Basta trattare gli animali come esseri umani (e chi lo fa è un disadattato)

Non sono d'accordo. Quello che si sta dicendo, qui, è che trattare gli animali come esseri umani è un disagio personale che diventa una patologia sociale. In una società malata.
Una patologia sociale non sono solo "fatti suoi". E' qualcosa che va evidenziato e curato (o per lo meno arginato). Per curarlo, il primo passo è chiarire, finalmente, che chi pensa che gli animali siano meglio degli uomini non lo fa perché sono tanto teneroni, e tutti gli mettono i "like", lo fa in funziona di una sociopatia, di una malattia legata al proprio scollamento sociale con la realtà.
Il secondo punto che evidenzi, scusa, c'entra poco con l'argomento.

La patologia sociale di chi tratta animali come persone e' una goccia nel mare della patologia sociale in generale, la cui forma piu' grave risiede nell'uso di smartphones, computers, tablets, ecc. Va in una scuola, a una festa, in una casa, o persino per strada e vedrai migliaia di persone che non sanno piu' avere rapporti verbali o anche affettivi. Va in un forum (non questo, per fortuna), message board o un blog e vedrai l'odio, l'intolleranza, gli insulti di chi scrive. Va in un parco e vedrai coppiette sedute su una panchina, lui con il suo smartphone, lei con il suo, che digitano furiosamente messaggi per lo piu' stupidi e superficiali ad altre persone, invece di cercare una comunicazione intellettuale e spirituale con chi gli sta vicino.. Meno male che cani e gatti non sanno usare aggeggi elettronici, altrimenti anche quel po' di rapporti affettivi che esistono fra umani e i loro animali sparirebbero. Mi rincuora vedere un uomo che vive per il suo cane o gatto, anche se non ha altri amici o amori. Almeno e' ancora capace di affetto, sebbene di un affetto incompleto e indirizzato malamente. E del resto questo tipo di affetto e' un sintomo, non la causa di una patologia sociale pre-esistente. Sta' sicuro che un uomo (o una donna) che ama i suoi animali quasi sempre non sara' capace di torturare o uccidere altri esseri umani come invece fanno spesso quelli che gli animali li odiano e li torturano. Non sara' capace di andare in giro a predicare odio e manganellare innocenti come i membri di Casapound.
Questo slittamento verso una societa' malata era gia' visibile quando cominciarono ad apparire televisori multipli nella stessa casa. Papa' e mamma guardavano lo stesso programma (forse), il figlio nella sua camera ne guardava un altro, e la figlia un altro ancora. Una societa' malata? Certamente. E gli aggeggi elettronici, cibernetici e robotici la stanno finendo. Gia' la percentuale di persone che hanno espresso una preferenza sessuale verso i sexbots e' cresciuta a dismisura. Parecchi sociologi hanno predetto che in un futuro non troppo lontano, quando i partners sessuali robotici saranno meno costosi e piu' realistici la maggioranza degli esseri umani nei paesi sviluppati non cerchera' piu' di far sesso con altri umani.

Per quanto riguarda il secondo punto che ho evidenziato, l'influsso di barbari che pensano che l'infibulazione e lo schiacciamento dei seni siano cose buone, e che le donne devono coprirsi da capo a piedi, essere "vendute" come spose a 8 o 9 anni, che non debbano andare a scuola o guidare un'auto o lasciare la casa non accompagnate e obbedire ciecamente al marito e' un virus temibile che aggiungera' alla nostra societa', gia' malata di aggeggismo terminale, un'altra infezione micidiale.
 
Sta' sicuro che un uomo (o una donna) che ama i suoi animali quasi sempre non sara' capace di torturare o uccidere altri esseri umani come invece fanno spesso quelli che gli animali li odiano e li torturano.
Carina, come barzelletta. Ma ti leggi, quando scrivi?
Ti è mai capitato di leggere qualcosa di quello che scrivono (tanto per fare un nome) I 100% ANIMALISTI? o uno dei tanti psicolabili in giro, quelli che gioiscono per gli incidenti di caccia, specie incidenti con morti, che esultano quando muore qualcuno che non è vegano etc?
Eppure ti garantisco che ognuno di loro ha un gattino, un cagnolino o un cricetino (povere bestie) che a loro modo amano tantissimo.

Non sto dicendo che l'animalismo, nella versione più becera, è il problema dei problemi. Sto dicendo che è UN problema (per inciso, a noi cacciatori, è un problema piuttosto importante e che ci tocca da molto vicino. La presenza pervasiva di questi movimenti, ed il loro supporto mediatico, sono un ostacolo ad affrontare il temi della natura e della caccia con buon senso e seguendo la via maestra della ragione).
Non posso dare lezioni su come affrontare i problemi. Però so di certo come NON si affrontano: facendo quello che dici tu. Cominciando a dire che questo problema è una goccia nel mare, che i problemi sono altri, che non ci sono più le mezze stagioni etc.
I problemi, per quello che mi riguardano, si risolvono uno per volta.
Cominciamo a fare ordine: chi pensa che gli animali siano migliori degli uomini (nonostante certi uomini) è un sociopatico. Per me, chiarire questo punto è un passo avanti sociale importante: diagnosticare una malattia è il primo ed indispensabile passo per superarla.

Altri punti: ribadisco di non avere nulla di nulla a che fare con Casapound. Però le stupidaggini mi danno fastidio da dovunque vengono e dovunque vanno. Quindi, per cortesia, ti prego di circostanziare la frase "predicare odio e manganellare innocenti come i membri di Casapound" con degli esempi chiari. A meno che fare a botte con i centri sociali sia "manganellare degli innocenti". Sarebbe interessante, imparerei qualcosa di nuovo, visto che io ricordi a fare danni a persone innocenti sono soprattutto i centri sociali, nelle loro pacifiche manifestazioni. Di centri sociali che hanno fatto danni me ne ricordo un'infinità, di casapound non me ne ricordo neanche uno (a memoria mia, almeno).

