Controlli Non Distruttivi per la sicurezza dei fucili

Il controllo qualità dei materiali in produzione è di norma eseguito presso le ditte costruttrici .
Il banco prova nazionale esegue solamenre delle prove certificate sull'arma per quanto riguarda pressioni e funzionamento.
Non esiste materiale , pur che sia fatto in maniera eccellente , che si possa dichiarare "indistruttibile" o "esente" da quello che possono essere le difettologie che si verificano in esercizio.
Bisogna ricordare che vi sono in attivo fucili di ogni età e tecnologia e che spesso vengono sottoposti a sollecitazioni dovute a caricamenti fatti in casa che potrebbero generare sovrappressioni Oltre ad aver sparato migliaia di colpi.
Vi risulta che i fucili vengano accompagnati da un certificato "safe life" ossia elementostrutturale che non sia soggetto ad alcun tipo di rottura durante la propria vita operativa ?
Saluti
Giuseppe
 
Il controllo qualità dei materiali in produzione è di norma eseguito presso le ditte costruttrici .
Il banco prova nazionale esegue solamenre delle prove certificate sull'arma per quanto riguarda pressioni e funzionamento.
Non esiste materiale , pur che sia fatto in maniera eccellente , che si possa dichiarare "indistruttibile" o "esente" da quello che possono essere le difettologie che si verificano in esercizio.
Bisogna ricordare che vi sono in attivo fucili di ogni età e tecnologia e che spesso vengono sottoposti a sollecitazioni dovute a caricamenti fatti in casa che potrebbero generare sovrappressioni Oltre ad aver sparato migliaia di colpi.
Vi risulta che i fucili vengano accompagnati da un certificato "safe life" ossia elementostrutturale che non sia soggetto ad alcun tipo di rottura durante la propria vita operativa ?
Saluti
Giuseppe

Infatti ho scritto per un "uso ordinario", una ricarica scriteriata ha i suoi rischi e ciascuno è consapevole di quello che fa. La Prova al Banco è garanzia di sicurezza dell' arma, poi è chiaro che il buon senso quando si ha a che fare con le armi e le munizioni è d' obbligo. Che ricordi io la Franchi garantiva qualche suo fucile a vita, tant' è vero che abbiamo un 48 A del '69 che continua mestamente il suo mestiere, anche perchè cosa potrebbe mai rompersi (mitica arma) su un pezzo di ferro del genere? Oggi non credo che qualcuno rilasci garanzie a vita anche se ci sono case armiere serie che potrebbero tranquillamente permetterselo. Chiaro che se si hanno dubbi sul materiale un esame approfondito può sempre toglierceli, almeno per capire con che tipo di acciaio si ha a che fare, o una prova al Banco per sparare con la dovuta sicurezza, se poi si rompe una moletta da pochi euro non credo se ne possa fare un problema. Se si esaminano i materiali impiegati dalle solite marche più note italiane ed estere non si avranno grosse sorprese, se poi si corre dietro al made in cina qualche dubbio è sempre lecito averlo ... e ben vengano i controlli.
 
Sono sempre interessanti i controlli metallografici, ma il tutto ai fini della sicurezza può essere riassunto brevemente con la prova forzata al Banco di Prova. Chiaro che se culatta, canna, ramponi, chiavistelli ed altri elementi di chiusura passano indenni lì, si può star tranquilli nell' impiego ordinario dell' arma, anche perchè le aziende si avvalgono o almeno dovrebbero .... di "materie prime" di ottima qualità, certificate già all' origine, e di questo si può essere certi, almeno per quanto riguarda il nostro panorama armiero nazionale!
 
Concordo Vale ,benvengano i controlli.
Saluti
Giuseppe

Sarebbe molto interessante effettuarli sugli acciai di alcune armi estere che ricalcano meccanicamente i modelli prodotti dalle nostre aziende nazionali presenti e passati, per vedere dove si collocano in una ipotetica scala comparativa rispetto agli originali quanto a materie prime impiegate e trattamenti, visto che vengono venduti ad un terzo dei nostri prodotti ... :grin:
 

gios

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Buonasera,
Come sappiamo, durante lo sparo, le canne dei nostri fucili sono costantemente sollecitate a "cicli di lavoro" dovuto principalmente alle dilatazioni e allungamenti strutturali causate dalle pressioni e dalla spinta propulsiva della carica di lancio all'interno di esse.
Varie sollecitazioni come ,vibrazioni e attriti coinvolgono anche tutta la struttura delle bascule durante gli spari per non parlare della corrosione/erosione.
Siamo sicuri che i nostri fucili non nascondano microscopiche difettologie, come le pericolosissime cricche invisibili ad occhio nudo, che potrebbero a lungo andare comprometterne la sicurezza?
Qualcuno di voi si e' mai avvalso delle tecniche C.N.D./P.N.D. ( Controlli non Distruttive - Prove Non Distruttive ) per verificare l'integrità dei vari componenti costituenti l'arma?

