Straordinaria scoperta scientifica e culinaria

Dite quello che vi pare, ma io sono contrario all'uso commerciale della selvaggina. Questa sara' pure regalata da chi l'ha presa, ma i ristoratori non la regalano e in qualche modo la vendono. L'unica selvaggina che dovrebbe essere usata commercialmente e' quella allevata in cattivita'. I cacciatori che vendono privatamente selvatici interi o a pezzi , o li barattano in cambio di qualcos'altro, dovrebbero perdere licenza e fucili. ed incorrere in sanzioni pecuniarie e penali. Altrimenti abbattono piu' di quanto abbisognino per il consumo familiare e con amici. So di certi italiani, specialmente selettori, che ogni anno abbattono diversi cinghiali, caprioli, daini, e cervi. Anche se lo fanno entro i piani d'abbattimento consentiti, se la caccia fosse piu' libera invece che riservata a questa elite alla quale sono consentiti capi multipli,, ci sarebbero piu' opportunita' venatorie per piu' cacciatori. Se il numero dei cacciatori che desiderano abbattere ungulati eccede il numero dei capi abbattibili, c'e' un sistema molto piu' egalitario: quello del sorteggio.
Proprio oggi, che mia figlia, mio genero e la mia nipotina sono con noi a celebrare Memorial Day, cucinero' i petti di quindici tortore autoctone (per le quali la caccia e' limitata a 15 al giorno e 30 complessive in possesso del cacciatore) e di tre dal collare, abbattibili tutto l'anno e senza limiti di carniere. Era da Settembre che le tenevo nel surgelatore per tale occasione. Se un altro (e di questi "altri" ce ne sono tanti, anche qui) avesse avuto un qualsivoglia incentivo, come il regalarle a un ristorante (per poi, ne sono piu' che sicuro, ricavarne qualche vantaggio, come cucina gratis, sconti, favori, ecc.) non si sarebbe fermato a quindici. Ma quelle quindici mi hanno regalato due giorni di divertimento, e ho smesso, perche' volevo che nella zona ci fossero abbastanza riproduttori lasciati vivi (da noi le tortore sono semistanziali). Ma qui si parla di possibili (sebbene non probabili) 1500 uccelli l'anno per cacciatore. Ohe', vogliamo scherzare? Volete accellerare l'avvento della fine? Sono tali leggi bislacche che scatenano l'odio degli animalZisti e lo sfavore dei buonisti. Ve lo potete permettere di gettare un sasso nel vespaio per una mangiata di uccellesimi? Tradizione? Io potrei nominare un centinaio di tradizioni che si sono dovute abbandonare da soltanto cent'anni a questa parte. Il "progresso" non si puo' arrestare. I tempi cambiano. Non e' detto che cambino in meglio (anzi, credo che spesso cambino in peggio), ma indietro non si torna. Gia' siete fortunati che tordi, cesene, merli, ed altri uccelletti si possano ancora cacciare. Non tirate la corda fino a spezzarla!
 
Qui si parla di poter regalare al max 15O capi l'anno, non 1500.
Non porto il mio carniere da esempio perché regolamentato a 50 allodole stagionali da alcuni anni.
Il suocero, nel capanno ai turdidi, che a caccia ci va tutti i giorni consentiti 150 capi stagionali è un po' che non li vede....idem altri colleghi che conosco. Certamente c'è anche chi farà, buon per loro, i 1500.
Non condivido nemmeno io l'idea di andar a caccia per vendere, ma ripristinare le tradizioni è sacrosanto, sono la cultura di un popolo. Anzi, fare assaggiare la selvaggina a chi non conosce la caccia, sarà un'arma vincente per difenderci dallo schifo che avanza. Chi non gradisce, poi, si astenga.
Un saluto.
 
I stand corrected. 150 e' il limite regalabile. 1500 e' il numero di prede consentito. Avevo letto male.

Per quanto riguarda le tradizioni, in Sicilia essere assolti per aver commesso un "delitto d'onore" era una della tante tradizioni. Sempre in Sicilia se baciavi una donna in pubblico te la dovevi sposare. Fino a tempi relativamente recenti in quel di Zoldo, nell'Italia del nord, se mentre sciavi urtavi ed azzoppavi una donna te la dovevi sposare. Il duello era una tradizione millenaria. Devo continuare?
 
