Voi ricaricatori siete matti ... e manco poco [Trilly-77-24.gif]. Il pallino del 10 a tortore e colombacci è un'azzardo da non pubblicare. Certi assetti sono frutto della padronanza nella ricarica come in pochi riescono. Dunque bravi, ma non vorrei che chi come me, o Franky attinge principalmente da prodotti commerciali, all'apertura si permetta di andare ad alzavole con la sipe rc o altra marca e pallino del 10 ... 9,5 per i germani :mrgreen:

Fabio è ovvio che se vado a colombacci tiro il 7 o il 6 ma alle tortore il 10 va benissimo anche se il pallino d'elezione sarebbe il 9. Sta di fatto che i colombacci settembrini anche col 10 ti assicuro che sono caduti perfettamente spenti (le foto sono in stanza protetta). Per me preapertura = tortora i colombacci ne ho tanti qui a Milano quindi i malcapitati passati a tiro ci hanno rimesso le penne ma non era mia intenzione ahahahhahahahaahh....per quanto riguarda l'alzavola se avessi sparato quella che mi è passata in testa sarebbe morta anche quella.....ahahhahaahh
 
OT - la padronanza e la perizia e tutto ciò che vogliamo, ma per i colombacci continuerò a sparare 5 o 6, perchè è una bestia di 5etti che vola veloce e lontano.
Piombi più fini? certo che ammazzano, specialmente se i tiri non sono azzardati. Sei a tordi, esce il colombo entro i 25-30 e lo centri, non va da nessuna parte. A quaglie, capita il fagiano dei lanci atc e se è a tiro viene giù pure lui, con l'11.

Ma arrivi a 35m e rischi che il pallino perda di penetrazione.. e i tiri sono spesso più lunghi di quanto sembra.
Se si spara con volantini, appostamento fisso etc e li hai a 15m, va bene qualsiasi cartuccia pure in pb12 (ma poi mangi più piombo che carne)
Ogni caccia e ogni luogo le sue munizioni (parlo di condizioni di tiro, non di meteo).

Sull'adattare i motori F1 all'altitudine: è agonismo, con budget e equipe illimitati, strumenti di verifica sempre disponibili., fior di ingegneri e meccanici.
Siamo d'accordo che si possa perfezionare le prestazioni anche delle cartucce a eventuali specifiche condizioni di un posto per spuntare i 5-10m in più oltre la media, così come cercare di strappare il centesimo a ogni giro.
Ma così come la F1 si accende e cammina e i 300km/h li raggiunge a Dubai come a Nurburg, così la cartuccia abbatte ugualmente.
Non diventa una un pandino o segatura l'altra. a meno di, appunto, errori di conservazione o altro - se ci carichi la nafta su una auto benzina, o spari una polvere che ha preso di muffa, mi pare inevitabile che la fucilata non vada.
Rimango con le mie "contraddizioni".
 
Fabio è ovvio che se vado a colombacci tiro il 7 o il 6 ma alle tortore il 10 va benissimo anche se il pallino d'elezione sarebbe il 9. Sta di fatto che i colombacci settembrini anche col 10 ti assicuro che sono caduti perfettamente spenti (le foto sono in stanza protetta). Per me preapertura = tortora i colombacci ne ho tanti qui a Milano quindi i malcapitati passati a tiro ci hanno rimesso le penne ma non era mia intenzione ahahahhahahahaahh

Tu pensa che per me la migliore munizione per le prime alzavole ... quelle ancora giovani e con piumaggio incompleto e cacciate con temperature non proprio da " papere " è la nsi storno pallino del 9 nik ... ovviamente senza obblighi del sine piombo.
Però sono eccezioni, non dobbiamo farne la regola. E' vero che quella munizione con piombo fino è micidiale, ma la utilizzo perchè in quelle giornate mi capita di fare un giretto a beccaccini, oppure col cane del mio amico a quaglie, quindi una munizione dalla piccola papera alla minuta migratoria senza sciupare nulla.
Ogni selvatico ha il suo pallino d'elezione, il 9 non è per le alzavole come il 10 non è per le tortore, altrimenti dovremmo riprendere per le orecchie chi confeziona munizioni specifiche dedicate al selvatico specifico ... come le collezioni mygra della baschieri
 
Fabio tanto per le papere un esiste il problema... col fatto delle leghe speciali cascan tutti vivi...quindi non esiste il problema!!! :) :) :)

secondo me il tungsteno i morti li fa, solo che ammazza prima il portafoglio che le papere

Ecco Franky ha dato la risposta giusta, ma contraddico il fatto che ammazzi il portafoglio. Non sono certo 200 munizioni l'anno ad acquatici che influenzano le spese di una stagione venatoria con tasse governative, regionali, atc, assicurazione ed almeno 250 km che mi accollo per ogni uscita, oltre quelli a caccia chiusa per manutenzioni ecc.
 
