Re: strozzatori briley a parete sottile

pippoada ha scritto:
per 58beppe: quasi tutto il tuo discorso fila, ma si vede anche che nei tuoi studi hai tralasciato interamente i briley a parete sottile.. e poi non consideri una tragica attualità: chi ha vecchie canne breda, cosmi, browning, benelli saint'etienne a strozzatura piena e si trovano dalla sera alla mattina a sparare i pallini di acciaio, cosa dovrebbero fare? buttarle via??? il problema degli strozzatori offerti di serie è che sono prodotti in materiale identico a nquello della canna e finiti supericialemnte con una nichelatura abbastanza leggera. un briely può essere prodotto in acciaio al carbonio oppure in inox 17/4 che è il materiale scelto da aspertiro per tutti gli strozzatori offerti.... poi la balistica della canna liscia è una scienza quasi perfetta e nessuno ancora ne è venuto a capo.. tutti hanno delle verità, più o meno vere, ma pochi sanno veramente leggere in una canna liscia le sue reali potenzialità balistiche, comprese i grandi cannonieri.... grandi materiali a volte non fanno grandi canne se le lavorazioni non sono accurate, canne in acciaio scadente, addirittura acciaio da bonifica non trilegato producono rosate e abbattimenti incredibili... questa è la verità!


Ti ringrazio x l'immeritata attenzione essendo soprattutto appassionato-studioso-tester artigianale e privato, anche se "ogni tanto ascoltato" da alcuni articolisti di riviste e specialisti di settore.
Potevo allargare il discorso, ma non l'ho fatto in parte volutamente ed in parte xchè mi piace parlare solamente di cose che "conosco o ho provato o verificato da amici attendibili" ..... mentre di altre cose tecniche non parlo o scrivo praticamente MAI (palla-ricarica di qualsiasi genere, salvo che su tecna x munizione spezzata del cal.12-carabine-ecc.), checchè qualcuno sul forum continui a confondere balistica con ricarica, dati della manometrica con balistica terminale, rosate con penetrazione, non valuti i "tempi di canna" di una munizione in relazione alla propria lunghezza di canna, non analizzi gli attriti dei contenitori ed il diametro della bore, non sappia xchè va od è andato poco a cacce impegnative quanto una munizione perde di resa con freddo intenso ed umidità vicino al 100%, ecc..
Punto 1: briley a parete sottile sono identici di fatto agli altri, salvo spessore realizzati con acciai selezionati e testati secondo le norme previste, ma internamente ..... non hanno design particolari o proporzioni "diverse" dagli altri. Siccome però io non ne ho testati in proprio con piombo nè con acciaio, ..... mi fermo lì.
Punto 2: i vecchi fucili o si tengono x cacce standard, o si mettono a riposo e si compra un altro fucile x poche centinaia di euro, tassativamente magnum come minimo, x sparare no toxic; in alternativa si usano tinc-zinc-bismuto-tungsteno dolce di vari tipi e leghe, ma eviterei personalmente di modificare le qualità originarie di canne e strozzature x metterci briley a parete sottile od altro.
Punto 3: gli acciai usati x i chokes sono soprattutto il 17-4, il blu, il carbonio, ecc., ma anche altri identici alle canne, nicrmo ad es. o la lavorazione criogenica x il crio originale, ed anche in questo caso non avendo avuto modo di provare quello in carbonio ad es. x verificarne la resa, preferisco il silenzio quando si dovesse parlare degli effetti dei diversi materiali di costruzione dei chokes su rosata e penetrazione (vedasi post specifico sui maggiori produttori di chokes in caccia ad acquatici)
Punto 4: che la balistica sia molto affascinante proprio in funzione di quanto scritto sopra da pippoada è vero, xchè non sempre grandi acciai, grandi marche, grandi lavorazioni, producono risultati degni di nota essendo solamente l'equilibrio di tanti singoli pezzi e componenti che permettono di ottenere un eccellente risultato (crio docet .....):
acciai di canna-dimensione camere-prestazioni della cartuccia e pressioni che sviluppa in relazione a quella camera-tipo di borra che meglio si adatta alla filosofia costruttiva della canna-lunghezza e pendenza dei coni camera/bore-forma della bore-strozzatura (lunghezza e design-proporzioni)-modi di freno della borra e rilascio della carica-pressioni interne in strozzatura e poi di vampa-decimatura più adeguata x la dimensione dei pallini utilizzati-lunghezza della canna totale ..... e sicuramente ho dimenticato una miriade di particolari importanti.

