Stiamo però, secondo me, parlando di due cose differenti... Gli uccelli che vanno via vivi se fossero piattelli si romperebbero ugualmente quindi secondo me (da non esperto) c'è qualcosa di diverso che non la concentrazione di rosata...

Saluti

Ps: causa pioggia mercoledi non sono andato con mio padre a tordi quindi non ho potuto vedere niente
 
se il piattello si rompe...il pallino arriva con energia sufficiente pure per un uccello. maneggiane uno e vedi che non è proprio fatto di crackers..se si polverizza dubito rimangano dubbi.
direi che è un buon test in teoria.

riguardo all abbattimento: o pallino trapassante o solo perforante, 4 5 pallini sono una ottima garanzia che l animale venga fulminato.
pallini caldi? sangue? ci credo poco.
in teoria se l animale ha un arresto cardiorespiratorio istantaneo, sanguinerebbe meno...ma una ferita su un grosso vaso anche a shock immediato, sanguinerebbe uguale.
il pallino cauterizza le ferite? insomma..ci credo poco.
4 5 pallini abbattono un selvatico in genere...e più ne arrivano (e di dimensioni e energia sufficienti) meglio è. amen.

rimane il solito punto: la qualità della rosata la vedi meglio su un cartone, perché che qualche pallino arrivi su un piattello o su un tordo non significa automaticamente che la distribuzione sia omogenea. (certo un piattello smaterializzato fuga molti dubbi :D )
certamente però il fatto che nella disciplina non ci siano cartucce specifiche per il clima secondo me è suggestivo del fatto che se anche ci fossero variabilità, non sono così influenti.

La mia soluzione personale rimane la solita: una cartuccia per tipo di caccia, in base a dimensioni del selvatico, distanze di caccia, fucile e abitudini del tiratore.
aggiungerei preferire una moderna polvere a doppia base, da quel che ho letto. ma con me la gm3 pb10 entro 30m fa sempre il suo sporco lavoro, dalla tortora al merlo alla cesena al colombo al beccaccino.

la mia cartuccia ottimale era la mygra tordo..che ho difficoltà a reperire a lecce e mi costa anche una cifra disumana.
ragion per cui le elle32 o le gm3 dell'armaiolo di fiducia fanno il loro lavoro.
e anche le s4 rc...e anche le winchester standard... e anche le storno maionchi..insomma, mi pare che di prodotti che ho provato, cartucce che non "stendono" non ne ho mai provate.

il tutto ovviamente è solo un parere...in attesa che qualche dato obiettivabile mi mostri che le rosate e le vel peggiorano sensibilmente col meteo, e con quello rimetterei in gioco le mie abitudini.

OT: quello che volevo chiedere agli esperti:
posto che bene o male tutte le cartucce con contenitore sono ideate per il tiro canonico a distanza mediolunga...e che le freeshot/dispersante/bior/wad sono per tiri a breve distanza con cane da ferma (max 15-20metri dopo sono troppo diluiti i pallini)...le cartucce da trap e altro piattello come le definireste?
non ne ho mai aperta una e sparate pochissime, ma visto il prezzo esiguo e i piombi invitanti (7 e mezzo è ottimo per la tortora, 9 e mezzo ideale per tordi e cesene) come si comportano? sono più "larghe" di una classica cartuccia da caccia? anticipo cambia qualcosa?
sono sguarnite ai 30-35metri?
grazie!
 
Stiamo però, secondo me, parlando di due cose differenti... Gli uccelli che vanno via vivi se fossero piattelli si romperebbero ugualmente quindi secondo me (da non esperto) c'è qualcosa di diverso che non la concentrazione di rosata...

Saluti

Ps: causa pioggia mercoledi non sono andato con mio padre a tordi quindi non ho potuto vedere niente
Abbiamo stabilito che in gioco ci sono due elementi,la concentrazione della rosata,ovvero il numero di pallini che impattano sull animale(o piattello)e la velocità con cui ci impattano,ovvero la forza cinetica che trasferiscono al bersaglio_Ora mi dice Centro che i piattelli offrono una superficie più dura di un tordo,e ne sono convinto pure io,quindi se per qualsiasi motivo la cartuccia fosse carente di energia anche il piattello non verrebbe fumato,ma semplicemente sbeccato,tutti ovviamente !!!se invece il problema fosse la dispersione della rosata,ovvero se il clima allargasse la rosata in modo che nessun o rari pallini colpissero il bersaglio succederebbe la stessa cosa,invece se vai a vedere una gara dove spara gente che ci prende la quasi totalità dei piattelli è disintegrata,segno che ci vanno addosso un numero tale di pallini che se lo paragoni ad un tordo non lascerebbe scampo.
E non dimenticare che sparano 24 gr del 7 e mezzo su un bersaglio abbastanza piccolo e spesso di taglio

