Propaganda live...... è di sinistra?

A me sembra una accozzaglia di centri sociali e radical. Non guardo questa trasmissione. Non andrei neanche ad un congresso di Pontida. Troppi estremismi da una parte e dall'altra.
Comunque sono ancora dispiaciuto per la cazzata del papete.
poteva essere un'ottima intesa per il futuro.
adesso ci troviamo con banchieri, animalisti, vegan, terrapiattisti e complottisti vari.
 

Bigrillo

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Certo che è de sinistra Bigrì, ma più che sinistra sono radical chic, ospite fisso Damilano dell'Espresso che ogni settimana, fa il monologo per 10 minuti, un pubblico sinistroide per quello che vale sto termine, che ride a comando per ogni fregnaccia de Zoro e ad ogni vignetta del disegnatore, sparano a senso unico sul CDX, tutti ospiti scicchettosi che, ogni secondo tacciano chi ha votato a destra di essere ignoranti, razzisti e populisti, Salvini l'hanno fatto nero come anche i 5 stelle, che ora sono pappa e ciccia col pd, ho interrotto la sua visione dall'altr'anno, a me sti programmi studiati per ledere qualcuno mi fanno incazzare dato che li pago anche io sulla bolletta dell'Enel, tutti sti personaggi a iniziare dal conduttore, che fanno i piacioni, simpatici e gli splendidi, non mi incantano più, sono piuttosto svezzato e disincantato.
 
Allora....il noto conduttore "Zoro" almeno a me 'sta simpatico : e' romano con un modo proprio di presentare...e nelle sue trasmissioni affronta temi che meritano cmq una denuncia,certo la lente d'ingrandimento che li evidenzia e' comunista fino all'osso...ma tutto nun se po' ave' :mrgreen: !

Nello specifico,il monologo del Pennacchi,che ricorda un po' il Natalino Balasso di zelighiana memoria, affronta sicuramente con una certa conoscenza l'argomento , ma e' un evidente ironica presa di posizione contro la figura del cacciatore, dice cose che per noi sarebbero vere e sacrosante ma evidenzia nella narrazione ,dall'acquisto dello "shotgun" della franchi in poi, fino a concludere che "stanotte andro' su' i colli ad annaffiare d'amore la natura" con le risatine in sottofondo dei sinistroidi del pubblico,come la figura del Cacciatore sia qualcosa di malato,con un' insana passione per le armi e quant'altro heuuu.gif]! Credo che tu l'abbia visto con gli occhi del Cacciatore vero consapevole della situazione nocivi ormai sfuggita al controllo....ma questi non son altro che quanto di peggio ci possa capitare se avessero potere decisionale sulla nostra passione [14] !

Un saluto.
 
Quel Poiana mi da l'idea che prenda parecchio per il cul@ i cacciatori, pur dicendo cose giuste!
A me propaganda live piace (forse in fondo all'anima m'è rimasto un pò del 18enne che votava bertinotti 🙄), è una trasmissione di cui ho sempre detto "sono oscenamente di sinistra ma fanno un bel programma".
A volte hanno ospiti pallosi altre piacevoli, che dire, una mezz'oretta in mezzo allo zapping lascio La7 e mi faccio dù risate.

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Ciao Achille! probabilmente hai ragione, me lo sono rivisto più volte, e ti dirò che non ho mai pensato che prendesse in giro i cacciatori tanto più che dice "... che la natura ha gli artigli ovvero graffia" ... si vendica... si rivolta e si sistema. La lingua veneta accentua di più l'incazzatura e i cacciatori veneti ed altri "annaffiano un certo tipo di natura". La presa in giro degli ambientalisti-animalari con la loro deficienza ed incoscienza mi è parsa più chiara e diretta e in questo momento difficile di colloquio e di stare ad ascoltare, risulta più efficace, soprattutto in TV e su un programma di sx. Quando la satira prende di mira l'ambiente e gli ambientalisti è perchè vi ha trovato una anomalia, qualcosa di illogico di non razionale su cui fare satira. Cmq io sono ottimista!
PS: oggi ho avuto ospite una ragazza di 24/25 anni laureata in scienze ambientali, ahi ahi ho detto a me stesso, ebbene abbiamo parlato di lavoro e poi dei suoi studi e ricerche incentrati sulle invasioni di specie alloctone altro che shot gun della franchi, parlava di tabula rasa delle specie alloctone e controllo ultra selettivo degli infestanti, cormorani, cornacchie, gazze, colombi di città, cinghiali e cervi. Molto preparata e vedeva la caccia come una risorsa, non le ho detto che sono cacciatore, vedremo.
 
