Chiusura stellare a 58 mm, inutile vezzo!?

da quel poco che ne so potrebbero esserci molti fattori che variano l'altezza di chiusura ,io ad esempio usando i bossoli cheddite noto una volumetria interna leggermente maggiore rispetto ai bossoli fiocchi e se dovessi replicare le stesse cariche sia in bossoli fiocchi che in quelli cheddite con i cheddite scendo di 0.2 mm per avere sulla borra la stessa compressione che ho con i bossoli fiocchi, oppure un'altro esempio ancora ,se uso una borra contenitore tipo aquila o gt essendo rigida di natura paragonata ad una borra di uguale altezza o che comunque mi dia lo stessissimo valore di tubo libero per la chiusura e che sia più morbida ,con la rigida per non serrare troppo sto più alto di un paio di decimi...potrei fare altri esempi che scaturisco da impressioni personali e che magari sono sbagliate ma mi fermo quì , ho notato che cartucce di marche anche molto note puoi trovarle con altezza finita inferiore a 57.7 fino ad arrivare a 57.2 ,quindi un motivo ci sarà...un saluto

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Molte volte si omette di indicare la cosa più importante: la volumetria interna del bossolo!

Altri dimenticano di indicare il tipo di bobina con cui chiudono. per cui tutto è aleatorio... ;)
Ciao magnum ,mi pare che ci conosciamo ,abbiamo un amico in comune,il simpaticissimo Luca da lecce ,per quello che hai asserito sono pienamente daccordo :D
 
io credo che questo valore sia puramente indicativo, quando ricarichiamo abbiamo tantissime variabili in gioco e tutte più o meno contribuiscono al risultato finale...se si parte da una dose da tabella ci sono dei valori "standard" da rispettare per avere la base di partenza, poi uno con l'esperienza (e la canna manometrica quando necessario/possibile) fa qualche prova e si "cuce" la cartuccia sulle sue esigenze...
credo sia più che altro un valore di riferimento per iniziare...
 
Giusto.
Ma se non si ha canna manometrica, ogni variabile deve essere pensata prima sapendo dove si va a parare, e questo è dettato dall'esperienza.
 
L'altezza di chiusura è l'unico parametro che dobbiamo sempre tenere in ferma considerazione, quando facciamo una cartuccia.

Mi spiego meglio:
1) Il bossolo che utilizziamo a distanza di mesi non è lo stesso, cambia certamente volumetria, quasi sempre colore, durezza e spessore della plastica anche se di pochi micron.
2) Della polvere non parliamo, tra lotto e lotto va bene se ci sono differenze di 5/10 ctg a dose
3) Gli inneschi sono la vera "paura" del ricaricatore, tra lotto e lotto qui possiamo passare da potenze basse ad altissime, una vera giungla
4) Le borre ? Non so se a voi è capitato ma io ho trovato anche al tatto l'uso di plastiche differenti sugli stessi modelli.

Non sono sufficienti questi parametri "mobili" "variabili" chiamiamoli come volgiamo, a rendere una cartuccia diversa dall'altra ? Vogliamo anche metterci una chiusura
diversa da quella che ci garantisce la giusta tenuta ? Vogliamo cambiare anche quella così per alchimismo ?

Le misure classiche delle altezza di chiusura non solo delle stellari ma anche delle tonde, non sono un vezzo ma bensì è l'unica " C E R T E Z Z A " che un ricaricatore cosciente deve avere quando fa una cartuccia.

Ciao
 
E soprattutto per dare valore alle tabelle di ricarica.
Inutile leggere in una tabella di fare 12/70 plastica 616 1,50x32 chiusura stellare, se poi la stellare è intesa ad occhio e croce !
Tutto qui.

Se si vuol dare valore alla tabella di ricarica, ci si scrive di lasciare liberi 11/12 mm di spazio per la chiusura stellare. Così in caso di bossoli di diversa lunghezza, non ci si ostina erroneamente a chiudere a 58 mm!
 
Proverò a spiegare in maniera semplice, per chi non pratica la ricarica o è alle prime armi, l'importanza di una chiusura a norma.