In merito al discorso sull'islam, non ho giudicato quello che hai scritto, ho semplicemente detto che qui, se permetti, si parlava di altro...
 
Innanzi tutto il paragone animale / uomo non andrebbe proprio fatto. Ne meglio , ne peggio. Sono due pianeti differenti, grazie a Dio ci siamo incontrati , ma il dialogo tra razze diverse non sempre e'agevole. Konrad Lorenz non a caso si è occupato del fenomeno e lo descrisse molto bene nel suo libretto "E l'uomo incontrò il cane".
Penso che i disadattati sociali abbiano trovato nell'animale domestico il loro mediatore nei rapporti con la società. In realtà questo ruolo lo ha anche nelle nostre case, solo che noi non ne siamo consapevoli. Pensate quante discussioni a casa finiscono a tarallucci e vino grazie proprio alla presenza di un cane, pensate alla pet terapy con bimbi down.
Se incontro un cane ricoperto di brillanti e trasportato in passeggino, non ho bisogno di alzare gli occhi per capire chi è il padrone..... ma istintivamente mi verrebbe di alzare il telefono e chiamare la protezione animali!!!! E subito dopo , ma per puro altruismo, chiamerei uno psicoterapeuta.
Il problema esiste, esiste da sempre, oggi ha il volto della tecnologia, domani chissà.
La soluzione? Per me è stato risolutivo leggere il minuscolo libricino di Lorenz nel quale spiega scientificamente ed oggettivamente come solo uno scienziato può fare, un fenomeno comportamentale. Quindi la soluzione come al solito è la cultura.
 
Carina, come barzelletta. Ma ti leggi, quando scrivi?
Ti è mai capitato di leggere qualcosa di quello che scrivono (tanto per fare un nome) I 100% ANIMALISTI? o uno dei tanti psicolabili in giro, quelli che gioiscono per gli incidenti di caccia, specie incidenti con morti, che esultano quando muore qualcuno che non è vegano etc?
Eppure ti garantisco che ognuno di loro ha un gattino, un cagnolino o un cricetino (povere bestie) che a loro modo amano tantissimo.

Non sto dicendo che l'animalismo, nella versione più becera, è il problema dei problemi. Sto dicendo che è UN problema (per inciso, a noi cacciatori, è un problema piuttosto importante e che ci tocca da molto vicino. La presenza pervasiva di questi movimenti, ed il loro supporto mediatico, sono un ostacolo ad affrontare il temi della natura e della caccia con buon senso e seguendo la via maestra della ragione).
Non posso dare lezioni su come affrontare i problemi. Però so di certo come NON si affrontano: facendo quello che dici tu. Cominciando a dire che questo problema è una goccia nel mare, che i problemi sono altri, che non ci sono più le mezze stagioni etc.
I problemi, per quello che mi riguardano, si risolvono uno per volta.
Cominciamo a fare ordine: chi pensa che gli animali siano migliori degli uomini (nonostante certi uomini) è un sociopatico. Per me, chiarire questo punto è un passo avanti sociale importante: diagnosticare una malattia è il primo ed indispensabile passo per superarla.

Altri punti: ribadisco di non avere nulla di nulla a che fare con Casapound. Però le stupidaggini mi danno fastidio da dovunque vengono e dovunque vanno. Quindi, per cortesia, ti prego di circostanziare la frase "predicare odio e manganellare innocenti come i membri di Casapound" con degli esempi chiari. A meno che fare a botte con i centri sociali sia "manganellare degli innocenti". Sarebbe interessante, imparerei qualcosa di nuovo, visto che io ricordi a fare danni a persone innocenti sono soprattutto i centri socGli animalzisti sono estremistiiali, nelle loro pacifiche manifestazioni. Di centri sociali che hanno fatto danni me ne ricordo un'infinità, di casapound non me ne ricordo neanche uno (a memoria mia, almeno).

In merito al discorso sull'islam, non ho giudicato quello che hai scritto, ho semplicemente detto che qui, se permetti, si parlava di altro...

Gli animalZisti sono estremisti, e come ci sono estremisti fra quelli che amano gli animali, ce ne sono anche fra i cacciatori. Non hai letto che ho scritto che quelli che amano il loro cane o il loro gatto "quasi sempre" (ripeto il QUASI) non sarebbero capaci di torturare o uccidere? Stai facendo della polemica inutile e di tutta l'erba un fascio. Non tutti quelli che amano i loro animali sono animalisti, come non tutti i cacciatori sono bracconieri, checche' ne dicano gli animalisti. E forse non hai capito quando ho scritto che quelli che sono incapaci di funzionare nell'ambito della societa' umana e preferiscono avere (o sono forzati da tale incapacita' ad avere) un simulacro di rapporto affettivo con un animale sono un sintomo di una societa' sfasciata, non una delle cause. I paesi sviluppati del mondo occidentale non hanno piu' le tre componenti di coesione sociale: Dio, Patria, e Famiglia. Le cause sono tante: urbanizzazione, tasse e consumismo eccessivo che costringono ambedue i coniugi/genitori a lavorare, materialismo, ****, televisione, computers, smartphones... In tale nefasto panorama di disgregazione sociale e incomunicabilita' uno dei sintomi e' l'eccessivo affetto per un animale che, ripeto, e' un sintomo che IMHO io ritengo uno dei minori e meno "maligni" (nel senso medico).
 