Tu pensa che per me la migliore munizione per le prime alzavole ... quelle ancora giovani e con piumaggio incompleto e cacciate con temperature non proprio da " papere " è la nsi storno pallino del 9 nik ... ovviamente senza obblighi del sine piombo.
Però sono eccezioni, non dobbiamo farne la regola. E' vero che quella munizione con piombo fino è micidiale, ma la utilizzo perchè in quelle giornate mi capita di fare un giretto a beccaccini, oppure col cane del mio amico a quaglie, quindi una munizione dalla piccola papera alla minuta migratoria senza sciupare nulla.
Ogni selvatico ha il suo pallino d'elezione, il 9 non è per le alzavole come il 10 non è per le tortore, altrimenti dovremmo riprendere per le orecchie chi confeziona munizioni specifiche dedicate al selvatico specifico ... come le collezioni mygra della baschieri

Fabio sono quasi sempre d'accordo con te stavolta ni.......ti reputo un cacciatore abbastanza navigato e competente e quindi che sa distinguere bene le logiche commerciali di una casa produttrice di munizioni rispetto al resto. Così come la cartuccia alla quale tu fai riferimento se non ricordo male anche la NSI la faceva o la fa ancora e si chiamava (o chiama) proprio Tortora. Era fatta con piombo mischiato 7 e 8. Ecco chi ricarica sa benissimo che mischiare due piombi con diametro diverso non fa altro che scompigliare le rosate anzi è un metodo che si usa proprio per ottenere un effetto dispersante quindi non adattissimo alla caccia alla tortora, però molto probabilmente proprio questa sua strana caratteristica è stata quella che ha attirato il cacciatore acquirente che l'ha scelta rispetto ad un altra di altra marca. Così come altra nota marca realizza una cartuccia per il colombaccio con pallino 5.5, ovviamente tra un 5.5 e un 5 non c'è alcuna differenza ma proprio questa caratteristica attira e fa comprare (ammetto di averne comprato un pacco anche io). Noi matti ricaricatori abbiamo il difetto di smontare le cartucce commerciali e capire come sono composte.....ora non faccio alcun nome per ovvi motivi ma ti assicuro che gli stessi componenti che trovi in alcune cartucce in scatole da 25 che costano tipo 10 euro, li ritrovi pari pari in cartucce nei pacchettini da 10 con la differenza che hai un bel bossolo supercorazzato le paghi il triplo e a te sembra di avere una cartuccia superiore ma non è così. E' una questione di domanda e offerta, se i cacciatori del sud sono convinti che il mischietto sipe/s4 sia ottimo, la casa produttrice di munizioni fa una munizione caricata con sipe/s4, se non lo fa la casa lo fanno le armerie che si fanno caricare le cartucce a loro nome (sono cose reali non mie ipotesi). Se tu chiedi alla maggior parte dei cacciatori di tortore del centro sud cosa usano per la preapertura ti risponderanno cartucce da trap 7 e mezzo. E' sempre stato così ma non perchè il piombo 7 e mezzo sia giusto ma perche le cartucce da trap sono concepite per climi solitamente caldi e soleggiati (non credo si vada a sparare al piattello con la pioggia). Però ormai è entrata nella testa del cacciatore che il pallino per la tortora sia il 7 e mezzo quindi chi deve vendere la cartuccia che fa? Una bella cartuccia piombo 7 e mezzo! Io credo che se ragioniamo in ordine di grandezza e il pallino giusto per la tortora sia il 7 e mezzo come dite voi allora per il colombaccio servirebbe un 4 per un fagiano lo 0 per una lepre pallettoni.

