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Bilancio di fine stagione
Si caccia dove è vietato
«Chiederemo i danni»
di GIUSEPPE ARMENISE
BARI - Cinquemila cacciatori da fuori regione. La stagione venatoria di Puglia, appena conclusa lo scorso 30 gennaio, potrebbe dirsi una stagione di grandi numeri. Ma diversissima è la lettura che di queste cifre viene fatta. Gli amanti della doppietta da un lato e i loro detrattori dall’altra si scambiano reciproche accuse a cominciare dalla durata della stagione venatoria. Ad esempio quest’anno, secondo le stime ufficiali, sono stati abbattuti circa 350mila esemplari di storno e addirittura un milione e 300mila tra allodole, tordi e quaglie. Per chi lotta da sempre contro questa carneficina (ambientalisti e protezionisti), le cifre sono peraltro stimate per difetto.
Il bilancio è tale che, anche a voler accedere alle tesi dei cacciatori (sostenitori di un ruolo di selettori naturali di alcune specie animali che altrimenti prolifererebbero in maniera eccessiva), un minimo di riflessione si imporrebbe. E dalla Lac (Lega abolizione caccia Puglia), infatti si rivolgono all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) perché «valuti l’idea di affidare un’attenta valutazione degli istituti scientifici».
Le cifre di questa stagione venatoria di Puglia parlano anche di 4mila bracconieri (persone che non hanno il porto d'armi per uso caccia). Tra questi, secondo chi è deputato ai controlli, ci sono anche coloro che utilizzano suoni poco naturali dei richiami vietati.
«Non è un lontano ricordo - attacca Pasquale Salvemini, referente Lac di Puglia - l'episodio dell'uccisione del sacerdote accampato con un gruppo di preghiera ad Altamura. Purtroppo si continua a sparare fuori dai periodi consentiti dalla legge ed in particolar modo a lepri e cinghiali, nel parco dell'Alta Murgia, sul Gargano e nel brindisino all'interno di oasi di protezione. Caccia spietata, invece, verso i lupi nel tarantino ma anche verso una specie alloctona come il Parrocchetto monaco, pappagallo insediatosi nei primi anni 80 a Molfetta ma oggi diffuso in tutta la prov di Bari e della Bat. Abbattimenti indiscriminati - dice ancora Salvemini - sono stati registrati a Bitonto, Terlizzi, Ruvo e Molfetta. segnalazioni di bracconaggio giungono anche dalla fascia delle saline, e ai laghi di Lesina e Varano, ma anche dalla diga di Poggiorsini, a caccia di ampi bottini di anatidi in particolare: germani, marzaiole, folaghe, gallinelle, alzavole, morette ed altro».
A fronte di queste storture la Lac ha deciso di avviare in tutta Italia azioni con la finalità di chiedere a Province e Regioni il risarcimento dei danni causati dall'ingresso dei cacciatori nei fondi privati. Sono già partite le prime richieste. Le forze dell’ordine hanno al loro attivo, al termine di questa stagione, 55 denunce penali in tutta la regione Puglia. «Un appello si potrebbe lanciare al governo Monti - conclude Salvemini - quello di rivedere le sanzioni amministrative per i bracconieri ormai ferme al 1992. Un bel gettito di nuove entrate».
07 Febbraio 2012
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michele, adelfia | 07-02-2012 | 12:17
Vedo con molto dispiacere il crescere di persone che si danno al bracconaggio, ma non criminalizziamo i cacciatori onesti che le regole le rispettano e avvolte le fanno rispettare, non dimentichiamo che ormai la natura a causa delle variazioni climatiche in primis, è deltutto sregolata.La caccia serve ed è necessaria, per ristabilire per quanto possibile l'equilibrio perso, oltre tutto, se non ci fossero, le regioni sborserebbero miglioni di euro l'anno solo di danni alle coltivazioni, quindi abbiate rispetto per chi paga per farci pure un favore, e togliamoci dalla testa l'idea dell'abolizione della caccia.
Un sentito appello lo rivolgo a tutti i cittadini, denunciate i bracconieri, poichè per colpa loro molte specie protette sono abbattute e sempre per colpa loro i cacciatori ci mettono sempre la faccia!
GIUSEPPE, CASTELLANA GROTTE | 07-02-2012 | 12:11
PURTROPPO X NOI CACCIATORI NESSUNO CI TUTELA SIAMO SEMPRE VITTIME DEGLI INSULTI DI VOI CONTRARI PERO' PREGHEREI IL SIG.GIOVANNI DI CONTROLLARE I NOMIGNOLI CHE CI DANNO XCHè NOI SIAMO CITTADINI ONESTI ANZI FORSE PIU' DI VOI PERCHè ORA AVETE VERAMENTE SCOCCIATO DI DOVERCI TRATTARE SEMPRE COME CRIMINALI ALLA FINE NOI PAGHIAMO TUTTE LE TASSE X QUEL PO' DI AVVENTURE CHE DITE, E IO CMQ VADO SEMPRE NEL RISPETTO DI TUTTO E NN SPARO A QUALSIASI COSA SI MUOVA. POI CMQ NN VOGLIO ASSOLUTAMENTE ESSERE PARAGONATO A UN BRACCONIERE, INTENSIFICASSERO I CONTROLLI E LI PRENDESSERO TUTTI, PERCHè SIAMO NOI A DOVER CHIEDERE AL PRES.DEL CONSIGLIO UNA MODIFICA SULLE LEGGI OSSIA DI FAR METTERE LI DOVE FANNO LE RICERCHE SCENTIFICHE IN QUESTO CASO L'ISPRA, PERSONE NN DI PARTE MA VERI SCENZIATI CHE DICONO I VERI COMPORTAMENTI DEI SELVATICI E NON LE FESSERIE PIU' INPENSATE
ninonuke, bari | 07-02-2012 | 09:59
Non ho capito se tra i sostenitori di un ruolo di selettori naturali
di alcune specie animali che altrimenti prolifererebbero in maniera eccessiva
ci sono, nelle rispettive parti, i cacciatori autorizzati o i bracconieri o viceversa
Giovanni | 07-02-2012 | 09:59
Ottima iniziativa della LAC. La fauna selvatica è patrimonio di noi tutti, e non è accettabile che venga distrutta da un manipolo di persone armate. E' anche ora di chiedere il conto a questi soggetti che si avventurano, sparando a tutto ciò che si muove, nelle nostre proprietà private.