L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

Mi sono chiesto più volte perché questa acrimonia verso noi cacciatori, eppure ormai siamo rimasti molto pochi rispetto ad oltre un milione e mezzo degli anni 60, quando anche la TV aveva una rubrica di caccia,e allora c'era solo un canale.
L'unica spiegazione che riesco a darmi è che siamo un soggetto ben identificabile a cui addossare tutte le colpe del dissesto ambientale. In passato, quando la caccia apriva ad Agosto, venimmo anche accusati di provocare incendi! ma allora stranamente gli incendi estivi non erano molti e comunque molto meno di quanto si vede ora. Forse involontariamente esercitavamo un controllo sul territorio, e "gli incendiari" sapevano che era un po' più difficile farla franca, potevano sempre essere visti da qualche cacciatore. Perché poi non parlare dei pesticidi usati in agricoltura? E della cementificazione massiva? Delle migliaia di Km di autostrade? Certo non si può urlare troppo contro il progresso, ma avete mai visto un WWF andare a rompere le scatole al palazzinaro mafioso? o al contadino che ha avvelenato ettari di terreno? Io almeno non ne ho mai visto uno. Però quando aprirà la caccia saranno tutti li a perpetrare il loro linciaggio morale contro di noi. Forse dovremmo anche noi iniziare a lanciare "CACCA" contro questa gente!

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Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

In questa posizione c'è un errore di fondo che va assolutamente sottolineato.

La legge nazionale italiana non ha limiti irreali e l'impatto sulla fauna migratoria non è incontrollato per il semplice motivo che il conteggio cacciatori x giornate x carniere consentito da risultati che non hanno alcuna valenza statistica nè attinenza alla realtà.
Al contrario, la legge italiana, che nasce a recepimento della direttiva europea 409, consente, come tutte le leggi statali europee, di cacciare la selvaggina migratoria al di fuori di periodi "delicati" come quello della riproduzione o della risalita prenuziale.
Questa premessa ha una valenza sostanziale nella protezione della fauna, perché esclude la caccia in periodi in cui l'attività porterebbe una mortalità aggiuntiva alle popolazioni migratrici, aggiuntiva alla mortalità naturale.
E' provato, ed accettato dalla comunità scientifica, nonché da Birdlife International tanto per evitare equivoci, che la caccia nei periodi consentiti è causa di mortalità sostitutiva nei confronti delle popolazioni migratrici.
In poche parole, cacciare la selvaggina migratoria nei periodi consentiti dalla direttiva uccelli, non ha un'incidenza statisticamente rilevate sulle popolazioni.
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

...l'errore di fondo è in questa frase! Loro ci accusano di uccidere per sport,come se la caccia ruotasse solo intorno all'uccisione del selvatico,senza contare tutte le altre emozioni che la caccia riesce a regalare anche quando non si spara un solo colpo. Loro sono bravi ad usare le parole,e sopratutto,sono bravi a trasformarle le parole,creando confusione e gettando fango sulla caccia e sui cacciatori. La caccia non è uno sport...quando questo concetto sarà chiaro,allora tutti gli anticaccia avranno ben poco su cui aggrapparsi.

Infatti, oltre alle castronerie statistiche, è proprio questo l'errore di fondo: credere che il divertimento sia nell'uccidere. Il divertimento sta nella caccia, e l'abbattimento ne è solo una logica conseguenza. Inoltre è senza senso affermare che la caccia, non essendo necessaria, è eticamente inaccettabile: l'animale ucciso viene comunque mangiato. E', in questo caso, anche un modo alternativo di procurarsi cibo. Il fatto che sia alternativo non comporta che sia necessario.
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

non prendiamoci per il c...o fra di noi.per tanti cacciatori''morali'' purtroppo ce ne sono forse di piu' che non vogliono capire una mazza...e' triste dirlo,ma e' la realta'.
pap
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

La caccia è un fenomeno che determina un impatto
incontrollato sulla fauna selvatica, perché ad oggi in Italia non
abbiamo idea della dimensione del prelievo e delle popolazioni oggetto
di prelievo, soprattutto se migratrici. Senza considerare il paradosso
della legge nazionale che consente "legalmente" un prelievo teorico
superiore al numero di individui di specie cacciabili superiore a
quanti ce ne siano in Europa! Basta moltiplicare il numero di
cacciatori x numero delle giornate di caccia x carnieri e si ottengono
numeri stratosferici!

