Sono triste...
L' emblema della caccia per eccellenza chiude i battenti...
È come se la caccia stessa perdesse un bel po' del suo valore, una sua componente, un suo segno distintivo...
 
La colpa è anche nostra. Piuttosto che un blasonato Bernardelli, abbiamo in cassaforte 3 turchi ... oppure anche un equivalente basculante di pari costo da nuovo, ma dove poi il valore lo fà il marketing ... Beretta docet. La globalizzazione ha le sue vittime ..... i locali storici delle metropoli convertiti in market cinesi e noi a far la fila per l'acquisto di merce scadente, prodotta con l'umiliazione di forza lavoro minorenne e senza garanzie del minimo standard di sicurezza mentre le nostre di aziende, chiudono per la pur minima mancanza di rispetto delle regole. Tutti a comprare l'usa e getta, ad ingrassare anche le aziende nostrane che guardano solo il mercato oltre oceano e ci propinano prodotti innivativi come fossero l'eccellenza, mentre sono il frutto di quello che altrove vogliono .... legni finti, materiali scadenti ma tanti brillantini ed il santone di turno a glorificarne le funzioni. Forse la colpa di tutto è anche nostra e le conseguenze delle nostre azioni non ci debbono lasciar stupiti. Da amante dei fucili di una volta, mi auguro che la gloriosa bernardelli si riprenda.

Anni e anni lotte e conquiste sociali mandate in fumo nell'interesse esclusivo di pochi, le multinazionali, affaristi e privi di scrupoli... il medioevo economico attuato con crescente enfasi da istituzioni sovranazionionali assecondare da politici corrotti.

L'associazionismo di facciata degli pseudo animalisti mossi e finanziati da strutture pubbliche che non vogliono in assoluto che si vada a tutelare interessi preminimenti come la salute pubblica: Mangiamo **** e ce la "certificano" come salutare dal funzionario all' uopo preposto...

Poi: chi controlla i controllori?...
 
Purtroppo la Bernardelli e' andata in crisi anche per colpa della 157/92 che ha distrutto quel poco che era rimasto della caccia.
A causa della parcomania e di leggi mentecatte il numero dei cacciatori in questi ultimi decenni si e' ridotto sensibilmente, ed a farne le spese per primi come al solito sono state le piccole aziende.
Si sa' che colossi come Beretta sarebbero sopravvissuti a questo massacro, ma se il numero dei cacciatori non si fosse ridotto cosi' tanto...anzi..... se fosse aumentato sono certo che anche le piccole aziende ce l'avrebbero fatta .....nonostante la crisi economica, le tasse mozzafiato e la concorrenza.
 
Bernardelli "ROMA " non ricordo se 3 o 6 comunque ROMA ......... doppietta ...........il primo fucile che a memoria ricordo di aver visto in casa mia avrò avuto 5/6 anni............era di mio padre ..............lo regalò ad un amico non ricordo perchè...........a distanza di anni questa notizia mi apre una doppia ferita...........in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Il fatto è che di queste chiusure non frega niente a nessuno eccetto gli interessati, in primis il Governo che si prodiga a salvare MPS iniettando 30 mld€, che paghiamo noi cittadini, 102€ a testa e non fa niente per evitare che queste eccellenze italiane vadano perdute con la loro maestria, le armi devono far paura alla gente, mentre nelle mani giuste sono solo degli strumenti ne più ne meno di una moto o di un trattore.
Cè anche da dire che siamo calati troppo di numero e che tutti questi fucili nel mercato interno sono troppi, cè un mercato dell'usato che te li tira i fucili da caccia, macchine perfette rottamate nelle Questure o svendute in blocco da chi non ha titoli per detenerle, ci sono intenditori che si sono fatti tutta la serie Breda LR per due soldi, io stesso da un anziano ho avuto per pochi € uno splendido Argus Magnum LR canna Cil. da 72,4cm e tutta la serie completa di strozzatori originali Breda, altro che turchi.
 
Il mio primo fucile a 18 anni e' stato una Bernardelli del 12.......il mio ultimo per i 50, una Bernardelli del 20........entrambe le tengo con orgoglio nella mia vetrina! Ecco....credo che negli ultimi 35anni e' quello ch'e' mancato al mondo venatorio italiano : l' orgoglio heuuu.gif] !Ricordo,ormai da 53enne, un certo Gianni Brera,uno dei pochi "Lumbard" che mi sia stato simpatico, parlare e scrivere,anche in quella tv bianco e nero, con orgoglio di Caccia e cibo vero......ecco ce ne sarebbero dovuti esser di piu' come Lui [14]!Un saluto.
 