E comunque il fatto che da febbraio a novembre sparano la stessa cartuccia mi sembra abbastanza significativo riguardo al nostro dilemma
Saluti
 
centro sono cambiate tante cose dagli anni 90 ad oggi, le tabelle di granelli non sono piu attendibili, la vivacità delle polveri è cambiata! e molte cartucce sono state caricate in maniera diversa per ottimizzarne l'uso nella maggior parte dei fucili attualmente in circolazione! anche gli inneschi non sono tutti gli stessi e sono stati introdotti nuovi inneschi come il 616 gold.... le regole di Granelli e Gallina sono generali e validissime per conoscere la base della balistica, e anche livelli molto avanzati ma non sono piu complete e sono riferite ad un periodo passato con riferimenti a usi caricamenti e componenti di allora! non sono complete aggiornate ad oggi! pensa quante cose sono cambiate ad esempio nei piccoli calibri, quante polveri nuove sono uscite, con caratteristiche che prima non c'erano, e i bossoli corazzati del 28 che prima non si trovavano e le 28 e 30 grammi nel 28 mentre prima tutti non andavano oltre i 22 gr e potrei continuare.... vivi nel passato convinto che tutto sia rimasto uguale! Aggiornati!
Quanto alle padelle a 20 o 40 metri ne faccio anche io... avoglia...almeno quanto ne fai tu!
 
centro sono cambiate tante cose dagli anni 90 ad oggi, le tabelle di granelli non sono piu attendibili, la vivacità delle polveri è cambiata! e molte cartucce sono state caricate in maniera diversa per ottimizzarne l'uso nella maggior parte dei fucili attualmente in circolazione! anche gli inneschi non sono tutti gli stessi e sono stati introdotti nuovi inneschi come il 616 gold.... le regole di Granelli e Gallina sono generali e validissime per conoscere la base della balistica, e anche livelli molto avanzati ma non sono piu complete e sono riferite ad un periodo passato con riferimenti a usi caricamenti e componenti di allora! non sono complete aggiornate ad oggi! pensa quante cose sono cambiate ad esempio nei piccoli calibri, quante polveri nuove sono uscite, con caratteristiche che prima non c'erano, e i bossoli corazzati del 28 che prima non si trovavano e le 28 e 30 grammi nel 28 mentre prima tutti non andavano oltre i 22 gr e potrei continuare.... vivi nel passato convinto che tutto sia rimasto uguale! Aggiornati!
Quanto alle padelle a 20 o 40 metri ne faccio anche io... avoglia...almeno quanto ne fai tu!

Ha HA HA di padelle credo di farne meno di te perche' le mie canne non sono state mangiate dai topi!!!
Sveglia ragazzo, aggiornati tu, fatti una canna intera lascia stare i pezzi canna e scoprirai il piacere di tirare.;)
Un abbraccio
 
rimani convinto del tuo parere,difatti e' un parere
poi c'e' la balistica che e' una scienza,ed e' tutt'altra cosa
forse basterebbe studiarla un poco per rendersi conto che ci sono baggianate che con un po' di razocinio e conoscenza non andrebbero neppure pensate,tantomeno scritte.
ma in ogni caso ognuno decide quanto e come conoscere le cose che lo appassionano,non e' una critica nei tuoi confronti ,ci tengo a scriverlo.
ma onestamente ancora oggi,nel 2015 sentire che quando non vanno le cartucce si sparano animali a15 mt da fermo e questi e se ne vanno e ' come credere ancora agli gnomi e al re cinghiale.






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se il piattello si rompe...il pallino arriva con energia sufficiente pure per un uccello. maneggiane uno e vedi che non è proprio fatto di crackers..se si polverizza dubito rimangano dubbi.
direi che è un buon test in teoria.

riguardo all abbattimento: o pallino trapassante o solo perforante, 4 5 pallini sono una ottima garanzia che l animale venga fulminato.
pallini caldi? sangue? ci credo poco.
in teoria se l animale ha un arresto cardiorespiratorio istantaneo, sanguinerebbe meno...ma una ferita su un grosso vaso anche a shock immediato, sanguinerebbe uguale.
il pallino cauterizza le ferite? insomma..ci credo poco.
4 5 pallini abbattono un selvatico in genere...e più ne arrivano (e di dimensioni e energia sufficienti) meglio è. amen.

rimane il solito punto: la qualità della rosata la vedi meglio su un cartone, perché che qualche pallino arrivi su un piattello o su un tordo non significa automaticamente che la distribuzione sia omogenea. (certo un piattello smaterializzato fuga molti dubbi :D )
certamente però il fatto che nella disciplina non ci siano cartucce specifiche per il clima secondo me è suggestivo del fatto che se anche ci fossero variabilità, non sono così influenti.