Anche vendere le armi al supermercato.
Caro Giovanni, qualche anno fa' c'era chi sosteneva (pensando solo al proprio orticello) che le lotte per avere i fringuelli etc in deroga, avrebbe portato alla chiusura della caccia, perché come dici tu....si tira troppo la corda..... ebbene le deroghe sono sepolte, le allodole sono sepolte, prestissimo lo saranno anche tutti turdidi con i richiami vivi... beccaccia e tipica alpina non stanno messi meglio...non mi pare di vedere soddisfazione fra gli animalari. Parlo per le cacce che conosco del mio territorio.
Se un animale è voluminoso si, se è piccolo no, per quale motivo??? Ma che discorso è? E cmq nessuno obbligato....come quelli che non sparano ai merli e vorrebbero i merli chiusi, io non faccio gli ungulati ma non mi passa per la testa di volerla chiusa.
Certo che progresso deve essere, ma su basi scientifiche, se si può prelevare si preleva.
Questo è il mio pensiero.
​​​​​Ciao
 
Quelle da te elencate son usanze barbare o stupide consuetudini 🙄! Per tradizioni qua' s'intende un altra cosa e ricorda che per gli animalari la Caccia è "il male del mondo" e secondo loro sarebbe da eliminare anche il Palio di Siena 😳! Il duello,per come siam messi con giudici e magistrati......sarebbe da ripristinare immediatamente 😁
 
Anche vendere le armi al supermercato.
Caro Giovanni, qualche anno fa' c'era chi sosteneva (pensando solo al proprio orticello) che le lotte per avere i fringuelli etc in deroga, avrebbe portato alla chiusura della caccia, perché come dici tu....si tira troppo la corda..... ebbene le deroghe sono sepolte, le allodole sono sepolte, prestissimo lo saranno anche tutti turdidi con i richiami vivi... beccaccia e tipica alpina non stanno messi meglio...non mi pare di vedere soddisfazione fra gli animalari. Parlo per le cacce che conosco del mio territorio.
Se un animale è voluminoso si, se è piccolo no, per quale motivo??? Ma che discorso è? E cmq nessuno obbligato....come quelli che non sparano ai merli e vorrebbero i merli chiusi, io non faccio gli ungulati ma non mi passa per la testa di volerla chiusa.
Certo che progresso deve essere, ma su basi scientifiche, se si può prelevare si preleva.
Questo è il mio pensiero.
​​​​​Ciao

In linea di massima sono d'accordo. Ma qui si parlava di "regalare" la selvaggina ad esercizi pubblici. Vuoi che non ci sia qualche forma di remunerazione non ufficiale, non pubblica, non accertabile? Io non ci credo. Quello che credo fermamente e' che la selvaggina non puo' ne' deve essere oggetto di commercio in nessun modo, palese o di straforo.

Per la cronaca, le armi non si vendono nei supermercati, qui, ma nelle armerie e nei grandi magazzini. E dovunque le compri devi essere maggiorenne, incensurato e passare per il background check dell'FBI. E poi le armi non sono semplicemente una tradizione, qui, ma un diritto sanzionato dalla Costituzione.
 
I stand corrected. 150 e' il limite regalabile. 1500 e' il numero di prede consentito. Avevo letto male.

Per quanto riguarda le tradizioni, in Sicilia essere assolti per aver commesso un "delitto d'onore" era una della tante tradizioni. Sempre in Sicilia se baciavi una donna in pubblico te la dovevi sposare. Fino a tempi relativamente recenti in quel di Zoldo, nell'Italia del nord, se mentre sciavi urtavi ed azzoppavi una donna te la dovevi sposare. Il duello era una tradizione millenaria. Devo continuare?

è troppi anni che manchi dall' Italia ed in tutta onestà si vede lontano km...1500 è un numero irraggiungibile tenendo conto che in Lombardia si possono fare 30 capi di migratoria al giorno (in molte regioni sono meno) per 3 giornate di caccia a settimana, però tenendo conto che il passo non dura da settembre a gennaio fare quei numeri è impossibile, ah si possono cacciare tordi bottacci e sasselli, cesene e merli...gli altri uccelletti sono 10 allodole al giorno e 50 all'anno...stop!

Paragonare poi delitti e matrimoni obbligati ad un piatto, per dire che altre tradizioni sono state abbandonate...mi sembra solamente un tantino esagerato.

In molti stati la selvaggina viene venduta e servita nei ristoranti e non ci vedo niente di male...inoltre il pericolo di chi ne fa un lavoro vendendo facendo finta di regalare non esiste perché tra tasse, cartucce, richiami, ecc., ecc...per guadagnare dovresti vendere a prezzi folli e uno sconto o una cena offerta non arricchiscono il cacciatore di sicuro.