Ciaoooo:D

Mauro
 
sono abbastanza d'accordo sulla questione marketing.
il package, fondello, hype fanno tanto e magari le componenti sono sempre quelle.
-il piombo mischiato però ha prestazioni differenti a seconda che sia miscelato o stratificato e pure in che ordine. mettere in cima quello più grosso avrebbe un senso.
BP ha preso le sue cantonate in passato, marchette pure non le disdegna, ma di buono c'è che non ho mai trovato complete ciofeche (cosa che con Fiocchi purtroppo mi capita)
-...per la tortora tirerei l'8 e ai colombi il 6 non solo per la mole ma per la distanza di tiro. poi se i tiri fossero garantiti entro i 30m potremmo pure usare pallini più fini.

riguardo al 7.5 e sud, i cacciatori sparano quelle cartucce in preapertura... perché costano poco, gli animali spesso di nidiata e poco smaliziati sono a tiro e si sparano diversi colpi.

al piattello potresti andarci con 0gradi umido e coperto come a 30 secchi di agosto, e la cartuccia resterebbe sempre la stessa, non mi risulta che fra i professionisti si preoccupino particolarmente del fatto.
appunto perché una buona cartuccia bilanciata per gli agonisti (non Franky padellone che se va a sparare dopo aver fatto 3notti di fila non centra neppure un bove a 10m) resta sempre tale, con variabili di performance probabili ma non decisive nel tiro "standard".
certo un selvatico è spesso più ostico e imprevedibile di un piattello a cui può bastare un pallino a frangerlo, magari le distanze sono maggiori, ma il concetto di ragionevole affidabilità in condizioni non estreme resta.
 
Ecco Franky ha dato la risposta giusta, ma contraddico il fatto che ammazzi il portafoglio. Non sono certo 200 munizioni l'anno ad acquatici che influenzano le spese di una stagione venatoria con tasse governative, regionali, atc, assicurazione ed almeno 250 km che mi accollo per ogni uscita, oltre quelli a caccia chiusa per manutenzioni ecc.

200 muizioni al tungsteno sono circa 700 euro... vero che ne spendiamo tanti ma 700 euro li preferisco spendere per altre cose... Anche perchè ritengo la legge no toxic che non abbia alcun senso quindi ce li spendo proprio mal volentieri!!! E' più forte di me!!!

SAluti
 
riguardo al 7.5 e sud, i cacciatori sparano quelle cartucce in preapertura... perché costano poco, gli animali spesso di nidiata e poco smaliziati sono a tiro e si sparano diversi colpi.

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Franky il problema è tutto qui....tu parli sempre per sentito dire o per tue supposizioni. Quante preaperture a tortore hai fatto? Io credo che tu non ne abbia mai fatta una .....si sparano tanti colpi???? e che sono allodole le tortore?? appurato che la quota massima giornaliera è di 5 tortore ti assicuro che non è cosi facile raggiungerla e gli zeri alla preapertura fioccano! Seppur morti di fame noi terroni possiamo permettercele 10 cartucce di marca e quindi il motivo per il quale si usano le cartucce da tiro non è certamente perchè costano poco.
 
.... evitando di riproporre o quotare altre idiozie (magari per il forum sarebbe meglio inesattezze perchè potrei essere redarguito come alla scuola materna).. rispondo solo al moderatore ARSVENANDI ... dato che non è la prima volta che incrociamo le nostre strade..sarà probabilmente una visione contrapposta la nostra e non potrebbe essere altrimenti (d'altronde non ci conosciamo e credo sia solo una questione di pelle virtuale).. in ogni caso credo che ogni componente del forum sia in grado di difendersi da solo.... per ciò che attiene altri riferimenti credo che nella vita l'incoerenza non paghi... come è mio solito fare la mia discussione termina qui.....
 