Una chiusura corretta deve presentare una resistenza allo svolgimento pari a 20/25 Kg, per permettere la regolare combustione della polvere. Per garantire tale resistenza, si è calcolato che bisogna lasciare uno spazio libero di: 6-8 mm per l'orlatura tonda(più resistente) e 11-12 mm per l'orlatura stellare(meno resistente). E' importate considerare che la lunghezza dei bossoli varia a seconda del produttore, dai 68 a 70 mm. Ad un minore spazio interno, corrisponde un innalzamento della pressione e viceversa, con ovvie variazioni prestazionali.
Se prendiamo 12 mm come misura unica per una corretta chiusura stellare, avremo le seguenti altezze di chiusura: 70-12=58 69-12=57 68-12=56
Se prendiamo 58 mm come altezza della cartuccia finita, avremo le seguenti altezze: 70-12=58 69-11=58 68-10=58.
Ovviamente in entrambi i casi va modificato l'assetto, per evitare incrementi o decrementi pressori.



Ciao, và detto anche che l'orlo tondo in genere è più resistente, ma all'inizio dello sbossolamento,
complessivamente la maggiore resistenza la offre la stellare.

Siccome il tuo intervento è indirizzato a chi è alle prime armi,
secondo me è fuorviante sia indicare 12 mm come misura unica per una corretta chiusura stellare,
sia prendere 58 mm come altezza della cartuccia finita.
Il consiglio che darei è quello dei collaudati 11mm.
La maggior parte dei bossoli da 70mm sappiammo che in realtà sono da 69mm e la cartuccia finita è 58mm
con i bossoli da 67mm si chiude comunemente a 56mm e così via.
69-12= 57 oppure 68-10=58 si può fare, ma non è nella norma, quindi ci
vorrebbe un caricatore esperto.
 
Io tendo a chiudere tutto a 58 anche i bossoli usati del tav, se proprio la dose è anemica chiudo a 57,8. Cambiando spesso bossoli non mi metto a misurare le varie altezze per me c'è veramente poca differenza tra un bossolo da 69.5mm chiuso a 58 e un bossolo da 68.5 chiuso a 58.
Invece tra una cartuccia chiusa a 58,5 e una a 57,5 li penso ci sia parecchia differenza...

Caro Rodolfo, non ti voglio tediare raccontandoti 30 anni di ricarica alle spalle, durante i quali ho visto cose che non trovi in nessun manuale. Il mondo della ricarica è bello perchè vario, l'importante è non farsi male ed essere contenti. La balistica è altra cosa.

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Ciao, và detto anche che l'orlo tondo in genere è più resistente, ma all'inizio dello sbossolamento,
complessivamente la maggiore resistenza la offre la stellare.

Siccome il tuo intervento è indirizzato a chi è alle prime armi,
secondo me è fuorviante sia indicare 12 mm come misura unica per una corretta chiusura stellare,
sia prendere 58 mm come altezza della cartuccia finita.
Il consiglio che darei è quello dei collaudati 11mm.
La maggior parte dei bossoli da 70mm sappiammo che in realtà sono da 69mm e la cartuccia finita è 58mm
con i bossoli da 67mm si chiude comunemente a 56mm e così via.
69-12= 57 oppure 68-10=58 si può fare, ma non è nella norma, quindi ci
vorrebbe un caricatore esperto.

Condivido, non a caso ho usato il periodo ipotetico. Personalmente scelgo se applicare una chiusura da 11 o 12 mm, in base a tanti fattori quali: altezza del bossolo, tenuta del borraggio, elasticità del borraggio, intasamento del piombo, condizioni meteo, qualità del bossolo, ecc. ecc.
 
siamo d'accordo che 58 è solo un riferimento , ma la chiusura io onestamente la correggo in base alla compressione dell'anello della super g (utilizzo quasi esclusivamente quella) in base alla dose che utilizzo e soprattutto in base alla densità di rosata che voglio. se la voglio concentrata la lascio poco compressa altriementi la comprimo.
ora dopo queste mie considerazioni andando a misurare con il calibro ho un escursione con bossolo da 70 da 57.5 a 58.3 prendendo in cosiderazione s4 e gualandi 25.
voglio dire se chiudessi a 58 sarebbe ugualmente una eccezionale cartuccia.
se cambiamo polvere come la jk6 o psb1 con volumetrie molto più ampie prendo la borra 20 e chiudo a 58, è una chiusura di massima certo ma se lasciamo un certo margine di 2-3 decimi non abbiamo una cartuccia totalemente differente avremo una cartuccia con 20 bar di differenza che non è un abisso quindi con il giusto borraggio chiudere a 58 è una massima più che consona al variopinto mondo della ricarica. molto variopinto.
 
