COLPO DI SCENA: GLI ITALIANI PROMUOVONO LA CACCIA!

Re: COLPO DI SCENA: GLI ITALIANI PROMUOVONO LA CACCIA!

C'è un aspetto, tra i tanti, che mi ha interessato, leggendo il dettaglio dei dati di questo sondaggio. Mi ha interessato perchè conferma appieno una cosa di cui sono sempre stato convinto.
Copio incollo dalla sintesi del sondaggio:
Dalla lettura di tali dati emerge il principale risultato di questo studio:
il 47% degli italiani 18-80enni è – con maggiore o minore intensità –
ostile all’attività venatoria (prevalgono qui le donne, gli ecologisti, gli
elettori dal centro sinistra all’estrema sinistra),

La conferma del mio pensiero è in quanto segue: l'atteggiamento beceramente anticaccia preso da alcuni esponenti di spicco del centrodestra (nonostante alcuni politici del cdx che hanno continuato a metterci la faccia e la credibilità, a favore della caccia, e gliene va dato merito), insomma, le varie brambille, martini ecc, da un lato hanno perso credo irrimediabilmente un serbatoio di voti importante (non scopro certo l'acqua calda se dico che, dopo i pecorari passati, la stragrande maggior parte dei cacciatori italiani ha votato cdx, ed ora si è rotta definitivamente i maroni, me in primis), ma dall'altro guadagneranno in termini elettorali poco o nulla.
Giusto qualche pacca sulle spalle, per dire quanto sono brave, da parte di questi vermi di animalisti, figli di una cultura antiumana che nulla ha a che vedere con la destra liberale e conservatrice, politicamente e culturalmente morente, elettoralmente sparita ma cui queste deficienti sono riuscite ad applicare la mascherina dell'ossigeno.
 
Re: COLPO DI SCENA: GLI ITALIANI PROMUOVONO LA CACCIA!

58beppe ha scritto:
x gli sparatutto e non specialisti .....
X me sono 2 categorie diverse: gli sparatutto ..... va beh è chiaro, oltre al vagare x sparare e poco più anche agli uccelletti, propongono continue istanze e casini politici x essi in primis ed offendono il nemico e le aavv in secundis; i secondi sono i "vagatori x le campagne che sparano spesso a quello che vola e rastrellando", fregandosene del fatto che con quella modalità "disturbano" gravemente intere altre categorie che sono ferme di fatto o che rispettano nella specializzazione scelta i selvatici tanto inseguiti dagli "sparatutto e non specialisti". La differenza è netta x me, conoscendo anche specialisti di turdidi che quando sono in movimento puntano solo a quello e correttamente non insidiano la stanziale ad es. e non si appostano a 100m o meno vicino ad una botte od appostamento.
Che siano legali NESSUNO LO METTE IN DISCUSSIONE ..... salvo uccelletti, nè lo ho personalmente mai messo in discussione, ma che "eticamente e praticamente sul territorio, verso gli agricoltori, e molte categorie di cacciatori CHE AVREBBERO PARI DIRITTI" stiano diventando un grosso problema venatorio e di frizione-divisione interna CERTAMENTE Sì, xchè troppo pochi si comportano come quelli sopra indicati che esistono. E le tensioni con le aavv di queste 2 categorie di cacciatori sono evidenti ..... cadendo poi in contraddizione spesso nell'invocare unità, il partito, libertà anarchiche, senza precisa e netta condanna del bracconaggio, non rispetto dei beccacciai, ..... .

Negli anni 80 siamo diventati 2.000.000 ..... ed allora si faceva MOLTO meno x l'ambiente di quanto OGGI di fa in 700.000 circa. E' una chiave di lettura semplice e storica; eravamo (c'ero anche io) tanti cacciatori SFATICATI in maggioranza che sparavano e basta, con sensibilità e rispetto ad ambiente-agricoltura-selvatici pari a ZERO ..... e la 157/92 è stato il risultato di simili scriteriati menefreghisti comportamenti e miopia strategica.
Occorre poi anche contestualizzare i ragionamenti forumistici "macro": ..... il mio discorso è "generale" e non si riferisce certo a tutti quelli degli anni 80 con tanto di nome e cognome ..... o che tutti erano sfaticati ..... ricordando che le catture di lepri si facevano già da allora ....., ma la maggioranza pensava a sparare, finiva l'anno venatorio, deponeva il fucile, rinnovava annualmente la licenza e ricominciava a parlare di caccia all'apertura successiva e così via, ..... fregandosene di tutto quello che succedeva nel frattempo e di gestione della natura e dell'ambiente.

