spollo ha scritto:
"Fiocchi fa centro con la cartuccia che non inquina"
Monday 16 March 2009
Un successo a tutto tondo e made in Lecco
La Fiocchi Munizioni fa ancora centro. Lo fa a Norimberga, alla IWA 2009 Outdoor and Classic, ovvero alla fiera di settore (armi, caccia, tiro, law enforcement, ottiche, abbigliamento specifico), piú grande in Europa, la prima al mondo per importanza (in svolgimento da venerdí scorso fino a questo pomeriggio).
A stupire il mondo delle armi è la produzione di una tra le piú innovative cartucce ecologiche mai prodotte finora, la Tundra. Un marchio registrato da Fiocchi Lecco e dalla ditta (che ha lo stesso nome della cartuccia) che ha realizzato questo nuovo munizionamento grazie a uno scambio incrociato di know-how ad altissimo livello.
Stiamo parlando di munizionamento da caccia che non utilizza piú il classico pallino in piombo ma un mix di tungsteno e polimeri che rende il pallino stesso morbido e deformabile come il piombo (qualitá richieste per ottimizzare la balistica del proiettile) ma non inquinante.
Non credo che ci siano da fare salti di gioia!!!!! Se già alcune case produttrici di cartucce stanno proponendo nel mercato cartuce cosiddette "ecologiche" è ben evidente che saranno proprio tali aziende a "spingere" nella direzione di una messa al bando del classico pallino di piombo.
Così come, non vorrei, che d'altro canto le industrie armiere, Beretta in testa, vedessero in tal senso la possibilità di vendere nuovi fucili con canne idonee per i pallini in acciaio ecc.
Ciò non vuol dire, da parte mia, che la ricerca non debba andare avanti, ci mancherebbe, come del resto non vuol dire essere insensibili ai vari aspetti ecologici, però questi mi sembrano chiari segni che saranno proprio le industrie produttrici di armi e munizioni che in un prossimo futuro (non tanto lontano) spingeranno per la completa abolizione dei pallini di piombo (specialmente in periodi di crisi come questo).
Purtroppo l'Italia è il paese dei paradossi dove l'aspetto ecologico spesso viene strumentalizzato a fini che poco hanno a che fare con la tutela della salute delle persone. Basta consultare qualsiasi tabella relativa ai valori limite di esposizione al piombo rispetto,magari, ad altri tossici (come ad esempio per le polveri inquinanti PM10) di gran lunga più deleteri per la nostra salute per rendersi conto di come l'argomento venga opportunamente strumentalizzato.
Se ciò può in parte valere per la caccia agli acquatici, non può ritenersi comunque una giustificazione plausibile per le altre forme di caccia.
Ecco perchè, in sintesi, sia i cacciatori che le stesse industrie produttrici di cartucce dovrebbero collaborare in stretta simbiosi per frenare questa volontà più politica che altro.