Io vi devo dare ragione a tutti. Le vostre opinioni sono condivisibili, (almeno per me), alla stessa stregua. Io l'ho sempre detto; l'animale si tratta da animale, non da umano. pensate a come si sentirebbe un essere umano trattato da animale. Sono tutti esseri viventi, ma completamente diversi. Certamente, per come la vedo io, trattare un cane come una persona, configura il reato di maltrattamento, (fredda legge, ma legge è).
L'affetto che si prova, o che si dovrebbe provare nei confronti di un animale, non si chiama "amore", ma semplicemente come detto, "affetto".
L'impossibilità a fargli del male, la voglia di farlo stare bene, curarlo, giocarci e farlo partecipe alla famiglia.
Da 11 anni, ho in casa una cagnolina, Margot, incrocio tra jak russel e .... non si sa, ma sembrerebbe pinscher. E' una cagnolina molto intelligente, mai invasiva, non ha mai combinato niente di cui potrei parlare è dolcissima, irascibile con gli estranei, guardiana vegliantissima, capisce i nostri stati d'animo e ci viene a coccolare, cacciatrici di topi, lucertole e serpenti. Vive sempre con me, viene a fare la spesa, aspetta in macchina, viene ovunque vada. Insomma è una di famiglia, ma.....non mangia al mio tavolo, non dorme nel mio letto, (semmai sono io che dormo nel suo, il divano), è libera di scorazzare fuori, di sporcarsi, di correre, insomma libera di fare il cane. Tutti in famiglia abbiamo un affetto per questa cagnolina che non vi dico, i miei nipoti la chiamano "zia Margot" noi con i più svariati nomi e nomignoli che ci vengono al momento, ma è un cane e deve vivere secondo la sua natura. Ho altri tre cani, che rispettiamo in egual modo, che facciamo vivere molto bene, non gli manca niente.

Per quanto riguarda l'autore dell'articolo, principalmente la sua appartenenza, la mia idea è che l'estremismo non ha mai portato niente di buono a tutti i popoli, (la storia ce lo insegna), Anche se mi trova d'accordo con quello che dice in questo articolo. Ma è il modo di ragionare, di vedere le cose, di agire, degli estremisti,che non mi ci vedo e condanno. Ma credo che anche tutti voi, o almeno chi abbia un briciolo di buon senso, condannerebbe.

Di estremisti ve ne sono di tutti i gusti, partoriti da una società che non si sa o non vuole adeguarsi al cambiamento; religiosi, animalisti, vegani ecc.... che spesso questi estremismi si trasformano in terrorismo e questo è un cancro da combattere sempre e comunque prima che vada in metastasi.
 
Hai pensato di usare il cibo come ricatto,non hai pensato come il cane, il cane non sa cos'è il ricatto. Il cibo crea dipendenza anche agli umani. Tutti i cani sono dipendenti fino a quando le risorse alimentari saranno chiuse a chiave e le chiavi le ha il padrone. Giovanni, secondo te i cani hanno più paura di morire di fame o di essere abbandonati?
Giovanni, sei a metà strada, ancora non hai ben compreso la differenza fra addestramento e socializzazione. Anche se il cane viene a testa bassa scodinzolando rimane un cane che decide, e viene per avere e non per dare. Ha trovato utile questo suo comportamento, come trovano utilità quelli che si schienano per avere la carezza. Io ti farei da figurante senza nessuna protezione se il cane al tuo arrivo si mette da parte senza essere fermato e senza nessun ordine. Dei cani addestrati non mi fido, l'addestramento non dura in eterno, il cane addestrato obbedisce ma non comprende il motivo, e prima o dopo trasgredisce, è nella natura del cane non rinunciare mai ai suoi interessi.

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No.... ho pensato di usare il cibo come tramite, come una forma di utilità, di baratto, nel senso che io dò una cosa a te, in cambio tu mi devi obbedienza. Sembra che la cosa abbia funzionato, diversamente, alla prima sciolta se ne sarebbe andato.
I cani hanno più paura di morire di fame.

L'addestramento è una forma, "quasi", di imposizione, la socializzazione è una forma naturale di interagire col cane, ma siccome noi esseri umani, abbiamo bisogno del lavoro del cane, usiamo tutti e due i modi per ottenere quello che vogliamo,...che ci serve. L'addestramento, fatto usando il gioco, per farlo diventare piacevole e farlo spesso nel tempo, non viene dimenticato, si chiama, "allenamento". Ma il cane, specie alcune razze, tra cui ti cito il Pastore tedesco, non dimentica, anche a distanza di anni, sia le sensazioni belle che quelle brutte, (constatato personalmente, parliamo di cani che vivono costantemente a contatto con l'uomo).

Allora, secondo me, il cane viene scodinzolando e a testa bassa, perchè saluta il capobranco con questa manifestazione, diciamo, d'affetto, quando si schiena e mostra il suo lato sensibile, si sottomette.

Sai che facciamo,? Vieni a fare da figurante, anche per vedere la reazione del cane.... ma io non mi assumo responsabilità!:mrgreen:
 