Quando la satira prende di mira l'ambiente e gli ambientalisti è perchè vi ha trovato una anomalia, qualcosa di illogico di non razionale su cui fare satira.

Potrebbe esser cosi'......il Pennacchi sembrerebbe partire proprio da questo....anche se le sue radici artistiche ben denotano l'orientamento politico e anche perche' se cosi' non fosse mai avrebbe uno spazio in un programma tale [3] ! Credo che anche sul "loro" fronte ci siano stati dubbi interpretativi :

https://www.vvox.it/2019/09/28/poian...ambientalisti/

anche se non capisco cosa s'intenda per "troppo veneto" [26] ....forse troppo vicino allo stereotipo leghista...boh ?!?

La presa in giro degli ambientalisti-animalari con la loro deficienza ed incoscienza mi è parsa più chiara e diretta

Si...ma io c'ho visto in contraltare la figura del cacciatore becero...... vabbe' cmq se n'e' parlato....magari qualcuno riscontra l'effettivo problema delle specie invasive.

Un salutone.
 
Meglio questo di Pennacchi. Antonio Pennacchi

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Antonio Pennacchi
Premio
Premio Strega2010


Antonio Pennacchi (Latina, 26 gennaio 1950) è uno scrittore ed ex operaio italiano.
Figlio di coloni provenienti dall'Umbria (il padre) e dal Veneto (la madre)[SUP][1][/SUP], giunti nel Lazio per la bonifica dell'Agro Pontino, Pennacchi è parte di una famiglia numerosa con sette figli; tra cui il giornalista Gianni Pennacchi e l'economista e politica Laura Pennacchi. Si dedica alla politica sin da giovanissimo, ma, a differenza dei fratelli, che aderiscono tutti alle organizzazioni di sinistra, si iscrive al MSI. Ben presto entra in contrasto con i vertici del partito e viene espulso. Dopo una lunga riflessione si avvicina al marxismo, aderisce ai maoisti di Servire il popolo e partecipa alla contestazione del Sessantotto.

Nel frattempo inizia a lavorare come operaio all'Alcatel Cavi di Latina (all'epoca chiamata "Fulgorcavi"), dove rimarrà per oltre trent'anni. Alla fine degli anni Settanta entra nel PSI, quindi nella CGIL, dalla quale viene espulso. Entra allora nella UIL, passa al Partito Comunista Italiano e di nuovo alla CGIL, da cui è espulso nuovamente nel 1983. Lascia quindi la politica e si laurea in lettere all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"[SUP][2][/SUP] sfruttando un periodo di cassa integrazione. Inizia così l'attività di scrittore.
Il suo romanzo di esordio, Mammut, riceve 55 rifiuti da 33 editori[SUP][3][/SUP] (a qualcuno lo spediva più di una volta dopo averne cambiato il titolo), prima di essere pubblicato da Donzelli nel 1994. Il libro vince il Premio del Giovedì. Nel 1995 arriva Palude, vincitore del Premio Letterario Pisa, dedicato alla sua città, e Una nuvola rossa (1998), in cui narra una vicenda ispirata al delitto dei fidanzatini di Cori, avvenuto l'anno prima nell'omonima cittadina laziale e che aveva avuto grande risalto sulla cronaca nazionale.
Nel 2001 lascia l'editore Donzelli e passa alla Mondadori. Nel 2003 esce l'autobiografico Il fasciocomunista, vincitore del Premio Napoli. Dal romanzo è stato poi tratto il film Mio fratello è figlio unico, per la regia di Daniele Luchetti, con Riccardo Scamarcio ed Elio Germano. La pellicola ha avuto un successo sorprendente al botteghino e ha vinto un premio speciale al Festival di Cannes, ma lo scrittore ha fortemente polemizzato con il regista perché nella seconda parte del film la trama del libro è stata stravolta[SUP][4][/SUP]. Dello stesso anno è la raccolta di saggi Viaggio per le città del Duce (Asefi). Del 2005, invece, i saggi de L'autobus di Stalin (Vallecchi).
Nel giugno del 2006 esce la raccolta di racconti Shaw 150. Storie di fabbrica e dintorni. Pennacchi collabora alla rivista Limes. Suoi scritti sono apparsi anche su Nuovi argomenti, MicroMega e La Nouvelle Revue Française; frequenta inoltre l'Anonima Scrittori.
A partire dal 2007, l'autore è impegnato in un progetto, insieme all'Anonima Scrittori, che prevede la scrittura del romanzo Cronache da un pianeta abbandonato, attraverso la partecipazione e la collaborazione di autori sconosciuti. Sempre nel 2007 si iscrive al Partito Democratico.
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Pennacchi in Piazza del Popolo, a Latina


