rimani convinto del tuo parere,difatti e' un parere
poi c'e' la balistica che e' una scienza,ed e' tutt'altra cosa
forse basterebbe studiarla un poco per rendersi conto che ci sono baggianate che con un po' di razocinio e conoscenza non andrebbero neppure pensate,tantomeno scritte.
ma in ogni caso ognuno decide quanto e come conoscere le cose che lo appassionano,non e' una critica nei tuoi confronti ,ci tengo a scriverlo.
ma onestamente ancora oggi,nel 2015 sentire che quando non vanno le cartucce si sparano animali a15 mt da fermo e questi e se ne vanno e ' come credere ancora agli gnomi e al re cinghiale.

Non ti innervosire, perche' sui forum il rischio di trovare qualcuno che ne sa piu' di te o che spari meglio di te e' concreto, bisogna sempre avere una grossa dose di umilta'.
Se non sbaglio sei pure un mio conterraneo?
Chi sa mai che non ci incontriamo o magari che ci conosciamo gia'.
Un affettuso saluto.




.

per me non ha piu' senso rispondere
come al solito,chi non ha la giusta esperienza (che non e' data da migliaia di cartucce sparate ogni anno ...) e non ha elementi cognitivi non riesce a cogliere il senso di quanto scritto,non parliamo poi di esempi inutili di un tordo preso a 145 mt con un buco nella testa..
per non degenarare lascio la discussione
i padellari dal naso fino continueranno imperterriti a sparare milioni di cartucce senza ammazzare o ammazzando poco in relazione al numero,continueranno a spiumare a 20 mt perche' i pallini rimbalzano(dio santo...) ,ma la colpa sara' del vento,dell'umidita' ,della polvere che puzza che allontana i tordi.

ultimo esempio:
due settimane fa' percorso caccia con un grande amico tordarolo rastrellista leccese(uno che ammazza 50 tordi a spasa...)io dovevo sparare col 20 che utilizzo da poco e lui col 12 comfort che usa da 8 anni..
ebbene...udite udite...l'amico ha fatto al massimo 9 su 25...,(io col 20 da 11 a 17 centri.....) lascio a voi le giuste considerazioni...

citazione da ricordare: " chi non sa ' sparare dice che la cartuccia influisce poco" .....argrhhrhrhraahahahah....

adios
Non ti innervosire, perche' il rischio di incontrare sul forum qualcuno che ne sa piu' di te e magari spara anche meglio di te e' concreto.
Mi dispiace veramente se lasci la discussione anche perche' se ho ben capito sei un mio conterraneo e magari ci incontreremo prima o poi, o addiritturaci conosciamo gia'.
Un affettuoso saluto.
 
Salve, ti ho chiesto a cosa attribuisci fenomeni del genere perchè i tuoi interventi
fanno pensare che tu abbia una buona conoscenza in materia balistica,
ci si aspetta quindi una risposta di tipo razionale, basata su argomentazioni scientifiche.
Se le cartucce vanno male ci sarà un motivo?
Anche se vanno male un selvatico può andare via indenne a venti metri?