Su una cosa però sono ormai certo dopo 35anni di licenza e tanto testing in ambienti impegnativi e con varie armi comuni: una stessa cartuccia si comporta in modo diverso in una camera 18,2 rispetto ad una 18,8, anche se la manometrica ovviamente è la stessa ..... e qui sta la forza del metodo di ricerca Usa rispetto a quello italico, dove tutto è medio ed adeguato al cacciatore medio, dove si sbandiera un dato di manometrica a 17° ed umidità relativa bassa o viene sparata-provata in una camera di cui non si sa nemmeno il diametro o la lunghezza o la decimatura precisa di strozzatura, nè si hanno dati di penetrazione, mentre nella pratica venatoria italica poi quella stessa munizione viene di fatto usata spesso a -5° o con il 95% di umidità, con canne corte o lunghissime, con overbore o underbore, con choke diversi e ..... su animali molto diversi da placche e rosate bidimensionali.
Gli americani hanno capito che produttori di fucili-chokes e munizioni devono lavorare insieme sempre x offrire un prodotto finito più vicino alla realtà in condizioni di uso (capita di leggere nelle riviste anche raccomandazioni x usare una munizione piuttosto che una altra in funzione di fucili e soprattutto dei choke); da noi invece i produttori di armi fanno un mestiere ed i produttori di munizioni ne fanno un altro, con ben poche sinergie e confronti di dati x migliorare od aggiustare i prodotti, anche se nulla toglie alle ns grandi capacità di inventiva e qualità costruttiva "a compartimenti stagni".
Il disastro italico sulle munizioni no toxic x me è la prova più evidente di questo ritardo metodologico di ricerca e di diversità degli approcci e degli interessi delle ns eccellenti aziende (prese singolarmente, ..... non come sistema produttivo).
Comunque, sono altrettanto certo che non ci vorranno comunque tantissimi anni x recuperare nel munizionamento gran parte del gap tecnologico oggi alquanto evidente e rilevabile, visto che già oggi Beretta Xtrema2 e Benelli SuperB.E.2 anche negli Usa temono ben pochi confronti balistici proprio con l'acciaio ed i no toxic.
Pur tuttavia ..... ricordo che alcune regole balistiche forti (statisticamente) ci sono ..... eccome, sia chiaro !!!
Buone prove e testing a tutti.
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

Io so solo che, nella mia esperienza e dagli studi tecnici, esistono alcune regole statistiche e probabilistiche in termini di chokes ed abbinamento a canne e munizioni, ma alcuni temi sono ancora di fatto "sconosciuti" nei risultati finali e nelle prove, e/o ben poco spiegabili teoricamente ma succedono, almeno a me e non solo (mi è capitato di vedere alcune overbore 18,7-8 od una underbore 18,15 che sparavano meglio con uno scalino da 0,2mm. che con uno da 0,05-0,1mm ..... che invece di norma funziona statisticamente quasi sempre meglio ..... anche in logica).

Il porting intanto lo userei solo x sparare cartucce ad alte prestazioni e x compensare pressioni elevate da munizionamento e/o da strozzature forzate estreme (oltre 12dec), xchè altrimenti alcuni vantaggi (minor rinculo, miglior distribuzione e minori rischi di vampa) vengono annullati da altri svantaggi (fiamma visibile con lo scuro, perdita ancorchè ridotta di spinta) ben rilevabili anche con i cartuccini medi e leggeri nei tiri a distanza.

La lunghezza da 7 o 9 od anche 15cm automaticamente non significano di x sè niente, salvo un allungamento di canna maggiore: dipende infatti quanto sono lunghi all'interno coni e paralleli, ed il design della strozzatura xchè anche solo 5cm possono essere ben più che sufficienti x avere una strozzatura soddisfacente ed efficiente. Una controprova di ciò è la lunghezza media totale dei chokes x tacchino che raramente sfonda i 7,5-9cm, malgrado spesso vengano applicati a canne già corte poco più di 60cm.
Inoltre raramente un fucile con strozzature originali a parità di decimatura e costruzione (design-proporzioni coni-paralleli) le "busca" da un choke in di pari caratteristica tecnica.
Certamente la stragrande maggioranza dei chokes in originali messi in vendita dalle case produttrici di fucili sono ampiamente insufficienti o meno performanti rispetto ai briley od a quelli di altre case specializzate, soprattutto statunitensi, od anche artigianali.

Le Breda Iris sono così, ovvero coi briley, xchè hanno utilizzato vecchie canne di lunghezza 67-70cm interamente cilindriche ..... molto valide in termini di acciai e qualità costruttiva, adattate al mercato odierno e che difficilmente avrebbero potuto vendere salvo taglio di lunghezza x la "palla": l'adattamento ai parete sottile è stata una scelta obbligata così come la scelta di Briley è stata una felicissima scelta tecnica x commercializzarle con successo, visto che molti possessori affidabili nelle valutazioni ne sono entusiasti.

Personalmente, se la mia canna con strozzatura fissa originale fosse soddisfacente, non la modificherei di certo in alcun caso, briley o meno. Piuttosto io ne comprerei una nuova ..... che adatterei direttamente ai choke in-out se mi servisse.

Tante cose sensate sono già state scritte e solo portando la propria arma da Aspertiro alla fine si potrà dire la "verità" su quel fucile e sul choke che meglio gli si adatta nella resa, e se un cono lunghissimo da un lato favorisce spesso una buona distribuzione della rosata, d'altro canto spesso non favorisce la "penetrazione" al centro della fucilata, peraltro proprio spesso favorita invece maggiormente da coni un pò più decisi e/o da paralleli più lunghi del normale.
Buone prove
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

jonny ha scritto:
X pippoada: cosa ne pensi delle canne Luterotti??
un mio caro amico si è fatto approntare una canna per Beretta a302 sb lungh. 67 strozz. xx da Luterotti con un costo molto alto intorno ai 700-800 euro se la memoria non mi inganna ma i risultati non sn stati molto lusinghieri ; in pratica non vi è stato un miglioramento rispetto a delle buone canne Beretta di serie
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

oliviero ha scritto:
pippoada ha scritto:
ho acquistato per le mie cann anche degli extended black oxide ported con strozzatura skeet e XXF. sparano molto bene, i ported purtroppo sfiammano un po' troppo all'alba o al tramonto, durante il giorno non danno fastidio... è difficile valutare il miglioramento rispetto ad un normale da 7cm, a mio modesto avviso è impercettibile....
hai provato in placca con diverse cartucce e grammature diverse; se provi con le 24gr. che sn molto capricciose a volte le differenze si accentuano. Sn esaltate le grandi canne a discapito delle meno buone
mi interessa soprattutto sapere da chi ha realmente provato tutti i tipi di strozzatori a parete sottile Briley se i tipi lunghi 9cm. hanno dei vantaggi in termini di penetrazione , portata e regolarità di rosata rispetto agli standard da 7 cm. Teoricamente la maggior lunghezza del tratto di strozzatura (pendenza e parte cilindrica) dovrebbe dare risultati superiori
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

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pippoada ha scritto:
la polemica e lo scontro personale non è nel mio stile, però se si vuole essere obiettivi fino in fondo, bisogna essere ancor più dentro al mondo delle armi,non basta essere un tester appassionato preparato e voleteroso.... le aziende di armi in italia vanno a compartimenti stagni perchè da qualche anno è solo il fine economico quello che si sta perseguendo e non quello di realizzare armi affidabili e con un'ottima resa balistica...

Scusami pippoada, ma a parte che mi relaziono direttamente con produttori e cannonieri nazionali o validissimi, ma sono inutili aspetti personali, la tua resta ed è una affermazione opinabilissima e non certamente vera: beretta ha tutti i numeri finanziari x investire nella catena ed aveva anche iniziato a costruir cartucce tanti anni fa, poi ha mollato ..... e ha spinto sull'abbigliamento, mentre negli States ..... fanno tutto.
Mi sembra poi che sulla vicenda no toxic il fronte tra costruttori e produttori di munizioni si sia spaccato ..... .

i produttori di strozzatori sono comuni per tutti i grandi produttori e quindi vengono di fatto livellate almeno aprzialemnte le differenti rese balistiche... non solo: i produttori di canne sono non più di 3-4 e quindi anche le rese balistiche delle canne sono praticamente identiche: 20-30 anni fa c'era maggiore scelta....