Questo modo di intendere la caccia è continuato fino a quasi i giorni nostri ed OCCORRE CAMBIARE x il bene della caccia e dei cacciatori: senza volontariato venatorio, difesa dell'habitat, gestione dello stesso, confronto redditizio e rispettoso col mondo agricolo, confronto negli enti parco, maggiore regolarità nei comportamenti venatori, maggior rispetto delle regole, espulsione dei bracconieri, dibattito duro ma rispettoso coi verdi, ..... NON si va più da nessuna parte e se si richiede nostalgicamente la "sparatoria sui celletti xchè non c'è niente in un territorio ..... frutto solo della incapacità di gran parte dei cacciatori ed amministratori locali in verità" ..... rischiamo solo di accellerare la chiusura della "caccia sociale", salvo riserve.
Questo invece è molto chiaro x chi appena conosce la politica venatoria reale in Italia e come testimoniano le recenti sconfitte e batoste preannunciate in Parlamento x il ns mondo "causa timing sbagliato e palesi forzature venatorie basate su posizioni fondamentalistiche ed estremistiche da dilettanti allo sbaraglio". Ed io ho contribuito a fondare il Cpa negli anni 90 chiaro ??

Dopo di che, personalmente massimo rispetto delle idee altrui, con educazione e rispetto reciproci però, xchè io non dico "cretinate (sig. euge)" esattamente come non le dice nessun altro, al massimo si dissente e si critica, o si hanno pensieri diversi (es.: x lei è la specializzazione il male della caccia) ed ipotesi di soluzione diversi, ma FATTI, norme e numeri nazionali sono sempre a supporto come METODO delle mie tesi.
io per cretinate mi riferivo a quando ci ammazziamo x il passo migliore,affilo ecc,nn certo a lei
le spiego perchè la specializzazione secondo me è dannosa:
è utile xchè riflette il territorio

gioia tauro è diversissima da comacchio anche venatoriamente

ma è dannosa xchè io cacciatore medio mi sento prima di tutto uccellinaro,e quindi combatto contro il capannista,il cacciatore di botte,che si offendono e reagiscono
e facciamo una guerra fratricida
tipo sparta e tebe, poi lo stesso vincitore è talmente spossato che arrivano i lipu a offenderci
rappresentati nel mio paragone da filippo secondo
è la grecia,cosi come la caccia è fregata

solo che noi possiamo reagire,
ci vuole si la specializzazione
ma bisogna essere uniti nella diversità
scambio e nn guerra

le faccio un paragone etnico
gli INGLESI sono diversissimi da noi,è innegabile,
noi nn dobbiamo uniformarci a loro,ne loro a noi
però nessuno è superiore all'altro
uno è più bravo in tal cosa,l'altro in talaltra
e alla fine ci compensiamo
ci dobbiamo scambiare doni
e ricordarci che siamo tutti UOMINI

COSI COME I CACCIATORI SONO TUTTI TALI PRIMA DI ESSERE VALLIGIANI ETC

I BRACCONIERI SONO COME GLI ASSASSINI SE SI FA IL PARAGONE CACCIATORE= INTERA UMANITà

BISOGNA PUNIRLI MA MOLTO TEMPO DOPO,SE LO SI RITIENE GIUSTO PERDONARLI

è COME PER GLI ASSASSINI,
ALCUNI LI PERDONANO
ALTRI NO

E IO,ALMENO IN QUESTO PERIODO,MI SCUSO SE LEI LA PENSA DIVERSAMENTE, SONO PER IL NO
 
Re: COLPO DI SCENA: GLI ITALIANI PROMUOVONO LA CACCIA!

MUARMAULIN ha scritto:
...anche se, con i media contro, ho terrore di un altro referendum! [eusa_hand.gif]
Terrore? E perchè?
Magari lo facessero! Si smerde**bbero ancora una volta!
A me non fanno paura per niente perché a differenza di molti di voi "spaventati dai referendum" conosco la realtà dei fatti.
Gli Italiani non vanno a votare più neanche i Referendum importanti
come quelli sul diritto del lavoro o sulla riforma della legge elettorale. Credi davvero che andrebbero a votare uno contro la caccia....poi ora che la gente fatica ad arrivare a fine mese tra la crisi e la disoccupazione galoppante? Con 1000 altri problemi gli Italiani si sentirebbero solo presi per i fondelli.
Vi ricordo che da 15 anni a questa parte non è stato più raggiunto alcun Quorum, fatta eccezione per il referendum Costituzionale (per cui non è richiesto il quorum essendo Costituzionale) nel 2006 e dove andò a votare poco più del 50% degli aventi diritto, l'altra metà d'Italiani restò a casa malgrado si proponesse di stravolgere la II parte della Costituzione (e quando qualcuno cerca di toccare la Costituzione Italiana si sa, a quel punto si risveglia anche i morti)...malgrado tutto ci fu un largo disinteresse!
Comunque dopo il 1995 tutti i referendum fatti sono stati una costante scaletta in discesa per arrivare a quello di un anno fa dove abbiamo toccato per la prima volta un'affluenza alle urne di a malapena il 23%.
Facendo due statistiche visto l'abbandono che c'è stato anche alle ultime elezioni amministrative di quest'anno dove per la prima volta nella storia del nostro paese il 35% dei cittadini si è rifiutata di andare a votare, un qualsiasi referendum fatto quest'anno avrebbe avuto sicuramente un'affluenza ancora minore... dell'ordine del 17-18%.

