Basta trattare gli animali come esseri umani (e chi lo fa è un disadattato)

Si ritorna lì: la psicologia canina. Studiare, studiare e ancora studiare. Sulla base del procedimento scientifico poi si fanno le congetture e si verificano. E, come sempre accade in qualunque comunità scientifica, si ricomincia perché qualcosa di nuovo ha ridimensionato la scoperta precedente.
setterman1
 
Vi segnalo un articolo che trovo condivisibile al 100%.
L'articolo scritto da Cristina Gauri e pubblicato da "Il primato Nazionale", un mensile edito da Casapound. Ovviamente, al nome Casapound, immagino il fuggi fuggi generale, e tempo addietro avrei avuto la stessa identica reazione. Invece ho la fortuna di leggere di tutto, dal manifesto a, appunto, pubblicazioni di Casapound.
Vi assicuro che, vincendo le istintive ritrosie, e leggendone i contenuti, ho trovato nel primato nazionale un mensile intelligente, pulito, di uno spessore culturale spesso importante. E condivisibile su diverse posizioni, tanto da farne una mia lettura abbastanza abituale (e decisamente senza essere un pericoloso picchiatore).
Posizioni condivisibili come appunto su questa che vi segnalo.
Ciao
https://www.ilprimatonazionale.it/cu...-umani-108486/

Immaginati se oggi o meglio in anni che vanno dal 1950 mal 1964 e per alcune opere anche oggi, la comunità scolastica, l'Accademia dei Lincei, la Storia della Filosofia non avesse studiato il prof. Giovanni Gentile ministro della cultura del Governo Mussolini, egli stesso fascista convinto e che anche post mortem la sua riforma della scuola concepita nel 1935, se ricordo bene, e rimasta in auge fino al 1964 sostituita da quella del prof. Donat Catten non avesse studiato il suo pensiero, perché appunto fascista, contrapposto a quello di Croce ed altri minori. Non avremmo il metodo di indagine filosofica che tanto ha influito nella cultura non solo italica ma in tutto l'occidente.
setterman1
 
Immaginati se oggi o meglio in anni che vanno dal 1950 mal 1964 e per alcune opere anche oggi, la comunità scolastica, l'Accademia dei Lincei, la Storia della Filosofia non avesse studiato il prof. Giovanni Gentile ministro della cultura del Governo Mussolini, egli stesso fascista convinto e che anche post mortem la sua riforma della scuola concepita nel 1935, se ricordo bene, e rimasta in auge fino al 1964 sostituita da quella del prof. Donat Catten non avesse studiato il suo pensiero, perché appunto fascista, contrapposto a quello di Croce ed altri minori. Non avremmo il metodo di indagine filosofica che tanto ha influito nella cultura non solo italica ma in tutto l'occidente.
setterman1

Apprezzo davvero le tue considerazioni.
Considero il massimo del becerume e dell'ignoranza (ad essere gentili) confutare una qualsiasi tesi attribuendole un'etichetta, e senza entrare nel contenuto. Se una tesi è sensata, è sensata, da qualsiasi parte provenga.
Alla soglia dei cinquantanni, pur essendo allo stesso modo ferocemente antifascista ed anticomunista, ho scoperto di leggere con piacere molte tesi di un settimanale di destra che occhieggia al fascismo sociale (almeno nell'antico slogan almirantiano "non rinnovare e non rinnegare") - e questo, visto che sono un becerissimo tradizionalista, cattolico (purtroppo non per fede ma per cultura) e fondamentalmente di destra che un tempo si sarebbe detta liberale ci potrebbe perfino stare. Ma, dopo tantissimo anni, da quando ero ragazzo, volti a confutare il marxismo ed i miei amici marxisti, la vita mi ha messo dinnanzi ad evoluzioni che mi hanno portato a ripensare o a scoprire una serie di posizioni di Marx (o meglio, soprattutto di Engels), che invece sono tutt'altro che sciocche, e che mi stanno dando delle dimensioni di analisi che prima non avevo, e migliori strumenti per interpretare il presente.
Tanto per dire, quanto sarebbe sbagliato, almeno per me, giudicare in base al titolo...
In questi giorni sono oberato di lavoro, mi piacerebbe partecipare di più a questa discussione, spero di liberarmi presto e di avere un pochino più di tempo...