Quando nei felici anni quando in Italia le marzaiole erano abbattibili (si;, vabbe', in teoria sono ancora abbattibili--peccato che arrivano a Marzo, e la caccia chiude a Gennaio--'un si hiamano miha Gennaiole, ovvia!) ed io andavo a caccia a Fogliano (oggi parco, naturalmente), tutti i cacciatori esperti ed i barcaioli usavano i pallini del 9 per queste anatrelle. E a tiro utile anche una canapiglia o altra anatra colpita bene veniva giu', e non se ne andava via a nuoto come fanno oggi se colpite a piu' di 30 metri con pallini del 3--di ferro!
A volte, ne Montana, quando il piombo per gli acquatici ancora era permesso, mentre andavo a starne con cartucce da 32 grammi di pallini del 7 1/2, mi capitava di involare qualche germano da una "pozzanghera" o laghetto, e se lo coglievo lo aggiungevo al mazzo di starne. Anche le leprone del Montana--una specie di abbacchio con le orecchie lunghe--entro i 30 metri rimanevano inchiodate, se colpite bene. Avevo, e' vero, un Remington 870 a pompa con una canna strozzatissima non troppo adatta per i tiri corti (o padella, o carne tritata) e le starne che mi partivano vicine le dovevo far allontanare un po' se volevo poi mangiarle, e forse con una canna meno strozzata e meno pallini sul pelo il leprone non si sarebbe fermato. Invece si fermava, eccome! L'unico svantaggio del piombo fino su un animale di media taglia e' poi il numero di pallini che ti trovi fra i denti. Ma almeno il piombo e' tenero... Prova a dare una ganasciata a un pallino di ferro o--peggio--al tungsteno, e due minuti dopo: "Hrontho, Shtudio Dentishta? Ho bishogno di un appuntschamento urshente!"
In California mi ricordo di una lepre molto simile a quelle italiane, ma con le orecchie piu' lunghe. Stavo camminando in un frutteto sperando di sparare a qualche quaglia californiana quando mi parti' una lepre. Le tirai una botta a piu' di 30 metri con la cartuccina col piombo del 10 che avevo in canna. La lepre non accuso' neanche la botta e corse via come un razzo. La tenni d'occhio (era un frutteto ben manicurato e diserbato) e a piu' di cento metri si fermo' si sedette, e poi all'improvviso cadde sul suo lato. Stecchita. Quando la spellai vidi che aveva alcuni pallini che le erano passati attraverso e costole e nei polmoni. Altri pero' si erano fermati nel muscolo o contro le costole.
Qui in Alabama ho ucciso un coyote con una cartuccia con pallini del 6 a piu' di 40 metri. Vero che era una cartuccia magnum da tacchini con pallini in lega di tungsteno, ma sempre di pallini piccoli ed animale grosso, si trattava! Fece quattro passi allo sparo, e poi cadde per non muoversi piu'
Quindi il piombo piccolo non crediate che sia solo buono per lodole e beccafichi. In una buona cartuccia ben bilanciata e ben indirizzata e a tiro giusto puo' avere risultati ragguardevoli. E tornando a cio' che si diceva, il 9 per le alzavole se e' 9 di piombo va bene. A parte che il 9 di ferro non credo che esista, se esistessse sarebbe buono per la caccia agli insetti... Per le alzavole, i pallini di ferro che userei, in una cartuccia da 76 mm, sarebbero il 5 o il 6. A Kodiak, quando al gioco si potevano presentare sia germani che alzavole, usavo il 6 e il 4 della vecchia Remington Hevi-Shot con pallini di lega di ferro/nichelio/tungsteno, ma sempre 12/70. Micidiali anche oltre i 50 metri.

Credo che oggi, in Italia, si tenda ad usare pallini di piombo piu' grossi di quelli che si usavano una volta. Papa' non usava mai pallini piu' grossi dell'11 per le lodole. Oggi tanti, da cio' che leggo, usano 10 e anche 9, se non pure l'8. Se si usa l'8 per le lodole, che cosa si usera' mai per i fagiani e lepri, le ocarole? Il piombo grosso, e' vero, fa ferite piu' grosse e profonde. Ma ne fa anche molte di meno su un bersaglio piccolo, ed e' stato dimostrato scientificamente, empiricamente, ed ampiamente che tre ferite di pallini piccoli provocano piu' shock di una sola con un pallino piu' grosso a meno che il pallino grosso non colpisca il sistema nervoso centrale. Ed e' lo shock, non la relativa mortalita' delle ferite, che abbattono un uccello o animale all'istante o quasi.

Poi in balistica terminale ci sono cosi' tante variabili che non si possono trarre norme ferree, valide sempre e comunque. Spesso le eccezioni sono piu' frequenti della norma. Ci fu un delinquente che si becco' una dozzina di pallottole della .45 ACP, una "stopper" leggendaria, e sopravvisse... Peccato!
 
200 muizioni al tungsteno sono circa 700 euro... vero che ne spendiamo tanti ma 700 euro li preferisco spendere per altre cose... Anche perchè ritengo la legge no toxic che non abbia alcun senso quindi ce li spendo proprio mal volentieri!!! E' più forte di me!!!