Se facciamo riferimento a cartucce con contenitore e chiusura stellare,
ad esempio, con una V/0 di soli 350 m/s, se spariamo ad un colombaccio
con 38gr di piombo n.6, a venti metri con una strozzatura di 5/10,
a tiro centrato il volatile sarà colpito da una media di 12 pallini, aventi
una vr di circa 250 m/s quindi l'energia cinetica sarà di molto superiore a
quella necessaria all'abbattimento.
Se spariamo ad un tordo con la stessa V/0, alla stessa distanza con le stesse caratteristiche di canna,
32gr di piombo n.10, l'animale sarà colpito da una media di 14 pallini,
vr di circa 215 m/s, anche in questo caso l'energia dei pallini sarà nettamente in esubero
ai fini dell'abbattimento.
Ricordo che usando la numerazione di pallini consigliata per vari selvatici, l'arresto dell'animale
è possibile fino ad una Vr di circa 160 m/s, sempre che gli animali vengano colpiti
da un numero idoneo di pallini.
Adesso chiediamoci, quali sono quei fenomeni che rendono le cartucce
inefficaci a distanze del genere?
Secondo me o l'animale è stato scarseggiato oppure la cartuccia è una dispersante.
Ciao vuoi sapere i motivi? Esaminiamoli un po'...
Intanto c'è il dato di fatto, uccelli colpiti a fermo a circa 20 metriche invece di cadere stecchiti se ne vanno.
Alcuni fanno un centinaio di metri e poi cadono, la leggenda della passata... Secondo illustri autori tra cui garolini e lo stesso granelli è un fenomeno inesistente, la casualità vuole che nessun pallino ha colpito punti vitali tutto qui) secondo altri tra cui Paci, e la conseguenza di una cartuccia troppo veloce da cui la sua teoria secondo cui in estate e con il caldo conviene usare cartucce lente sotto i 400 m/s... Mentre in inverno sono preferibili cartucce più veloci.( se vorrai potremmo trattare l'argomento più in dettaglio perché non ho detto tantissimi dettagli).
Altra possibilità e che pur essendo fermi vuoi per fretta o altro hai sbagliato mira, e qui non c'è molto da aggiungere, se non che non puoi sbagliarne 10 ma al massimo un paio,altrimenti è meglio che ti dedichi a qualche altro sport...
Andiamo a vedere cosa altro può succedere, mettiamo che le condizioni atmosferiche sono tali da far accendere male la polvere, ad esempio in tempi più lunghi del dovuto, e ciò è un fenomeno molto comune più di quanto si immagini, perché le cartucce sono come una bilancia, basta uno squilibrio su un piatto che tutto si sposta drasticamente perdendo il giusto equilibrio. È ciò porta a rosate irregolari e piene di vuoti, se non addirittura decentrate, quindi anche a 20 metri potrebbero arrivare pochissimi pallini a bersaglio, alcuni dei quali si limitano a sfiorare il bersaglio, e qualcuno che arriva a bersaglio magari non prende punti vitali... Ecco quindi che l'uccello se ne va molto spaventato e illeso, o ferito ma non in maniera letale anche a soli 20 metri...
Non avete idea quante tortore e colombacci sparate a fermo da sotto gli alberi mentre erano posati sulla mia testa ho visto volar via questa apertura... Altri cadevano con un ala rotta e molto sangue e andavano correndo a terra... Quando mi è capitato ho provato a tirare ad una sagoma di Tortora e ho notato molti buchi lungo i contorni. Uno o 2 max a centro di bersaglio.questi sono uccelli che se ne vanno.... Ancora mi è capitato di sentire rumori anomali allo sparo, e residui di polvere, su un masso a cui ho sparato ho trovato pallini ancora integri, e che hanno marcato pochissimo sulla pietra, questo è la conseguenza di polvere che non ha acceso bene e i pallini viaggiano a velocità molto ridotte e con energia cinetica insufficiente, causando ferimenti superficiali, che non bastano certo a fermare un uccello. Rimedi? Quando vado a conigli per tradizione mi portò circa 30 gr di polvere e una quindicina di bossoli vuoti oltre a borra piombo e il vecchio orlatore a vite,e quando mi capitano queste giornate faccio test sul campo per avere la cartuccia sicura nelle pochissime occasioni che mi capitano! Sparo ad una roccia una cartuccia con l'assetto di partenza osservo e deduco, con rosate troppo larghe metto 0,05 di polvere in meno e riprovo, o anche un paio di grammi di pallini in più. Chiudo e provo finché non stringe come dico io. Se invece vedo pallini integri e rosate poco marcate, salgo con la polvere, e di un grammo col piombo, Marco la chiusura e provo...
Insomma la soluzione si trova provando sul campo e usando la testa, e non è sempre uguale.
Pensi che adesso la mia risposta sia valida?

- - - Aggiornato - - -

Sarebbe interessante trattare ogni singola situazione ed altre di cui non ho parlato più nel dettaglio, e potrei farlo se volete, anche la vostra esperienza e conoscenza sarebbe molto di aiuto, ma se scrivevo di più rischiavo di essere noioso e di non destare interesse, se vorrete potremo trattare nei dettagli tutte le variabili.

- - - Aggiornato - - -

Se poi qualcuno si ostina ad insistere sul fatto che le cartucce sono infallibili e siamo solo dei padellari, posso solo ridergli in faccia ed invitarlo dalle mie parti per mostrargli sul campo che è un padellaro anche lui! ( fermo restando che non sono il nipote di Jhon Wayne e anche io padello come tutti ) ma qui si parla di cartucce che non vanno non di padelle!
 
Leggo con molto interesse la discussione e mi viene una domanda: in tutto questo discorso è intelligente considerare anche la canna del fucile? Almeno qui da me (Liguria di ponente) ho sempre sentito parlare di differenti rese della stessa cartuccia con canne diverse. Io ho l'esperienza personale del Franchi Alcione di mio padre, 71 ***/* , dove all'inizio del freddo la stessa cartuccia nella destra va e nella sx sembra caricata col sale...e li prendevo! Andavano via storti, si imbucavano a piedi ecc. Addirittura negli anni che l'ho usato prima di prendere l'A 390 non ho trovato una cartuccia che funzionasse...
 