PS. per aggiungere argomenti alle tue considerazioni, uno studioso che amo immensamente, di cui credo di aver letto quasi tutto, e che è stato citato con estrema proprietà sia da Livia che dall'autrice dell'articolo, l'inventore della scienza della etologia, Konrad Lorentz, è stato nazista, e nazista della primissima ora, senza aver mai rinnegato la sua esperienza (tanto che leggevo tempo addietro che in virtù di questo qualche cerebroleso voleva togliergli le sue onoreficenze).
 
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Curiosa però


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E' vero, chi addestra solo con la "carota" deve stare attento a premiare nei modi e nei tempi giusti, altrimenti il cane sbaglia perchè dopo vuole essere fermato e premiato. Psicologia canina.
 
Ti ho messo il "mi piace" per alcune considerazioni su certi allevatori, che hai fatto. Purtroppo hai ragione sulla displasia dell'anca, che hanno provocato certi allevatori, per vedere il cane più basso al posteriore, spostando l'asse del femore molto indietro, che nella maggior parte dei casi genera displasia....Maledetti! Si vedono pochi pastori nello standard e i cuccioli costano un botto.....giustamente direi
 
Giovanni, non ti sfotto, ti invito ad approfondire quella che è la tua congettura del "pianeta" cane. "Il tuo cane ti vuole bene perché ti difende, il mio non mi vuole bene perché non mi difende." Cioè stiamo dando al cane qualcosa che il cane non ha. Secondo una nostra moralità il cane che fa una buona azione ci vuole bene a prescindere. Secondo te la moralità del cane è uguale alla nostra? Attribuire al cane sentimenti umani è umanizzare.

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Vedi Nicola, la mia congettura nell'interezza, si basa principalmente su cose antiche, migliorate nel tempo con cose e metodi moderni. Il mio cane non mi vuole bene, (anche se a me piace pensarlo, specialmente quando mi vede dopo un lasso di tempo e mi viene incontro scodinzolando e a testa bassa), Il mio cane mi difende, (se così si può dire), in primo luogo, perchè c'è un intruso nel suo territorio, in secondo, perchè vede in me il suo sostentamento. Tutto fa per un suo tornaconto ed è questo che io sfrutto.

Ti ricordi che ti dissi quando lo portai a sette mesi, che non mi cagava manco di striscio e se ne andava per fatti suoi ignorandomi completamente? Per giorni fù così, fino a quando mi balenò l'idea di prenderlo per i cog.....ni, nel senso che avrei giocato con il cibo. Lo lasciai senza mangiare per tre giorni, chiuso nel box, (che poi per insistenza di mia moglie dovetti desistere), quando lo liberai, prima di farlo, gli feci annusare una manciata di croccantini e gli feci vedere che me li mettevo in tasca, gliene diedi uno e aprii il cancello. Lo portai a spasso col guinzaglio, poi lo sciolsi, ogni tanto lo chiamavo, lui si presentava celere come un soldato, gli davo qualche croccantino e lo rimandavo in giro e così per un bel pò. Quando volevo io, lo chiamavo, gli mettevo il guinzaglio e lo conducevo al box, dicendo la parola "dentro". I giorni a venire, gli mettevo il guinzaglio e lo portavo per un certo tratto, poi lo scioglievo e lui si faceva i cavoli suoi. Io camminavo e quando dovevo cambiare direzione di marcia... un fischio e gli indicavo la direzione. Tutto procedeva bene, tanto che il guinzaglio non fu più usato, ma notavo che lui, quando aprivo il cancello, aspettava che glielo mettessi. Da qui, la sua completa ubbidienza alla chiamata e senza croccantini.

Quando gli dò da mangiare,se non gli do l'ordine di poter mangiare, non mangia e se accenna a farlo, basta che gli ringhi e desiste, dopo l'ordine "mangia", giro le spalle e me ne vado e lui comincia a mangiare.

L'altro giorno, arrivò il postino, il cane era fuori dal box, lo vidi cambiare atteggiamento, assumendo quello del pre-attacco, lo fermai subito, mandandolo nel box, con voce alta, mi ubbidi, ma stava sempre sul chi va là, osservando le mosse dell'estraneo. Il postino messa la moto sul cavalletto, prese dal cassonetto posteriore la posta e si incamminò verso di me che avevo appena messo il chiavistello al cancello del box, e con il braccio teso, dove nella mano aveva la posta, si accingeva a darmela, finché per scherzo, si mise a sventolare il cataloghetto di Big Hunther, che mi era arrivato.
Non l'avesse mai fatto, Jack cambiò repentinamente, ringhiando abbaiando, mostrando i denti, pelo rizzato e sbattendo le zampe anteriori per terra. Se era fuori, sicuramente lo avrebbe attaccato. Questo perchè aveva visto una minaccia, per il suo distributore di cibo, non certo perchè mi voleva bene, ma non importa, mi avrebbe difeso lo stesso fino alla morte, quindi sfrutto questo a mio favore, ma lui non lo sa. C'è da dire anche, che dovrei avere anche il potere di fermarlo, con un semplice "NO", credo che si fermerebbe, ma questo ancora non l'ho potuto appurare.... se vorresti essere così gentile da farmi da "cavia", te ne sarei grato, visto che ancora nessuno l'ha voluto fare.....nemmeno a pagamento!:mrgreen:
 