Un ruolo importante l' ha giocato il blocco dell' esportazione dei prodotti italiani, tra i quali i fucili semiauto Bernardelli, molto apprezzati in Russia perche funzionano bene anche sotto lo zero. Il blocco come sapete ha coinvolto molti nostri prodotti prima molto apprezzati in Russia. Loro però si sono già adattati, non hanno certo bisogno dell' Italia, pensate che hanno già sostituito il grana padano con un surrogato locale, incentivando la produzione in vari settori... e creandone di nuove dal nulla. Purtroppo in Italia gran parte dei danni li fanno i nostri governanti. Qui tirano avanti solo le aziende e quelle realta foraggiate dallo Stato ... quelle piccole sono destinate a soccombere, causa tasse, costo del lavoro ecc... e gli incentivi sempre promessi a chiacchiere, che poi nei fatti arrivano dove si e dove no ...
 
è un vero peccato è una azienda italiana di tutto rispetto con una lunga storia alle spalle, ultimamente avevo sentito quelle falsità messe in giro sul loro conto ,.


Certo anche in questo forum molti si dicono convinti che oramai tutti i fucili vengono fatti o fatti fare in Turchia, pertanto è, secondo loro, inutile e da fessi comprare un blasonato fucile italiano, quando con un terzo, o anche meno, si può comprare una copia fatta in Turchia. E' gente, questa, che non ha mai guardato dentro un fucile basculante italiano e uno turco. Cosa più importante ,poi, i fucili non si giudicano appena comprati, ma dopo alcune decine di anni di servizio, qualcuno dirà, che questo è impossibile, perché dopo pochi anni di questi surrogati turchi non ci sarà più traccia.




Saluti Cafiso
 
Un ruolo importante l' ha giocato il blocco dell' esportazione dei prodotti italiani, tra i quali i fucili semiauto Bernardelli, molto apprezzati in Russia perche funzionano bene anche sotto lo zero. Il blocco come sapete ha coinvolto molti nostri prodotti prima molto apprezzati in Russia. Loro però si sono già adattati, non hanno certo bisogno dell' Italia, pensate che hanno già sostituito il grana padano con un surrogato locale, incentivando la produzione in vari settori... e creandone di nuove dal nulla. Purtroppo in Italia gran parte dei danni li fanno i nostri governanti. Qui tirano avanti solo le aziende e quelle realta foraggiate dallo Stato ... quelle piccole sono destinate a soccombere, causa tasse, costo del lavoro ecc... e gli incentivi sempre promessi a chiacchiere, che poi nei fatti arrivano dove si e dove no ...

Puoi aumentare la produttività quanto vuoi... ma il basso costo cinese e la totale assenza di regole favoriscono troppo i loro prodotti.

Loro negli ultimi vent'anni crescono in media del 12% annuo...

Noi in 20 anni ci siamo giocati la pensione e nei prossimi 20 anche la casa...

- - - Aggiornato - - -

Ps: In molte zone mangiano il cane per necessità non solo per tradizione, ma intanto continuano a costruire bombe atomiche...
 
è un vero peccato è una azienda italiana di tutto rispetto con una lunga storia alle spalle, ultimamente avevo sentito quelle falsità messe in giro sul loro conto ,.
 
La colpa è anche nostra. Piuttosto che un blasonato Bernardelli, abbiamo in cassaforte 3 turchi ... oppure anche un equivalente basculante di pari costo da nuovo, ma dove poi il valore lo fà il marketing ... Beretta docet. La globalizzazione ha le sue vittime ..... i locali storici delle metropoli convertiti in market cinesi e noi a far la fila per l'acquisto di merce scadente, prodotta con l'umiliazione di forza lavoro minorenne e senza garanzie del minimo standard di sicurezza mentre le nostre di aziende, chiudono per la pur minima mancanza di rispetto delle regole. Tutti a comprare l'usa e getta, ad ingrassare anche le aziende nostrane che guardano solo il mercato oltre oceano e ci propinano prodotti innivativi come fossero l'eccellenza, mentre sono il frutto di quello che altrove vogliono .... legni finti, materiali scadenti ma tanti brillantini ed il santone di turno a glorificarne le funzioni. Forse la colpa di tutto è anche nostra e le conseguenze delle nostre azioni non ci debbono lasciar stupiti. Da amante dei fucili di una volta, mi auguro che la gloriosa bernardelli si riprenda.
 
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