Allora dico una mia opinione ,io ho riscontrato dalla mia breve esperienza che con alcuni tipi di borre tipo z2m vanno bene anche 10 mm di tubo libero e quando ho bossoli di altezza diversa rispetto sempre la chiusura finale e sinceramente nn ho mai riscontrato differenze di costanza...un saluto
 
Personalmente ho l'abitudine di verificare le altezze dei bossoli oltre alla loro volumetria interna servendomi dei dati C.I.P.
Come molti di voi avrà potuto constatare i bossoli non sono sempre uniformi in altezza e cosa peggiore che ho riscontrato in varie occasioni è una discrepanza nella volumetria interna.
Sono giunto alla conclusione di selezionarli per altezza e volumetria, servendomi di un calibro a corsoio per la misurazione esterna e di un calcone millimetrato per la quota interna; dopodiché per ogni calibro e a secondo dell'assetto e del tipo di polvere calcolo il tipo di chiusura che andrò ad effettuare.

Ho provato ad allegare il file relativo ai dati della norma C.I.P. ma non me lo fa fare, comunque è consultabile a questo indirizzo web: http://www.tiropratico.com/CIP/Tabelle CIP/caccia_tiro_dim.pdf
 
Se si vuol dare valore alla tabella di ricarica, ci si scrive di lasciare liberi 11/12 mm di spazio per la chiusura stellare. Così in caso di bossoli di diversa lunghezza, non ci si ostina erroneamente a chiudere a 58 mm!

Non è tanto il concetto della diversa lunghezza del bossolo che incasina, quanto quella del molleggio del borraggio.
Fermo restando l'uso di bossoli nominali da 70 (mm + mm -), se ad esempio lasci 11/12 mm di tubo libero con un gualandi, chiudendo con una comunissima bobina T2 la chiusura ti viene affossata, quando in realtà di bossolo libero ne servono solo 9mm.
Con questo intendo dire che gli 11/12 mm menzionati andrebbero intesi come differenza tra la lunghezza nominale del bossolo e i canonici 58mm di quota finale per un 12/70. Che poi questi 58 non sono infrangibili è un dato di fatto, ma sono un sicuro rifermiento per le tabelle.
 
Secondo me, sé si prende un bossolo lungo 68,4 e uno 69,4 e si chiude entrambe a 58 mm, utilizzando la stessa dose nel bossolo più corto avrai un minore carico d'estrazione ma una borra più compressa, il che a volte può anche compensare quello che si perde con la chiusura, ma il più delle volte a questo si aggiunge una differenza di durezza del bossolo, inneschi dello stesso tipo ma con differenza di potenza innescante, che porta ad avere una cartuccia totalmente diversa.
 
L'altezza di chiusura è l'unico parametro che dobbiamo sempre tenere in ferma considerazione, quando facciamo una cartuccia.

Mi spiego meglio:
1) Il bossolo che utilizziamo a distanza di mesi non è lo stesso, cambia certamente volumetria, quasi sempre colore, durezza e spessore della plastica anche se di pochi micron.
2) Della polvere non parliamo, tra lotto e lotto va bene se ci sono differenze di 5/10 ctg a dose
3) Gli inneschi sono la vera "paura" del ricaricatore, tra lotto e lotto qui possiamo passare da potenze basse ad altissime, una vera giungla
4) Le borre ? Non so se a voi è capitato ma io ho trovato anche al tatto l'uso di plastiche differenti sugli stessi modelli.

Non sono sufficienti questi parametri "mobili" "variabili" chiamiamoli come volgiamo, a rendere una cartuccia diversa dall'altra ? Vogliamo anche metterci una chiusura
diversa da quella che ci garantisce la giusta tenuta ? Vogliamo cambiare anche quella così per alchimismo ?

Le misure classiche delle altezza di chiusura non solo delle stellari ma anche delle tonde, non sono un vezzo ma bensì è l'unica " C E R T E Z Z A " che un ricaricatore cosciente deve avere quando fa una cartuccia.