Certo la canna gioca un ruolo fondamentale nella resa di una cartuccia! Ho visto cartucce funzionare benissimo in un fucile e stentare in altri, nello stesso giorno e luogo. Ciò dipende molto dalla foratura, dalla lunghezza dei raccordi, e dalla strozzatura della canna, anche qui entrano in gioco molti parametri, per sintetizzare si può affermare che nel caricamento personsle ci sono cartucce studiate specificamente per il proprio fucile. Qui l'esperienza e le prove sono fondamentali. E chiaro che chi compra le cartucce industriali può solo provare vari tipi fino a fermarsi a quelle che danno la resa migliore, mentre chi carica, gioca sugli assetti e sui componenti per ottimizzare al meglio in base alle rosate che ottiene e alla resa sul campo!
Un esempio molto banale può nascere da una semplice osservazione: in passato si tendeva a fare canne forate molto strette, e lunghe in media 70 cm. Perché?
Perché il tipo di munizioni di allora erano caratterizzate da scarsa tenuta dei borraggi, (spesso si usava il borraggio chimico) tenuta che migliorava in canne strette, e la lunghezza permetteva qualche metro in più di portata in quelle cartucce senza contenitore, e permetteva una completa combustione in cartucce in cui vi erano inneschi leggeri come il 6,45 che facevano accendere la polvere più lentamente ottenendo una salita graduale della pressione fino al raggiungimento di un picco pressorio, col risultato che la spinta era continua per tutta la lunghezza della canna. Quindi più lunga era la canna maggiore era la resa della cartuccia. Oggi giocando sulla plastica, contenitori e inneschi forti si ottiene e un picco massimo quasi subito e non occorrono più canne troppo lunghe, la media lunghezza delle canne e scesa a 65, e le forature si sono allargate fino alle overbore Che dovrebbero assicurare rosate con pallini meno deformati in periferia e quindi più regolari.
 
Certo la canna gioca un ruolo fondamentale nella resa di una cartuccia! Ho visto cartucce funzionare benissimo in un fucile e stentare in altri, nello stesso giorno e luogo. Ciò dipende molto dalla foratura, dalla lunghezza dei raccordi, e dalla strozzatura della canna, anche qui entrano in gioco molti parametri, per sintetizzare si può affermare che nel caricamento personsle ci sono cartucce studiate specificamente per il proprio fucile. Qui l'esperienza e le prove sono fondamentali. E chiaro che chi compra le cartucce industriali può solo provare vari tipi fino a fermarsi a quelle che danno la resa migliore, mentre chi carica, gioca sugli assetti e sui componenti per ottimizzare al meglio in base alle rosate che ottiene e alla resa sul campo!
Un esempio molto banale può nascere da una semplice osservazione: in passato si tendeva a fare canne forate molto strette, e lunghe in media 70 cm. Perché?
Perché il tipo di munizioni di allora erano caratterizzate da scarsa tenuta dei borraggi, (spesso si usava il borraggio chimico) tenuta che migliorava in canne strette, e la lunghezza permetteva qualche metro in più di portata in quelle cartucce senza contenitore, e permetteva una completa combustione in cartucce in cui vi erano inneschi leggeri come il 6,45 che facevano accendere la polvere più lentamente ottenendo una salita graduale della pressione fino al raggiungimento di un picco pressorio, col risultato che la spinta era continua per tutta la lunghezza della canna. Quindi più lunga era la canna maggiore era la resa della cartuccia. Oggi giocando sulla plastica, contenitori e inneschi forti si ottiene e un picco massimo quasi subito e non occorrono più canne troppo lunghe, la media lunghezza delle canne e scesa a 65, e le forature si sono allargate fino alle overbore Che dovrebbero assicurare rosate con pallini meno deformati in periferia e quindi più regolari.

Credo anch'io che la canna giochi un ruolo fondamentale per la resa della cartuccia , infatti come dico sempre ogni canna ha la sua cartuccia che per pressione, velocita' e peso di carica gli e' congeniale, ma quando si tratta di cartucce e meteo, inutile crearsi troppe pippe mentali sui diametri di asta, camerature etc etc , basterebbe a mio a parere tenere d'occhio esclusivamente certi valori di lunghezza e strozzatura della canna per intuire se la cartuccia e' adatta o meno alla situazione. Se ad es ci trovassimo in presenza di pessime condizioni meterelogiche che abbassano notevolmente le velocita' delle cartucce, prima di tutto sceglierei le cariche piu' veloci, poi certamente farei da parte le canne corte e di debole strozzatura che contribuirebbero a penalizzare la situazione, dando invece la preferenza ai tubi di buona lunghezza e strozzatura che difficilmente rendono inservibile una cartuccia.
Per quanto riguarda il discorso che facevi in merito alle polveri moderne che avrebbero assottigliato le differenze balistiche fra' le canne di diversa lunghezza ti dico che teoricamente e' vero, ma praticamente non e' sempre cosi', infatti se esaminassimo la violenza di impatto sui selvatici confrontando due canne di pari strozzatura ma differenti di lunghezza, diciamo una 65 ed una 81, la differenza sarebbe ancora abissale!!. Le canne da 76-81 ti assicuro sono devastanti, i selvatici all'impatto con il piombo sembrano subire uno spostamento, le ferite riportate sono maggiori di numero e piu' profonde, cose che non si verificano con le canne corte.
 