Germano, condivido molto di quello che hai scritto ma vorrei portare alla Tua attenzione che molto influisce sia nella socializzazione che nell'addestramento la razza di appartenenza di un cane nonché la genealogia. Altrimenti non spiegheremmo il fatto che siano usate determinate razze per i compiti di alta utilità. Quindi voglio dire con ciò che un conto è lavorare con un pastore tedesco proveniente da correnti di sangue di provata adattabilità un altro cimentarsi con un pastore dell'asia che è abituato alla solitudine delle montagne e delle greggi. In quanto allo scrivere molto….dai che ti piace. Non dare la colpa agli altri. Poi è un bene: gli utenti oltre a trovare nei Tuoi scritti preziosi consigli, ravviva il forum. Se non scrivessimo….
setterman1

Infatti ho detto che qualsiasi razza va socializzata, allo stesso modo, sempre tenendo in considerazione il carattere del soggetto. Dopo l'addestramento va fatto in base alle attitudini della razza. In tutte le razze ci sono cani non idonei a svolgere il lavoro per il quale sono stati selezionati. Il pastore dell'asia si socializza come il pastore tedesco, l'intelligenza del pastore tedesco è uguale a quella del pastore dell'asia. Il pastore tedesco per il suo grado di addestrabilità a differenza del pastore dell'asia è utilizzato a svolgere svariati compiti. Quindi fra il pastore dell'asia e il pastore tedesco si può misurare solo il grado di addestrabilità. Questo non vuol dire che il pastore tedesco è più intelligente del pastore dell'asia e neanche si può dire che il pastore tedesco è più socializzabile del pastore dell'asia. Non so se sono riuscito a rendere l'idea che la "dominanza-sottomissione-leadership" la si ottiene da qualsiasi razza. Scrivo perché voglio bene ai cani. Sono sincero, qualche volta faccio fatica ad esternare le mie opinioni. :):)
 