SAluti

Diciamo anche che di 200 munizioni che si tirano alle anatre, una buona parte si esplodono alle prime luci con visibilità scarsa e quindi uccelli a tiro d'acciaio. Purtroppo molte leggi in materia venatoria non hanno senso, ma purtroppo, tocca rispettarle. Io faccio buon viso a cattivo gioco, penso sempre a quanto mi costa la gestione del mio chiaro e la quota al secondo chiaro, poi ci metto le altre spese ed allora anche fossero 700 euro ( l'ultimo acquisto è stato però di 3 euro a cartuccia ) per le munizioni, le vedo, nel mio contesto, il minore dei mali. Ovvio che sarebbe meglio spendere i 700 euro delle munizioni per altro, ma se l'alternativa finalizzata al risparmio è l'acciaio ..... le munizioni esplose sarebbero molte di più e la ciccia portata a casa molto di meno.
Triste cosa la malattia da becco piatto. Ti prende e non ti lascia più e non c'è caccia più difficile, impegnativa tutto l'anno e costosa da praticare tra quelle alla migratoria
 
(omissis)
Triste cosa la malattia da becco piatto. Ti prende e non ti lascia più e non c'è caccia più difficile, impegnativa tutto l'anno e costosa da praticare tra quelle alla migratoria

Io ne sono dovuto guarire per causa di forza maggiore: trasferimento in un'area priva di anatre, e morte della mia adorata Scout. Ma hai ragione: cio' che io battezzai "Maldipapera" in un articolo pubblicato in una rivista di caccia italiana e' una malattia terribile e costosa. Pero', imparzialmente, devo correggerti. Ci sono altre cacce altrettanto difficili, impegnativi e costosi. Me ne viene una in mente che pero' non ho mai praticato: la caccia ai colobacci dal palco. Devi affittare il posto, pagare le tasse da appostamento fisso, costruire palco e capanno a regola d'arte, con rulli, stantuffi, e tante altre cose, andare spesso tutto l'anno a curare le piante di buttata, aggiustare questo e quello, ecc. E poi ci sono i piccioni da addestrare, nutrire e curare tutto l'anno e poi, credo, da riaddestrare prima di ogni stagione. Mi sarebbe piaciuto fare questa caccia in Italia, ma la caccia alle "anatre di bosco" (le palombe) fatta cosi' comporta salire su scale ripide e pericolose, essere in alto fra la chioma di un albero secolare, magari con l'intero capanno che oscilla quando tira vento... cose impensabili per uno le cui ginocchia cominciano a sbattere quando e' in cima ad una scala a libretto alta soltanto tre metri... L'acrofobia e' una brutta cosa. Meglio un capanno a livello del mare!
 
Aggiungo: Tanti dei miei colleghi cacciatori di cervi qui in Alabama prediligono il "tree stand," una piattaforma metallica appoggiata ad un albero alto a cinque o dieci o piu' metri d'altezza, alla quale si arriva con una scala di ferro quasi verticale. Col catzo, che io ci salirei! I miei capanni sono tutti sulla solida terra!
 
E' per questo che abbiamo una bravissima labrador da riporto... tu invece ti sei fatto un bracco :) :)
Così facciamo divertire anche il cane, che devo ammettere sia superlativo! Uccello vivo o ferito piano piano riesce a portarcelo sempre... è davvero un cane intelligente!!!
E comunque bel mi piombo...ma dicono che è per quello che il mondo va a rotoli... inquina che ci si vuol fare!!!!
accidenti a sti 4 burocratiburattini # maremmaimpestataladra
 
Io ne sono dovuto guarire per causa di forza maggiore: trasferimento in un'area priva di anatre, e morte della mia adorata Scout. Ma hai ragione: cio' che io battezzai "Maldipapera" in un articolo pubblicato in una rivista di caccia italiana e' una malattia terribile e costosa. Pero', imparzialmente, devo correggerti. Ci sono altre cacce altrettanto difficili, impegnativi e costosi. Me ne viene una in mente che pero' non ho mai praticato: la caccia ai colobacci dal palco. Devi affittare il posto, pagare le tasse da appostamento fisso, costruire palco e capanno a regola d'arte, con rulli, stantuffi, e tante altre cose, andare spesso tutto l'anno a curare le piante di buttata, aggiustare questo e quello, ecc. E poi ci sono i piccioni da addestrare, nutrire e curare tutto l'anno e poi, credo, da riaddestrare prima di ogni stagione. Mi sarebbe piaciuto fare questa caccia in Italia, ma la caccia alle "anatre di bosco" (le palombe) fatta cosi' comporta salire su scale ripide e pericolose, essere in alto fra la chioma di un albero secolare, magari con l'intero capanno che oscilla quando tira vento... cose impensabili per uno le cui ginocchia cominciano a sbattere quando e' in cima ad una scala a libretto alta soltanto tre metri... L'acrofobia e' una brutta cosa. Meglio un capanno a livello del mare!