Tutto cio' che e' estremo, a un lato dello spettro o al lato opposto, e' esecrabile. I fascisti sono esecrabili, i comunisti pure. E non c'e' differenza fra gli estremi. Qui, credo, bisogna qualificare cio' che si intende per "amore per gli animali." Vestirli, smaltarne le unghie, infiocchettarli, e' da imbecilli, e non e' neanche amore per gli animali perche' sono sicuro che li infastidisce anche parecchio. Ma nutrirli bene, tenerli puliti e curati, vaccinati, e assicurando loro un tetto e calore adeguato e'amore per gli animali. Parliamoci chiaro, io avevo una Labrador che era una "persona" di famiglia. Quando ci ha lasciato mia moglie ed io abbiamo pianto come bambini. E' seppellita nel nostro pascolo, e quando moriremo noi saremo seppelliti vicino a lei. Ma non le mettevamo il vestitino, il collare con le pietre preziose finte, lo smalto sulle unghie... Abbiamo 25 polli. Questi dentro casa non li vogliamo, ma sono ben nutriti, tenuti bene al calduccio d'inverno e col ventilatore d'estate. ma ne preleviamo le uova, e tanti galli sono nel surgelatore in attesa di essere scongelati e cotti. I predatori li intrappolo e li uccido. Ma soltanto quelli che minacciano i miei animali domestici o i cervi sulle mie terre. I serpenti velenosi li uccido soltanto se sono vicino casa. Lontano da casa li lascio stare. I serpenti innocui li lascio entrare e stare in garage per eliminare i topi. E vado a caccia. Un animalzista potrebbe considerarmi un criminale e insultarmi. Non crederebbe affatto che io amo gli animali e poi li ammazzo. Li uccido, e' vero, ma ho gran rispetto per loro. Quelli che uccido non devono soffrire. I galli per la tavola prima mia moglie li prende, se li tiene in braccio, li carezza finche' non si calmano ed il cuore batte loro normalmente. Poi li mettiamo in un grosso vaso di plastica pieno di terra, tenendoli giu' con la mano e continuando ad accarezzarli. Poi gli disintegro il cervello con un colpo di pistola cal. .22 LR e palla hollow point. Non se ne accorgono nemmeno. E anche se cosi' non soffrono, mi dispiace lo stesso ucciderli. Gli animali non sono esseri umani, sebbene a volte (troppo spesso) gli esseri umani sono animali, nel senso piu' brutto della parola. Ci sono esseri ignobili che avvelenano cani e gatti, o li torturano, li fanno morire di fame e di sete. Se una tale bestia bipede avesse tentato di uccidere o far del male alla mia Lab, so che l'avrei sparata come sparo e uccido i procioni e le volpi che insidiano i miei polli (pero' non sparerei a un rubagalline che mi rubasse un pollo per mangiarselo). Farei lo stesso se qualcuno cercasse di fare del male a Signorina Pittima Piedipelosi, la nostra (piu' di mia moglie che mia) gatta, o a Denali, il nostro cavallo...
La caccia? Se e' praticata onestamente ed eticamente e' un'attivita' sacrosanta. Ma mi fanno schifo quelli (e ce ne sono parecchi) che sparano fuori stagione o sul terreno di qualcun altro a un bel cervo, ne tagliano la testa per farne un trofeo e lasciano il corpo a marcire. Gia' i cacciatori che vanno a caccia soltanto per il trofeo e ne regalano la carne perche' a loro non piace mi danno un po' di fastidio. Uccidere un animale che denota un patrimonio genetico superiore non ha senso. Qualsiasi rancher sa che i tori piu' belli e piu' grossi producono vitelli belli e sani. Per concludere, io non sopporto ne' animalzisti ne' cacciatori unetici e ammazzatutto, che sforano il carniere, uccidono animali protetti o fuori stagione. Fra questi e i mentecatti che impiccano i cani o avvelenano i gatti non vedo alcuna differenza. E, visto che ci sono, mi fanno schifo anche gli stragisti, quelli che vanno in Argentina a tortore ed anatre, o in Spagna a tordi, a allodole in Marocco, ecc. e soltanto perche' quei paesi lo consentono si sentono in dovere di uccidere un migliaio di tortore, o 100 tordi, o 500 allodole al giorno, trattando animali vivi e senzienti alla stregua di piattelli inanimati. Statevene a casa e andate al TAV, se volete sparare mille cartucce. Spero di essere stato chiaro stavolta nella mia definizione di "amore per gli animali." Mi e' sorto il sospetto che qualcuno abbia creduto che stessi facendo apologia di animalZismo. Ma quelli che mi conoscono dai miei interventi (a centinaia) su questo forum mi avranno capito fin da principio. E sanno anche che esigo rispetto nelle discussioni--lo stesso rispetto che ho per gli altri.
 
Per trattare bene e con rispetto un cane, bisogna conoscere il più possibile come vive il progenitore del cane, come vive un cane randagio e come vive un cane inselvatichito. Sono fermamente convinto che non si umanizza un cane mettendogli un collare con i brillantini o portandolo in un passeggino. Sicuramente si umanizza e si tratta male il cane quando pensiamo che il cane ci ama e quando ci vede tristi viene per darci conforto. Il cane è un figlio di cagna che pensa solo ai suoi interessi e a quelli della sua specie. Ogni cane pensa valuta e decide, ma lo fa sempre per un suo tornaconto. Al cane bisogna volergli bene e rispettarlo per quello che realmente è. Sento spesso dire: il cane caccia per se,invece deve cacciare per me" Il cane caccia per la sopravvivenza della specie, coopera con noi per questo motivo, a prescindere dalla leadership. Il cane si sottomette non perché ci ama e ci vuole bene, si sottomette perché vuole stare bene, e per stare bene ed in equilibrio mentale deve essere trattato da cane. P.S. Ogni riferimento a cose già scritte da altri in questa discussione è puramente casuale.
 
Avete scritto tutti cose giuste, io penso che la verità come spesso succede sta sempre nel mezzo, ovvero "umanizzare" un cane come molti esempi fatti sopra è la cosa più sbagliata che si possa fare e per me può essere considerato tranquillamente come un maltrattamento. Allo stesso modo io personalmente non condivido come vengono trattati molti cani anche da molti cacciatori, un cane va considerato un animale si, ma va rispettato tenuto pulito, con un buon riparo ecc ecc, cosa che putroppo qualche volta non succede
 
Avete scritto tutti cose giuste, io penso che la verità come spesso succede sta sempre nel mezzo, ovvero "umanizzare" un cane come molti esempi fatti sopra è la cosa più sbagliata che si possa fare e per me può essere considerato tranquillamente come un maltrattamento. Allo stesso modo io personalmente non condivido come vengono trattati molti cani anche da molti cacciatori, un cane va considerato un animale si, ma va rispettato tenuto pulito, con un buon riparo ecc ecc, cosa che putroppo qualche volta non succede

"Qualche volta non succede"? Solo qualche volta? I giornali sono pieni di articoli su maltrattamenti di cani e altri animali che avvengono tutti i giorni.
 
