorto. L’idea della natura senza
una concezione di vita o di morte senza i suoi processi, ma vista
attraverso una visione alla Walt Disney hanno prodotto a creare una
sensibilizzazione. Però poi quando si inizia a viverla e vedere con i
propri occhi cosa accade, la sorpresa è tanta e la delusione di più!

Non sto dicendo che bisogna crescere i nostri figli con l’ideale di
uccidere, con la violenza, ma ritengo che bisogna insegnare ai nostri
figli che l’uccidere per mangiare e nutrirsi sia una cosa lecita.
Il
vedere un cacciatore o un macellaio come un assassino è scorretto.
Bisogna insegnare di nuovo ai nostri figli che dentro un panino
comprato al Mc Donald c’è del cibo, che prima di diventare quello è
stata una vita. E ancora bisogna illuminarli, su cosa c’è dietro una
bistecca presa al supermercato in un vassoio di polistirolo, perché
spesso si compra così come se fosse un pacco di pasta.
Bisogna che
loro sappiano che cosa succede “nell’orto del nonno”, che un coniglio o
una gallina sono belli da vedere, bisogna rispettarli, ma dopo che essi
perdono la vita e vengono spennati o scuoiati diventano cibo.
La
mancata concezione di questi valori nella società moderna ha portato
alla scomparsa di tanti valori. Ad esempio non si apprezza più nemmeno
quello che si mangia, e se una cosa non ci piace si butta!
L’idea che
possiedo io della caccia moderna è ben lontana dallo sport.
Che l’uomo
sia riuscito a fare un business economico di milioni e milioni di euro
dalla caccia è risaputo.
Che la politica tuteli la caccia e riesca a
prelevare soldi tramite le tasse idem.
La caccia è valida dal punto
di vista etico e va tutelata.
Le nuove generazioni, vogliono la
protezione degli animali! Ovvio! Ma bisogna proteggerli con la testa,
secondo la natura, e soprattutto mi preme proteggere un altro animale
in via di estinzione: l’Uomo. L’evoluzione dell’uomo deve essere un
progredire e non un regredire.
L’uomo che intendo proteggere non è
quell’uomo che cerca di distruggere per i soldi, e quell’uomo che vive
e che ha uno stretto contatto con la Natura.
L’uomo che voglio
proteggere è quell’uomo che vive tra gli animali, li rispetta e li
mangia.
Quell’uomo è anche un cacciatore. Un cacciatore ben lontano da
ciò che si immagina la maggior parte di chi non conosce la caccia. E’
totalmente diverso dalla lobbie. Non il sadico o l’assassino che va in
giro a mietere vittime. O il pazzo che va a sparare cartucce per i
boschi e a seminare piombo. E’ quella figura che accetta e rispetta di
buon grado i dati scientifici e accetta di buon grado rispettare alcuni
siti. E’ un cacciatore intelligente, che conosce gli animali che deve
rispettare anche per il suo interesse, conosce quelli che può cacciare
per nutrirsi. E’ ben lontano da chi gestisce assicurazioni di caccia o
gli ambiti territoriali. E’ uno che si sveglia la mattina all’alba con
il suo cane, per sparare una lepre o un coniglio, una pernice o una
quaglia, una beccaccia o un cinghiale, rispettando la legge.

--- AGGIUNTA AL POST ---

La vera
caccia è solo questa! Non c’è altra caccia, non ci sono Safari. Se si
condanna la caccia, si deve condannare la pesca sportiva (ed è lecito
condannare la pesca abusiva che fa danni), si dovrebbe condannare la
raccolta dei funghi, il taglio della legna, la raccolta degli asparagi
quella delle lumache. Innumerevoli cose, che l’uomo ha sempre fatto
dall’alba dei tempi. E’ questo l’uomo da proteggere.
L’uomo cacciatore
ha il suo impatto nella Natura. Il voler proteggere alcune specie
“cacciabili”, che non presentano predatori a parte l’uomo, come i
cinghiali, il muflone o il cervo sardo in Sardegna può portare alla
nascita di epidemie dovute ad inquinamenti genetici e mancanza di
areali, quando le popolazioni sono in sovra numero.
L’uomo agricoltore
ha avuto un impatto negli ultimi 40-50 anni, che l’uomo cacciatore non
ha mai avuto nel corso dell’evoluzione. Con l’avvento delle macchine
agricole, l’uso di pesticidi e di diserbanti, il disboscamento delle
siepi che tracciavano i confini dei campi sostituite da km e km di
reticelle in ferro ha stravolto molti biotopi e habitat. In certi
luoghi ha portato alla scomparsa di molte specie, anche cacciabili come
il coniglio selvatico, che un danno talmente ingente l’uomo cacciatore
non sarebbe mai riuscito a creare neanche tra millenni. Allora mi
chiedo, perché la società moderna vede la caccia come un male per la
società e non condanna l’uomo agricoltore o l’uomo imprenditore per la
scomparsa della fauna?
A mio modo di vedere, perché tramite l’
agricoltura o la costruzione ci vive un’intera società, mentre da un
coniglio cacciato da un cacciatore chi ci mangia è solo lui! Per questo
motivo la causa dei mali, il capro espiatorio è la caccia, la scomparsa
della fauna è attribuita alla “pratica barbara e troglodita” che porta
sofferenza agli animali e li stermina. Fino a cent’anni fa non esisteva
un calendario venatorio ma a caccia si andava e la selvaggina
abbondava.
Il vero uomo che distrugge la natura, ma che sfama tutta la
società attraverso l’agricoltura, l’allevamento o l’impresa, zitto
zitto continua a farlo. Esso viene giustificato e protetto da tutta la
società, anche da quelle associazioni che difendono gli animali, perché
magari fa in modo che le sue terre diventino oasi. Ma oasi di che se
tutto ciò che c’era l’ha distrutto lui?
Proteggiamo gli animali ma
proteggiamo anche l’altro Uomo, quello che sta sparendo, quello che ci
ha portato ai giorni nostri, quello ricco di valori, di storia, quello
che convive con la Natura e gli animali.
 
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