La mia soluzione personale rimane la solita: una cartuccia per tipo di caccia, in base a dimensioni del selvatico, distanze di caccia, fucile e abitudini del tiratore.
aggiungerei preferire una moderna polvere a doppia base, da quel che ho letto. ma con me la gm3 pb10 entro 30m fa sempre il suo sporco lavoro, dalla tortora al merlo alla cesena al colombo al beccaccino.

la mia cartuccia ottimale era la mygra tordo..che ho difficoltà a reperire a lecce e mi costa anche una cifra disumana.
ragion per cui le elle32 o le gm3 dell'armaiolo di fiducia fanno il loro lavoro.
e anche le s4 rc...e anche le winchester standard... e anche le storno maionchi..insomma, mi pare che di prodotti che ho provato, cartucce che non "stendono" non ne ho mai provate.

il tutto ovviamente è solo un parere...in attesa che qualche dato obiettivabile mi mostri che le rosate e le vel peggiorano sensibilmente col meteo, e con quello rimetterei in gioco le mie abitudini.

OT: quello che volevo chiedere agli esperti:
posto che bene o male tutte le cartucce con contenitore sono ideate per il tiro canonico a distanza mediolunga...e che le freeshot/dispersante/bior/wad sono per tiri a breve distanza con cane da ferma (max 15-20metri dopo sono troppo diluiti i pallini)...le cartucce da trap e altro piattello come le definireste?
non ne ho mai aperta una e sparate pochissime, ma visto il prezzo esiguo e i piombi invitanti (7 e mezzo è ottimo per la tortora, 9 e mezzo ideale per tordi e cesene) come si comportano? sono più "larghe" di una classica cartuccia da caccia? anticipo cambia qualcosa?
sono sguarnite ai 30-35metri?
grazie!

Il modo peggiore x provare una cartuccia e' provarla su un cartone, perche' la rosata e' lunga circa 2 metri e tutti i pallini sia quelli di testa che quelli di coda vanno a finire sullo stesso punto mentre x abbattere un selvatico si utilizza solo una sezione.
Poi, il piombo tanto piu' lento viaggia tanto piu' mantiene compattezza, quindi fai attenzione quando vedi rosate molto compatte sui cartoni perche' sicuramente non avrebbe energia sufficente ad abbattere un selvatico ad una certa distanza.
Se vuoi sorprendere con delle rosate bellissime carica una dose minima di polvere abbinandola ad una dose massima di piombo ( sempre nei limiti).
Poi anche il discorso dei piattelli e' sbagliatissimo, perche' hanno una struttura fisica completame diversa, il piattello tende a sbriciolarsi mentre i muscoli essendo piu' elastici assorbono molto meglio.
Saluti
 
Se per canna lunga fai riferimento alla 75 credo di si. Una polvere semivivace le può ancora incrementare, dipende dal caricamento.
Invece una vivace termina prima la bruciatura e potrebbe cominciare a verificarsi da quel momento più attrito in canna.


Salve, riporto i risultati di una prova pubblicata da un noto esperto balistico,
eseguita in una altrettanto nota ditta produttrice di cartucce
con strumentazione professionale.

Cartuccia Mygra Colombaccio 36 grammi:

76 = ........................ 384 m/s
71 = ....................... 385 m/s
67 = ....................... 379 m/s
62 = ....................... 374 m/s
56 = ....................... 367 m/s


La cartuccia in questione è caricata con F2x36
ti lascio immaginare cosa può accadere usando
una polvere x32.
 
rimani convinto del tuo parere,difatti e' un parere
poi c'e' la balistica che e' una scienza,ed e' tutt'altra cosa
forse basterebbe studiarla un poco per rendersi conto che ci sono baggianate che con un po' di razocinio e conoscenza non andrebbero neppure pensate,tantomeno scritte.
ma in ogni caso ognuno decide quanto e come conoscere le cose che lo appassionano,non e' una critica nei tuoi confronti ,ci tengo a scriverlo.
ma onestamente ancora oggi,nel 2015 sentire che quando non vanno le cartucce si sparano animali a15 mt da fermo e questi e se ne vanno e ' come credere ancora agli gnomi e al re cinghiale.






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Mi piace il tuo ragionamento, le attuali cartucce in plastica non traspirano per cui difficilmente sono influenzate dall'umidità.