I referendum in Italia sono morti da tempo.
Lo vedremo anche l'anno prossimo con quello sull'Acqua che benché abbia riscosso molti consensi e firme sono sicuro che sarà un nuovo fallimento e inutile sperpero di denaro pubblico.
Come dissero gli stessi promotori: raggiungere le firme per farlo è la cosa meno complicata. Ma la cosa davvero difficile è riuscire a convincere la metà più uno degli aventi diritto ad andarlo a votare.
E di questi tempi non è solo difficile, è pura Utopia!
 
Re: COLPO DI SCENA: GLI ITALIANI PROMUOVONO LA CACCIA!

Questo sondaggio è da tenere stretto..
Speriamo che qualche politico serio lo tenga sotto'occhio e che con la scusa di avere qualche voto in più si facciano un pò anche gli interessi dei cacciatori.. State tranquilli che se un sondaggio viene confermato e viene fuori che più del 50% degli italiani non è contrario alla caccia, è la volta che si fa dietro front e si comincia davvero a discutere di qualche legge... "a nostro favore".
Io che sono in Piemonte ho esultato quando la "Mercedes" Bresso è stata mandata a casa, ora aspetto e spero che qualcosa cambi. Ormai la piuma da noi è ridotta all'osso.. Nel tesserino è già tanto avere gazza, cornacchia nera/grigia.... [censored.gif] [censored.gif]

Mi preme poi sottolineare una parte del sondaggio, che riprendo dalla Fonte ASCA :

"Cruciale risulta poi essere la questione dell'informazione sulla caccia e il nesso esistente tra informazione e consenso. E' stata verificata in primo luogo la conoscenza di diciotto limiti all'esercizio della caccia esistenti - a volte da molto tempo - nel nostro Paese: solo 5 (dei 18) sono i limiti che risultano conosciuti da almeno la meta' del campione. Tirando le somme, si osserva una grande ignoranza: il 45% dei nostri connazionali non sa niente o quasi dei limiti alla caccia imposti dalle normative attuali; il 28% ne conosce solo alcuni; non piu' del 27% risulta ampiamente informato.

Circa un terzo di coloro che si dichiarano ostili alle attivita' venatorie e' totalmente o quasi totalmente non informato circa i suddetti vincoli: esiste quindi una correlazione statistica assai forte tra la notorieta' delle norme, il consenso per esse e la buona valutazione della caccia."



Le nostre associazioni, indipendentemente da quella specifica di appartenenza di ognuno di noi, dovrebbero allora e semplicemente mettere insieme le forze per "INFORMARE" sulla caccia. Lasciamo da parte poi i progetti o modifiche di legge che ogni tanto le hanno fatte essere in disaccordo, ma almeno sull'informazione devono unirsi.
NON E' POSSIBILE CHE FIN'ORA L'INFORMAZIONE APPARTENGA SOLO AGLI AMBIENTALISTI, CHE CI HANNO SEMPRE E COSTANTEMENTE E SOLAMENTE DESCRITTI COME DEGLI IGNORANTI E SANGUINARI CHE UCCIDONO DEI POVERI ANIMALETTI INDIFESI PERCHE' NON SANNO COS'ALTRO FARE... Ed è inutile nasconderlo, lo sappiamo tutti che questo è il messaggio che ha in testa ( o stando a questo sondaggio, "aveva" in testa ) buona parte della società italiana.
ED IO, SONO DAVVERO STUFO DI QUESTO LUOGO COMUNE.
 
Re: COLPO DI SCENA: GLI ITALIANI PROMUOVONO LA CACCIA!

Ammetto che mi fa piacere aver tirato fuori il meglio da Lei sig euge, xchè in altri suoi post avevo "quasi dubitato" che fosse un cacciatore e me ne scuso in tal senso.

Ha scritto comunque "cose sensate" ..... anche se molto generiche e più slogan che soluzioni.
L'Inghilterra ..... lasciamola dov'è ..... là NON ci vogliono come cacciatori, ma solo come turisti col fucile ..... x denaro, esattamente come i Francesi ..... xchè la LORO ETICA VENATORIA E COMPORTAMENTI EFFETTIVI A CACCIA E COL FUCILE SONO MOLTO DIVERSI DAI NOSTRI.

