Se posso dire la mia, non condivido le generalizzazioni sull'argomento: ci sono fattori diversi che determinano le scelte: oltre a quello più importante del divertimento per cui ognuno è libero di sparare come vuole assumendosene ovviamente anche le conseguenze degli abbattimenti realizzati o mancati: la caccia è anche questo! Per passare poi ad un discorso più squisitamente tecnico, personalmente dispongo di fucili di ogni calibro: 2 sovrapposti ed una doppietta del 12, un semi del 20, cal. 16, il cal. 28 l'ho ceduto recentemente perché inutile per il mio tipo di caccia. Nell'ultimo ventennio ho utilizzato quasi esclusivamente il 20 per tutta caccia. Da due anni mi sono deciso a procurarmi un semi del 12, magnum in relazione ai tipi di caccia praticati: acquatici e colombacci. e i risultati li ho constatati: con il 20 la percentuale degli animali persi era inaccettabile ed era un dramma dover recuperare anatidi caduti a distanze non inferiori ai 50 metri in zone paludose, tra canneti ed acquitrini melmosi; e tanti erano quelli non recuperabili. Idem per i colombacci; dover seguire la caduta di questi in zone impervie era praticamente impossibile. Passato ad un'arma più potente in grado di dare una maggiore energia cinetica al piombo e con un maggiore numero di pallini si invertiva la percentuale dei recuperi: con il 12 mi cadevano tutti se non ai piedi a pochissimi metri, con il 20 il contrario. Il 28 l'ho ceduto invece perché sempre per il mio tipo di caccia non mi dava sicurezza: dover sparare con 22 grammi di piombo ad una lepre che scattava nell'oliveto a 50 metri di distanza non era il massimo, così come spesso capitava di sorprendere, sempre andando a selvaggine minuta, un acquatico che partiva ad una certa distanza: animali che spesso andavano via feriti: riuscivano a salvarsi? Lo speravo. Questo fuciletto lo utilizzavo solo per ...giocare, qualche volta a tordi e più spesso ad allodole, dove non m'importava se gli altri ne abbattevano 10 ed io 2 o 3, e tuttavia me ne pentivo per il fatto che molti animali, colpiti e feriti, andavano a morire lontano.