Anche questo dipende dal tipo di cartuccia che usi. Se spari una 40 gr o una magnum con piombo 5 allo 0 e sicuramente come dici tu. Infatti abbiamo a che fare con polveri progressive, e inneschi con media e bassa potenza. Anche qui l'accensione sarà graduale, il picco max si raggiungerà lentamente, e la spinta sarà maggiore all'aumentare della lunghezza della canna. La stessa cartuccia renderà al max in una canna 89 e qui la v0 sarà più alta, mentre nella 65 avremo meno spinta e la v0 sarà più bassa.
Se invece prendiamo una banale 32gr con polvere di media vivacità e inneschi molto forti come un cx2000. Il picco pressorio max in questa cartuccia sarà raggiunto quasi immediatamente, e la v0 tra una canna 65 ed una 89 sarà molto simile., e Cmq la cartuccia renderà altrettanto bene, tanto che per questioni di peso e maneggevolezza sara molto più conveniente spararla in un fucile 65 che non in un 89.
 
Anche questo dipende dal tipo di cartuccia che usi. Se spari una 40 gr o una magnum con piombo 5 allo 0 e sicuramente come dici tu. Infatti abbiamo a che fare con polveri progressive, e inneschi con media e bassa potenza. Anche qui l'accensione sarà graduale, il picco max si raggiungerà lentamente, e la spinta sarà maggiore all'aumentare della lunghezza della canna. La stessa cartuccia renderà al max in una canna 89 e qui la v0 sarà più alta, mentre nella 65 avremo meno spinta e la v0 sarà più bassa.
Se invece prendiamo una banale 32gr con polvere di media vivacità e inneschi molto forti come un cx2000. Il picco pressorio max in questa cartuccia sarà raggiunto quasi immediatamente, e la v0 tra una canna 65 ed una 89 sarà molto simile., e Cmq la cartuccia renderà altrettanto bene, tanto che per questioni di peso e maneggevolezza sara molto più conveniente spararla in un fucile 65 che non in un 89.

La V0 fra' una canna da 65 e una da 81 non sara' mai simile neanche sparando polveri vivaci, infatti anche con queste polveri impiegate nelle cartucce a bassissima grammatura,(24gr nel cal 12) ad ogni cm di canna in piu' si guadagnano poco meno di 1m/s, mentre con polveri progressive stiamo attorno ai 2m/s. E' intuibile che con polveri semivivaci, ovvero con le cariche da circa 32gr la differenza e' apprezzabile, tanto che l'aumento di V0 in questo caso dovrebbe essere attorno ai 20m/s, fatti due calcoli.....
Inoltre, le canne lunghe rispetto alle corte diminuiscono moltissimo il soffio di bocca (che come sappiamo provoca scompiglio ai pallini in uscita dalla canna,) a tutto vantaggio delle velocita' e dispersioni specie in profondita'.
 
La differenza tra canne esiste, pero' facciamo attraverso nzione a non enfatizarla piu' del dovuto. Se prendiamo gli estremi una 81 enne d una 62 sicuramente possiamo notare delle differenze di rendimento ma tra canne similari assolutamente no, almeno a caccia, diverso e' se vengono effettuate prove al banco.
Io utilizzo vari fucili con varie canne, un urika con canna 67 3stelle ed una 71 2 stelle, un 686 con canne da 71 1 e 3, una doppietta con canne 65 2 e 4, tutti in cal 20, oltre a tutti i 12 che usavo fino a qualche anno fare, e le cartucce vanno sempre uguale, inoltre vado a caccia con diversi amici ,he utilizano le mie cariche e aiutando vanno bene vanno bene a tutti. Quindi le canne incidono ma non sopravalutiamone l'effetto.
Il discorso e' sempre uguale, per poter dare dei giudizi bisogna sparare tante cartucce nella stessa giornata, dall'alba al tramonto, solo cosi' si puo' accumolare esperienza, vivendo le variazioni climatiche nella stessa giornata. Se si spara un colpo alle 7 ed un altro alle 10 si fa fatica ad inquadrare il problema.
Mi permetto di darvi un consiglio, provate, chi ne ha la possibilita', a caricare delle cartucce utilizzando sempre la stessa dose di polvere, che deve essere adeguata al tipo di propellente, e variate di un grammo la dose di piombo, per esempio S4, 1,45 x 29/30/31/32, portatele contemporaneamente e mentre loe sparate riflettete sugli effetti. Con un po' di sensibilita' ed attenzione potete capire una buona parte della balistica pratica, quella che ci interessa piu' da vicino.
C'e anche chi lascia invariata la dose di piombo e varia di 0,05 la polvere.
Provate e poi ne riparliamo.
 
grazie del pensiero,ma visto che spesso si degenera quando si discute di questo argomento avevo deciso di abdicare
poi ci mancherebbe ,qui e' pieno di gente che ne sa' molto piu' di me,ma se rileggi bene i miei interventi sono stato io ad essere attaccato senza motivo da qualcuno che ha travisato totalmente quanto qvevo scritto.

io sono un semplice appassionato che ha sempre cercato di capire e studiare tutte le sfaccettature di questa unica e incredibile passione......

Non ti innervosire, perche' il rischio di incontrare sul forum qualcuno che ne sa piu' di te e magari spara anche meglio di te e' concreto.
Mi dispiace veramente se lasci la discussione anche perche' se ho ben capito sei un mio conterraneo e magari ci incontreremo prima o poi, o addiritturaci conosciamo gia'.
Un affettuoso saluto.
 