Molto più accettabile è il discorso pressione atmosferica (legato alla presenza di umidità) che altera l'equilibrio della cartuccia. Equilibrio che riduce le prestazioni ma non le annulla, soprattutto nei 35 metri.
Gli elementi che influiscono sulla densita' dell' aria, perche' di questo si deve parlare, sono 3, la temperatura e' quella che influisce maggiormente, poi la pressione atmosferica ed infine ( veramente poco influente) l'umidita'.
Saluti

- - - Aggiornato - - -

rimani convinto del tuo parere,difatti e' un parere
poi c'e' la balistica che e' una scienza,ed e' tutt'altra cosa
forse basterebbe studiarla un poco per rendersi conto che ci sono baggianate che con un po' di razocinio e conoscenza non andrebbero neppure pensate,tantomeno scritte.
ma in ogni caso ognuno decide quanto e come conoscere le cose che lo appassionano,non e' una critica nei tuoi confronti ,ci tengo a scriverlo.
ma onestamente ancora oggi,nel 2015 sentire che quando non vanno le cartucce si sparano animali a15 mt da fermo e questi e se ne vanno e ' come credere ancora agli gnomi e al re cinghiale.






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apprezzo quanto scritto
ma rimane secondo me una riflessione da fare
che un selvatico vada via a fermo sparato da 20 mt o meno e ' una eccezzionalita' legata al caso e tale dovrebbe rimanere
qualora tale evenienza risulti una costante probabile,,vuol dire che ci sono problemi relativi a chi ha in mano lo schioppo,siano quest'ultimi attribuibili a errate valutazioni delle distanze,errate pieghe nell'arma che fanno sparare male o altro ancora.
possiamo accettare meno del 10% di casualita' di animali sparati fermi a max 20 mt che vanno via.

a tale distanza il vivo di rosata e' distruttivo,ma ripeto, il vivo di rosata...

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E' chiaro che a 20 metri un selvatico colpito che se ne va, magari a morire di sicuro, e' un'eccezione, pero' e' un'eccezione che se spari tanto si puo' ripetere spesso in quel lasso di tempo.

- - - Aggiornato - - -

io sono convinto che sia proprio la balistica interna ad essere influenzata dalla pressione atmosferica, umidità e temperatura ,sè facciano un calcolo della densità dell'aria tenendo presente che la pressione atmosferica cambia con l altitudine ci ritroveremo che avremo la stessa densità a 5 gradi a 1000m slm la stessa che avremo a 30 gradi sul livello del mare, per tale motivo è sbagliato applicarlo alla balistica esterna.
Visto che parli di densita' dell'aria, e' questo mi fa piacere, prova a calcolare di quanto cambia utilizzando temperatura, pressione atmosferica ed umidita' con i valori invernali delle 7 di mattina e delle 10 della stessa mattina e capirai le differenze.
 
Ha HA HA di padelle credo di farne meno di te perche' le mie canne non sono state mangiate dai topi!!!
Sveglia ragazzo, aggiornati tu, fatti una canna intera lascia stare i pezzi canna e scoprirai il piacere di tirare.;)
Un abbraccio

Per tua informazione possiedo 10 fucili di calibri vari, di cui 8 sono con canna 70 e 71 le doppiette e sovrapposti tutte 1 e 3 stelle, e due automatici con canna 66 e strozzatori variabili... Per cui capirai che non sono un cultore delle lupare!
Però i dati che ti ho dato sono veritieri! La differenza con certe cartucce non è molta!
E i risultati pubblicati da pawne, lo dimostrano! Con quella che è una polvere piuttosto progressiva, è caricata in una cartuccia pensata per dare il massimo in canne 71, già in canne 75 non cambia nulla, in quelle 82 magari si peggiora, pensa con una x32... Basta fare cartucce che raggiungono il picco a 65 che anche una canna 70 diventa inutile!Se poi vuoi ostinarti a restare nel passato...... O a negare l'evidenza...
 
Quali sono le tue conclusioni su questo argomento.
Grazie
Purtroppo o per fortuna, la discussione ha toccato molti argomenti, troppi ed difficile metterli a fuoco.
Tutti gli argomenti hanno la loro rilevanza sul rendimento delle cartucce, canne, meteo, balistica interna ed esterna, ecc. Ecc. Quinsi a volte succede che tutti questi elementi vanno in un'unica direzione sviluppando altissime velocita' del piombo, quindi rosate sguarnite, animali colpiti con pochi pallini oppure che passano attraverso i vuoti si avranno selvatici che cadono perche' gli si e' rotta l'ala, oppure con un solo pallino in testa, di solito sono pieni di sangue oppure succede il contrario, tutti i componenti tendono a rallentare la rosata e quindi l'effeto sara' selvatici colpiti con molti pallini che pero', oltre una certa distanza, non avranno energia sufficente per l'abbattimento istantaneo, vedremo grandi spiumate e selvatici che andranno via a volte anche indenni oppure che dopo un po' cadono.
Dimenticavo, nel primo caso, con un po' di fortuna si possono abbattere selvatici anche su lunghe distanze, mai nel secondo caso.
Saluti
 
Se per canna lunga fai riferimento alla 75 credo di si. Una polvere semivivace le può ancora incrementare, dipende dal caricamento.
Invece una vivace termina prima la bruciatura e potrebbe cominciare a verificarsi da quel momento più attrito in canna.