Ciao

Per me è l'unico parametro costante( ho realizzato delle viti che mi consentono di posizionare la bobina all'altezza voluta senza fare di volta in volta le misurazioni del caso), che cambio solo in casi particolari, sarebbe un bel divertimento mettersi a giocare coi decimi di millimetro ogni volta, preferisco intervenire sugli altri parametri per fare le opportune correzioni.
 
Il problema sono i bossoli non ce una ditta che li fa dell'altezza dichiarata non esistono più i 70mm, l'altro giorno ne ho misurati almeno 10 tipi diversi di varie ditte tutti 68,5, 68,7 al massimo 69 scarsi la prima cosa da fare quando si ricarica è misurare il bossolo e poi il resto.Ciao
 
Condivido pienamente ciò che scrivi.
Ricordo nei primi anni '80, dei miei primi approcci alla ricarica e leggevo su Diana con avidità la pagina dedicata ai caricamenti e gli esperti consigliavano di chiudere la cartuccia "con compressione di tot chili".
Ricordo, ad occhio e croce, un assetto micidiale di S4 del buon Gallina che mio padre caricava e chiudeva con compressione sull'orlatore a 4,5 kg.
Ora, a parer mio, credo sia più giusto dare la "compressione" proprio per via del fatto che i bossoli non sempre sono uguali in altezza e volumetria.
Ciao.

Evidentemente io e te apparteniamo alla vecchi scuola. :)
 
La chiusura stellare, a 58 non è altro che un limite di misura preciso per valutare le prove balistiche....è solo una misura di controllo ma non dice che le cartucce se non sono a 58 non sono affidabili...il valore 58 viene usato per avere una unita di misura nelle eventuali prove in canna manometrica, e per testare vari componenti.
 
Le cartucce americane sono chiuse a 59 mm, e quasi sempre sono superiori alle nostre.
 
E' ormai diverso tempo che in commercio non esistono più bossoli da 70mm. da 67...ecc. è solo una misura nominale, come lo è la chiusura a 58mm. dipende come giustamente citato dal tipo di bossolo, dal materiale, dalla ditta produttrice...
Concordo con quanto riportato da "allodola maschio";La chiusura stellare, a 58 non è altro che un limite di misura preciso per valutare le prove balistiche...
Saluti
 
Sento sempre parlare di chiusura a 58 mm, come se fosse una "conditio sine qua non" per una corretta orlatura stellare. Spinto dal dubbio cartesiano che alberga in me, sono andato a rileggermi il "vangelo" della ricarica secondo Granelli. Non c'è voluto molto a capire che 58 mm è solo un numero magico, un luogo comune. Riporterò le frasi di Granelli, per tutti quelli che non hanno la fortuna di possedere il suo manuale.

1) "Una chiusura stellare regolare deve impiegare circa 11-12 mm di bosso libero"

Mi sembra evidente che già questa frase presuma una variabilità sull'altezza finale della chiusura, ma andiamo avanti.

2) "Questa misura varia secondo lo spessore e il tipo di materiale del tubo, l'altezza del bordo circolare esterno, la forma e la larghezza della sezione del bordo."

Il numero delle variabili per determinare l'esatta altezza sembrano crescere e ha trascurato di citare quelle contenute in ogni assetto.

3) "Una chiusura leggera può servire a ridurre la pressione massima di una cartuccia, mentre una molto alta e stretta può in parte compensare una carenza di intasamento."

Mi sembra di capire quindi che gli 11 mm si riservino alle chiusure leggere e i 12 mm a quelle più pesanti.

A tutto questo va aggiunto poi, che sono pochissimi i bossoli realmente da 70 mm. Si parte dai 68,2 ai 70 mm come rilevato dal Banco Nazionale di Prova in un'edizione speciale dell'Editoriale Olimpia.

Mi spiegate come si fa ad affermare che tutte le chiusure corrette sono a 58 mm?

Fonte: Polveri, dosi e cartucce. Di Antonio Granelli p.104/ Cartucce da caccia provate al Banco Nazionale di Prova. Editoriale Olimpia

Molte volte si omette di indicare la cosa più importante: la volumetria interna del bossolo!

Altri dimenticano di indicare il tipo di bobina con cui chiudono. per cui tutto è aleatorio... ;)
 
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