...

Un'ultima considerazione, noto che molti amici del forum applicano le varie condizioni meteo alla balistica interna, secondo me e'sbagliato perche' con le attuali cartucce in plastica la polvere non risente dell'umidita' esterna, quindi polveri granulari o lamellari non fa nessuna differenza, bisogna invece avere un po' di umilta' e cercare di capire come funziona la densita'dell'aria e sono sicuro che scoprireste un sacco di cose utili.
Un saluto a tutti.

Mi piace il tuo ragionamento, le attuali cartucce in plastica non traspirano per cui difficilmente sono influenzate dall'umidità.

Molto più accettabile è il discorso pressione atmosferica (legato alla presenza di umidità) che altera l'equilibrio della cartuccia. Equilibrio che riduce le prestazioni ma non le annulla, soprattutto nei 35 metri.
 
apprezzo quanto scritto
ma rimane secondo me una riflessione da fare
che un selvatico vada via a fermo sparato da 20 mt o meno e ' una eccezzionalita' legata al caso e tale dovrebbe rimanere
qualora tale evenienza risulti una costante probabile,,vuol dire che ci sono problemi relativi a chi ha in mano lo schioppo,siano quest'ultimi attribuibili a errate valutazioni delle distanze,errate pieghe nell'arma che fanno sparare male o altro ancora.
possiamo accettare meno del 10% di casualita' di animali sparati fermi a max 20 mt che vanno via.

a tale distanza il vivo di rosata e' distruttivo,ma ripeto, il vivo di rosata...

.
Ciao vuoi sapere i motivi? Esaminiamoli un po'...
Intanto c'è il dato di fatto, uccelli colpiti a fermo a circa 20 metriche invece di cadere stecchiti se ne vanno.
Alcuni fanno un centinaio di metri e poi cadono, la leggenda della passata... Secondo illustri autori tra cui garolini e lo stesso granelli è un fenomeno inesistente, la casualità vuole che nessun pallino ha colpito punti vitali tutto qui) secondo altri tra cui Paci, e la conseguenza di una cartuccia troppo veloce da cui la sua teoria secondo cui in estate e con il caldo conviene usare cartucce lente sotto i 400 m/s... Mentre in inverno sono preferibili cartucce più veloci.( se vorrai potremmo trattare l'argomento più in dettaglio perché non ho detto tantissimi dettagli).
Altra possibilità e che pur essendo fermi vuoi per fretta o altro hai sbagliato mira, e qui non c'è molto da aggiungere, se non che non puoi sbagliarne 10 ma al massimo un paio,altrimenti è meglio che ti dedichi a qualche altro sport...
Andiamo a vedere cosa altro può succedere, mettiamo che le condizioni atmosferiche sono tali da far accendere male la polvere, ad esempio in tempi più lunghi del dovuto, e ciò è un fenomeno molto comune più di quanto si immagini, perché le cartucce sono come una bilancia, basta uno squilibrio su un piatto che tutto si sposta drasticamente perdendo il giusto equilibrio. È ciò porta a rosate irregolari e piene di vuoti, se non addirittura decentrate, quindi anche a 20 metri potrebbero arrivare pochissimi pallini a bersaglio, alcuni dei quali si limitano a sfiorare il bersaglio, e qualcuno che arriva a bersaglio magari non prende punti vitali... Ecco quindi che l'uccello se ne va molto spaventato e illeso, o ferito ma non in maniera letale anche a soli 20 metri...
Non avete idea quante tortore e colombacci sparate a fermo da sotto gli alberi mentre erano posati sulla mia testa ho visto volar via questa apertura... Altri cadevano con un ala rotta e molto sangue e andavano correndo a terra... Quando mi è capitato ho provato a tirare ad una sagoma di Tortora e ho notato molti buchi lungo i contorni. Uno o 2 max a centro di bersaglio.questi sono uccelli che se ne vanno.... Ancora mi è capitato di sentire rumori anomali allo sparo, e residui di polvere, su un masso a cui ho sparato ho trovato pallini ancora integri, e che hanno marcato pochissimo sulla pietra, questo è la conseguenza di polvere che non ha acceso bene e i pallini viaggiano a velocità molto ridotte e con energia cinetica insufficiente, causando ferimenti superficiali, che non bastano certo a fermare un uccello. Rimedi? Quando vado a conigli per tradizione mi portò circa 30 gr di polvere e una quindicina di bossoli vuoti oltre a borra piombo e il vecchio orlatore a vite,e quando mi capitano queste giornate faccio test sul campo per avere la cartuccia sicura nelle pochissime occasioni che mi capitano! Sparo ad una roccia una cartuccia con l'assetto di partenza osservo e deduco, con rosate troppo larghe metto 0,05 di polvere in meno e riprovo, o anche un paio di grammi di pallini in più. Chiudo e provo finché non stringe come dico io. Se invece vedo pallini integri e rosate poco marcate, salgo con la polvere, e di un grammo col piombo, Marco la chiusura e provo...
Insomma la soluzione si trova provando sul campo e usando la testa, e non è sempre uguale.
Pensi che adesso la mia risposta sia valida?