Salve, riporto i risultati di una prova pubblicata da un noto esperto balistico,
eseguita in una altrettanto nota ditta produttrice di cartucce
con strumentazione professionale.

Cartuccia Mygra Colombaccio 36 grammi:

76 = ........................ 384 m/s
71 = ....................... 385 m/s
67 = ....................... 379 m/s
62 = ....................... 374 m/s
56 = ....................... 367 m/s


La cartuccia in questione è caricata con F2x36
ti lascio immaginare cosa può accadere usando
una polvere x32.

A questo punto che ti sei convinto, non ti rimane altro da fare che comprarti una lupara, dopo di che te ne vai allo sporting itinerante dove si spara fino a 60m e darai una lezione ai professionisti del tiro con le loro canne da pesca da 81
 
Ti aggiungo che comunque proprio perché ho canne lunghe le cartucce che mi carico le faccio secondo il vecchio principio, in modo da sfruttare al massimo le potenzialità del mio fucile, ma la tendenza delle industrie specie per le cartucce a bassa grammatura non è quella che seguo io!
 
L'umidita' purtroppo penetra anche nei bossoli di plastica perche' la loro struttura essendo microporosa permette all'umidita' di attraversare il tubo sotto la pressione atmosferica esterna, ma poi c'e' anche l' effetto condensa, se durante una giornata particolarmente fredda ed umida schiaffi in canna una cartuccia che hai tenuto addosso fino a poco prima, passando bruscamente da un ambiente caldo a uno freddo, produrra al suo interno dell'umidita per effetto condensa.Questa umidita' si forma in tempi relativamente brevi, ma purtroppo viene riceduta solo in tempi lunghi, per queste ragioni io sono solito non portarmi mai a caccia le cartucce che mi sono portato il giorno precedente.
Per capire come si manifesta l'effetto condensa, basta lasciare una bottiglia ermeticamente chiusa in un prato freddo ed umido per un po' di tempo, al suo interno si formeranno molto presto delle goccioline d'acqua.
Per quanto riguarda il calo prestazionale delle cartucce in certe condizioni meteo, credo che ormai non ci siano piu' dubbi, il fenomeno esiste anche se non e' cosi' evidente come tanti cacciatori dicono, le cause sono attribuibili sia alla balistica interna che esterna.
Scusami, ma non sono per niente d'accordo.
L'umidita non riesce ad entrare assolutamente, tant'e' che se prendi una cartuccia e la lasci immersa nell'acqua, anche per una notte intera, e poi la metti nel fucile sparera' regolarmente.
Il discorso della condensa e' diverso, la condensa si crea x lo sbalzo termico tra interno ed esterno, e da questo a dire che nelle cartucce si creano goccioline d'acqua ce ne vuole e mi sembra esagerato anche non portarsi le cartucce che hai portato in campagna il giorno prima.
Saluti

- - - Aggiornato - - -

Buona sera a tutti, questo pomeriggio, pensando a questa discussione, ho voluto fare delle prove per vedere se con le cartucce che uso abitualmente, quanti pallini riuscivo a mettere in un quadrato di 5x5 cm. su di una sagoma di grandezza di un tordo a 20 mt. Oggi pomeriggio alle 15,30, nel territorio di Villa Castelli (Br), (300 mt s.l.m.) le condizioni meteo erano queste: temp. 8,5 gradi - vento NNW 40 nodi - pioggia moderata. Cartucce : marca Palmarini tipo S4 pb 10 gr. 32 bossolo 67 c/ contenitore-- Marca Palmarini tipo Sipe pb 10 gr. 32 bissolo 67 c/ contenitore. Fucile A400 canna camera 76mm - lunga 71cm stroz. Gemini *** ported+2cm con freno di bocca.
La mia conclusione resta sempre la stessa: a 20 metri cade (se centrato) qualunque selvatico. Allego foto della prova.
Vedi l'allegato 65450Vedi l'allegato 65451

Ribadisco il conetto, sulla tua sagoma sono andati a finire sia i pallini della testa della rosata che della coda, sui selvatici e' completamente diverso.
Poi dimmi come fai a stabilire se il piombo aveva l'energia residua sufficiente ad abbattere un tordo vero a 35 m.
 