Il cane fa sempre il suo dovere, anche quando noi non riusciamo a capire i motivi. Alcuni puniscono il cane proprio perché il cane non pensa come un umano.
Il cane era libero quando ha incominciato ad avvertire la minaccia.
Non sai la reazione perché non pensi come pensa il cane, un cane ben educato non ha bisogno di essere frenato, l'educazione prima e un buon addestramento dopo rendono il cane molto ma molto più affidabile di un cane solo addestrato.
Il cane pensa diversamente da quello che pensiamo noi. Un cane dominante non guarda e non pensa al padrone, il cane "sottomesso" cioè quello che ha messo la sua vita nelle mani del padrone guarda più il padrone che l'intruso, proprio perché attraverso l'atteggiamento del padrone capirà se deve lottare o fuggire. La lotta o la fuga la decide chi comanda.
Giovanni, in un altro forum c'era una signora che scriveva, ora non scrive più per il forum, ma continua a scrive per una rivista specializzata in caccia e in cinofilia, la quale asseriva che il maremmano era un cane indipendente, gli risposi che la razza era autonoma, ma non indipendente. Non devi confondere le attitudini di razza, con la gerarchia. Il cane la rispetta a prescindere dalla razza. La selezione può far diventare il lupo pecora, ma anche se diventa pecora nella sua testa rimane sempre una parte di lupo, e questa parte nessuno può riuscire a cancellarla. Quindi si socializza il barboncino allo stesso modo del pastore tedesco, quello che cambia è l'intensità e la durezza con le quali vengono socializzate le razze. Questo dipende anche da chi socializza, per esempio, io potrei non essere all'altezza di socializzare un dogo argentino. Se voglio vivere in armonia con il dogo argentino lo devo fare da sottomesso. L'obbedienza la si ottiene anche da sottomessi, ricordati che il dominante senza il sottomesso ha meno probabilità di sopravvivenza. Se capisci come è fatto il cane, parli e discuti più o meno come fai con una persona. Non è una vergona chiudere il cane quando arriva il postino. Il cane fatto così si rederà utile quando tu non ci sei. Quando ci sei, e sei obbligato per ragioni di sicurezza a chiuderlo non ti sarà di grande utilità. Per me non sarebbe un problema, la proprietà me la so difendere da solo. Quando avrai un altro cucciolo di razza da guardia e difesa, da piccolissimo gli devi incominciare far capire che sei tu e sarai sempre tu a difendere lui e non il contrario. Avrai un cane affidabile che riuscirai a gestire con pochissimo addestramento, logicamente questo se sarai capace di ottenere dal cane la leadership, e soprattutto di mantenerla. Il barboncino, il cocker, e tutte le altre razze da "passeggio" non hanno fatto i danni che ha fatto il pastore tedesco, anche perché a diffusione, almeno in Italia detiene il primo posto. Il pit, con le persone è molto più socievole del pastore tedesco. Il filmato non l'ho guardato tutto, il cane sta giocando, e un cane addestrato, nulla a che vedere con quello che ho scritto. La difesa del territorio il cane la deve fare quando tu non sei presente, quando sei presente la devi fare tu. Giovanni, non ho risposto per filo e per segno a quello che hai scritto, altrimenti dovevo scrivere un libro. Un ultima cosa, il bracco tedesco mordeva perché non veniva capito, se con i cani ci sai vivere vivi bene anche da sottomesso, senza farsi mordere. I cani vanno rispettati sia da dominanti che da sottomessi. La mia meticcetta da conigli ha morso i miei figli, non l'ho mai sgridata o picchiata, ho sgridato i ragazzi, che dopo un poco hanno capito come dovevano evitare di essere morsi, hanno capito quando potevano o non potevano accarezzarla. Vivevano bene in armonia con una cagnetta equilibratissima, che non mascherava il suo atteggiamento per paura di prenderle.:) Purtroppo ci sono ancora persone che pretendono di addestrare i cani a rispettare i bambini, se i bambino sono rispettosi dei cani, i cani saranno rispettosi dei bambini, senza nessun addestramento. Giovanni, se scrivo così tanto la colpa e solo tua.:)

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Andiamo con ordine.
Si il cane era libero quando è arrivato il postino, ma non lo ha aggredito.
La socializzazione, si può fare con un cane che interagisce e comunque da piccolo, (due mesi), non con uno di sette mesi, e lo dici anche tu più sotto.
Se un cane dominante, non pensa al padrone, come fa il padrone a farsi ubbidire in caso il cane decidesse di attaccare qualcuno?
Il filmato, (forse non questo), faceva vedere il padrone che andava a spasso col cane e un energumeno voleva aggredirlo alle spalle, il cane, senza alcun comando, impediva l'aggressione, attaccando l'energumeno. Questo perchè capiva da solo, che vi era una minaccia in corso, infatti non lo faceva con le altre persone che quasi camminando sfioravano il padrone. Per dirti che il cane equilibrato, prende iniziative spontanee, come ha fatto Jack quando il postino ha sventolato il giornale.
Il cane non è umano e qui ci siamo, di conseguenza non ha sentimenti umani, ma in certi casi, o per sua convenienza o per suo indole, ci si avvicina molto.
Nicola, secondo me il cane deve difendere il territorio/proprietà quando io sono assente, ma la deve difendere anche quando sono presente ma solo se gli viene ordinato, ed è qui che casca l'asino! Come fai a ordinare ad un cane dominante il fermo? Secondo me il soggetto deve essere sottomesso per eseguire gli ordini. Mi sbaglierò, ma mi pare un controsenso, come se l'appuntato da ordini al maresciallo.

Nicola, i Pitt Bull hanno ammazzato più persone di quanto tu possa pensare, tra questi anche padroni che gli hanno dato mangiare fin da cuccioli. Se ti afferra un Pitt sono "uccelli fernet", non ti molla, lo puoi prendere a calci, a pugni, a legnate....niente da fare, è cosi aggressivo che non sente dolore. Lo devi uccidere se vuoi vivere. Sono cosi chiusi, che si lancerebbero anche contro una tigre, non sono così intelligenti da conoscere il pericolo. Se gli dai una coltellata, aspettano l'altra invece di fuggire.
Il Pastore Tedesco, non è così, il pericolo lo tiene a distanza e se viene aggredito, aggredisce. Se ben addestrato, all'odine di "attacco", attacca, all'ordine di "lasciare" lascia.....fallo con un Pitt o con qualsiasi cane da presa. Invece, vedo un cane equilibrato, per questo lavoro il Rottweiler, che non è un cane da pastore, ma da guardia e difesa.