MA VA CAGARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

Esattamente waxe. Quoto in pieno. Sarebbe come dire che allevare polli o conigli a casa col solo fine di mangiare qualcosa di genuino è " eticamente inaccettabile",tanto si trovano al supermercato;che bisogno c'è di allevarli per ucciderli!!!!
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

La caccia è un fenomeno che determina un impatto
incontrollato sulla fauna selvatica, perché ad oggi in Italia non
abbiamo idea della dimensione del prelievo e delle popolazioni oggetto
di prelievo, soprattutto se migratrici. Senza considerare il paradosso
della legge nazionale che consente "legalmente" un prelievo teorico
superiore al numero di individui di specie cacciabili superiore a
quanti ce ne siano in Europa! Basta moltiplicare il numero di
cacciatori x numero delle giornate di caccia x carnieri e si ottengono
numeri stratosferici!

MA VA CAGARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ben detto Rudi!!
Saluti Marco.
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

Sono decenni che il WWF fa i conti così: numero di cacciatori X carniere max X numero di giornate di caccia = uccelli annualmente abbattuti.
Chiunque, dotato di un minimo di intelletto e di capacità di valutazione, capirebbe quanto questo metodo sia fazioso e secondo me ai numeri che verrebbero fuori non ci crederebbero nemmeno loro!
Più fessi noi che da anni ed anni ci facciamo mettere i piedi in testa da gente del genere senza muovere un dito!
Se avessimo voluto, li avremmo messi a tacere definitivamente tanto tempo fa!
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

Mi sono chiesto più volte perché questa acrimonia verso noi cacciatori, eppure ormai siamo rimasti molto pochi rispetto ad oltre un milione e mezzo degli anni 60, quando anche la TV aveva una rubrica di caccia,e allora c'era solo un canale.
L'unica spiegazione che riesco a darmi è che siamo un soggetto ben identificabile a cui addossare tutte le colpe del dissesto ambientale. In passato, quando la caccia apriva ad Agosto, venimmo anche accusati di provocare incendi! ma allora stranamente gli incendi estivi non erano molti e comunque molto meno di quanto si vede ora. Forse involontariamente esercitavamo un controllo sul territorio, e "gli incendiari" sapevano che era un po' più difficile farla franca, potevano sempre essere visti da qualche cacciatore. Perché poi non parlare dei pesticidi usati in agricoltura? E della cementificazione massiva? Delle migliaia di Km di autostrade? Certo non si può urlare troppo contro il progresso, ma avete mai visto un WWF andare a rompere le scatole al palazzinaro mafioso? o al contadino che ha avvelenato ettari di terreno? Io almeno non ne ho mai visto uno. Però quando aprirà la caccia saranno tutti li a perpetrare il loro linciaggio morale contro di noi. Forse dovremmo anche noi iniziare a lanciare "CACCA" contro questa gente!
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

In questa posizione c'è un errore di fondo che va assolutamente sottolineato.

La legge nazionale italiana non ha limiti irreali e l'impatto sulla fauna migratoria non è incontrollato per il semplice motivo che il conteggio cacciatori x giornate x carniere consentito da risultati che non hanno alcuna valenza statistica nè attinenza alla realtà.
Al contrario, la legge italiana, che nasce a recepimento della direttiva europea 409, consente, come tutte le leggi statali europee, di cacciare la selvaggina migratoria al di fuori di periodi "delicati" come quello della riproduzione o della risalita prenuziale.
Questa premessa ha una valenza sostanziale nella protezione della fauna, perché esclude la caccia in periodi in cui l'attività porterebbe una mortalità aggiuntiva alle popolazioni migratrici, aggiuntiva alla mortalità naturale.
E' provato, ed accettato dalla comunità scientifica, nonché da Birdlife International tanto per evitare equivoci, che la caccia nei periodi consentiti è causa di mortalità sostitutiva nei confronti delle popolazioni migratrici.
In poche parole, cacciare la selvaggina migratoria nei periodi consentiti dalla direttiva uccelli, non ha un'incidenza statisticamente rilevate sulle popolazioni.


