Re: Una florida Azienda!

cartuccia ha scritto:
botahv79 ha scritto:
ora so dove non andare, e cosa non comprare...
Basta che...quando vai all' Auchan ...non compri la busta!!anzi!!!io metterei un banchetto all'ingresso e distribuirei dei volantini con scritto questo!!!

WWF una storia poco nobile ...tratto da "Inganno ambientalista"!


Il problema è che sono il partner di migliaia di aziende........

Quella storia di Inganno ambientalista sarebbe da diffondere!
 
Re: Una florida Azienda!

Altra aziendina......ha piu' dipendenti della mia azianda...(mia...dove loavoro non mia mia.. [3] )


Federfauna: Le onlus degli animalisti
Le onlus degli animalisti. Se la politica non risponde FederFauna annuncia azione legale….

Aldila’ delle qualifiche assegnate, sempre piu’ persone si chiedono se molte onlus siano effettivamente organizzazioni “non lucrative” e soprattutto se siano davvero “di utilita’ sociale”. Nell’articolo: “Quando la onlus fa affari d’oro”, pubblicato da “La Prealpina” lo scorso 26 giugno, si parlava di un vero e proprio boom di associazioni onlus che dall’oggi al domani si costituiscono per offrire servizi (sanitari in quel caso specifico), ma che spesso dietro una facciata di “ammirevole volontariato” nascondono veri e propri business.
FederFauna, che difende chi vive di e con gli animali alla luce del sole, la settimana scorsa ha sollevato il caso di un’associazione animalista (una delle tante), che nata solamente nel 2005 con un fondo di dotazione iniziale di mille euro, presentava nel bilancio 2009 ricavi per oltre 770mila euro e costi di esercizio per oltre 732mila, di cui quasi 480mila di “donazioni” verso una filiale all’estero. Non per fare accuse dirette ma quantomeno per porsi qualche domanda, visto che se si trattasse di una societa’ si potrebbe parlare di un incremento del giro d’affari del 77mila% in soli quattro anni.
Guardando i bilanci delle onlus animaliste ci si accorge che i soldi che girano attorno al mondo della “protezione degli animali” sono davvero tanti. Solo per citare le piu’ note, basti pensare che la Lav – Lega Anti Vivisezione, al 31 dicembre 2009 ha presentato un bilancio che vede alla voce: “rendiconto della gestione”, costi e oneri totali per 2.295.106 euro per l’anno 2009 e per 2.190.343 euro per l’anno 2008 ed un “valore delle risorse totali” di 2.808.712 euro per l’anno 2009 e di 2.716.366 euro per l’anno 2008. L’Enpa ha reso noto lo scorso 30 giugno di aver approvato un bilancio 2009 che vede entrate complessive per oltre 12 milioni di euro, uscite per circa 11 milioni ed un avanzo di gestione di circa 1 milione di euro.
Si legge nel comunicato diffuso dalla stessa associazione animalista, che essa conti di circa 150 sedi locali, di quasi 240 dipendenti e che, per quanto riguarda il 5 per mille, si sia posizionata “tra le prime trenta organizzazioni no profit italiane”, e quindi abbia incassato piu’ soldi di molte onlus che si occupano invece di bambini o di anziani. Le domande che sorgono spontanee sono tante. Di tutti questi soldi quanti ne vanno effettivamente impiegati per gli animali? Quanti ne rimangono “in tasca” all’organizzazione? Cosa vuol dire “campagne istituzionali”? Quanti sono i soldi spesi per attaccare attivita’ lavorative o ludiche svolte da moltissimi cittadini ma invise agli animalisti? Quanti in campagne che hanno l’obbiettivo di raccogliere altri soldi?
Il Senatore Valerio Carrara (PDL) aveva presentato piu’ Interrogazioni Parlamentari per far luce sui “finanziamenti pubblici e i benefici economici delle associazioni ambientaliste, animaliste e anticaccia” e anche per sapere se effettivamente “risulti che l’attivita’ di protezione degli animali e affermazione dei loro diritti sia… preordinata, di norma, ad arrecare benefici ai soggetti svantaggiati, se risulti che gli animali possano essere considerati destinatari di attivita’ solidaristica considerato che i consumatori, nella loro globalita’ non lo sono e se risulti che l’attivita’ delle associazioni animaliste sia in armonia con l’articolo 13 del Trattato di Lisbona.” Tutte domande alle quali il Governo non ha ancora dato risposte. Per quanto riguarda le entrate da donazioni, Linda Polman, autrice di libri come “Onu. Debolezze e contraddizioni di una istituzione indispensabile per la pace” e “L’industria della solidarieta’”, parlando di aiuti umanitari, raccontava gia’ un anno fa a Paolo Bracalini de “Il Giornale”, di un “meccanismo perverso” per cui “chi dona i soldi sceglie l’organizzazione umanitaria in base all’efficienza, alla rapidita’, certo, ma anche sulla base della notorieta’ dell’associazione, dal fatto di essere rappresentata magari da personaggi che compaiono in tv.
E’ successo spesso che le Ong pagassero dei testimonial o dei bravi pierre per accreditarsi tra i supporter finanziari.” E cio’ fa ben riflettere sui tanti testimonial famosi che sostengono l’una o l’altra associazione animalista, ma ci sarebbero anche leggi, regolamenti e provvedimenti vari, prodotti da Istituzioni a vari livelli che sembrerebbero concepiti appositamente per far buscare dei quattrini a queste organizzazioni, tanto che molti cominciano a pensare che le varie inchieste nate in questi anni sulle onlus si siano fermate all’apparenza per evitare di pestare i piedi a qualcuno. Da qui la decisione di FederFauna, che difende categorie i cui piedi sono continuamente pestati dalla politica animalista e che non teme certo di pestare i piedi a nessuno, di predisporre l’ennesima azione legale, per chiedere alla Magistratura di sciogliere quei nodi che la politica, forse perche’ impegnata in “questioni piu’ importanti”, forse per convenienza di qualcuno, sembra non voler sciogliere.