Bisognerà poi leggere bene il decreto, non sarà proprio che vado e regalo e chi si è visto si è visto...quando era uscito il divieto mi ricordo che per farci cucinare la selvaggina al ristorante per fare pranzi e cene in compagnia dovevamo firmare una dichiarazione con numero di licenza, specie e nr di capi e dichiarare che il ristorante ci faceva solo il servizio di cucina.

Comunque tanto scalpore per questa cosa (sicuramente ottima), ma nessuno dice niente che qui non si vedono calendari e il rischio di vedersi ridurre ancora il periodo di caccia è alle porte.
 
Il numero dei 1500 capi possibili era citato nell'articolo, e anch'io ho scritto che tale numero e' possibile (legalmente) ma non probabile. Appellarsi alle tradizioni in un mondo che cambia radicalmente non dico ogni decennio, ma ogni anno, mi pare una scusa molto fievole. Fa acqua da tutte le parti. Anch'io amavo la tradizione delle "magnate" di uccellesimi. Ai tempi miei italiani non discriminavo fra specie. Sparavo a tutto: cincie, ballerine, cardellini, verdoni, allodole, pispole, culbianchi, frosoni, passeri, ecc. Se era legale ucciderli li uccidevo. Oggi non lo farei piu' neanche se fosse permesso. Le tradizioni non sono sempre una buona cosa. Di certe e' meglio sbarazzarsi quando diviene necessario. E se si volesse tornare al commercio di selvaggina dove vivo adesso mi opporrei ferocemente. La caccia commerciale estinse i piccioni migratori, i chiurli esquimesi e ridusse al lumicino tante altre specie di trampolieri, anatidi, ed anseriformi, per non parlare di ungulati, a cominciare dei bisonti. Se non fosse stato per l'assoluto divieto di vendere e barattare selvaggina, oggi ci sarebbe ben poco da cacciare negli U.S.
Capisco che farsi cucinare le catture da un ristorante non e' commercio vero e proprio, ma anche l'articolo, se ben ricordo, accenna a una possibilita' di lucro derivata da selvaggina regalata ai ristoratori. Io un paio di volte mi feci cucinare allodole, tordi e frosoni dal ristorante La Bazzica, fra Frascati e Grottaferrata. Ma io non ho regalato nulla a nessuno, perche' gli uccelli me li sono pappati io insieme ai compagni di caccia, ed il ristorante non mi ha regalato nulla, perche' ho pagato per il tempo, gli ingredienti, ed il servizio. Questo IMHO sarebbe accettabile ovunque, da voi come da noi.
 
Siam sempre li' 🙄!

Scriviamo fior di post per un articolo che ipotizza un numero di catture che manco negli anni '60 con calendari ben più favorevoli e un numero di giornate impensabili oggi !?!

Ragionando poi sull'opportunità di conservare o meno una tradizione culinaria legata alla nostra passione e con l' immancabile spirito autocastratorio che contraddistingue il migratorista medio italiano da un po' di tempo a 'sta parte, s'arriverà a pensare che in fondo.....sarebbe meglio rinunciare 🙄!

Bene.....rinunciamo....ci mancherebbe 👍! Ricordando però , come giustamemte han scritto, che quello che ci vien tolto.....mai sara' restituito e che, probabilmente,proprio in questo periodo, un simpatico coltivatore di mele in val Venosta starà gassando centinaia di nidi di tordi & merli.......sicuramente mille volte di più di quelli che I crudeli cacciatori vogliono arrostire allo spiedo.....ma tanto di quello frega ca@@o a nessuno 😳

Saluti
 
Se era legale ucciderli li uccidevo. Oggi non lo farei piu' neanche se fosse permesso. Le tradizioni non sono sempre una buona cosa. Di certe e' meglio sbarazzarsi quando diviene necessario.

tu non lo faresti....io sì e credo anche che servire questo piatto per i ristoratori sia un diritto, per quanto riguarda l'estinzione non credo proprio che i tordi siano in pericolo perché in Italia facciamo qualche spiedo...
 
Caro Garibaldino, sono la stesa cosa.....anche perché da noi volatili misteriosi non ce ne sono, tutti commestibili e buonissimi 😂😂😂. Bella notizia questa....ma la stagione prossima sarà tutt'altro che semplice, teniamo duro....
​​​​​​
 
Da caro amico di Massardi, posso dire con certezza che è una persona veramente onesta, affabile e determinata nel suo lavoro. Va sottolineato come sia uno dei pochi politici rimasti a fare gli interessi del cittadino e non quelli della pecunia, fedele alle tradizioni italiane e attento a questa nostra già tanto martoriata passione venatoria.
 
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