Concordo in pieno!!! [eusa_clap.gif]
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

Mi sono chiesto più volte perché questa acrimonia verso noi cacciatori, eppure ormai siamo rimasti molto pochi rispetto ad oltre un milione e mezzo degli anni 60, quando anche la TV aveva una rubrica di caccia,e allora c'era solo un canale.
L'unica spiegazione che riesco a darmi è che siamo un soggetto ben identificabile a cui addossare tutte le colpe del dissesto ambientale. In passato, quando la caccia apriva ad Agosto, venimmo anche accusati di provocare incendi! ma allora stranamente gli incendi estivi non erano molti e comunque molto meno di quanto si vede ora. Forse involontariamente esercitavamo un controllo sul territorio, e "gli incendiari" sapevano che era un po' più difficile farla franca, potevano sempre essere visti da qualche cacciatore. Perché poi non parlare dei pesticidi usati in agricoltura? E della cementificazione massiva? Delle migliaia di Km di autostrade? Certo non si può urlare troppo contro il progresso, ma avete mai visto un WWF andare a rompere le scatole al palazzinaro mafioso? o al contadino che ha avvelenato ettari di terreno? Io almeno non ne ho mai visto uno. Però quando aprirà la caccia saranno tutti li a perpetrare il loro linciaggio morale contro di noi. Forse dovremmo anche noi iniziare a lanciare "CACCA" contro questa gente!

[eusa_clap.gif] Parole sagge. Però credo che purtroppo noi cacciatori non potremmo mai essere alla loro altezza, noi siamo più propensi alle chiacchiere da bar o da armeria che all'uso "mirato" di organi di stampa e di informazione e proprio questo rinchiuderci all'interno del nostro orticello ci ha inevitabilmente portato all'isolarci dal resto della società che nel frattempo è stata ben influenzata da anticaccia e affini.
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

Il mondo e pieno di gente che non ha ancora capito che il vero cacciatore è il PRIMO DIFENSORE del suo territorio e parlo di flora ma sopratutto di fauna
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

Il mondo e pieno di gente che non ha ancora capito che il vero cacciatore è il PRIMO DIFENSORE del suo territorio e parlo di flora ma sopratutto di fauna

Il problema è che tanti, troppi nostri colleghi ancora oggi compiono atti che tutto possono far credere, meno che il cacciatore sia un amante della natura e dell'ambiente!
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

“La caccia. Bell'argomento. In linea di
massima, il tuo discorso non fa una piega, ma quanti sono i cacciatori
che cacciano per sfamarsi e quanti lo fanno per sport? Beh, io credo
che uccidere per sport un animale, senza un diretto bisogno sia
eticamente inaccettabile e ecologicamente scorretto.”

...l'errore di fondo è in questa frase! Loro ci accusano di uccidere per sport,come se la caccia ruotasse solo intorno all'uccisione del selvatico,senza contare tutte le altre emozioni che la caccia riesce a regalare anche quando non si spara un solo colpo. Loro sono bravi ad usare le parole,e sopratutto,sono bravi a trasformarle le parole,creando confusione e gettando fango sulla caccia e sui cacciatori. La caccia non è uno sport...quando questo concetto sarà chiaro,allora tutti gli anticaccia avranno ben poco su cui aggrapparsi.
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

Ma è ovvio! Le loro parole subdole sono studiate per convincere l'opinione pubblica che siamo dei pazzi sanguinari che uccidono solo per divertimento perché oggi a loro dire non esiste più l'esigenza di cacciare per sfamarsi. Sanno bene che quello che dicono non corrisponde a verità e d'altronde il presidente del WWF Italia è un ex-cacciatore che l'altro giorno in un'intervista ha dichiarato di non essere pentito di essere stato cacciatore, ma di aver comunque preferito appendere il fucile al chiodo. Sarò ripetitivo, ma gran parte della colpa è nostra che non siamo mai riusciti a controbattere alle accuse infamanti lanciateci.
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