La specializzazione NON riflette il territorio ..... riflette DA TEMPO le tradizioni ereditate in primis e l'ADEGUAMENTO del cacciatore al territorio in base alle evoluzioni dei selvatici presenti e delle continue variazioni delle culture e perimetri di spazio cacciabile.
Non esistono Tradizioni Immutevoli ..... MAI in ogni campo della vita, resta solamente il rispetto di un solco antico ed una pratica che si "aggiorna" nei comportamenti e normativamente.
I chiari non esistevano 15anni fa ..... la caccia al cinghiale era di pochi quando iniziai oltre 30anni fa, la selezione poi ..... lasciamo perdere: ma vi erano tanti boschi, agricoltura in montagna, tanta campagna, tante siepi, tante valli, ed una agricoltura più intensiva e di frutteti, città meno grandi, ville di campagna e ricoveri agricoli meno numerosi, e così via. E' la GEOGRAFIA economica, sociale, culturale, agricola, normativa, politica, che hanno MODIFICATO quella "fisica" a manfredonia come a comacchio.
Il Cacciatore SA adattarsi, non resta immobile, partecipa, crea, gestisce, si organizza, ..... si reinventa un ambito di caccia praticabile, e ci sono aree da noi che vanno solo a stanziale di fatto ed a capanno temporaneo al prato xchè NON c'è altro da fare, .... ma non spara e basta e si dà da fare x migliorare la stanziale, lasciare incolti, partecipa alle catture, e così via.
Tanti x non smettere CON SACRIFICIO ECONOMICO hanno cambiato SPECIALIZZAZIONE x continuare a vivere la caccia, non hanno MOLLATO come tanti ..... ricordando che proprio i ns vecchi delle tradizioni NON hanno nel DNA "fuoco selvaggio e fucili a 8 colpi magnum", ma "la libertà di godersi una giornata in pace, serena, di girare senza tante custodie, distanze misurate al metro, tesserini, segnature, permessi e permessini, vincoli sulle gabbie, ecc.". CHI HA PASSIONE VERA ED E' CACCIATORE VERO, non ha paura di specializzarsi o di reinventarsi o di ricominciare ad imparare; al limite è il "costo economico che x molti sta diventando insopportabile" (ed io, pur essendo tra chi può permettersi riserve od estero, DIFENDERò sempre la "caccia sociale" di cui l'art 842 è CAPOSALDO INELUDIBILE).

Bracconieri=assassini VANNO PUNITI e BASTA, senza tanti nostagici retropensieri pericolosi, ..... come nella società civile.
Esistono norme e sanzioni, dopo di che "scontata" la CERTEZZA della PENA, SENZA SCONTI" x me hanno saldato il debito verso tutti gli altri e la società-Stato.
Resta in concetto però di SEVERO INASPRIMENTO DELLE PENE X I BRACCONIERI, xchè qua a forza di essere identificati con la parola "cacciatore di frodo" (confine troppo labile che danneggia la NS categoria) I DANNI MEDIATICI E POLITICI DI IMMAGINE SONO GRAVISSIMI; ergo ..... INASPRIRE LE SANZIONI MONETARIE, LE REVOCHE E SOSPENSIONI DI LICENZA, X GRAVISSIMI FATTI è LA VIA, che NON danneggia chi invece cacciando sbaglia amministrativamente o fa "piccoli errori che tutti possono commettere nella vita".
Sono assolutamente contrario ad es. a collegamenti tra art186cds e sospensione-revoca licenza di caccia; a denunce x presunte minacce familiari senza prove e revoca-sospensione licenza di caccia; a sanzioni accessorie troppo penalizzanti previste x caccia in culture in atto e fuori orario, da inasprire economicamente, ma non tali da suffragare sospensioni.

La fratellanza e l'unità ..... NON è REALISTICAMENTE possibile x la politica di schieramento intanto; ma se non si cambia nei COMPORTAMENTI VENATORI e se chi la richiede x primo sono proprio "quelli che sparano a tutto alla rinfusa, oggi in GRAVE difficoltà x celletti e preapertura" ..... si sappia anche PRIMA che AAvv-stanzialisti-beccacciai-cinghialai hanno l'842 da difendere e che le deroghe sono x loro dannose; la preapertura ancor di più; le poste ..... non ne parliamo neppure; ..... ed alla fine con ricerca di oggettività e finiti gli entusiasmi facili x slogan anche condivisibili ..... si finisce esattamente così: è inutile, il passo indietro nelle istanze, causa loro numero minoritario, minori appoggi politici ed agricoli, x minor consenso dell'opinione pubblica e x oggettiva "minor solidarietà venatoria che ricevono, come incompatibile reciprocità venatoria (salvo cambiamenti)" ..... lo dovrebbero fare (e lo faranno x me, con le buone o le cattive) proprio i primi ..... . E sta andando esattamente così ..... mentre anche tanti altri stanno messi male ..... .
 
Re: COLPO DI SCENA: GLI ITALIANI PROMUOVONO LA CACCIA!

é ora che tutti i politici che"dicono di essere dalla nostra parte e non solo per i nostri voti"promuovano questo sondaggio su qualche giornale!
 
Re: COLPO DI SCENA: GLI ITALIANI PROMUOVONO LA CACCIA!

Quasi tutti hanno avuto in famiglia dei cacciatori storici ed i ricordi di norma di nonni, zii, ecc. aiutano in "positivo". Poi la provincia aiuta a tenere più alto ..... il sondaggio, ed i politici fiutano il vento quando serve ..... e NON ritengo credibili i dati ..... come quelli della LAV.

Però x me, pilotato o meno, veritiero o meno come dato, conta la fine:
"dovremo intensificare l'informazione sugli attuali vincoli dell'attività venatoria, abbandonare i toni “fondamentalisti”, promuovere e sostenere una caccia normata, responsabile e sostenibile."