Per trattare bene e con rispetto un cane, bisogna conoscere il più possibile come vive il progenitore del cane, come vive un cane randagio e come vive un cane inselvatichito. Sono fermamente convinto che non si umanizza un cane mettendogli un collare con i brillantini o portandolo in un passeggino. Sicuramente si umanizza e si tratta male il cane quando pensiamo che il cane ci ama e quando ci vede tristi viene per darci conforto. Il cane è un figlio di cagna che pensa solo ai suoi interessi e a quelli della sua specie. Ogni cane pensa valuta e decide, ma lo fa sempre per un suo tornaconto. Al cane bisogna volergli bene e rispettarlo per quello che realmente è. Sento spesso dire: il cane caccia per se,invece deve cacciare per me" Il cane caccia per la sopravvivenza della specie, coopera con noi per questo motivo, a prescindere dalla leadership. Il cane si sottomette non perché ci ama e ci vuole bene, si sottomette perché vuole stare bene, e per stare bene ed in equilibrio mentale deve essere trattato da cane. P.S. Ogni riferimento a cose già scritte da altri in questa discussione è puramente casuale.

"Il cane è un figlio di cagna che pensa solo ai suoi interessi e a quelli della sua specie. Ogni cane pensa valuta e decide, ma lo fa sempre per un suo tornaconto."

Perche', l'essere umano e' diverso? Allora e' legittimo trattare un cane come se fosse un essere umano!:)
 
No.... ho pensato di usare il cibo come tramite, come una forma di utilità, di baratto, nel senso che io dò una cosa a te, in cambio tu mi devi obbedienza. Sembra che la cosa abbia funzionato, diversamente, alla prima sciolta se ne sarebbe andato.
I cani hanno più paura di morire di fame.
Secondo me i cani hanno più paura di essere abbandonati. Giovanni, hai usato il cibo come premio, si può fare anche senza affamare e chiudere il cane per più giorni. Molti addestratori professionisti si riempiono la bocca con paroloni, in realtà fanno quello che faceva mia nonna quando portava da mangiare alle galline. Oggi o domani andrò a prendere la bretoncina di un mio amico, lui non ha tempo di dargli qualche dritta, non gli dirò mai di farla digiunare per ottenere l'attenzione del cane, non serve. Mi basta qualche giorno per l'amalgama, dopo incomincio con un guinzaglio lungo e qualche biscottino.:) Il cane interagisce quando gli dimostriamo giorno per giorno che siamo più bravi e più forti di lui. Interagisce quando ci concedere la sua sottomissione, ma questo non avviene tramite il bocconcino. Il cane non si sottometterà mai per una scodella di pasta, forse lo fa credere per sfruttare la situazione, ma al momento opportuno ci farà una pernacchia e si approprierà del ruolo che gli spetta di diritto perché se lo è guadagnato. "A casa fa tutto quello che voglio e fuori è sordo a qualsiasi richiamo" è un classico. Addestriamo perché pretendiamo dal cane quello che per il cane non è naturale, Quando al cane gli viene chiesto di fare qualcosa che va contro il suo istinto, smette di collaborare e si limita ad eseguire e noi smettiamo di essere leader, un leader non può andare mai contro quelli che sono gli istinti e gli interessi del cane, non può andare contro le leggi che governano il branco. Adesso subentrano le varie tecniche di addestramento, una buona tecnica è quella che fa sembrare una esercizio imposto, per una dote naturale. Nulla a che vedere con la socializzazione. Il pastore tedesco è la razza in assoluto che ha morso le persone senza apparente motivo più di tutte le altre razze. E' vero che i cani equilibrati stanno nelle mani di persone equilibrate, quindi addestramenti per incentivare l'aggressività del cane sono fatte da persone incompetenti, come lo sono quelli che elogiano il cane quando manifesta aggressività nei confronti di persone in presenza del padrone. Un cane che abbaia al postino in presenza del padrone non è un cane socializzato, prendere l'iniziativa in presenza del padrone è una mancanza di rispetto nei confronti del padrone. Il cane ha responsabilità in assenza del padrone, quindi è giusto che abbaia e difende la proprietà, ma alla vista del padrone si deve scaricare di qualsiasi responsabilità, senza nessun ordine deve allontanarsi dal cancello e cedere lo scettro del comando al padrone. Non deve disinteressarsi ma si deve limitare a tenere sotto controllo la situazione. Un cane socializzato è molto più affidabile di uno addestrato, io dei cani minacciati dai padroni ad allontanarsi dal cancello non mi fido. Giovanni quando avrai un cane che ti cederà questi tipi di precedenze avrai un cane affidabile e potrai far entrare qualsiasi persona in giardino senza ordinare, chiudere o legare il cane. Logicamente sono solo mie opinioni.:rolleyes: Credo che sono abbondantemente fuori tema.
 
