Salve, ti ho chiesto a cosa attribuisci fenomeni del genere perchè i tuoi interventi
fanno pensare che tu abbia una buona conoscenza in materia balistica,
ci si aspetta quindi una risposta di tipo razionale, basata su argomentazioni scientifiche.
Se le cartucce vanno male ci sarà un motivo?
Anche se vanno male un selvatico può andare via indenne a venti metri?
Se facciamo riferimento a cartucce con contenitore e chiusura stellare,
ad esempio, con una V/0 di soli 350 m/s, se spariamo ad un colombaccio
con 38gr di piombo n.6, a venti metri con una strozzatura di 5/10,
a tiro centrato il volatile sarà colpito da una media di 12 pallini, aventi
una vr di circa 250 m/s quindi l'energia cinetica sarà di molto superiore a
quella necessaria all'abbattimento.
Se spariamo ad un tordo con la stessa V/0, alla stessa distanza con le stesse caratteristiche di canna,
32gr di piombo n.10, l'animale sarà colpito da una media di 14 pallini,
vr di circa 215 m/s, anche in questo caso l'energia dei pallini sarà nettamente in esubero
ai fini dell'abbattimento.
Ricordo che usando la numerazione di pallini consigliata per vari selvatici, l'arresto dell'animale
è possibile fino ad una Vr di circa 160 m/s, sempre che gli animali vengano colpiti
da un numero idoneo di pallini.
Adesso chiediamoci, quali sono quei fenomeni che rendono le cartucce
inefficaci a distanze del genere?
Secondo me o l'animale è stato scarseggiato oppure la cartuccia è una dispersante.
Ciao vuoi sapere i motivi? Esaminiamoli un po'...
Intanto c'è il dato di fatto, uccelli colpiti a fermo a circa 20 metriche invece di cadere stecchiti se ne vanno.
Alcuni fanno un centinaio di metri e poi cadono, la leggenda della passata... Secondo illustri autori tra cui garolini e lo stesso granelli è un fenomeno inesistente, la casualità vuole che nessun pallino ha colpito punti vitali tutto qui) secondo altri tra cui Paci, e la conseguenza di una cartuccia troppo veloce da cui la sua teoria secondo cui in estate e con il caldo conviene usare cartucce lente sotto i 400 m/s... Mentre in inverno sono preferibili cartucce più veloci.( se vorrai potremmo trattare l'argomento più in dettaglio perché non ho detto tantissimi dettagli).
Altra possibilità e che pur essendo fermi vuoi per fretta o altro hai sbagliato mira, e qui non c'è molto da aggiungere, se non che non puoi sbagliarne 10 ma al massimo un paio,altrimenti è meglio che ti dedichi a qualche altro sport...
Andiamo a vedere cosa altro può succedere, mettiamo che le condizioni atmosferiche sono tali da far accendere male la polvere, ad esempio in tempi più lunghi del dovuto, e ciò è un fenomeno molto comune più di quanto si immagini, perché le cartucce sono come una bilancia, basta uno squilibrio su un piatto che tutto si sposta drasticamente perdendo il giusto equilibrio. È ciò porta a rosate irregolari e piene di vuoti, se non addirittura decentrate, quindi anche a 20 metri potrebbero arrivare pochissimi pallini a bersaglio, alcuni dei quali si limitano a sfiorare il bersaglio, e qualcuno che arriva a bersaglio magari non prende punti vitali... Ecco quindi che l'uccello se ne va molto spaventato e illeso, o ferito ma non in maniera letale anche a soli 20 metri...
Non avete idea quante tortore e colombacci sparate a fermo da sotto gli alberi mentre erano posati sulla mia testa ho visto volar via questa apertura... Altri cadevano con un ala rotta e molto sangue e andavano correndo a terra... Quando mi è capitato ho provato a tirare ad una sagoma di Tortora e ho notato molti buchi lungo i contorni. Uno o 2 max a centro di bersaglio.questi sono uccelli che se ne vanno.... Ancora mi è capitato di sentire rumori anomali allo sparo, e residui di polvere, su un masso a cui ho sparato ho trovato pallini ancora integri, e che hanno marcato pochissimo sulla pietra, questo è la conseguenza di polvere che non ha acceso bene e i pallini viaggiano a velocità molto ridotte e con energia cinetica insufficiente, causando ferimenti superficiali, che non bastano certo a fermare un uccello. Rimedi? Quando vado a conigli per tradizione mi portò circa 30 gr di polvere e una quindicina di bossoli vuoti oltre a borra piombo e il vecchio orlatore a vite,e quando mi capitano queste giornate faccio test sul campo per avere la cartuccia sicura nelle pochissime occasioni che mi capitano! Sparo ad una roccia una cartuccia con l'assetto di partenza osservo e deduco, con rosate troppo larghe metto 0,05 di polvere in meno e riprovo, o anche un paio di grammi di pallini in più. Chiudo e provo finché non stringe come dico io. Se invece vedo pallini integri e rosate poco marcate, salgo con la polvere, e di un grammo col piombo, Marco la chiusura e provo...
Insomma la soluzione si trova provando sul campo e usando la testa, e non è sempre uguale.
Pensi che adesso la mia risposta sia valida?
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Sarebbe interessante trattare ogni singola situazione ed altre di cui non ho parlato più nel dettaglio, e potrei farlo se volete, anche la vostra esperienza e conoscenza sarebbe molto di aiuto, ma se scrivevo di più rischiavo di essere noioso e di non destare interesse, se vorrete potremo trattare nei dettagli tutte le variabili.
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Se poi qualcuno si ostina ad insistere sul fatto che le cartucce sono infallibili e siamo solo dei padellari, posso solo ridergli in faccia ed invitarlo dalle mie parti per mostrargli sul campo che è un padellaro anche lui! ( fermo restando che non sono il nipote di Jhon Wayne e anche io padello come tutti ) ma qui si parla di cartucce che non vanno non di padelle!