X quanto mi riguarda, è tutto quello x cui mi sto battendo nel forum e fuori, anche impopolarmente:
"aiutare i ragazzi e giovani cacciatori a crescere come cultura venatoria ed anche verso l'habitat col volontariato naturalistico e sociale (QUESTO CI FAREBBE APPREZZARE MOLTO DALL'OPINIONE PUBBLICA) ed a diventare migliori della generazione di sfaticati sparatori anni 80"; "essere tutti più informati nelle norme e delle tendenze fondamentali dell'opinione pubblica e conoscere i metodi dei politici, invitandoli a partecipare alle riunioni ..... non solo a parlare e criticare chi si prende certe rogne e sbaglia"; "abbandonare i toni fondamentalisti" ..... x gli sparatutto e non specialisti ..... finish, sono il vecchio, il passato, o cambiano e si allineano nei comportamenti o che smettano pure e men che mai seguirli organizzativamente nei deliri e suicidi politici tipo uccelletti vari; "promuovere una revisione chiara-moderna-europea della 157/92" con strategia politica "do ut des" ..... scambio ..... non perdita sistematica, xchè la "ns linea del Piave" è quella e su quella "possiamo resistere un bel pò, se non facciamo casini come quelli fatti recentemente".

Resta il GRANDE problema di gestione del territorio tra stanzialisti-cinghialai-stanzialisti e migratoristi (i waterfowlers sono fuori dal contesto, come i capannisti non di montagna .....), ma ..... se nessuno fa passi indietro e resetta qualcosa, ovvero è "troppo egoista", NON avremo mai alcuna bozza ed ipotesi di unità venatoria, che realisticamente sarà sempre impossibile formalmente anche in chiave di schieramenti politici (già avere soli 3-4 poli al massimo sarebbe eccezionale: ds-sn-centro-partito).
Quale Organizzazione rappresentativa allora raccoglierà in pratica NEI FATTI però la "palla al balzo di queste notizie ed indicazioni" ?? Scommettete che sarà NON il Partito come dovrebbe essere x il futuro, ma saranno le AAvv tradizionali, FidC in primis, che partiranno da quanto già fatto in tal senso ?? Attendo ..... .
 
Re: COLPO DI SCENA: GLI ITALIANI PROMUOVONO LA CACCIA!

58beppe ha scritto:
Quasi tutti hanno avuto in famiglia dei cacciatori storici ed i ricordi di norma di nonni, zii, ecc. aiutano in "positivo". Poi la provincia aiuta a tenere più alto ..... il sondaggio, ed i politici fiutano il vento quando serve ..... e NON ritengo credibili i dati ..... come quelli della LAV.

Però x me, pilotato o meno, veritiero o meno come dato, conta la fine:
"dovremo intensificare l'informazione sugli attuali vincoli dell'attività venatoria, abbandonare i toni “fondamentalisti”, promuovere e sostenere una caccia normata, responsabile e sostenibile."

X quanto mi riguarda, è tutto quello x cui mi sto battendo nel forum e fuori, anche impopolarmente:
"aiutare i ragazzi e giovani cacciatori a crescere come cultura venatoria ed anche verso l'habitat col volontariato naturalistico e sociale (QUESTO CI FAREBBE APPREZZARE MOLTO DALL'OPINIONE PUBBLICA) ed a diventare migliori della generazione di sfaticati sparatori anni 80"; "essere tutti più informati nelle norme e delle tendenze fondamentali dell'opinione pubblica e conoscere i metodi dei politici, invitandoli a partecipare alle riunioni ..... non solo a parlare e criticare chi si prende certe rogne e sbaglia"; "abbandonare i toni fondamentalisti" ..... x gli sparatutto e non specialisti ..... finish, sono il vecchio, il passato, o cambiano e si allineano nei comportamenti o che smettano pure e men che mai seguirli organizzativamente nei deliri e suicidi politici tipo uccelletti vari; "promuovere una revisione chiara-moderna-europea della 157/92" con strategia politica "do ut des" ..... scambio ..... non perdita sistematica, xchè la "ns linea del Piave" è quella e su quella "possiamo resistere un bel pò, se non facciamo casini come quelli fatti recentemente".

Resta il GRANDE problema di gestione del territorio tra stanzialisti-cinghialai-stanzialisti e migratoristi (i waterfowlers sono fuori dal contesto, come i capannisti non di montagna .....), ma ..... se nessuno fa passi indietro e resetta qualcosa, ovvero è "troppo egoista", NON avremo mai alcuna bozza ed ipotesi di unità venatoria, che realisticamente sarà sempre impossibile formalmente anche in chiave di schieramenti politici (già avere soli 3-4 poli al massimo sarebbe eccezionale: ds-sn-centro-partito).
Quale Organizzazione rappresentativa allora raccoglierà in pratica NEI FATTI però la "palla al balzo di queste notizie ed indicazioni" ?? Scommettete che sarà NON il Partito come dovrebbe essere x il futuro, ma saranno le AAvv tradizionali, FidC in primis, che partiranno da quanto già fatto in tal senso ?? Attendo ..... .

sui nn specialisti nn sono affatto d'accordo perchè i miei amici cacciano un pò di tutto a seconda di quello che passa, perchè lei ha messo sparatutto vicino a non specialisti?????
anzi secondo me è proprio la specializzazione il guaio della caccia
siamo in una guerra tra di noi x CRETINATE che ci indebolirà ancora di più
serve una difesa di tutta la caccia anche dei non specialisti
tranne,NEANCHE DA DIRE,i postaroli e gli sparatutto che nn sono nn specialisti
ma sono solo bracconieri
i nn specialisti,SONO PERFETTAMENTE LEGALI,
purchè ovviamente nn sparino il fagiano,A MENO CHE SI ABBIA LA SICUREZZA DI ESSERE DA SOLI,O l'anatra palesemente vicino alle botti!

e nn sono d'accordo sulla storia degli anni 80
e come dire che i neri rubano tutti......

e poi se gli uccelli erano un pò di più se ne possono insidiare un po di più
sempre OVVIAMENTE roba cacciabile!
 