Il modo peggiore x provare una cartuccia e' provarla su un cartone, perche' la rosata e' lunga circa 2 metri e tutti i pallini sia quelli di testa che quelli di coda vanno a finire sullo stesso punto mentre x abbattere un selvatico si utilizza solo una sezione.

Poi anche il discorso dei piattelli e' sbagliatissimo, perche' hanno una struttura fisica completame diversa, il piattello tende a sbriciolarsi mentre i muscoli essendo piu' elastici assorbono molto meglio.
Saluti

Eccellente questa tua osservazione sullo sciame. Vale però sui tiri al volo e non su quelli a fermo che lamentano parecchi utenti.
d'accordo anche sui piattelli.
ciao
 
Luchy concordo con te su tutto! Le cartucce sparate ad un animale posato, fanno arrivare una rosata uguale a quella della placca, ma quando l'animale è in movimento il discorso è molto diverso. Quanto alle cartucce usate il giorno prima andranno o no l'indomani in base a come sono caricate, non in base a dove sono state tenute il giorno prima! Certo se le tieni un mese a mollo l discorso cambia!
 
In tutto il post che seguo con grande interesse vedo cose già lette in altri thread e altri forum come questo,la maggior parte cose logiche ,tesi giuste ma il problema è che qui da noi ci capitano delle giornate strane dove abbattere un tordo alla distanza superiore ai 25 metri diventa quasi impossibile, ripeto succede di rado ma succede e mi faccio meraviglia che molti utenti del sud come me tutto d'un tratto affermano il contrario nonostante conoscano il fenomeno ma forse per non essere controtendenti dicono ciò che non è ...mi piacerebbe tanto incontrarci in uno di quei giorni particolari tutti insieme e vedere e sentire tutte le spiegazioni possibili e immaginabili ,voglio puntualizzare una cosa importante ,io non dico che non esiste cartuccia che vada bene, io dico che in quel particolare momento climatico le cartucce che noi usiamo sempre e che ci danno la garanzia di abbattimento fanno cilecca, magari con un assetto anomalo che non ha mai funzionato in quel momento fulmina...un saluto

Quoto in pieno, solo che non spara a selvatici, pensando di realizzare la cartuccia perfetta sparando cartoni di pizza ed elenchi telefonici, crede alle leggende che a 20 metri un selvatico, se centrato, deve cadere x forza.
Chi spara qualche migliaio di cartucce l'anno sa bene cosa puo' succedere in alcune giornate o alcuni momenti della giornata, ed ovviamente non elenco episodi perche' in 39 anni di licenza e 3.000 cartucce l'anno ne potrei raccontare tanti di episodi, ma spero vi fidiate, altrimenti vi costringero' a seguire tutti i miei racconti. Ah ah ah
 
Scusami, ma non sono per niente d'accordo.
L'umidita non riesce ad entrare assolutamente, tant'e' che se prendi una cartuccia e la lasci immersa nell'acqua, anche per una notte intera, e poi la metti nel fucile sparera' regolarmente.
Il discorso della condensa e' diverso, la condensa si crea x lo sbalzo termico tra interno ed esterno, e da questo a dire che nelle cartucce si creano goccioline d'acqua ce ne vuole e mi sembra esagerato anche non portarsi le cartucce che hai portato in campagna il giorno prima.
Saluti

- - - Aggiornato - - -

Se l'umidita' non bagnasse la polvere, le cartucce andrebbero sempre bene non credi?
Se non vuoi farti male, e se ti serve ancora il fucile, ti sconsiglio di immergere una cartuccia nell'acqua per una notte e poi spararla.
Per quanto riguarda la condensa mi sembra di essere stato chiaro, il passaggio brusco da un ambiente caldo ad uno freddo crea condensa all'interno del bossolo. In sostanza si tratta di piccolissime goccioline d'acqua che bagnano la polvere diminuendone il rendimento termico.
Lo stesso Granelli in uno dei suoi manuali dice cosi sui bossoli di plastica:
....i bossoli di plastica non sono immuni da difetti. Il materiale diviene rigido con le basse temperature, piu' debole ed elastico con il calore influendo molto sul rendimento della carica con la diversa dilatazione del tubo e con la differente resistenza allo svolgimento dell'orlatura.L'impermeabilita' relativa del materiale puo' originare inconvenienti non trascurabili. La sua microporosita' permette all'umidita' ambientale di attraversare il tubo sotto pressione atmosferica esterna, ma ne ostacola il cammino inverso. La polvere contenuta nel bossolo di plastica puo' recepire l'umidita' in tempi relativamente brevi, ma cederla solo in tempi lunghi..............
Spero ora che tu non mi dica che pure i bossoli sono cambiati
 