Ora chiediamo scusa a tutti per i nostri fuori tema, ma non tanto, a volte si impara di più dai fuori tema che dal tema stesso.
 
E' sempre stato così ed è un bene; la soggettività spesso porta avanti concetti rimasti immoti da anni. comunque io non facevo riferimento all'intelligenza ma all'attitudine. Infatti ho sempre cercato cani di razze adatte allo scopo prefisso.
setterman1
 
No non siete fuori tema, con le vostre scritture state parlando del mondo del cane molto utile ha saperlo xchè bisogna capire il loro per sapere come comportarsi e non portarli ha un livello in cui non centrerebbero nulla, certo per gli umanizzanti di cani che al giorno d'oggi sembra la moda ho saperlo o no non cambia nulla


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A me sembra che stiamo andando fuori tema. Si e' scivolati nella discussione se il cane voglia bene o no al padrone, se lo difenda o no. Ma l'articolo dal quale e' scaturita questa discussione e l'interpretazione che gli e' stata data vertono non sulla psicologia canina, ma su quella umana, nei suoi rapporti con gli animali. In altre semplici parole, se quelli che umanizzano gli animali sono disadattati. Secondo me c'e' una gran differenza fra quelli che umanizzano tutti gli animali e quelli che trattano tutti gli animali umanamente. Alla prima categoria (i "disadattati") appartengono gli animalZisti che se ne escono con slogans tipo: "un ratto e' un maiale, e' un bambino," equiparando animali dannosi ed utili (una distinzione che non fanno e che rifiutano) agli esseri umani; che esultano quando un cacciatore viene ucciso da un altro cacciatore, o cade in un burrone o--meglio--ancora--viene ucciso da un animale; che trattano gli animali come persone, infiocchettandoli, facendoli mangiare a tavola con loro, mettendo smalto sulle loro unghie; e magari facendo anche sesso con loro. La seconda categoria e' quella a cui appartengono quelli che pur essendo consci che gli animali sono tutti al di sotto dell'essere umano, compresi gli scimpanze', i gorilla, e delfini e balene come intelligenza e abilita' di modificare l'ambiente a loro vantaggio, non per questo si ritengono in diritto di torturarli, farli soffrire inutilmente--anche quelli che devono divenire cibo per gli esseri umani. La prima categoria' e' fatta di estremisti disadattati--non c'e' dubbio. Ma ci sono anche estremisti dal lato opposto, anche tanti cacciatori, purtroppo. Questi provano piacere nel soggiogare, umiliare, torturare gli animali. Gli orsi dei vecchi circhi che ballavano al suono di un violino facevano cosi' perche' per addestrarli venivano fatti camminare su piastre di metallo scottanti mentre qualcuno suonava un violino. Dopo un po' il suono del violino, per associazione pavloviana, faceva camminare l'orso sulle zampe posteriori saltellando, come quando cercava di sottrarsi al bruciore delle piastre. I cavalli come il mio, un "Walker," (camminatore) viene addestrato a camminare in un certo modo, alzando le zampe anteriori--tipo passo dell'oca equino--mettendogli dei pesi alla "caviglie" o--peggio--degli attrezzi che fanno male alla parte carnosa dei loro zoccoli, acompagnati da vergate alle gambe. I levrieri che usano per le corse, per soddisfare il piacere degli scommettitori, se non sono veloci abbastanza durante il training vengono soppressi. I gatti ed i cani di razza (e di alto costo) che hanno la coda un centimetro piu' corto, o il corpo troppo lungo, o qualche