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Vi ricordate il famoso sondaggio commissionati dagli animal-ambientalisti e secondo il quale la maggior parte degli italiani sarebbero contro la caccia?
Anche le associazioni venatorie hanno commissionato un nuovo sondaggio dal quale invece risulta -COLPO DI SCENA- l'esatto contrario!

Vi cito l'articolo... fonte big-hunter:
Con un rotondissimo 6+, gli italiani danno un giudizio incontestabilmente positivo sulla caccia. Lo dimostra un sondaggio, reso pubblico oggi dal prof. Enrico Finzi (nella foto), presidente di Astra Ricerche, uno dei più autorevoli istituti di ricerche sociali e di mercato del nostro paese.

La ricerca, la più approfondita di tutti i tempi (gli intervistati sono più del doppio di quelli interpellati per i sondaggi effettuati anche recentemente), commissionata da CNCN e FACE Italia (Federcaccia, Enalcaccia, Liberacaccia, Anuu), condotta su un campione di 2.200 italiani fra i 18 e gli 80 anni d'età, rapportabile a oltre quarantasei milioni di nostri concittadini, dimostra che ben il 48% delle persone adulte che vivono nel nostro paese sono vicine alla caccia. Contro un 38% di estranei alla caccia e un 13% di assolutamente disinformati. Andando ad approfondire, si scopre che i dati fino ad oggi forniti sono stati completamente ribaltati. Infatti, solo il 40,7% degli italiani risulta contrario alla caccia (soprattutto perchè disinformato, almeno per un terzo del campione), di fronte a un 40% favorevole e a un 19,3% che non esprime alcun punto di vista sull'argomento.


Sull'indice di positività nei confronti dell'attività venatoria, il 18,5% è entusiasta, il 14,5% è sostanzialmente positivo, il 21,3% è comunque positivo, mentre solo il 30,9% è negativo, con un 14,8% nullo o ambivalente. Il punto più critico lo si individua in un 19,9% di persone che odia la caccia è ostilissima ed è semignorante sulla materia, costituito prevalentemente da donne che vivono nel contesto urbano, sicure di sé, ambientaliste di sinistra, e - purtoppo - “opinion leader”. Ovvero impegnate sul fronte anticaccia e che fanno opinione. In sostanza pochi numeri e molto molto potere mediatico.

Il profilo dei cacciatori. Nettamente sopra la media statistica troviamo i 25-34enni, residenti nel centro Italia (Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche), laureati, imprenditori/dirigenti/professionisti, e – un po' meno - commercianti/esercenti/artigiani e operai/commessi/braccianti. Ciò smentisce la tesi, diffusa anche nel mondo venatorio, per cui andare a caccia è un'attività prevalentemente vecchia, e propria dei gruppi sociali più bassi e marginali.

In ogni caso, la stragrande maggioranza degli italiani non ha niente da obiettare nei confronti di una caccia esercitata nell'ambito delle regole previste dalla vigente normativa. E questo è purtroppo ciò che ci fa soffrire di più, in quanto, il campione interpellato ha fatto emergere una verità inquietante. La stragrande maggioranza degli italiani a oggi non è assolutamente informato di come stanno le cose. Molti, troppi, a nostro avviso, hanno creduto alle baggianate dei supercomunicatori anticaccia, che continuano a descrivere la caccia italiana per quello che non è. E qui, noi, tutti noi, ci dobbiamo chiedere il perchè. E soprattutto adoperarci per ristabilire la verità.

E' questo l'impegno che soprattutto le nostre associazioni venatorie devono assumersi immediatamente. Informare quell'altissima fetta di disinformati che la caccia – come già riconoscono quasi due italiani su tre – è una bella realtà con la quale fa piacere convivere.


La ricerca è ricchissima di dati che non mancheremo di fornire e di commentare. Un primo indirizzo che già i ricercatori si sono sentiti di fornire è che se vogliamo allargare il fronte degli entusiasti nei confronti della nostra attività, dovremo intensificare l'informazione sugli attuali vincoli dell'attività venatoria, abbandonare i toni “fondamentalisti”, promuovere e sostenere una caccia normata, responsabile e sostenibile.

L'articolo originale è qui....
http://www.bighunter.it/Caccia/Archivio ... fault.aspx

Ps. copiate e incollate....fatelo girare il più possibile. INFORMIAMO, INFORMIAMO, INFORMIAMO!
L'informazione è l'arma più forte per contrastare i nostri nemici!
 