FederFauna
Confederazione Europea delle Associazioni di Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali
Via Goito, 8 – 40126 Bologna
Tel. 895.510.0030 (servizio a pagamento) – Fax 051/2759026

Tratto dal sito di Federfauna http://www.federfauna.org
 
Messaggi
8,666
Punteggio reazioni
47
Punti
208
Questi del WWF stanno monopolizzando tutte le catene alimentari (nazionali e non) con la scusante dell'ecologico.
Biscotti, pasta, carne, pesce, frutta , ora diventano partner attivo sulla GDO Italia .....
con un costo elevato a scapito dei consumatori, ogni prodotto con il marchietto WWF costa in media 25% in piu' del pariatario senza il loro logo........ma che caxxo di ambientalanimalari sono=???????????????????

Geggete qui......

Il mondo della distribuzione è in corsa e fortunatamente sembra aver capito che le scorciatoie non portano al vero traguardo: fare le cose fatte bene premia con un incremento di clienti fidelizzati.

Per citare solo alcuni casi: Billa, Sma, Auchan. Grandi nomi che hanno intrapreso azioni in favore del Pianeta. Il gruppo Rewe per esempio, attivo su tutto il territorio italiano ed europeo con le insegne Billa e Bipa ha reso noto che tutti i propri punti vendita sono alimentati da fonti di energia rinnovabile certificata; azione comunicata su larga scala e ben riassunta dalle dichiarazioni dell’amministratore delegato di Rewe Italia, Gotthart Klingan: “Come azienda leader siamo consapevoli del ruolo che la grande distribuzione può e deve avere per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo”.

Altro nome di rilievo nel mondo della grande distribuzione, Sma spa ha da pochi mesi inaugurato punti vendita ecologici, sia sul fronte strutturale, sia dal punto di vista dei prodotti.

Numerose le soluzioni adottate per il risparmio energetico degli edifici coinvolti, con grande attenzione alla qualità dei prodotti in vendita: detersivi alla spina, alimenti biologici, carrelli derivati da bottiglie di plastica. Ogni dettaglio è stato curato all’insegna della regola delle tre “r”: ridurre, riciclare, riutilizzare.

Notizia degli ultimi giorni: anche il gruppo Auchan si tinge di verde grazie ad una partnership con il WWF. Dai primi di luglio infatti sarà in vendita in tutti i supermercati Auchan una borsa milleusi firmata e illustrata dalla famosa associazione ambientalista, motivo in più per acquistarla e diminuire l’uso di inutili buste di plastica.

Ai clienti che sceglieranno la shopper ecologica verrà inoltre offerto un ingresso omaggio per visitare le Oasi WWF e immergersi per una giornata in un angolo di natura.
 
Re: Una florida Azienda!

botahv79 ha scritto:
ora so dove non andare, e cosa non comprare...
Basta che...quando vai all' Auchan ...non compri la busta!!anzi!!!io metterei un banchetto all'ingresso e distribuirei dei volantini con scritto questo!!!

WWF una storia poco nobile ...tratto da "Inganno ambientalista"!
 
Re: Una florida Azienda!

Buongiorno a tutti! Se sono costretti a cercare appoggi e "vendere" il loro marchio come garanzia dei prodotti a multinazionali, significa che comincia a mancargli la terra (leggi soldi) sotto i piedi. personalmente faccio una campagna contro il WWF soprattutto quando ci spedisce pacchi di manifesti, ciondoli, .... affermando che fossero seri non avrebbero bisogno di quel tipo di pubblicità, oltretutto spazzatura. Speriamo che l'orsetto panda impari a mangiare anche i torsoli di mela....
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto