> L'ambientalismo e le colpe di Bassolino
> Giovedí 17.01.2008 10:06
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> Vincenzo Pepe
> Presidente Fare Ambiente -
> Movimento Ecologista Europeo
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> Sono Docente di Diritto dell’ambiente presso la Seconda Università degli
> Studi di Napoli e Presidente nazionale del Movimento ecologista europeo
> FareAmbiente: Sono campano e non nascondo il disagio, la vergogna per una
> delle più squallide tragedie ambientali di Napoli e dell’Italia. Napoli ha
> una grande storia, una grande tradizione di civiltà e di cultura, da
> Giambattista Vico a Gaetano Filangieri, Benedetto Croce, per non parlare di
> Masaniello e del grande Carlo III di Borbone. Napoli da grande capitale
> europea è diventata nel mondo il simbolo della spazzatura, dell’inefficienza
> del sottosviluppo economico e culturale, della camorra, delle speculazioni
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> Del clientelismo e del sistema di potere dittatoriale bassoliniano.
> L’assetto di potere bassoliniano come è stato denunciato più volte dal
> filosofo napoletano, Aldo Masullo, ha minato il rapporto fiduciario tra
> cittadini e istituzioni. Non c’è più fiducia e dialogo tra potere e
> cittadini mentre il potere si è arroccato e mira solo a conservare se stesso
> Nella storia di Napoli, il popolo si è sempre ribellato ai governatori e
> ai
> vice-re incapaci di governare. Oggi il governatore Antonio Bassolino si è
> dimostrato oltremodo incapace, soprattutto, di assumersi le proprie
> responsabilità politiche e quando afferma“io non mi dimetto perché sono
> ancora utile” dimostra un’assoluta incuranza del pericolo per l’ordine
> pubblico che può ingenerare il credersi insostituibile a dispregio del
> popolo.
> La maggioranza del popolo campano non si sente per niente rappresentato da
> questo governatore che non ha più nessuna credibilità istituzionale. Non si
> riesce a capire perché il Centro sinistra che pur non lo stima non nuove
> nessun passo per metterlo da parte, rischiando di perdere consenso non solo
> in Campania ma su tutto il territorio nazionale.
> Noi di FareAmbiente da anni denunciamo il fallimento della politica
> dell’ambientalismo tradizionale, soprattutto, quello dei Verdi e Antonio
> Bassolino ha la grande responsabilità di essersi fatto condizionare
> dall’ambientalismo dei No. No alla Tav; No al Mose; No all’eleolico; No al
> Ponte sullo Stretto; No al nucleare; No ai termovalorizzatori. Questo modo
> di fare ambientalismo è contro lo sviluppo sostenibile perché ogni
> fondamentalismo prima o poi finisce per nuocere alla causa.
> La tutela dell’ambiente deve essere al primo posto nell’Agenda della
> politica della sinistra e della destra per realizzare lo sviluppo
> sostenibile e non il ritorno demagogico al mondo bucolico di Lucrezio. Aver
> detto No ad ogni tipo di impianto per il ciclo integrato dei rifiuti ha
> portato in Campania al proliferare delle discariche anche nelle aree
> protette, facendo venir meno la ragione profonda della nascita delle aree
> naturali protette.
> Hanno ragione I cittadini di Terzigno, area compresa nel Parco Nazionale del
> Vesuvio, a ribellarsi, e I cittadini di Pianura perché non hanno più fiducia
> nelle istituzioni. Avevano promesso la bonifica ma da anni non è stato fatto
> niente. L’attuale ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio che ha
> elargito consulenze forse più di Bassolino deve dimettersi perché
> rappresenta la causa prima del disagio ambientale in Italia; dice di non
> avere competenza in materia di rifiuti ma non è stato lui a mandare via ,
> l’ex Commissario straordinario per I rifiuti, Guido Bertolaso? Non era
> Pecoraro Scanio a manifestare contro il termovalorizzatore di Acerra? Non è
> stato questo ministro che di ambiente capisce molto poco ad organizzare la
> Conferenza sul clima ove è stato ridicolizzato dal fratello dell’attuale
> Presidente del Consiglio dei ministri?
> C’è da avere vergogna di questa classe dirigente. FareAmbiente è contro
> questo modo demagogico di tutelare l’ambiente. I napoletani e gli italiani
> non meritano questa classe dirigente. C’è da fare appello agli intellettuali
> ai professionisti, ai giovani, a tutti I cittadini per ritrovare la
> passione civile, per ribellarsi contro questa incapacità e malcostume
> politico. Benedetto Croce ci ha insegnato che nei momenti della confusione
> bisogna ritrovare il fondamento e il fondamento è la nostra libertà, la
> dignità, l’orgoglio di essere cittadini liberi e combattere ogni tipo di
> sopruso e di malgoverno. Dobbiamo lavorare tutti per una Napoli libera dalla
> spazzatura e dall’ambientalismo demagogico ma, soprattutto, dal potere
> monolitico e sordo del sistema bassoliniano.
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