Re: COLPO DI SCENA: GLI ITALIANI PROMUOVONO LA CACCIA!

Capitan Ancoretta ha scritto:
Vi ricordate il famoso sondaggio commissionati dagli animal-ambientalisti e secondo il quale la maggior parte degli italiani sarebbero contro la caccia?
Anche le associazioni venatorie hanno commissionato un nuovo sondaggio dal quale invece risulta -COLPO DI SCENA- l'esatto contrario!

Vi cito l'articolo... fonte big-hunter:
Con un rotondissimo 6+, gli italiani danno un giudizio incontestabilmente positivo sulla caccia. Lo dimostra un sondaggio, reso pubblico oggi dal prof. Enrico Finzi (nella foto), presidente di Astra Ricerche, uno dei più autorevoli istituti di ricerche sociali e di mercato del nostro paese.

La ricerca, la più approfondita di tutti i tempi (gli intervistati sono più del doppio di quelli interpellati per i sondaggi effettuati anche recentemente), commissionata da CNCN e FACE Italia (Federcaccia, Enalcaccia, Liberacaccia, Anuu), condotta su un campione di 2.200 italiani fra i 18 e gli 80 anni d'età, rapportabile a oltre quarantasei milioni di nostri concittadini, dimostra che ben il 48% delle persone adulte che vivono nel nostro paese sono vicine alla caccia. Contro un 38% di estranei alla caccia e un 13% di assolutamente disinformati. Andando ad approfondire, si scopre che i dati fino ad oggi forniti sono stati completamente ribaltati. Infatti, solo il 40,7% degli italiani risulta contrario alla caccia (soprattutto perchè disinformato, almeno per un terzo del campione), di fronte a un 40% favorevole e a un 19,3% che non esprime alcun punto di vista sull'argomento.


Sull'indice di positività nei confronti dell'attività venatoria, il 18,5% è entusiasta, il 14,5% è sostanzialmente positivo, il 21,3% è comunque positivo, mentre solo il 30,9% è negativo, con un 14,8% nullo o ambivalente. Il punto più critico lo si individua in un 19,9% di persone che odia la caccia è ostilissima ed è semignorante sulla materia, costituito prevalentemente da donne che vivono nel contesto urbano, sicure di sé, ambientaliste di sinistra, e - purtoppo - “opinion leader”. Ovvero impegnate sul fronte anticaccia e che fanno opinione. In sostanza pochi numeri e molto molto potere mediatico.

Il profilo dei cacciatori. Nettamente sopra la media statistica troviamo i 25-34enni, residenti nel centro Italia (Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche), laureati, imprenditori/dirigenti/professionisti, e – un po' meno - commercianti/esercenti/artigiani e operai/commessi/braccianti. Ciò smentisce la tesi, diffusa anche nel mondo venatorio, per cui andare a caccia è un'attività prevalentemente vecchia, e propria dei gruppi sociali più bassi e marginali.

In ogni caso, la stragrande maggioranza degli italiani non ha niente da obiettare nei confronti di una caccia esercitata nell'ambito delle regole previste dalla vigente normativa. E questo è purtroppo ciò che ci fa soffrire di più, in quanto, il campione interpellato ha fatto emergere una verità inquietante. La stragrande maggioranza degli italiani a oggi non è assolutamente informato di come stanno le cose. Molti, troppi, a nostro avviso, hanno creduto alle baggianate dei supercomunicatori anticaccia, che continuano a descrivere la caccia italiana per quello che non è. E qui, noi, tutti noi, ci dobbiamo chiedere il perchè. E soprattutto adoperarci per ristabilire la verità.

E' questo l'impegno che soprattutto le nostre associazioni venatorie devono assumersi immediatamente. Informare quell'altissima fetta di disinformati che la caccia – come già riconoscono quasi due italiani su tre – è una bella realtà con la quale fa piacere convivere.


La ricerca è ricchissima di dati che non mancheremo di fornire e di commentare. Un primo indirizzo che già i ricercatori si sono sentiti di fornire è che se vogliamo allargare il fronte degli entusiasti nei confronti della nostra attività, dovremo intensificare l'informazione sugli attuali vincoli dell'attività venatoria, abbandonare i toni “fondamentalisti”, promuovere e sostenere una caccia normata, responsabile e sostenibile.