- - - Aggiornato - - -

Sarebbe interessante trattare ogni singola situazione ed altre di cui non ho parlato più nel dettaglio, e potrei farlo se volete, anche la vostra esperienza e conoscenza sarebbe molto di aiuto, ma se scrivevo di più rischiavo di essere noioso e di non destare interesse, se vorrete potremo trattare nei dettagli tutte le variabili.

- - - Aggiornato - - -

Se poi qualcuno si ostina ad insistere sul fatto che le cartucce sono infallibili e siamo solo dei padellari, posso solo ridergli in faccia ed invitarlo dalle mie parti per mostrargli sul campo che è un padellaro anche lui! ( fermo restando che non sono il nipote di Jhon Wayne e anche io padello come tutti ) ma qui si parla di cartucce che non vanno non di padelle!
 
......................Mi permetto di darvi un consiglio, provate, chi ne ha la possibilita', a caricare delle cartucce utilizzando sempre la stessa dose di polvere, che deve essere adeguata al tipo di propellente, e variate di un grammo la dose di piombo, per esempio S4, 1,45 x 29/30/31/32, portatele contemporaneamente e mentre loe sparate riflettete sugli effetti. Con un po' di sensibilita' ed attenzione potete capire una buona parte della balistica pratica, quella che ci interessa piu' da vicino.
C'e anche chi lascia invariata la dose di piombo e varia di 0,05 la polvere.
Provate e poi ne riparliamo.

Quali sono le tue conclusioni su questo argomento.
Grazie
 
credo sia piu conveniente variare la polvere, variando il piombo entra in gioco un altro fattore che è l'intasamento, e questo da solo puo condizionare l 'esito delle prove!
Centro sei siuro della tua affermazione? se io calibro la cartuccia in modo tale da farle raggiungere il picco max prima che superi i 65 cm non vedo che spinta in più possa avere in una CANNA 85..... SE MI SBAGLIO mi vuoi spiegare da dove deriva tutta la spinta di cui parli? il tuo discorso va benissimo con polveri progressive e inneschi deboli, che fanno raggiungere il picco massimo molto dopo, ma per le cartucce tarate in quella maniera credo proprio che la differenza sia minima....
 
Che dire, concordo su tutto, e come vedo anche tu spari qualche migliaio di cartucce su selvatici e non su cartoni di pizza e quindi arrivi alle stesse mie conclusioni.
Per quanto riguarda l'esperto che inizia per G, e credo che solo per il blasone non sia contestabile, si e' limitato ad andare nel foggiano alle allodole e quindi ad ottobre, in pieno giorno e sicuramente con condizioni meteo ottimali ( perche' se fa brutto tempo le allodole non si cacciano), immaginiamo se avesse provato a sparerenel salento( terra circondata dal mare, il punto piu' lontano si trova massimo a 20 km dal mare) e cacciare tordi dalle prime luci dell'alba al buio quasi totale, con qualsiasi condizione meteo, vento, pioggia, umidita' ..........

Un'ultima considerazione, noto che molti amici del forum applicano le varie condizioni meteo alla balistica interna, secondo me e'sbagliato perche' con le attuali cartucce in plastica la polvere non risente dell'umidita' esterna, quindi polveri granulari o lamellari non fa nessuna differenza, bisogna invece avere un po' di umilta' e cercare di capire come funziona la densita'dell'aria e sono sicuro che scoprireste un sacco di cose utili.
Un saluto a tutti.
io sono convinto che sia proprio la balistica interna ad essere influenzata dalla pressione atmosferica, umidità e temperatura ,sè facciano un calcolo della densità dell'aria tenendo presente che la pressione atmosferica cambia con l altitudine ci ritroveremo che avremo la stessa densità a 5 gradi a 1000m slm la stessa che avremo a 30 gradi sul livello del mare, per tale motivo è sbagliato applicarlo alla balistica esterna.
 
credo sia piu conveniente variare la polvere, variando il piombo entra in gioco un altro fattore che è l'intasamento, e questo da solo puo condizionare l 'esito delle prove!
Centro sei siuro della tua affermazione? se io calibro la cartuccia in modo tale da farle raggiungere il picco max prima che superi i 65 cm non vedo che spinta in più possa avere in una CANNA 85..... SE MI SBAGLIO mi vuoi spiegare da dove deriva tutta la spinta di cui parli? il tuo discorso va benissimo con polveri progressive e inneschi deboli, che fanno raggiungere il picco massimo molto dopo, ma per le cartucce tarate in quella maniera credo proprio che la differenza sia minima....