Per chi non lo sapesse ecco in breve cosa sono le P.N.D. :

Per p.n.d. (PND) s'intendono quegli esami o controlli ovvero quegli insiemi di accertamenti e rilievi che si compiono su materiali metallici e non metallici, atti a riscontrare e/o misurare e/o determinare le composizioni e le caratteristiche di essi, i difetti e le discontinuità strutturali, e che comprendono la diagnosi e la ricerca delle cause di malfunzionamento di strutture, oggetti, assiemi, impianti, manufatti, sistemi, ecc. Tutto ciò senza prelievo di materiale o distruzione alcuna (da cui nasce la definizione) anche a livello microscopico e senza compromettere la funzionalità del componente. Tali accertamenti vengono eseguiti in fase di preparazione e costruzione, dal materiale al prodotto finito, per determinare la qualità di quanto realizzato e, in esercizio, per accertare il corretto funzionamento e l'integrità strutturale ai fini della sicurezza di quanto è posto in servizio.
Le PND trovano vasta applicazione in qualunque campo: dall'industria aerospaziale, nucleare e petrolchimica, dove sorgono noti problemi di sicurezza, all'industria siderurgica, ai trasporti, alle installazioni industriali terrestri e subacquee, al settore delle costruzioni civili in genere e, infine, alle opere d'arte di qualunque genere. Per queste ultime, le PND servono anche per determinare la connotazione storica del reperto, per accertare se vi siano stati precedenti restauri e come realizzati, e per determinare il miglior intervento di restauro eventualmente da eseguire. Insieme alle prove meccaniche e tecnologiche, agli esami metallografici, alle analisi chimiche e alle prove funzionali, le PND contribuiscono in maniera determinante e insostituibile a garantire la qualità del prodotto e dell'esercizio così come previsto dal contesto dei ''sistemi di qualità''.
Dal punto di vista della difettologia, le PND possono distinguersi in controlli superficiali (quando evidenziano discontinuità e difetti superficiali) e in controlli volumetrici (quando evidenziano discontinuità all'interno dei materiali). I segnali forniti dagli strumenti di prova vengono suddivisi in segnali reali (quando si ha l'esatta visione della discontinuità o del difetto) e in segnali convenzionali (quando si ha un valore, indicazione, curva, ecc., non correlabile alla geometria della discontinuità o del difetto). Nei controlli in cui si ha un'indicazione convenzionale del segnale, è necessario disporre di parti che presentino difetti noti o blocchetti in cui siano stati provocati difetti artificiali di riferimento e di comparazione, per poter correttamente valutare l'indicazione. Quanto alle energie impiegate, si hanno metodi che utilizzano forze capillari, forze elettromagnetiche, onde sonore, ultrasonore e dei materiali, energie infrarosse e ultraviolette, raggi ionizzanti beta, X, gamma. Un buon metodo PND si ha quando di una discontinuità o difetto vengono rilevate la geometria, la posizione e la dimensione: condizioni non sempre garantite dai singoli metodi. Le PND di certo ne evidenziano la presenza.

Saluti

Giuseppe
 
Vale, speriamo che i costi ridotti siano dovuti specialmente al basso costo della manodopera e non come credo alla cattiva qualità dell'amalgama degli acciai[26].
Ho quattro fucili tre italiani ed uno turco e randomicamente gli faccio dei controlli CND.
Al momento , sto alienando un Franchi alcione cal. 12 che , per cattiva pulizia interna delle canne, ha erosioni profonde vicino alla fine della camera di scoppio...come documentato in una discussione da me aperta sul forum.
Ho fatto le mie valutazioni e i miei controlli e la conclusione é stata quella di estrema pericolosità, quindi la sua storia finirà dentro una pressa.
Considera che le tre armerie cui lo avevo fatto vedere avevano dato il nulla osta all 'impiego !
A conti fatti nella zona erosa mancano circa 0.7 mm di materiale su 2.4mm di spessore.
Saluti
Giuseppe
 
Questi tipi di controlli possono essere eseguiti da ditte specializzate in questa tecnica di controllo, esse rilasciano la certificazione sull' ispezione eseguita.
i costi normalmente non sono bassi e dipendono dalla metodologia di controllo applicata.
Potresti anche trovare operatori CND qualificati che, come privati, ti possono fare queste ispezioni a basso costo.
Considera che dietro ad una ispezione CND c' è sempre un piccolo studio preliminare basato sul tipo di materiale da ispezionare e sulle possibili difettologie che si possono sviluppare sul componente in base alle sollecitazioni cui e' sottoposto.
Normalmente , visto che le cricche "in esercizio" sono normalmente affioranti, si tende in prima analisi a scegliere la metodologia di controllo a liquidi Penetranti.
Questo controllo risulta molto efficace e semplice nell'esecuzione ed impiega componenti a basso costo quindi è consigliato in prima analisi per un'ispezione CND.
[40]
Saluti
Giuseppe
 
Alcune difettologie riscontrate su fucili da caccia ( recuperate su internet )...giusto per capire la problematica sulla prevenzione nei controlli delle armi.

[14]

Saluti
Giuseppe
 

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