Se l'umidita' non bagnasse la polvere, le cartucce andrebbero sempre bene non credi?
Se non vuoi farti male, e se ti serve ancora il fucile, ti sconsiglio di immergere una cartuccia nell'acqua per una notte e poi spararla.
Per quanto riguarda la condensa mi sembra di essere stato chiaro, il passaggio brusco da un ambiente caldo ad uno freddo crea condensa all'interno del bossolo. In sostanza si tratta di piccolissime goccioline d'acqua che bagnano la polvere diminuendone il rendimento termico.
Lo stesso Granelli in uno dei suoi manuali dice cosi sui bossoli di plastica:
....i bossoli di plastica non sono immuni da difetti. Il materiale diviene rigido con le basse temperature, piu' debole ed elastico con il calore influendo molto sul rendimento della carica con la diversa dilatazione del tubo e con la differente resistenza allo svolgimento dell'orlatura.L'impermeabilita' relativa del materiale puo' originare inconvenienti non trascurabili. La sua microporosita' permette all'umidita' ambientale di attraversare il tubo sotto pressione atmosferica esterna, ma ne ostacola il cammino inverso. La polvere contenuta nel bossolo di plastica puo' recepire l'umidita' in tempi relativamente brevi, ma cederla solo in tempi lunghi..............
La polvere non si puo' bagnare, convinciti facendo tutte le prove che vuoi.
Mi chiedo, non riesci proprio a ragionare con la tua testa? hai proprio bisogno di sdoppiare la tua personalita' utilizzando quello che ha scritto un grande come antonio granelli negli anni 80 senza metterci niente di tuo.
Io, con tutto rispetto x granelli, il suo libro lo avro' letto centinaia di volte, cerco sempre di capire i fenomeni che mi capitano e di cui sono sicuramente testimone, aiutandomi con le basi di balistica che ho appreso, ma cercando sempre di abbinarle con l'esperienza venatoria, alla quale do' almeno la stessa importanza.
 
Quanto alle cartucce usate il giorno prima andranno o no l'indomani in base a come sono caricate, non in base a dove sono state tenute il giorno prima! Certo se le tieni un mese a mollo l discorso cambia!

Le cartucce che ti sei portato a caccia il giorno prima, hanno subito una esposizione all'umidita ma anche al calore se si tratta di un periodo estivo , mentre quelle che hai a casa si sono mantenute sicuramenta in un ambiente migliore...non pensi? Anche le alte temperature danneggiano la polvere infatti l'esposizione al sole o a fonti di calore fa' volatilizzare l'umidita' naturale contenuta nella polvere, vivacizzare l'eplosivo, e aumentare le pressioni di sparo.
Io cerco di difendermi in tutti i modi dalle condizioni meteo avverse, e tutto sommato debbo dire, grossi problemi con le cartucce non ne ho mai avuti seguendo certe accortezze, nonostante dalle mie parti sia sempre molto umido sia d'estate che d'inverno.
 
secondo me sei un po' esagerato nel tuo modo di difenderti, io ho usato cartucce giacenti da settimane nel cinturone,e portate a spasso di qua e di la, ed altre prese la mattina dalle scatole in cassaforte, ovviamente caricate allo stesso modo, e non ho notato differenze tra una e l'altra...magari saro facilone io... ma a me pare che le cartucce si comportano in base alle condizioni in cui sitrovano sul momento, non a come si trovavano il giorno prima!
 
Guarda che i metri delle silenziate sono alla bocca,non a 40 metri,a quanto arrivano sul bersaglio non lo so ma comunque sempre con una velocità enormemente inferiore ad una cartucce che parte con 400,se dici che una a 400 arriva a 250,a quanto arriva una che parte a 250?
E perché ammazza ugualmente?
Saluti

Perchè sono 20 metri e non 40.
... e poi le silenziate partono con una V0 di circa 320-330 e non 250.
 
La polvere non si puo' bagnare, convinciti facendo tutte le prove che vuoi.
Mi chiedo, non riesci proprio a ragionare con la tua testa? hai proprio bisogno di sdoppiare la tua personalita' utilizzando quello che ha scritto un grande come antonio granelli negli anni 80 senza metterci niente di tuo.
Io, con tutto rispetto x granelli, il suo libro lo avro' letto centinaia di volte, cerco sempre di capire i fenomeni che mi capitano e di cui sono sicuramente testimone, aiutandomi con le basi di balistica che ho appreso, ma cercando sempre di abbinarle con l'esperienza venatoria, alla quale do' almeno la stessa importanza.