Evidentemente le cartucce che si comportano come dici tu non esistono, altrimentio il Granelli non avrebbe scritto quanto segue:
Per lunghezze di canna comprese tra' 65 e 76, ciascuna variazione di cm 1 provoca uno scarto di V/0 di 0,7m/s con polveri vivaci, e fino a 2m/s con polveri lente. Per lunghezze di canna fra 65 e 55 la perdita di velocita' varia dal 6% all8%, mentre per canne piu' corte tale abbassamento puo' superare il 16%.
E'palese quanto sia manifesta l'inferiorita' delle canne moncherino tanto amate dai mediocri colpitori che le usano indifferentemente anche all'aperto, con la speranza che gli diano una mano a correggere gli errori di puntamento.
L'ho detto e lo ripeto ancora, le canne lunghe e strozzate sono fonte di soddisfazione, necessitano di un puntamento un pochino piu' accurato ma vale la pena utilizzarle perche' diminuiscono sensibilmente i ferimenti e aumentano le probabilita' di colpire a lunga distanza. Con queste canne le rosate sono piu' dense anche in periferia, percio' il selvatico quasi sempre o viene colpito da un buon numero di pallini, o viene mancato completamente.
Infiine, le canne lunghe in certe situazioni fanno funzionare discretamente anche certe cartucce un pochino fiacche, le quali in canne piu' corte sarebbero inutilizzabili
 
Mi piace il tuo ragionamento, le attuali cartucce in plastica non traspirano per cui difficilmente sono influenzate dall'umidità.

Molto più accettabile è il discorso pressione atmosferica (legato alla presenza di umidità) che altera l'equilibrio della cartuccia. Equilibrio che riduce le prestazioni ma non le annulla, soprattutto nei 35 metri.

L'umidita' purtroppo penetra anche nei bossoli di plastica perche' la loro struttura essendo microporosa permette all'umidita' di attraversare il tubo sotto la pressione atmosferica esterna, ma poi c'e' anche l' effetto condensa, se durante una giornata particolarmente fredda ed umida schiaffi in canna una cartuccia che hai tenuto addosso fino a poco prima, passando bruscamente da un ambiente caldo a uno freddo, produrra al suo interno dell'umidita per effetto condensa.Questa umidita' si forma in tempi relativamente brevi, ma purtroppo viene riceduta solo in tempi lunghi, per queste ragioni io sono solito non portarmi mai a caccia le cartucce che mi sono portato il giorno precedente.
Per capire come si manifesta l'effetto condensa, basta lasciare una bottiglia ermeticamente chiusa in un prato freddo ed umido per un po' di tempo, al suo interno si formeranno molto presto delle goccioline d'acqua.
Per quanto riguarda il calo prestazionale delle cartucce in certe condizioni meteo, credo che ormai non ci siano piu' dubbi, il fenomeno esiste anche se non e' cosi' evidente come tanti cacciatori dicono, le cause sono attribuibili sia alla balistica interna che esterna.
 
Il paragone delle canne corte con i padellari allora e' come dire le canne lunghe sono per gli sparatori e non cacciatori e poi sarei curioso sapere come fai a dire che con le canne lunghe o lo colpisci in pieno o lo padelli,mi dai una spiegazione balistica grazie
 
Penso che si riferisca al fatto che la rosata è più concentrata...o lo prendi o...no.
Ma mi viene spontaneo chiedere: la rosata viene concentrata maggiormente dalla canna lunga o dalla strozzatura?
 
Il paragone delle canne corte con i padellari allora e' come dire le canne lunghe sono per gli sparatori e non cacciatori e poi sarei curioso sapere come fai a dire che con le canne lunghe o lo colpisci in pieno o lo padelli,mi dai una spiegazione balistica grazie

L'ho spiegato, le rosate delle canne lunghe sono piu' compatte anche in periferia perche' non risentono molto del soffio di bocca che come noto provoca notevoli dispersioni. L'effetto disperdente del toro gassoso che si sviluppa in volata, e tanto piu' accentuato quanto piu' la canna e' corta.
Mi pare di aver capito che fai uso di canne corte, usale dove necessario non dappertutto.

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Penso che si riferisca al fatto che la rosata è più concentrata...o lo prendi o...no.
Ma mi viene spontaneo chiedere: la rosata viene concentrata maggiormente dalla canna lunga o dalla strozzatura?

Prima di tutto dalla strozzatura, poi dalla canna perche' la lunghezza influisce pure sul soffio di bocca

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Ma come si fa a dire,sparare con canne lunghe pensando di arrivare chi sa dove neanche vi immaginate quanti feriti fate

Purtroppo con le canne lunghe non si puo' allungare la portata piu' di tanto per precisi limiti balistici, ma una cosa e' certa, tirano piu' lontano dei moncherini e producono molti ferimenti in meno.
Hai letto cosa diceva il Granelli in merito alla perdita di velocita delle canne corte?
 