L'articolo originale è qui....
http://www.bighunter.it/Caccia/Archivio ... fault.aspx

Ps. copiate e incollate....fatelo girare il più possibile. INFORMIAMO, INFORMIAMO, INFORMIAMO!
L'informazione è l'arma più forte per contrastare i nostri nemici!
maaa! ci credo poco,poco poco!
e poi come fanno ad affermare che gli italiani sono favorevoli alla caccia quando è solo un 40% che si è espressa positivamente
big hunter è di parte e a mio avviso è come il giornale tirreno,dalle nostre parti lo chiamano il "bugiardello"
 
Re: COLPO DI SCENA: GLI ITALIANI PROMUOVONO LA CACCIA!

x gli sparatutto e non specialisti .....
X me sono 2 categorie diverse: gli sparatutto ..... va beh è chiaro, oltre al vagare x sparare e poco più anche agli uccelletti, propongono continue istanze e casini politici x essi in primis ed offendono il nemico e le aavv in secundis; i secondi sono i "vagatori x le campagne che sparano spesso a quello che vola e rastrellando", fregandosene del fatto che con quella modalità "disturbano" gravemente intere altre categorie che sono ferme di fatto o che rispettano nella specializzazione scelta i selvatici tanto inseguiti dagli "sparatutto e non specialisti". La differenza è netta x me, conoscendo anche specialisti di turdidi che quando sono in movimento puntano solo a quello e correttamente non insidiano la stanziale ad es. e non si appostano a 100m o meno vicino ad una botte od appostamento.
Che siano legali NESSUNO LO METTE IN DISCUSSIONE ..... salvo uccelletti, nè lo ho personalmente mai messo in discussione, ma che "eticamente e praticamente sul territorio, verso gli agricoltori, e molte categorie di cacciatori CHE AVREBBERO PARI DIRITTI" stiano diventando un grosso problema venatorio e di frizione-divisione interna CERTAMENTE Sì, xchè troppo pochi si comportano come quelli sopra indicati che esistono. E le tensioni con le aavv di queste 2 categorie di cacciatori sono evidenti ..... cadendo poi in contraddizione spesso nell'invocare unità, il partito, libertà anarchiche, senza precisa e netta condanna del bracconaggio, non rispetto dei beccacciai, ..... .

Negli anni 80 siamo diventati 2.000.000 ..... ed allora si faceva MOLTO meno x l'ambiente di quanto OGGI di fa in 700.000 circa. E' una chiave di lettura semplice e storica; eravamo (c'ero anche io) tanti cacciatori SFATICATI in maggioranza che sparavano e basta, con sensibilità e rispetto ad ambiente-agricoltura-selvatici pari a ZERO ..... e la 157/92 è stato il risultato di simili scriteriati menefreghisti comportamenti e miopia strategica.
Occorre poi anche contestualizzare i ragionamenti forumistici "macro": ..... il mio discorso è "generale" e non si riferisce certo a tutti quelli degli anni 80 con tanto di nome e cognome ..... o che tutti erano sfaticati ..... ricordando che le catture di lepri si facevano già da allora ....., ma la maggioranza pensava a sparare, finiva l'anno venatorio, deponeva il fucile, rinnovava annualmente la licenza e ricominciava a parlare di caccia all'apertura successiva e così via, ..... fregandosene di tutto quello che succedeva nel frattempo e di gestione della natura e dell'ambiente.

Questo modo di intendere la caccia è continuato fino a quasi i giorni nostri ed OCCORRE CAMBIARE x il bene della caccia e dei cacciatori: senza volontariato venatorio, difesa dell'habitat, gestione dello stesso, confronto redditizio e rispettoso col mondo agricolo, confronto negli enti parco, maggiore regolarità nei comportamenti venatori, maggior rispetto delle regole, espulsione dei bracconieri, dibattito duro ma rispettoso coi verdi, ..... NON si va più da nessuna parte e se si richiede nostalgicamente la "sparatoria sui celletti xchè non c'è niente in un territorio ..... frutto solo della incapacità di gran parte dei cacciatori ed amministratori locali in verità" ..... rischiamo solo di accellerare la chiusura della "caccia sociale", salvo riserve.
Questo invece è molto chiaro x chi appena conosce la politica venatoria reale in Italia e come testimoniano le recenti sconfitte e batoste preannunciate in Parlamento x il ns mondo "causa timing sbagliato e palesi forzature venatorie basate su posizioni fondamentalistiche ed estremistiche da dilettanti allo sbaraglio". Ed io ho contribuito a fondare il Cpa negli anni 90 chiaro ??

Dopo di che, personalmente massimo rispetto delle idee altrui, con educazione e rispetto reciproci però, xchè io non dico "cretinate (sig. euge)" esattamente come non le dice nessun altro, al massimo si dissente e si critica, o si hanno pensieri diversi (es.: x lei è la specializzazione il male della caccia) ed ipotesi di soluzione diversi, ma FATTI, norme e numeri nazionali sono sempre a supporto come METODO delle mie tesi.
 
Re: COLPO DI SCENA: GLI ITALIANI PROMUOVONO LA CACCIA!

Mi hai preceduto, Ancoretta...

Ragazzi, copio un commento che ho fatto precedentemente:
FINALMENTE, un minimo di verità. Lo avevate letto, il famoso (e famigerato) sondaggio commissionato dalla LAC sulla base del quale l'80% degli italiani risultava contrario alla caccia? Quello di cui si riempiono la bocca da mesi anticaccia e politicastri vari? Io non sono stato intervistato, ma alla maggior parte di quelle domande, per come erano poste, avrei risposto in maniera contraria alla caccia perfino io!!! (Ricordo domande del tipo: E' favorevole ad una caccia senza regole? E' d'accordo che possano essere uccise specie in via di estinzione? ed amenità simili). Brava FACE.
 
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