altra deviazione dalle norme stabilite arbitrariamente per quella razza vengono soppressi. Quando lavoravo in un ospedale veterinario in California gli allevatori ci portavano intere gabbie di gatti per farceli soppprimere, madri e gattini, perche' appunto non erano 100% conformi a tali norme. E cosi' con i cani. Certi "cacciatori" provano piacere non nella caccia ma nell'uccidere. Un mio ex-amico qui in Alabama ogni tanto va in Argentina a sparare tortore e palombe e se non ne ammazza mille al giorno non e' contento. Gli uccelli abbattuti cadono fra i coltivi e cespugli e non vengono raccolti, ma vengono lasciati a marcire. Anche se li raccogliesse non potrebbe portarli a casa perche' e' proibito portare la selvaggina uccisa all'estero negli U.S., per timore che possa avere parassiti, virus, o batteri che potrebbero contagiare i selvatici autoctoni degli U.S. e/o animali domestici. "Cacciatori" italiani vanno in Marocco a sparare alle tortore che nidificano e a centinaia di allodole al giorno. E poi, naturalmente ci sono quelli che ammazzano cani e gatti avvelenandoli, impiccandoli, annegandoli, bruciandoli vivi, divertendosi ad osservare le sofferenze delle loro vittime. Fra questi ultimi e i nazifascisti, comunisti, islamisti di alQaeda e ISIS che sterminavano e ancora sterminano gente a milioni non c'e' differenza. Per loro basta pensare e dire che ebrei, polacchi, "infedeli," ecc. non sono esseri umani e voila' li puoi uccidere come uccidono gli animali. Lo stesso avvenne fino a un paio di secoli fa qui negli U.S. Gli schiavisti erano gente molto religiosa, cristiani. Ma la Bibbia non permette di asservire esseri umani come schiavi. Come giustificare lo schiavismo? Semplice, bastava affermare che i negri non erano esseri umani.
Concludo ribadendo che come cacciatori e come esseri umani etici dobbiamo assolutamente trattare umanamente gli animali, e quando ne facciamo uso uccidendoli, dobbiamo assicurarci che siano uccisi nella maniera piu' umana possibile. Invece va a vedere che cosa avviene in molti mattatoi... Ci sono sadici che ovviamente gustano le sofferenze degli animali ed infliggono loro torture inutili. Lo sapete che quando qualche migliaio di polli vengono scaricati nei mattatoi ed appesi a testa in giu' a un nastro trasportatore, a volte il congegno che li sgozza manca le arterie e vene del collo, e i polli, ancora ben vivi, vengono poi tuffati in acqua quasi bollente insieme a quelli morti per rendere lo spennamento piu' facile. Muoiono cosi', atrocemente. Lo sapevate che quando le uova si schiudono nei grandi allevamenti di ovaiole, gli esperti (quasi sempre coreani) che sanno riconoscere il sesso dei pulcini inserendo un dito nella loro cloaca, credo, separano tutti i maschi che poi verranno gettati vivi in un grande macinacarne per essere poi trasformati in concime? Lo sapevate che tanti cacciatori spagnoli alla fine della stagione di caccia abbandonano o uccidono i loro segugi che non si sono dimostrati all'altezza?
Se gli animalZisti hanno ottenuto il seguito che oggi hanno e' colpa non soltanto loro. Loro non sono i soli "disadattati." Anche quelli che sono all'altra estremita' dello spettro e trattano gli animali come se non fossero esseri senzienti sono disadattati. E i picchiatori antisemiti di Casapound o i forsennati di sinistra che cercano di ammazzare carabinieri e poliziotti con pietre, bottiglie molotov o estintori? Non sono disadattati anche quelli?
 
