Venezia. Mose, il magistrato alle Acque:
«Troppi 150 milioni per studi sugli uccelli»
Cuccioletta critica: «5 milioni l'anno per conoscere l'incidenza
delle paratoie sulla vita dei volatili è puro autolesionismo»
VENEZIA - «Voglio approfittare dell'occasione offertami dalla conferenza internazionale dell'I-Storm per chiedere ai gestori delle barriere di protezione dal mare degli altri Stati se anche da loro si spendono, come facciamo noi per il Mose, cinque milioni l'anno, per trent'anni, per conoscere l'incidenza delle paratoie sulla vita degli uccelletti». La provocazione è stata lanciata dal presidente del Magistrato alle Acque, Patrizio Cuccioletta, nel corso della conferenza stampa della sesta conferenza internazionale del network sulle opere di protezione dal mare.
«La mia - ha proseguito Cuccioletta - non vuole essere una sterile polemica, ma parlo da funzionario di Stato e lo faccio a favore del sindaco di Venezia, in una situazione in cui non ha i soldi nemmeno per sistemare i bagni delle scuole elementari. Bisogna andare a Bruxelles per dire basta e sollecitare un intervento della commissione italiana: chi sta seduto a una scrivania, deve avere senso di responsabilità nella spesa di fondi pubblici, evitando certe forme di autolesionismo».
«E poi - ha concluso - ci vuole un minimo di intelligenza, nello spendere così ingenti cifre pubbliche per sapere se il piovanello dalla pancia nera soffre, tanto più quando ricevo molte lamentele da parte degli abitanti del Lido per l'invasione di uccelli a Ca' Roman».
Giovedì 16 Giugno 2011 - 16:38 Ultimo aggiornamento: 16:55