Andiamo con ordine.
Si il cane era libero quando è arrivato il postino, ma non lo ha aggredito.
Giovanni, io ho capito, che il cane lo hai mandato nel box, ma questo non è importante, è importante capire la differenza che passa fra un cane socializzato e uno solo addestrato.
La socializzazione, si può fare con un cane che interagisce e comunque da piccolo, (due mesi), non con uno di sette mesi, e lo dici anche tu più sotto.
Con un cucciolo è sicuramente più facile ottenere. E' più facile riempire la testa del cane quando è vuota, a 7 mesi si può tentare di cancellare qualcosa di vecchio per mettere qualcosa di nuovo.
Se un cane dominante, non pensa al padrone, come fa il padrone a farsi ubbidire in caso il cane decidesse di attaccare qualcuno?
Secondo me il padrone deve prevenire mettendo in atto tutto quello che riguarda la sicurezza e non deve fidarsi dell'addestramento.
Il filmato, (forse non questo), faceva vedere il padrone che andava a spasso col cane e un energumeno voleva aggredirlo alle spalle, il cane, senza alcun comando, impediva l'aggressione, attaccando l'energumeno. Questo perchè capiva da solo, che vi era una minaccia in corso, infatti non lo faceva con le altre persone che quasi camminando sfioravano il padrone.
Non sono in condizione di poter dare una mia opinione sull'addestramento del cane, però posso dire che chi decide quando è il caso di difendere qualcosa è sempre chi comanda, il resto è addestramento. Ci sono cani equilibratissimi che difendono senza nessun addestramento. Il comportamento del cane che rispetta il padrone è diverso da quello che non lo rispetta. Te lo ripeto il cane che ha deciso di sottomettersi è quello che avverte il padrone quando un estraneo si avvicina al cancello, abbaia e minaccia, ma quando il padrone è arrivato al cancello, smette di abbaiare e si mette da parte, si scarica di qualsiasi responsabilità. Non ha bisogno di essere chiuso o legato, fa tutto spontaneamente. Tutto il resto non lo discuto.
Il cane non è umano e qui ci siamo, di conseguenza non ha sentimenti umani, ma in certi casi, o per sua convenienza o per suo indole, ci si avvicina molto.
Il cane vive una vita parallela alla nostra, il nostro sistema gerarchico militare ha molte analogie con le regole che governano il branco.
Per dirti che il cane equilibrato, prende iniziative spontanee, come ha fatto Jack quando il postino ha sventolato il giornale.
Il cane dominante è un cane equilibratissimo che pensa e decide, ha la facoltà di farlo. Lo sventolare il giornale è stata ritenuta una minaccia per il cane, non per il padrone, penso che sei rimasto fermo e composto, se fosse stata una vera minaccia avresti cambiato atteggiamento. Il cane che rispetta la leadership tiene conto dell'atteggiamento del padrone. Non si può rischiare tenendo un cane dominante che può decidere come per lui è meglio fare in presenza del padrone, se il postino starnutisce il cane attacca il postino perché ha ritenuto lo starnuto una minaccia per il padrone. Ho esagerato per rendere meglio il concetto.
Nicola, secondo me il cane deve difendere il territorio/proprietà quando io sono assente, ma la deve difendere anche quando sono presente ma solo se gli viene ordinato, ed è qui che casca l'asino!
Non casca nessun asino,
Come fai a ordinare ad un cane dominante il fermo? Secondo me il soggetto deve essere sottomesso per eseguire gli ordini. Mi sbaglierò, ma mi pare un controsenso, come se l'appuntato da ordini al maresciallo.
Confondi la sottomissione con la costrizione, un cane costretto ad eseguire non è un cane sottomesso, esegue per non subire le conseguenze. Se l'appuntato avesse a sua disposizione una bella mazza di ferro, il maresciallo ubbidirebbe all'appuntato in modo molto soddisfacente. Giovanni,
Nicola, i Pitt Bull hanno ammazzato più persone di quanto tu possa pensare, tra questi anche padroni che gli hanno dato mangiare fin da cuccioli.
Il pit, è un cane come gli altri, con attitudini diverse, è un cane adatto alla caccia alla grossa selvaggina, in Italia qualcuno lo utilizzava insieme al dogo argentino. Il pit, è una delle migliori razze, è stata definito dai cinofili (che non avevano nessun interesse nei riguardi della razza) la Ferrari dei cani. I pit, allevati per i combattimenti venivano tolti alla madre a circa trenta giorni, anche meno, è stato il cane più umanizzato di tutte le altre razze. Il pit, si sente più umano che cane, per questo i combattimenti erano spesso mortali, proprio perché i cani non conoscevano i segnali di resa e non riuscivano neanche ad avere il controllo del morso. Un cucciolo che a quattro mesi rimaneva attaccato al copertone da grande si può solo immaginare la forza e la resistenza del suo morso. Adesso i pit hanno cambiato nome, sono sempre gli stessi, ma vengono allevati e socializzati diversamente da quelli da combattimento. Mentre scrivevo ho sentito la notizia data dalla "la Vita in Diretta" di un cane corso che ha ucciso il suo padrone mentre era a passeggio, ero distratto ma cos' mi è parso di capire. Giovanni il pit, non ha avuto la diffusione che ha avuto in Italia (e non solo) il pastore tedesco, ha morso più persone di tutte le altre razza, ha ammazzato adulti e bambini, le ultime disgrazie risalgono a pochi anni fa. Oltre alle persone ha ammazzato anche pecore, tanto da renderlo inaffidabile come cane da pastore. "Non si possono raccomandare le pecore al lupo"
 
Perche', l'essere umano e' diverso? Allora e' legittimo trattare un cane come se fosse un essere umano!:)
Secondo me è giusto trattarlo da cane e rispettarlo come un essere umano. Si può fare, basta entrare in simbiosi con il cane. Non è facile per quelli che non vogliono mettersi allo stesso livello del cane. Per gli animalari è più facile portare il cane nel nostro mondo, è più facile umanizzare che animalizzarsi, peccato che al cane del nostro mondo, del nostro modo di vivere e delle nostre convenzioni non gliene frega niente. Il discorso è vecchio, vedi quanti incidenti, anche mortali avvengono perché si umanizzano i cani. Quanti bambini vengono morsi ed anche uccisi per colpa dei padroni dei cani che credono di addestrare il cane a rispettare il bambino. Ci sarebbero molto meno incidenti se si educassero i bambini a rispettare i cani. Mio nonno e mio padre non erano addestratori e neanche psicologi, per questo non mi hanno portato vicino al cane mentre mangiava per abituarlo alla mia presenza. Non sono mai stato morso dal cane mentre stava mangiando perché non mi avvicinavo e continuo a non avvicinarmi. Dopo avergli messo la scodella per terra i cani non mi vedono più, da piccolo era una questione di sicurezza, da grande lo faccio per una questione di rispetto che ho nei confronti del cane. Mancare di rispetto al cane equivale ad autorizzarlo a mancarci di rispetto.
 
Il cane l'ho mandato nel box, dopo che era entrato il postino con la moto. Fin lì era solo attento, per evitare qualcosa di dispiacevole, gli ho ordinato il "dentro" e l'ho chiuso. Il cane non lo perdeva di vista. Mi sono allontanato dai box e il postino mi veniva incontro, appena ha sventolato il giornale è partito l'attacco di Jack, (ma era chiuso).