Giovanni, fino a una cinquantina di anni fa, molti cacciatori affamavano i cani,perché pensavano che il cane affamato a caccia rendesse di più. Io ai cani li faccio mangiare mattina e sera, ad eccezione della mattina che devono cacciare. Salvo casi particolari mangiano il 10% dell'intero pasta giornaliero due ore prima della caccia. Sicuramente rendono di più dei cani lasciata a digiunare un giorno prima della caccia.
 
Giovanni, fino a una cinquantina di anni fa, molti cacciatori affamavano i cani,perché pensavano che il cane affamato a caccia rendesse di più. Io ai cani li faccio mangiare mattina e sera, ad eccezione della mattina che devono cacciare. Salvo casi particolari mangiano il 10% dell'intero pasta giornaliero due ore prima della caccia. Sicuramente rendono di più dei cani lasciata a digiunare un giorno prima della caccia.

Piu' o meno come i disadattati che fanno morire di fame i loro gatti credendo che i gatti sazi non uccidano i topi. Il gatto uccidera' i topi anche a pancia piena, perche' lo fa per istinto e per divertimento. O i disadattati che prendono a botte e calci i loro cani quando questi non ritornano subito ai loro fischi o comandi, col risultato che la prossima volta il cane non ritorna neanche per il beneamato catzo. O i disadattatissimi che addirittura gli tirano una schioppettata "a piombo fino" quando esitano a tornare.
Tornando all'alimentazione prima o dopo la cacciata, quando andavo ad anatre a Kodiak (freddo, pioggia, a volte nevischio e vento) davo alla mia Scout un pasto sostanzioso (una scatola di cibo per cani di alta qualita') la mattina prestissimo. Il suo lavoro era principalmente di rimanere seduta vicino a me sulla panca del capanno fino a quando non doveva tuffarsi per riportare le prede. Inzuppata d'acqua e esposta al vento, dopo un paio d'ore cominciava a tremare. A questo punto le davo una porzione di crocchette ad alto contenuto di carboidrati, e ogni tanto uno spuntino con le stesse crocchette. Al ritorno verso le 13 o 14 niente cibo. Si metteva subito a dormire sulla sua coperta in salotto, e poi la sera un pasto leggero. A cominciare da Ottobre la facevo ingrassare un pochino perche' lo strato di grasso sotto la pelle la isolasse dal freddo. A fine stagione, dieta, anche perche' lei soffriva molto il caldo.
 

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Vi segnalo un articolo che trovo condivisibile al 100%.
L'articolo scritto da Cristina Gauri e pubblicato da "Il primato Nazionale", un mensile edito da Casapound. Ovviamente, al nome Casapound, immagino il fuggi fuggi generale, e tempo addietro avrei avuto la stessa identica reazione. Invece ho la fortuna di leggere di tutto, dal manifesto a, appunto, pubblicazioni di Casapound.
Vi assicuro che, vincendo le istintive ritrosie, e leggendone i contenuti, ho trovato nel primato nazionale un mensile intelligente, pulito, di uno spessore culturale spesso importante. E condivisibile su diverse posizioni, tanto da farne una mia lettura abbastanza abituale (e decisamente senza essere un pericoloso picchiatore).
Posizioni condivisibili come appunto su questa che vi segnalo.
Ciao
https://www.ilprimatonazionale.it/cultura/animali-essere-umani-108486/
 
Apprezzo davvero le tue considerazioni.
Considero il massimo del becerume e dell'ignoranza (ad essere gentili) confutare una qualsiasi tesi attribuendole un'etichetta, e senza entrare nel contenuto. Se una tesi è sensata, è sensata, da qualsiasi parte provenga.
Alla soglia dei cinquantanni, pur essendo allo stesso modo ferocemente antifascista ed anticomunista, ho scoperto di leggere con piacere molte tesi di un settimanale di destra che occhieggia al fascismo sociale (almeno nell'antico slogan almirantiano "non rinnovare e non rinnegare") - e questo, visto che sono un becerissimo tradizionalista, cattolico (purtroppo non per fede ma per cultura) e fondamentalmente di destra che un tempo si sarebbe detta liberale ci potrebbe perfino stare. Ma, dopo tantissimo anni, da quando ero ragazzo, volti a confutare il marxismo ed i miei amici marxisti, la vita mi ha messo dinnanzi ad evoluzioni che mi hanno portato a ripensare o a scoprire una serie di posizioni di Marx (o meglio, soprattutto di Engels), che invece sono tutt'altro che sciocche, e che mi stanno dando delle dimensioni di analisi che prima non avevo, e migliori strumenti per interpretare il presente.
Tanto per dire, quanto sarebbe sbagliato, almeno per me, giudicare in base al titolo...
In questi giorni sono oberato di lavoro, mi piacerebbe partecipare di più a questa discussione, spero di liberarmi presto e di avere un pochino più di tempo...


PS. per aggiungere argomenti alle tue considerazioni, uno studioso che amo immensamente, di cui credo di aver letto quasi tutto, e che è stato citato con estrema proprietà sia da Livia che dall'autrice dell'articolo, l'inventore della scienza della etologia, Konrad Lorentz, è stato nazista, e nazista della primissima ora, senza aver mai rinnegato la sua esperienza (tanto che leggevo tempo addietro che in virtù di questo qualche cerebroleso voleva togliergli le sue onoreficenze).

Certo, occorre leggere e studiare tutti anche perché in ogni persona vi si può trovare tanto interesse pur non condividendone le idee politiche che non sono altro la strada che egli percorrerebbe per arrivare al bene. Dal suo punto di vista, naturalmente. Basta pensare a Gramsci per alcuni aspetti interessante anche per gli anticomunisti e, appunto, Gentile per gli antifascisti. Pure io vengo da una cultura cattolica, la mia famiglia ha dato 2 sacerdoti alla Chiesa. Non sono di idee liberali e mi ispiro al pensiero del mio "maestro" Don Milani. Vengo da una famiglia numerosa di contadini. Ho avuto un istruzione non per fini economici né accademici ma...diciamo... spirituali. Poi, sai, nella vita se vivi spiritualmente….
setterman1
 
Quello che hai scritto, non centra niente con quello che ho scritto io. Io i cani li faccio mangiare abbondantemente la sera, perchè hanno digestione lenta e la mattina sono ben in forze. Non potrei dargli da mangiare due ore prima di andare a caccia, altrimenti mi dovrei alzare alle due di notte per dargli cibo alle tre, visto che parto massimo alle cinque. Invece porto con me dei croccantini, che durante la cacciata, nei momenti di pausa gli do, se no ci dividiamo il panino. E poi, se non lo sai, i veterinari consigliano ogni tanto di lasciarli a digiuno per un giorno.
 
Se uno vuole trattare gli animali come esseri umani, sono fatti suoi. Se uno invece vuole trattare come animali gli esseri umani (specialmente le donne, come fanno i seguaci di una certa religione che non nomino qui ma che tutti possono indovinare) allora diventano fatti di tutti noi e bisogna porre fine a tale atteggiamento disgustevole da eta' della pietra.
 
Vedi Nicola, la mia congettura nell'interezza, si basa principalmente su cose antiche, migliorate nel tempo con cose e metodi moderni. Il mio cane non mi vuole bene, (anche se a me piace pensarlo, specialmente quando mi vede dopo un lasso di tempo e mi viene incontro scodinzolando e a testa bassa), Il mio cane mi difende, (se così si può dire), in primo luogo, perchè c'è un intruso nel suo territorio, in secondo, perchè vede in me il suo sostentamento. Tutto fa per un suo tornaconto ed è questo che io sfrutto.
Sono contento che hai cambiato opinione, prima pensavi diversamente. :)
 
Lo lasciai senza mangiare per tre giorni, chiuso nel box, (che poi per insistenza di mia moglie dovetti desistere), quando lo liberai,
Hai pensato di usare il cibo come ricatto,non hai pensato come il cane, il cane non sa cos'è il ricatto. Il cibo crea dipendenza anche agli umani. Tutti i cani sono dipendenti fino a quando le risorse alimentari saranno chiuse a chiave e le chiavi le ha il padrone. Giovanni, secondo te i cani hanno più paura di morire di fame o di essere abbandonati?
C'è da dire anche, che dovrei avere anche il potere di fermarlo, con un semplice "NO", credo che si fermerebbe, ma questo ancora non l'ho potuto appurare.... se vorresti essere così gentile da farmi da "cavia", te ne sarei grato, visto che ancora nessuno l'ha voluto fare.....nemmeno a pagamento!:mrgreen:
Giovanni, sei a metà strada, ancora non hai ben compreso la differenza fra addestramento e socializzazione. Anche se il cane viene a testa bassa scodinzolando rimane un cane che decide, e viene per avere e non per dare. Ha trovato utile questo suo comportamento, come trovano utilità quelli che si schienano per avere la carezza. Io ti farei da figurante senza nessuna protezione se il cane al tuo arrivo si mette da parte senza essere fermato e senza nessun ordine. Dei cani addestrati non mi fido, l'addestramento non dura in eterno, il cane addestrato obbedisce ma non comprende il motivo, e prima o dopo trasgredisce, è nella natura del cane non rinunciare mai ai suoi interessi.
 
Se uno vuole trattare gli animali come esseri umani, sono fatti suoi. Se uno invece vuole trattare come animali gli esseri umani (specialmente le donne, come fanno i seguaci di una certa religione che non nomino qui ma che tutti possono indovinare) allora diventano fatti di tutti noi e bisogna porre fine a tale atteggiamento disgustevole da eta' della pietra.

Non sono d'accordo. Quello che si sta dicendo, qui, è che trattare gli animali come esseri umani è un disagio personale che diventa una patologia sociale. In una società malata.
Una patologia sociale non sono solo "fatti suoi". E' qualcosa che va evidenziato e curato (o per lo meno arginato). Per curarlo, il primo passo è chiarire, finalmente, che chi pensa che gli animali siano meglio degli uomini non lo fa perché sono tanto teneroni, e tutti gli mettono i "like", lo fa in funziona di una sociopatia, di una malattia legata al proprio scollamento sociale con la realtà.
Il secondo punto che evidenzi, scusa, c'entra poco con l'argomento.
 
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