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Re: Schifo Beretta!
Nel lontano 1964, quando presi la prima licenza, Papa' mi regalo' un Beretta S55B. Gran fucile, tiri eccezionalmente lunghi con la canna superiore con strozzatura full (una stella), ma... Il primo anno il percussore della canna inferiore si spezzo', ma forse era colpa della mia cattiva abitudine di scattare a vuoto--nessuno mi aveva insegnato che se chiudevi il fucile tenendo i grilletti premuti le molle si scaricavano da sole senza farle scattare. Poi dopo un paio d'anni le bindelle laterali si dissaldarono. Questo era un "fucile del Venerdi'." Il Venerdi' pomeriggio, quando suonava la sirena, le canne preparate e sgrassate per la saldatura delle bindelle venivano abbandonate sul bancone fino al Lunedi' mattina. Questo bastava a far depositare un sottile, invisibile strato di ossido sulle canne, e la saldatura, effettuata senza preparare di nuovo le canne, non teneva bene. Quindi dire che la qualita' dei Beretta di allora era migliore non ha senso. Pero' non ho mai ne' sentito ne' visto critiche del genere di quelle fatte qui a fucili Beretta venduti negli U.S. Non sara' mica che gli operai U.S. che fanno e montano le parti prodotte dalla Beretta U.S. siano meno menefreghisti di quelli italiani che, protetti dai sindacati anche quando non fanno il loro dovere o sono schiappe incurabili, non possono essere licenziati anche se producono fucili da difetti macroscopici come quelli qui citati? Veramente non lo so. Comunque qualche "limone" scappa anche alla Beretta U.S. ogni tanto. Una volta comprai una pistolina automatica tascabile in 7,65 (.32 Auto), la Beretta Tomcat, SA/DA. In single action sparava, ma il grilletto non arretrava abbastanza da far scattare il cane in double action. Rimandata indietro fu riparata e funziono' perfettamente quando ritorno' a me. Il primo fucile che comprai negli U.S. fu un Mossberg 500, un cal. 12/76 a pompa. Non ci coglievo una mazza, finche' non mi accorsi, guardando dentro la canna, che era storta all'insu'. Da allora mai piu' Mossbergs, lisci o rigati. Comunque ne segai la canna prima della "curva," tolsi il calcio normale e ne montai uno a pistola, e ne feci un buon fucile antiorso da portare con me quando andavo a campeggiare in tenda nelle montagne del Montana, a quattro miglia di marcia faticosa da dove parcheggiavo ai confini della foresta. Caricato con 5 cartucce a palla, corto e maneggevole, mi faceva sentire piu' sicuro dai grizzlies e dagli orsi neri abbondanti nella zona. Una "lupara" moderna. Da noi accorciare da se' e senza ribancare canna e fucile e' legale se non si scende sotto una certa misura.
Tornando alla Beretta, mi domando se dopo l'acquisto della Benelli da parte di Beretta anche i controlli di qualita' dei benelli siano peggiorati.
Nel lontano 1964, quando presi la prima licenza, Papa' mi regalo' un Beretta S55B. Gran fucile, tiri eccezionalmente lunghi con la canna superiore con strozzatura full (una stella), ma... Il primo anno il percussore della canna inferiore si spezzo', ma forse era colpa della mia cattiva abitudine di scattare a vuoto--nessuno mi aveva insegnato che se chiudevi il fucile tenendo i grilletti premuti le molle si scaricavano da sole senza farle scattare. Poi dopo un paio d'anni le bindelle laterali si dissaldarono. Questo era un "fucile del Venerdi'." Il Venerdi' pomeriggio, quando suonava la sirena, le canne preparate e sgrassate per la saldatura delle bindelle venivano abbandonate sul bancone fino al Lunedi' mattina. Questo bastava a far depositare un sottile, invisibile strato di ossido sulle canne, e la saldatura, effettuata senza preparare di nuovo le canne, non teneva bene. Quindi dire che la qualita' dei Beretta di allora era migliore non ha senso. Pero' non ho mai ne' sentito ne' visto critiche del genere di quelle fatte qui a fucili Beretta venduti negli U.S. Non sara' mica che gli operai U.S. che fanno e montano le parti prodotte dalla Beretta U.S. siano meno menefreghisti di quelli italiani che, protetti dai sindacati anche quando non fanno il loro dovere o sono schiappe incurabili, non possono essere licenziati anche se producono fucili da difetti macroscopici come quelli qui citati? Veramente non lo so. Comunque qualche "limone" scappa anche alla Beretta U.S. ogni tanto. Una volta comprai una pistolina automatica tascabile in 7,65 (.32 Auto), la Beretta Tomcat, SA/DA. In single action sparava, ma il grilletto non arretrava abbastanza da far scattare il cane in double action. Rimandata indietro fu riparata e funziono' perfettamente quando ritorno' a me. Il primo fucile che comprai negli U.S. fu un Mossberg 500, un cal. 12/76 a pompa. Non ci coglievo una mazza, finche' non mi accorsi, guardando dentro la canna, che era storta all'insu'. Da allora mai piu' Mossbergs, lisci o rigati. Comunque ne segai la canna prima della "curva," tolsi il calcio normale e ne montai uno a pistola, e ne feci un buon fucile antiorso da portare con me quando andavo a campeggiare in tenda nelle montagne del Montana, a quattro miglia di marcia faticosa da dove parcheggiavo ai confini della foresta. Caricato con 5 cartucce a palla, corto e maneggevole, mi faceva sentire piu' sicuro dai grizzlies e dagli orsi neri abbondanti nella zona. Una "lupara" moderna. Da noi accorciare da se' e senza ribancare canna e fucile e' legale se non si scende sotto una certa misura.
Tornando alla Beretta, mi domando se dopo l'acquisto della Benelli da parte di Beretta anche i controlli di qualita' dei benelli siano peggiorati.