Non ci siamo mai riusciti in parte perchè alle nostre associazioni poco gliene frega e in parte perchè ai cacciatori non è data quella visiblità che invece viene data agli ambientalisti. Affinche un confronto sia corretto,ci devono essere tutte le parti interessate,ma in tv si vedono solo ambientalisti. E' facile divulgare messaggi falsi quando non c'è nessuno che li smentisce. Qualunque cacciatore sarebbe in grado di replicare alle accuse di un animalista/ambientalista,è per questo che non invitano mai nessuno di noi,sanno che il risultato sarebbe la totale umiliazione della controparte. Noi dobbiamo agire coi fatti,con la consapevolezza che quando i fatti sono encomiabili,nessuno lo dirà,quando invece i fatti sono deprecabili ( e questo ahimè,qualche volta avviene) tutti ne saranno informati. Ma bisogna avere fede...come disse quel tale: il tempo prende e il tempo dà. Tutto ciò che addesso il tempo e le malelingue ci stanno rubando,un giorno ci sarà restituito...speriamo solo che quel giono non sia troppo lontano.
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

ma vorrei sapere... chi sono i cacciatori che vanno e caccia e non mangiano quello che cacciano???? certo, qualcuno c'è! come molti ricconi che vanno ad oche in argentina e dopo averne ammazzate un centinaio per mattina, fanno un bel buco con la ruspa e poi le sotterrano. ma nella normalità, chi butta quello che caccia???? l'1%? qualcuno dirà che si può vivere anche di sola erba, ma sinceramente gli risponderei, mangiatela tu l'erba! io preferisco un bel fagiano ripieno al forno!!!!
 
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“Dal punto di vista biologico, l'uomo è una specie come le altre, ma non v'è dubbio che
occupa un posto di tutto rilievo nel panorama zoologico. Di privilegio?
Mah... direi di "rilievo". E' una specie capace di modificare gli
ecosistemi come nessun'altra, di generare impatti globali come
nessun'altra, di maturare sentimenti di consapevolezza come
nessun'altra. Non siamo ancora in grado di valutare quanto la nostra
tanto auspicata capacità di autodeterminazione sia in grado di farci
invertire la rotta. A giudicare dagli scarsi risultati finora
raggiunti, direi molto poco. La nostra posizione di "rilievo" ci dà più
responsabilità sulle sorti del pianeta. Ma magari anche questa è una
visione tutta nostra. Magari i Pipistrelli sono convinti di essere
superiori ad ogni altra specie perche capaci di usare un sofisticato
sistema di ecolocazione... :)
La caccia. Bell'argomento. In linea di
massima, il tuo discorso non fa una piega, ma quanti sono i cacciatori
che cacciano per sfamarsi e quanti lo fanno per sport? Beh, io credo
che uccidere per sport un animale, senza un diretto bisogno sia
eticamente inaccettabile e ecologicamente scorretto. Le nostre capacità
intellettive, di specie umana, dovrebbero portarci ad assumere dei
comportamenti tali da limitare gli impatti sulle risorse naturali, sia
che queste provengano dalla caccia, dall'allevamento intensivo, dai
nostri stili di vita. Perché? Per un pratico motivo di lungimiranza
ecologica e per motivi etici (tutte le specie hanno il diritto di
vivere sul nostro pianeta). Serve certo una dose di buon senso, visto
che non possiamo pensare di vivere su questo pianeta senza produrre
alcuno impatto.
La caccia è un fenomeno che determina un impatto
incontrollato sulla fauna selvatica, perché ad oggi in Italia non
abbiamo idea della dimensione del prelievo e delle popolazioni oggetto
di prelievo, soprattutto se migratrici. Senza considerare il paradosso
della legge nazionale che consente "legalmente" un prelievo teorico
superiore al numero di individui di specie cacciabili superiore a
quanti ce ne siano in Europa! Basta moltiplicare il numero di
cacciatori x numero delle giornate di caccia x carnieri e si ottengono
numeri stratosferici!
Certo è teorico, ma è assurdo che una legge che
si pone l'obiettivo della tutela della fauna attraverso l'esercizio
venatorio abbia tali limiti irreali. Senza contare tutti i motivi
scientifici, ampiamente discussi i decine e decine di lavori, in cui si
dimostra che la caccia non è un sistema efficace per il controllo delle
popolazioni animali.
Credo che i problemi ambientali vadano affrontati
scevri da considerazioni dogmatiche e etiche, ma sulla base di dati
scientifici, e con un approccio volto all'efficacia e all'efficienza.
LA caccia può essere un fattore tollerato da alcune specie in alcune
situazioni (es. ungulati), ma ciò non significa che è un fattore di
controllo delle popolazioni o peggio necessario.
Sul fatto che esisterà
sempre un uomo che va a caccia... non saprei... molte cose nelle nostre
società sembravano esistere da sempre e oggi non ci sono più. Stiamo
attraversando una fase di grandi cambiamenti sociali, economici e
ambientali. Nei prossimi anni molte cose cambieranno in una forma che
oggi non riusciamo lontanamente ad immaginare.”
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

Se ci si muovesse come si deve da subito, forse ancora non tutto sarebbe perso, se invece si continua a sonnecchiare come è accaduto finora, a breve non ci sarà più nulla da fare per la nostra categoria.
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

Il problema è che tanti, troppi nostri colleghi ancora oggi compiono atti che tutto possono far credere, meno che il cacciatore sia un amante della natura e dell'ambiente!

Paolo, hai ragione, ma è anche vero che per certa gentaglia basta che uno abbia un fucile da tiro perciò cal 12 , che diventa in automatico da caccia!
Su di noi viene tirata tanta **** per nulla !!
Sarebbe ora di approfondire e di denunciare tutte queste illazioni!

--- AGGIUNTA AL POST ---

Se ci si muovesse come si deve da subito, forse ancora non tutto sarebbe perso, se invece si continua a sonnecchiare come è accaduto finora, a breve non ci sarà più nulla da fare per la nostra categoria.

Noi siamo dei caproni Paolo....non ci muoveremo MAI!!!!!
 
Re: L'uomo, gli animali, la caccia. Il WWF risponde

Paolo, hai ragione, ma è anche vero che per certa gentaglia basta che uno abbia un fucile da tiro perciò cal 12 , che diventa in automatico da caccia!
Su di noi viene tirata tanta **** per nulla !!
Sarebbe ora di approfondire e di denunciare tutte queste illazioni!

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Noi siamo dei caproni Paolo....non ci muoveremo MAI!!!!!

Si si, per carità. Io intendevo dire che da sempre offriamo spesso il fianco, dando terreno fertile alle più assurde fantasie e calunnie degli anticaccia. E poi comunque c'è ancora tra di noi qualche imbecille, pochi per fortuna, che ritengo non degno di andare per campi con un fucile in mano. Intendo gente che ha la sfacciataggine e l'incoscienza di sparare vicino e in direzione di abitazioni, gente che non sapendo come passare il tempo inizia a sparare a vanvera, gente che in campagna fa danni, gente che sporca lasciando bossoli e scatoli dappertutto.... Ti dico, ho visto con gli occhi miei cacciatori di una maleducazione unica all'interno delle mie campagne di famiglia che si comportavano in maniera indecorosa e addirittura pretendevano di aver ragione. Da cacciatore ritengo che sta gentaglia andrebbe isolata per salvare il decoro della categoria.
Quanto al fatto di essere caproni, null'altro da aggiungere. La stragrande maggioranza dei cacciatori italiani si vede negli uffici delle AA.VV. solo una volta all'anno per ritirare i bollettini di versamento, salvo poi e sfogare la propria delusione al bar o in armeria.
 
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