Re:

Re:

ciromenotti ha scritto:
Si avevo letto la cosa ieri,ma non ho dato importanza,anche perche' esiste il decreto Nazionale,l'aver impugnato il piano faunistico venatorio non stabilisce giuridicamente un dato di superamento di una legge europea e nazionale.Sicuramente,se avessimo tra le mani il ricorso completo, potremmo vedere del perche',probabilmente nel piano non avranno specificato le indicazioni del decreto nazionale,due righe messe li per farsi pubblicita non ci dicono nulla....
IO non vorei avere il ricorso tra le mani!!!Vorrei avere loro!!!! [censored.gif] [censored.gif]
 
Re:

Re:

18-06-86 ha scritto:
io ho trovato il comunicato se vi puo interessare (dovrebbe essere questo)

COMUNICATO STAMPA
Milano 29 gennaio 2008

Il TAR della Lombardia accoglie il ricorso della LAC e sancisce che le Zone
di Protezione Speciale sono vietate alla caccia

Con una importantissima e innovativa sentenza, gravida di conseguenze su
tutto il territorio nazionale, il Tribunale Amministrativo Regionale della
Lombardia ha accolto il ricorso presentato dalla Lega per l'Abolizione della
Caccia (avvocato Claudio Linzola) contro il piano faunistico venatorio della
provincia di Pavia, nella parte in cui consentiva l'attivita' venatoria
nella Zona di Protezione Speciale delle risaie dela Lomellina.

Dichiara Guido deFilippo, segretario LAC: "Parrebbe ovvio che le zone
espressamente votate alla conservazione dei migratori secondo il dettato
della Direttiva Uccelli dell'Unione Europea siano interdette a un'attivita'
che consiste proprio nella distruzione degli stormi in transito o in sosta,
ma cosi' non e' per gli amministratori di Pavia e di altre province
italiane".

La zona in questione e' tra l'altro vastissima e di importanza strategica
per una enorme varieta' di specie legate agli ambienti umidi.

Troppo spesso gli intenti del legislatore europeo in difesa della Natura
sono stati elusi in ambito locale: si tratta invece di obblighi stabiliti
per un percorso di tutela concreta della vita selvatica.

stefano
Ma ci si rende conto delle falsità che dicono questi?Purtroppo mi tocca [censored.gif] [censored.gif]
 

IL TACCI

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I nostri amici della Lac stanno dando con molta enfasi la notizia della presunta bocciatura da parte del TAR Lombardo del piano faunistico venatorio della Provincia di Pavia per la parte riguardante la ZPS delle risaie della Lomellina.

In sostanza secondo loro il TAR avrebbe stabilito che la caccia è incompatibile con le ZPS......!!!!

Poichè sarebbe cosa alquanto strana, nonchè di una gravità inaudita se vera per i risvolti che potrebbe assumere su scala nazionale, vorrei sapere se qualcuno di voi è a conoscenza della cosa nei dettagli.....

Un saluto

Sandro
 
Re: LAC, T.A.R. LOMBARDIA & ZPS

MA bisogna ammettere che la fobia che noi coltiviamo nei confronti della caccia loro l'hanno per farla chiudere.In un paese democratico ,dove esistono centinaia di parchi ecc ecc ,e dove esiste territorio cacciabile ,ognuno dovrebbe ritagliarsi il suo spazio e godere delle proprie passioni,rivolgendo energie e tempo a tutelare ambiente ,flora e fauna in modo serio.Invece questi signori,MOOOOLTO PIù FURBI ED ORGANIZZATI DI NOI ,la fanno sempre franca e senza sborsare una lira!!! [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif] Il dramma della nostra categoria è che a forza di farci sentire dei coglioni ,alla fine ci riescono.Se l'energia ,le idee ,e gli AVVOCATI ,che hanno gli animalisti (190000 tesserati contro i ns 750000 PAGANTI ) ,gli avessimo noi [Trilly-11-11.gif] [Trilly-11-11.gif] [Trilly-11-11.gif]
 
Re: LAC, T.A.R. LOMBARDIA & ZPS

NOOOOOOOO sono andato sul loro sito e non sono 190000 come credevo ,ma 190000 in TUTTA EUROPA !!!!!SOLO LA NOSTRA CATEGORIA PUò SOPPORTARE TALI MINORANZE.E POI DICONO CHE SIAMO CATTIVI [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif]
 
Re: LAC, T.A.R. LOMBARDIA & ZPS

Uso questo post per NON aprire nuova discussione...

2 notizie "ambientaliste" di oggi che meritano un po' di attenzione....

Il Governo ha stabilito di impugnare, davanti alla Corte Costituzionale, la legge sulla caccia approvata in Friuli Venezia Giulia dal precedente Consiglio regionale lo scorso marzo perche', stando a quanto indicato nel documento che motiva la decisione, essa viola la Costituzione, lo Statuto speciale, precise competenze statali e alcune direttive CEE.

Credo e spero si parli del VECCHIO governo......


LIVORNO. L’Italia è stata di nuovo condannata dalla Corte di giustizia europea e stavolta per non aver rispettato la normativa comunitaria sulla protezione degli uccelli: a seguito dell’adozione da parte della Regione Liguria di una legge regionale derogatoria rispetto ai limiti imposti dalla direttiva uccelli in riferimento alla caccia, l’Italia è venuta meno agli obblighi imposti dalla disciplina europea sulla protezione dell’avifauna.

Si ripropone dunque l’ennesimo caso della “caccia in deroga” un buco nero nella direttiva uccelli. Ogni anno in molte aree del Paese si abbattono milioni di piccoli uccelli, in particolare passeriformi (passeri, fringuelli, peppole), che scherzo del “destino” la direttiva esclude dalle specie cacciabili dalla porta, ma che fa rientrare dalla finestra attraverso il meccanismo della deroga. E’ l’articolo 9.1. della direttiva uccelli (direttiva 79/409) quello che prevede deroghe per fini ludici o deroghe per piccole quantità oppure per prevenire i danni alla salute, alla sicurezza pubblica e aerea, alle colture, al bestiame, ai boschi, alla pesca e alle acque, alla flora e alla fauna.

La direttiva uccelli però ha lo scopo di garantire la protezione, la gestione e la regolazione di tutte le specie di uccelli viventi allo stato selvatico nel territorio europeo. Esistono elenchi di specie protette dove il fringuello è menzionato ed elenchi di specie non cacciabili dove lo storno non compare.
Per il legislatore ligure però il fringuello e lo storno sono cacciabili rispettivamente per un prelievo massimo stagionale pari a 100 unità per cacciatore e a 150 unità sempre per cacciatore.

Ecco dunque che la Commissione nell’aprile del 2006 mette in mora l’Italia e introduce un ricorso dinanzi alla Corte di giustizia impugnando la legge regionale sul regime di deroghe alla direttiva (l.r. 36/2006). Mentre il presidente della Corte dispone la sospensione dell’applicazione della legge con ordinanza.

E tutto questo perché - secondo la Commissione - la Liguria identifica le specie cacciabili in maniera generale ed astratta, senza limiti di tempo e perché l’elenco delle specie non è sottoposto a revisione annuale obbligatoria. La Commissione sottolinea poi che la legge regionale è all’origine di provvedimenti esecutivi non conformi alla direttiva, quali le delibere della Giunta Regionale ligure.

E fa anche notare che la legge regionale 35/2006, che sostituisce quella del 2001 a decorrere dal 1° novembre 2006, instaura un quadro generale per la concessione di deroghe che appare conforme alla normativa comunitaria, ma che la legge regionale 36/2006, adottata lo stesso giorno, autorizza le deroghe in modo contrario alla direttiva per la stagione venatoria 2006/2007 per quanto riguarda la specie storno.

Dal canto suo però, l’Italia nel controricorso presentato alla Corte, si limita a trasmettere gli argomenti della Regione Liguria riproducendoli testualmente, ma senza farli propri, non chiede il rigetto del ricorso della Commissione e neppure la condanna alle spese. Al contrario, condivide l’analisi della Ue tanto che propone, dinanzi alla Corte costituzionale, un ricorso sulla costituzionalità della legge regionale ma su quella del 2001 sulle stesse basi del ricorso per inadempimento

Questa è una brutta nuova per GRIFONERO e SERGIO....... specie in prospettiva.......

Un saluto

Sandro
 
Si avevo letto la cosa ieri,ma non ho dato importanza,anche perche' esiste il decreto Nazionale,l'aver impugnato il piano faunistico venatorio non stabilisce giuridicamente un dato di superamento di una legge europea e nazionale.Sicuramente,se avessimo tra le mani il ricorso completo, potremmo vedere del perche',probabilmente nel piano non avranno specificato le indicazioni del decreto nazionale,due righe messe li per farsi pubblicita non ci dicono nulla....
 
io ho trovato il comunicato se vi puo interessare (dovrebbe essere questo)

COMUNICATO STAMPA
Milano 29 gennaio 2008

Il TAR della Lombardia accoglie il ricorso della LAC e sancisce che le Zone
di Protezione Speciale sono vietate alla caccia

Con una importantissima e innovativa sentenza, gravida di conseguenze su
tutto il territorio nazionale, il Tribunale Amministrativo Regionale della
Lombardia ha accolto il ricorso presentato dalla Lega per l'Abolizione della
Caccia (avvocato Claudio Linzola) contro il piano faunistico venatorio della
provincia di Pavia, nella parte in cui consentiva l'attivita' venatoria
nella Zona di Protezione Speciale delle risaie dela Lomellina.

Dichiara Guido deFilippo, segretario LAC: "Parrebbe ovvio che le zone
espressamente votate alla conservazione dei migratori secondo il dettato
della Direttiva Uccelli dell'Unione Europea siano interdette a un'attivita'
che consiste proprio nella distruzione degli stormi in transito o in sosta,
ma cosi' non e' per gli amministratori di Pavia e di altre province
italiane".

La zona in questione e' tra l'altro vastissima e di importanza strategica
per una enorme varieta' di specie legate agli ambienti umidi.

Troppo spesso gli intenti del legislatore europeo in difesa della Natura
sono stati elusi in ambito locale: si tratta invece di obblighi stabiliti
per un percorso di tutela concreta della vita selvatica.

stefano
 
Il ricorso fu fatto nel giugno scorso...ecco qua:

26/06 2006

LOMBARDIA - IMPUGNATO PIANO FAUNISTICO VENATORIO IN LOMBARDIALa LAC, difesa dall'avvocato Claudio Linzola, ha impugnato avanti al TAR il Piano faunistico venatorio della Provincia di Pavia, approvato dal Consiglio Provinciale di Pavia il 22 marzo 2006, perché omette di includere nelle aree dove la caccia è vietata l'importantissima zona umida "Risaie della Lomellina" di 30.656 ettari, istituita dalla Regione Lombardia come ZPS (zona di protezione speciale) ai sensi della direttiva 94/43/CEE, in cui la caccia è vietata ai sensi della Legge 394/91 (LAC Lombardia, 26 giugno).



...comunque ora ci sarà il ricorso al Consiglio di Stato.....
 
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