Hai ragione Giovanni, ci sono cacce altrettanto costose, hai citato quella ai colombi da palco ed io aggiungo quella in generale con i vivi da appostamento ... come i turdidi. Ma è altrettanto vero che chi si concede a certa selvaggina, ha alternative. I tordi così come i colombi si cacciano in molti altri modi nel libero. Le anatre nel libero sono una chimera se non da qualche anno nei campi, ma parliamo esclusivamente di germanate, non certo dell'insieme delle anatre selvatiche dove ..... se non c'è l'umido .... poco c'azzecca, e l'umido è troppo protetto, o troppo costoso per avere una quota oppure estremamente costoso per crearlo e curarlo.
 
non tortore soltanto, che sono ben poche. tortore e colombi e qualche gazza.
E 3pacchi da 25 li ho tirati tutti in un rientro di preapertura.

E sì sono un "terrone" pure io, come mi hai definito, hai trovato tu la connotazione negativa in ciò che avevo scritto che era molto sereno.

Parlo per sentito dire? sulle cartucce da piattello, hai ragione: raramente uso cartucce da sporting fuori dal campo nativo di impiego e mai più ai colombacci stanziali, ma nella compagnia di 7 8 amici buona parte di loro tira proprio quelle cartucce all'apertura. perché? a loro dire: sono avanzi del trap ed è una caccia che fanno mezza volta l'anno quindi neppure ci pensano più di tanto, sono "costanti" e ben bilanciate, costano poco e hanno piombo sufficientemente grosso. e sono morbide alla spalla. e se capitano i torraioli di mezzo fanno pure quel servizio aggiuntivo.
se poi hanno anche una marcia in più col caldo, meglio ancora! fattosta che i piattelli li rompono anche il resto dell'anno.

de gustibus, io sparo altro sia in preapertura che dopo (vedo difficile per ragioni di rosata staccare tiri al limite con 28g, ognuno conosce il proprio spot venatorio) e la tortora è solo una comparsa occasionale.
ma comunque ciò che conta è che con le mie inutili cartucce corazzate 5/36g la roba cade. anche se secondo voi non è la cartuccia giusta per il caldo, ma i pennuti non lo sanno e allora cadono, quindi insisto nell'errore.

però allo spollo e rientro dei tordi così come alle quaglie, cartuccette skeet 9.5 e bior clever sporting mi ci sono arrangiato le volte che è capitato di non avere sotto mano freeshots cheddite e bior fiocchi.

giusto le mie "idiozie". cit.
Pace!
 
Hai ragione Giovanni, ci sono cacce altrettanto costose, hai citato quella ai colombi da palco ed io aggiungo quella in generale con i vivi da appostamento ... come i turdidi. Ma è altrettanto vero che chi si concede a certa selvaggina, ha alternative. I tordi così come i colombi si cacciano in molti altri modi nel libero. Le anatre nel libero sono una chimera se non da qualche anno nei campi, ma parliamo esclusivamente di germanate, non certo dell'insieme delle anatre selvatiche dove ..... se non c'è l'umido .... poco c'azzecca, e l'umido è troppo protetto, o troppo costoso per avere una quota oppure estremamente costoso per crearlo e curarlo.

Strano pero' che da noi i germani abbattuti al campo (a secco) da noi sono 100% selvatici. Le anatre germanate le trovi solo nei parchi cittadini o in qualche "dude ranch" (business turistico/venatorio) dove (in questi ultimi) vengono scacciate dai gestori per farle volare verso i "cacciatori." E quelle non abbattute poi ritornano al laghetto artificiale o naturale per poi esserne scacciate ancora per un altro girotondo di morte. E quando ce ne sono rimaste poche, i gestori aprono un gabbione e "ripopolano" il laghetto. Caccia? Manco per il caxzo!