Qui vogliamo smentire il Granelli!!!! la polvere non si bagna?dovrei parlare per esperienze personali anziche riportare concetti del maestro?
Stai messo bene...mi conviene non replicare tanto non servirebbe a niente.
Ti saluto

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secondo me sei un po' esagerato nel tuo modo di difenderti, io ho usato cartucce giacenti da settimane nel cinturone,e portate a spasso di qua e di la, ed altre prese la mattina dalle scatole in cassaforte, ovviamente caricate allo stesso modo, e non ho notato differenze tra una e l'altra...magari saro facilone io... ma a me pare che le cartucce si comportano in base alle condizioni in cui sitrovano sul momento, non a come si trovavano il giorno prima!

Puo' darsi che io esageri nel difendermi, sta' di fatto che se l'animale mi capita a tiro da non essere sbagliato molto ma molto difficilmente lo mando via a prescindere dalle condizioni atmosferiche
 
Se l'umidita' non bagnasse la polvere, le cartucce andrebbero sempre bene non credi?
Se non vuoi farti male, e se ti serve ancora il fucile, ti sconsiglio di immergere una cartuccia nell'acqua per una notte e poi spararla.
Per quanto riguarda la condensa mi sembra di essere stato chiaro, il passaggio brusco da un ambiente caldo ad uno freddo crea condensa all'interno del bossolo. In sostanza si tratta di piccolissime goccioline d'acqua che bagnano la polvere diminuendone il rendimento termico.
Lo stesso Granelli in uno dei suoi manuali dice cosi sui bossoli di plastica:
....i bossoli di plastica non sono immuni da difetti. Il materiale diviene rigido con le basse temperature, piu' debole ed elastico con il calore influendo molto sul rendimento della carica con la diversa dilatazione del tubo e con la differente resistenza allo svolgimento dell'orlatura.L'impermeabilita' relativa del materiale puo' originare inconvenienti non trascurabili. La sua microporosita' permette all'umidita' ambientale di attraversare il tubo sotto pressione atmosferica esterna, ma ne ostacola il cammino inverso. La polvere contenuta nel bossolo di plastica puo' recepire l'umidita' in tempi relativamente brevi, ma cederla solo in tempi lunghi..............
Spero ora che tu non mi dica che pure i bossoli sono cambiati
Quindi se porto una buona cartuccia ed è stata conservata in un ambiente ottimale e la sparo un secondo dopo averla inserita nel fucile è sicuro che farà un buon abbattimento in qualsiasi condizione climatica...stai sicuro che così non è
 
Scusami, ma non sono per niente d'accordo.
L'umidita non riesce ad entrare assolutamente, tant'e' che se prendi una cartuccia e la lasci immersa nell'acqua, anche per una notte intera, e poi la metti nel fucile sparera' regolarmente.
Il discorso della condensa e' diverso, la condensa si crea x lo sbalzo termico tra interno ed esterno, e da questo a dire che nelle cartucce si creano goccioline d'acqua ce ne vuole e mi sembra esagerato anche non portarsi le cartucce che hai portato in campagna il giorno prima.
Saluti

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Ribadisco il conetto, sulla tua sagoma sono andati a finire sia i pallini della testa della rosata che della coda, sui selvatici e' completamente diverso.
Poi dimmi come fai a stabilire se il piombo aveva l'energia residua sufficiente ad abbattere un tordo vero a 35 m.

Ciao Lucky1, le prove alla placca io le ho sempre fatte perchè mi piace vedere la densità della rosata in piano ed inoltre mi piace constatare se i pallini hanno una buona penetrazione, controllando la tavoletta dove sopra ci attacco il foglio. So perfettamente che la cartuccia sparata crea uno sciame di pallini lungo anche più di 3 mt. e quindi il selvatico che vola trasversalmente viene raggiunto solo da una parte di questo sciame (ed anche qui, facendo dei calcoli matematici, lo scarto è davvero esiguo quanto nullo. Esempio: tordo che vola a 40 km/h - distanza di 35 mt tra cacciatore e tordo - cartuccia pb.10 gr. 32 con V0 di 405m/s a 35mt ha una velocità residua di 250 m/s - 250 m/s = 900 km/h - cioè l'intero sciame lungo 3 mt di pallini attraversa la traiettoria del tordo in una frazione di secondo, mentre il tordo in una frazione di secondo riesce a percorrere a 40km/h nemmeno 5 cm.) . Le cartucce che ho provato le sparo da molti anni e non mi hanno mai tradito, inoltre il loro rendimento è sempre accettabile anche a distanze superiori a 35 mt. Purtroppo io non possiedo un macchinario per stabilire quanta energia residua ha un pallino del 10 a 35 mt, ma mi baso semplicemente sulla mia esperienza, più che trentennale, maturata a caccia in tutte le sue forme. Poi, se tu hai degli strumenti più precisi ed adatti per stabilire quanta energia residua ha un pallino a 35 mt, svelacelo ed illuminaci, in modo tale da creare così la "cartuccia PERFETTA".
 
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