Evidentemente le cartucce che si comportano come dici tu non esistono, altrimentio il Granelli non avrebbe scritto quanto segue:
Per lunghezze di canna comprese tra' 65 e 76, ciascuna variazione di cm 1 provoca uno scarto di V/0 di 0,7m/s con polveri vivaci, e fino a 2m/s con polveri lente. Per lunghezze di canna fra 65 e 55 la perdita di velocita' varia dal 6% all8%, mentre per canne piu' corte tale abbassamento puo' superare il 16%.
E'palese quanto sia manifesta l'inferiorita' delle canne moncherino tanto amate dai mediocri colpitori che le usano indifferentemente anche all'aperto, con la speranza che gli diano una mano a correggere gli errori di puntamento.
L'ho detto e lo ripeto ancora, le canne lunghe e strozzate sono fonte di soddisfazione, necessitano di un puntamento un pochino piu' accurato ma vale la pena utilizzarle perche' diminuiscono sensibilmente i ferimenti e aumentano le probabilita' di colpire a lunga distanza. Con queste canne le rosate sono piu' dense anche in periferia, percio' il selvatico quasi sempre o viene colpito da un buon numero di pallini, o viene mancato completamente.
Infiine, le canne lunghe in certe situazioni fanno funzionare discretamente anche certe cartucce un pochino fiacche, le quali in canne piu' corte sarebbero inutilizzabili

amico mio cio che dici è corretto solo in parte... sai da quanti anni è morto il Granelli? e sai quante cose sono cambiate da allora?
Ti ricordi le cartucce anni 80 e 90? allora c'era un uso piu diffuso di inneschi di media potenza, oggi facci caso la tendenza va tutta su 616, cx2000, e 688, gli inneschi piu deboli li usano prevalentemente sulla cariche semimagnum e magnum, che in effetti si comportano come da te descritto! il motivo è quello che ti ho detto, ottenere il picco di pressione prima possibile, per ottenere la massima spinta e quindi resa anche con le canne piu corte che oggi sono tanto diffuse! le industrie sono orientate in quel senso oggi! e hanno ragione! le canne corte danno il vantaggio di maggior facilità di brandeggio, è chiaro che nei tiri lunghi con piombo grosso dove prevalgono le alte grammature le canne lunghe hanno sempre la prevalenza, e tra l'altro assicurano anche maggiore precisione!
Non per niente le canne piu vendute sono le 65 e non le 70 come un tempo! e oggi tra una 65 e una 70 la differenza di resa è davvero minima!
 
Buona sera a tutti, questo pomeriggio, pensando a questa discussione, ho voluto fare delle prove per vedere se con le cartucce che uso abitualmente, quanti pallini riuscivo a mettere in un quadrato di 5x5 cm. su di una sagoma di grandezza di un tordo a 20 mt. Oggi pomeriggio alle 15,30, nel territorio di Villa Castelli (Br), (300 mt s.l.m.) le condizioni meteo erano queste: temp. 8,5 gradi - vento NNW 40 nodi - pioggia moderata. Cartucce : marca Palmarini tipo S4 pb 10 gr. 32 bossolo 67 c/ contenitore-- Marca Palmarini tipo Sipe pb 10 gr. 32 bissolo 67 c/ contenitore. Fucile A400 canna camera 76mm - lunga 71cm stroz. Gemini *** ported+2cm con freno di bocca.
La mia conclusione resta sempre la stessa: a 20 metri cade (se centrato) qualunque selvatico. Allego foto della prova.
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Anche io come il simpaticissimo Raffaele vi mostro alcune prove :
Un paio di settimane fa ho provato un assetto con S4 , ho distribuito qualche cartuccia ai miei 2 amici visto che non mi fido della mia mira e li abbiamo provati in una mattinata serena abbastanza umida e anche nel pomeriggio soleggiato e mite,io personalmente lho riprovato in altre giornate senza nessuna prova a fermo sui tordi perchè nessuna occasione si era presentata, praticamente su tiri a tordi in movimento , risultato :tutti e tre abbiamo abbattuto zero tordi eppure la rosata è perfetta (vedete la foto ) ...sabato pomeriggio c'era un vento bruttissimo di scirocco e con quella cartuccia realizzo 2 tordi a distanza stimata 25/30 metri tutti e due caduti bene e senza sangue...la prova alla placca la feci fare al mio amico con un montefeltro 65 * * * a 26 metri su foglio 1x1 e l'impatto fu molto fiacco in effetti ci trovai appiccicati sul foglio 5 pallini ,il foglio appoggiato al muro di un casolare di campagna ,la carica è una carica fiacca ma sabato pomeriggio con quel vento brutto di scirocco ha funzionato. ..Come mai?? Questo è l'assetto : Boss 12 / 70 t1 616 s4 1.40x30 rex 27 gualandi piombo 10 stellare a 58 ...non sono per niente competente in materia ma quello che vi ho detto è vero...replicate l'assetto e fate le vostre prove se vi va e vi prego non ve ne uscite a dire questioni di anticipo con il vento perché un paio di tordi li ho mancati pure in quella giornata...le prove che ha fatto l'amico Raffaele secondo me non possono dire con certezza che avrebbe ucciso un tordo a 20 metri...nel 95 % dei casi si ma non il 100% perchè se quei pallini avessero una velocità residua bassa un tordo potrebbe anche avere la forza di fare un centinaio di metri per poi fare la sua brutta fine...un saluto
 
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