Nel 2008 è uscito il saggio Fascio e Martello, in cui descrive le città di fondazione del fascismo in tutta l'Italia.
Il 2 marzo 2010 è uscito Canale Mussolini, romanzo sulla bonifica dell'Agro Pontino. Il libro, definito dall'autore come "l'opera per la quale sono venuto al mondo", ha vinto il 2 luglio la 64ª edizione del Premio Strega[SUP][5][/SUP], il Premio Acqui Storia come "romanzo storico dell'anno", il Premio "Libro dell'Anno" del TG1 ed è stato finalista al Premio Campiello[SUP][6][/SUP]. Il romanzo conquista gran parte della critica e sale in testa alle classifiche di vendita. Il 14 novembre dello stesso anno ha ricevuto ad Asti il premio "Asti d'Appello"[SUP][7][/SUP].
In occasione delle elezioni comunali del 2011 a Latina si schiera a supporto della lista locale di Futuro e Libertà per l'Italia, ponendo come condizione il sostegno di quest'ultima al candidato del centrosinistra per superare la divisione tra destra e sinistra in funzione anti-berlusconiana. Il progetto, presentato come un "laboratorio politico-artistico rivoluzionario", ottiene una notevole risonanza mediatica[SUP][8][/SUP][SUP][9][/SUP] ma provoca polemiche a livello nazionale e viene bloccato dal partito di Gianfranco Fini[SUP][10][/SUP][SUP][11][/SUP].
La lista si presenta comunque con il nome "Pennacchi per Latina - Futuro e Libertà" correndo da sola e sostenendo un proprio candidato sindaco. Malgrado l'attenzione dei media nazionali e la presenza di numerosi candidati noti, la lista raccoglie meno dell'1% dei voti, un risultato considerato decisamente inferiore alle attese[SUP][12][/SUP].
Nel 2012 si lancia in un nuovo progetto: Pianura Blu per il recupero dei canali di bonifica dell'Agro pontino e per la creazione di una rete ciclonavigabile, con il sostegno della Sapienza Università di Roma e di diverse amministrazioni locali. Sempre nel 2012, partecipa attivamente alla tournée in Germania, per promuovere l'edizione tedesca di Canale Mussolini.
Il 20 novembre esce il suo primo romanzo di ambientazione fantastica, Storia di Karel, storia di fantascienza edita da Bompiani. In questo romanzo Pennacchi abbandona la sua Latina e l'Agro Pontino per stabilire il suo racconto in una lontana galassia dell'universo dove i coloni, centro dell'opera, spinti da audaci personaggi si ribellano al loro misero destino.
Nel 2015 esce Canale Mussolini, parte seconda, pubblicato sempre da Mondadori.
Nel 2018 pubblica, con la stessa casa editrice, il libro Il delitto di Agora - una nuvola rossa, in cui modifica e corregge alcune parti del suo romanzo del 1998 Una nuvola rossa, sempre ispirato al delitto di Cori.
 
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