Comunque la caccia piu' costosa che esista, e che non mi sono mai potuto permettere, e' il safari africano. Peccato che adesso che--con qualche sacrificio, rinunciando per due o tre anni all'affitto di un appezzamento di terreno locale per la caccia al cervo e usando un po' dei soldi risparmiati in una vita di lavoro--mi potrei permettere un breve safari al bufalo cafro, l'unico animale africano che mi piacerebbe abbattere--sono troppo vecchio per affrontare un viaggio cosi' lungo, un clima tremendo, e il correre su e giu' per la savanna cercando di tagliare la strada ad un Dagga boy, un vecchio bufalo solitario ed inkazzoso. Rimarra' sempre un sogno per me. Il piu' vicino che sia mai arrivato ad una tale caccia e' quando ho dovuto abbattere una vacca malata sul mio pascolo--dopo un lungo inseguimento di dieci passi dal fuoristrada alla vacca, e sottopendomi al tremendo pericolo che la povera bestia potesse alzarsi da terra e travolgermi (non potendomi incornare perche' priva di corna). Scherzi a parte, mi ha fatto pena farlo, ma era necessario. E la cosa piu' brutta e' che il vitellino che aveva partorito da poco non riusci' a sopravvivere. Nessun'altra vacca con vitello e latte lo volle adottare. L'allattamento artificiale da parte del proprietario fu impossibile perche' il vitello non volle farsi acchiappare, e cosi' mori' entro un paio di giorni. Ne trovai la carcassa quasi del tutto scarnificata da coyotes e avvoltoi. No, non ho la testa della vacca montata sul muro insieme ai miei trofei, dove avrei voluto avere la testa di un bufalo cafro. Il proprietario venne col trattore, scavo' una buca profonda nel pascolo e ce la seppelli'. Per la cronaca, una palla di .450 Marlin nel cervello di un bovino fa un lavoro pulito ed immediato.
 
Si ovvio che il meteo influisce sulle cartucce: una cartuccia cambia in base alla temperatura e in base all'umidità. Inoltre non è vero che il costruttore rende le cartucce perpetue, ne ho smontate a centinaia perché l'innesco non si accendeva. Un'altra cosa di cui tenere conto sono le canne, le canne dei fucili sono costruite con acciai speciali, alcune sparano di tutto, altre solo pochi tipi di cartuccia.
 
Si ovvio che il meteo influisce sulle cartucce: una cartuccia cambia in base alla temperatura e in base all'umidità. Inoltre non è vero che il costruttore rende le cartucce perpetue, ne ho smontate a centinaia perché l'innesco non si accendeva. Un'altra cosa di cui tenere conto sono le canne, le canne dei fucili sono costruite con acciai speciali, alcune sparano di tutto, altre solo pochi tipi di cartuccia.

del tipo?
canna - materiale - indicazioni

e chi ha detto che le cartucce sono perpetue? vedasi inneschi 6.45 e/o borre polverizzate
 
spezzo una lancia CONTRO la mia stessa teoria.

clima eccezionalmente caldo, umido, altissima pressione 0 mlsm.
cartucce che.... incredibilmente, non ammazzano. feriti, stroppi, polvere incombusta.
alla decima occasione fallata, cambio in favore di una nota doppia base: gli animali cadono.

manco a dire che la prima cartuccia fosse difettosa... riprovata in altra condizione meteo e 10gradi meno, la cartuccia per lo meno bruciava tutta, compresi i colombi.

Sono perplesso.
 
spezzo una lancia CONTRO la mia stessa teoria.

clima eccezionalmente caldo, umido, altissima pressione 0 mlsm.
cartucce che.... incredibilmente, non ammazzano. feriti, stroppi, polvere incombusta.
alla decima occasione fallata, cambio in favore di una nota doppia base: gli animali cadono.

manco a dire che la prima cartuccia fosse difettosa... riprovata in altra condizione meteo e 10gradi meno, la cartuccia per lo meno bruciava tutta, compresi i colombi.

Sono perplesso.

Caro Franky, per ovviare all'inconveniente da te citato è da un poco di anni che si è fatta strada la cartuccia così detta "contro dose".
piero
 
In preapertura siam rimasti piacevolmente sorpresi dalle "nuove" Az 20 la cui scatola recita Maionchi......ma credo nulla a che vedere con la storica marca 🙄!

Cmq,clima subtropicale 31°, acquazzone da poco passato,umidità pazzesca 😱.....beh: selvatici letteralmente fumati a tutte le distanze,un tiro addirittura da ola 👏👏👏 con canna benelli standard 65**, 32gr pb 7 1/2 😉👍

Un saluto
 
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