Re: ....Questa poi......

Per farla breve: se stai nelle regole sei un assassino, ma se infrangi le regole e paghi un'associazione animalista sei solo un "birichino". Una nuova associazione: L.I.P.E. Lega Italiana Protezione Euro.
 
Re: ....Questa poi......

Se non ricordo male anche qui nel Lazio ad un cacciatore a cui era stato contestato di cacciare in area protetta,(si trattava di uno dei tanti parchi regionali che fioriscono dal giorno alla notte ovviamente non tabellato,il malcapitato era di fuori regione alla sua prima uscita nel nuovo atc...purtoppo per lui non accompagnato,era appena sceso dalla macchina e con il fucile in spalla!)una volta patteggiata la pena.....ha dovuto versare un risarcimento ad un paio d'associazioni ambientaliste che prontamente s'erano costituite parte civile nel processo penale!Un saluto.
 
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il Trentino 10 giugno 2010


Il bracconiere paga gli animalisti

TRENTO. Lo scorso novembre, al termine di lunghi appostamenti, le guardie del Corpo Forestale avevano fatto irruzione nella sua casa e trovato 24 uccelli vivi “proibiti” in una voliera e trappole di vario tipo per la cattura dei volatili. Oggetti non consentiti dalla legge che hanno fatto guadagnare ad un uomo della Valsugana un decreto penale di ben 30 mila euro, cui l’imputato s’è ovviamente opposto. Oggi la vicenda arriva davanti al Gup e si risolverà probabilmente in maniera singolare. Una sanzione pesantissima per l’uomo, che non è titolare di una licenza di caccia (e per questo il codice prevede pene ancora più severe di quelle cui potrebbe andare incontro un cacciatore) che catturava gli animali principalmente utilizzando il vischio e poi, li teneva in un’ampia voliera. Le guardie avevano trovato peppole, frosoni, zigoli gialli, beccofrusoni e altri esemplari di specie protetti dalla legge. Per questo, era scattata la denuncia in Procura con le accuse di furto aggravato, sevizie e uccellagione. Successivamente, il suo legale, l’avvocato Michele Guerra, è riuscito a far escludere i primi due reati. Questo, con tutta probabilità, gli consentirà di evitare di sborsare quella cifra e di chiudere la vicenda, che proprio stamattina approda davanti al giudice per le indagini preliminari Carlo Ancona, con un’oblazione compresa tra i 700 e i 2000 euro. Oltre alla severità del decreto penale, però, c’è anche un altro aspetto particolare: per poter accedere all’oblazione, l’imputato dovrà prima versare una somma - ancora da quantificare - a titolo di risarcimento. Ma a chi dovrebbe andare quel denaro? Quale ente può avere diritto ad un simile risarcimento? Il giudice Ancona e l’avvocato Guerra hanno trovato di comune accordo una soluzione e hanno individuato nella Lipu, l’associazione italiana per la protezione degli uccelli, l’ente a cui il bracconiere dovrà versare una somma, anch’essa ancora da quantificare, per poter poi pagare l’oblazione. Comunque vada, insomma, anche se non dovrà sborsare 30 mila euro, la sua passione proibita gli costerà sicuramente assai cara.
 
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