A sette mesi, si può....."tentare!"

Appunto! Il cane dominante non è affidabile, almeno per la difesa.

Esatto, il cane equilibratissimo, non è ne dominante, ne sottomesso, ma è collaboratore, sa cosa vuole il padrone, lo rispetta, perchè viene rispettato, ha bisogno solo di qualche piccola correzione. Capisce gli stati d'animo al solo cambio di tono della voce, impara e sa tutti i movimenti del padrone e quando esso ha uno scatto, scatta anche lui e si mette sul chi va là, insomma, capisce che c'è qualcosa che non va.....Ma a trovarlo un soggetto così!
Il sottomesso, senza socializzazione, non si fida del padrone ed ha sempre paura delle conseguenze qualsiasi cosa faccia, però esegue gli ordini, appunto per non subire conseguenze.
Il dominante, come ho già detto, pensa autonomamente e agisce di conseguenza, perchè sopra di lui non c'è nessuno. Ed è qui che ti do ragione, l'addestramento fatto al cane con questo carattere, prima o poi viene dimenticato e poi devi stare attento a come ti poni a questi cani, perchè una mossa sbagliata non verrebbe accettata e lui prenderebbe il sopravvento...... non è affidabile.

Jack non è per niente dominante, ma nel modo più assoluto, anzi è un patatone con tutti i membri della famiglia e con gli altri cani che ho, mai dato adito di pensarlo. Ma non è nemmeno sottomesso. Si fa rispettare, questo si, ma questo grazie alla sua mole. Cambia atteggiamento con persone che non conosce o cani che non ha mai visto. Ubbidiente ai richiami e a qualche ordine. Insomma è un bravo figliolo:mrgreen:.

Io invece credo che non centri niente la sottomissione con la costrizione, nell'esempio che ho riportato. Penso invece che il cane che al comando "fermo", lo esegue, perchè rispetta il padrone, eseguendo quello che lui vuole, gli ordini sono due; "Attacca" e "Fermo", li deve eseguire alla perfezione. Non c'è costrizione e neanche sottomissione, perchè, (sempre per come la vedo io eh, non sono addestratore, solo piccola esperienza), Il cane già ha visto un potenziale pericolo nella persona estranea, quindi per sua natura agisce. E' il "fermo" che è più difficile, deve essere un cane molto equilibrato per eseguire, deve fare squadra col padrone, il padrone è lui sono posti allo stesso livello. Salva la vita e si salva la vita, così dovrebbe vederla dal punto di vista logico, ma deve essere sempre il padrone ad ordinare, non perchè comanda, ma perchè si è accorto o ha capito per primo del pericolo L'ordine "fermo" dovrebbe essere per il cane come; "pericolo cessato".

Per i Pit, caro Nicola, non ci siamo, non ci siamo proprio. Si è vero che il Pastore tedesco morde e uccide, per svariati motivi dei quali possiamo parlare per ore. Ma è anche vero, che un Pastore tedesco, cresciuto come si deve è la razza più affidabile sulla faccia della Terra. A volte si legge... Un pastore tedesco, ha ucciso un bambino con cui giocava, ok, ma con un morso solo, che ha avuto la sfortuna di ledere un'arteria. Non lo ha certo dilaniato come hanno fatto tutti i Pit che hanno ucciso esseri umani e animali! Sono due razze diverse, il Pastore affidabilissimo, tanto è vero che viene usato come cane da lavoro in molti e svariati bisogni, Difesa, guardia, ricerca persone, catastrofi, polizia, guida ciechi, difesa bambini e altro. Il Pit, come detto è una razza inaffidabile, mandibola potentissima, paragonata a quella della iena, un pò più potente. Se ti prende ad uno stinco, non ti molla se non te lo stacca dalla gamba. Con un Pastore te la cavi con qualche decina di punti di sutura.
Dai retta, i cani da presa sono tutta un altra cosa, ....Corso, Mastino di Bordeaux, Amstaf, Presa Canario, Pitt Bull, Bull Terrier, (questo forse un pò meno), e tanti altri, dimmi dove li hai visti utilizzati se non nei combattimenti.
In Italia il pastore tedesco, non è stato mai visto come cane da pastore. Gli allevatori, (nostri) hanno selezionato diversamente, guardando più al mercato che all'utilità.
In Germania ancora qualche linea di sangue lavora col bestiame in modo egregio e cuccioli del genere sono richiesti anche in altri Stati, finanche in Australia.
Adesso come adesso, non sarebbe, ho detto non sarebbe idoneo al gregge, ma stai pur certo che se nasce in una stalla a contatto con pecore, capre, vitelli, farà il suo lavoro, ma per adesso la moda predilige i Boder Collie.
Ciao Nicola, è sempre un piacere.
Scusate di nuovo i nostri fuori tema......Perdono Martinuzzu [Friends_emoticon.g:
 
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Secondo me i cani hanno più paura di essere abbandonati. Giovanni, hai usato il cibo come premio, si può fare anche senza affamare e chiudere il cane per più giorni. Molti addestratori professionisti si riempiono la bocca con paroloni, in realtà fanno quello che faceva mia nonna quando portava da mangiare alle galline. Oggi o domani andrò a prendere la bretoncina di un mio amico, lui non ha tempo di dargli qualche dritta, non gli dirò mai di farla digiunare per ottenere l'attenzione del cane, non serve. Mi basta qualche giorno per l'amalgama, dopo incomincio con un guinzaglio lungo e qualche biscottino.:) Il cane interagisce quando gli dimostriamo giorno per giorno che siamo più bravi e più forti di lui. Interagisce quando ci concedere la sua sottomissione, ma questo non avviene tramite il bocconcino. Il cane non si sottometterà mai per una scodella di pasta, forse lo fa credere per sfruttare la situazione, ma al momento opportuno ci farà una pernacchia e si approprierà del ruolo che gli spetta di diritto perché se lo è guadagnato. "A casa fa tutto quello che voglio e fuori è sordo a qualsiasi richiamo" è un classico. Addestriamo perché pretendiamo dal cane quello che per il cane non è naturale, Quando al cane gli viene chiesto di fare qualcosa che va contro il suo istinto, smette di collaborare e si limita ad eseguire e noi smettiamo di essere leader, un leader non può andare mai contro quelli che sono gli istinti e gli interessi del cane, non può andare contro le leggi che governano il branco. Adesso subentrano le varie tecniche di addestramento, una buona tecnica è quella che fa sembrare una esercizio imposto, per una dote naturale. Nulla a che vedere con la socializzazione. Il pastore tedesco è la razza in assoluto che ha morso le persone senza apparente motivo più di tutte le altre razze. E' vero che i cani equilibrati stanno nelle mani di persone equilibrate, quindi addestramenti per incentivare l'aggressività del cane sono fatte da persone incompetenti, come lo sono quelli che elogiano il cane quando manifesta aggressività nei confronti di persone in presenza del padrone. Un cane che abbaia al postino in presenza del padrone non è un cane socializzato, prendere l'iniziativa in presenza del padrone è una mancanza di rispetto nei confronti del padrone. Il cane ha responsabilità in assenza del padrone, quindi è giusto che abbaia e difende la proprietà, ma alla vista del padrone si deve scaricare di qualsiasi responsabilità, senza nessun ordine deve allontanarsi dal cancello e cedere lo scettro del comando al padrone. Non deve disinteressarsi ma si deve limitare a tenere sotto controllo la situazione. Un cane socializzato è molto più affidabile di uno addestrato, io dei cani minacciati dai padroni ad allontanarsi dal cancello non mi fido. Giovanni quando avrai un cane che ti cederà questi tipi di precedenze avrai un cane affidabile e potrai far entrare qualsiasi persona in giardino senza ordinare, chiudere o legare il cane. Logicamente sono solo mie opinioni.:rolleyes: Credo che sono abbondantemente fuori tema.

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Secondo me il cane ha fatto il suo dovere. A parte che si trovava chiuso nel suo box ed ha cambiato atteggiamento solo all'avvicinarsi dell'estraneo, (postino), ed ha cominciato a manifestare aggressività solamente allo sventolare per aria del giornale. Non so la reazione se sarebbe stato libero, ma frenare l'istinto naturale ad attaccare un potenziale pericolo, è molto difficile. Il cane potrebbe pensare che il padrone non si sia accorto del pericolo imminente e prende l'iniziativa. Come quando il cane da ferma, trova e ferma il selvatico non visto dal padrone o il segugio scova la preda e da voce al padrone che non l'aveva vista. Lo so è un esempio diverso, ma ci può stare, perchè si sfruttano in entrambi i casi, le doti naturali del cane.

Guarda questo video, il cane agisce in certi casi di sua spontanea volontà, per difendere il padrone.


Da dove hai preso la notizia che il pastore tedesco detiene il primato dei morsi all'uomo? Io credevo che fosse il Pitt bull e il barboncino, altra razza che attacca "volentieri" l'uomo è il Kangal.
Ma secondo me non si può fare una stima per razza, ma per soggetto. Conoscevo un bracco tedesco, fortissimo a caccia, avrà morso decine di persone, anche il figlio del proprietario che lo accudiva ogni giorno..... chissà cosa gli passava per la testa!

Vedi Nicola, il tuo amico ha un Breton ed anch'io avrei fatto come descrivi tu, ma qui stiamo parlando di un pastore dell'Asia centrale, maschio per giunta, sono cani, (come i maremmani), con i quali puoi interagire ben poco, per loro esiste solo il bianco e il nero.....il grigio non lo capiscono, sono autonomi, fanno quello che fanno per natura e non è facile farsi ascoltare.
Ho una Maremmana, cresciuta da due mesi, non ha mai accettato carezze, non viene quando la chiamo e non c'è stato niente da fare. Quando invece vengono i miei nipoti, diventa una scema, si fa fare tutto quello che vogliono, un passo fanno loro e uno ne fa lei. L'altro giorno è venuto il proprietario del terreno confinante ed ha cominciato a potare gli alberi di ulivo. Finchè stava nel suo terreno, si limitava a segnalarlo con abbai e a sbattere la coda, ma quando ha cercato di avvicinarsi per scambiare quattro chiacchiere, lo ha fermato, senza attaccarlo, ma era lì lì per farlo. L'uomo si è fermato ed ha indietreggiato e lei è tornata indietro, ma non lo perdeva di vista e lo segnava a voce e a vista. Ho preso questo episodio come difesa del territorio e sono sicuro che se l'uomo non si sarebbe fermato e indietreggiato, lo avrebbe attaccato e morso. A questa razza non gli puoi fare nessun addestramento, non lo accettano.
 
Questo non ha a che fare con la discussione, ma il tuo post mi ha fatto ricordare di Redo, lo spinone che Papa' aveva quando nacqui io. Redo era infido e mordeva di brutto, specialmente mentre mangiava se credeva che qualcuno gli volesse portare via la pappa. Quando nacqui io pero' divento' pazzo d'amore per me. Mi faceva la guardia. Dormiva sotto la mia culla, e lasciava a malapena Mamma e Papa' avvicinarsi a me. Io naturalmente non ricordo tutto questo perche' ero troppo piccolo--me lo raccontarono loro. E anche loro dovevano stare attenti. Se per caso io mi mettevo a piangere mentre mi cambiavano, o mi prendevano in braccio e piangevo, rischiavano i morsi. Con me non dimostro' mai aggressivita'. Per lui ero il dio biondo. Pero' ancora ero nella culla, chissa' se crescendo e avvicinandomi a lui mentre mangiava, o tirandogli la coda (come fanno i bambini) non avrebbe morso anche me. Percio'Papa' a malincuore lo dette via.
 
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