Questa è una osservazione che condivido nel senso che è una rilevazione statistica vera, ma non giustifica alcunchè di x sè in termini di risultati da migliorare, che è quello cui tutti ambiamo credo nella pratica quotidiana.

Da uno strozzatore made in gardone al migliore briley (ovviamente parliamo di quantità di qualche migliaia di pezzi, ) stiamo parlando di una differenza di circa 10-15 euro per una serie di 5 strozzatori. che cosa sono 10-15 euro???? eppure briley ha offerto a tutti gli italiani i propri strozzatori, in un momento di crisi interna e con il dollaro molto debole (cambio a 1,60), solo breda ha accettato di acquistarli e di offrirli a pagamento sui propri fucili....

Ed infatti Breda ha fatto benissimo visti i risultati e gli entusiasmi di chi ha acquistato quelle canne ..... mentre le lamentele x i choke originali sono molto comuni.

leggendo le tue repliche, sembrerebbe che le strozzature o gli strozzatori fanno la grande differenza o sono il centro di interesse per la ricerca delle ottime doti balistiche..

Sono certamente una delle componenti FONDAMENTALI della resa balistica. Mi sembrava però di aver chiarito bene con una sequenza di fattori, citando camere-coni-acciai-proporzioni-ecc. e miriadi di fattori che non conosco, quanto siano molteplici le combinazioni e talvolta siano incomprensibili. Ricordo poi che più volte ho scritto sul forum che:
"se uno di noi è contento degli strozzatori originali in dotazione x il tiro medio nell'ambiente che frequenta ed il selvatico che prevalentemente insidia, non deve cambiare alcunchè".
Lo scopo vero di tale "apparente insistenza" è CANCELLARE l'idea troppo radicata sul forum che una cartuccia con dati di manometrica buoni poi vada bene in ogni fucile ..... e che la ricarica viene dopo nelle analisi alla cannoneria: il fucile resta quello x anni nelle ns mani, gli interventi possibili non sono moltissimi (choke in primis), mentre sono le cartucce che devono adattarsi nella pratica venatoria (non si parla di teoria). Spero di essere stato più chiaro ora. E lo stesso dicasi in balistica ..... troppa enfasi viene data anche nelle riviste a dati mediocri di cartucce che poi si "squagliano" nella pratica quotidiana di chi va veramente a caccia negli stessi ambienti x cui dovrebbero essere nate o che mal si adattano alla costante che abbiamo in mano: il fucile. Il testing delle munizioni dovrebbe finalmente cambiare x me ..... xchè la manometrica non riflette ormai più le ns armi in dotazione. Il che non significa che non sia importante, ma che debba essere opportunamente integrata da prove con fucili diametralmente opposti nelle filosofie costruttive. Qui invece qualcuno ancora crede che la balistica sia la ricarica ..... e chi sa di ricarica sa di balistica, ..... ma x favore.


in realtà quello che fa grande una canna, se le lavorazioni sono fatte come d**** comanda, è il materiale impiegato, la modalità di realizzazione della stessa e soprattutto lo studio degli spessori ottimali dalla culatta alla volata per consentire una certa sicurezza e un'ottima elasticità del tubo.... questi sono i problemi da affrontare, innanzitutto.... una delle migliori canne che ho avuto era una remington forata 18,9mm: lo scovolo del 12 entrava senza attrito, aveva una strozzatura 12/10 e uccideva da vicino e da distante sen rovinare... anche le cartucce più fiacche presenti sul mercato rendevano bene grazia alla densità di rosata sempre elevatissima, si poteva impiegare senza problemi anche borraggi tradizionali purchè abbinati alla coppetta in plastica.... se la vedeva un cannoniere italiano, gli sputava addosso, all'interno era perfino rugosa, sembrava non cromata.... eppure.... di questi eppure è pieno il mondo armiero, a volte le scervellate non servono a capire un fenomeno,una canna è così perchè è così!!! ho avuto delle canne breda forate 18,2 che facevano paura, ti provocavano prolungate emicranie ma tu dovevi solo tirare che la preda veniva cucinata a dovere.. 7/10 di differenza sono una enormità , eppure..... metti insieme tutte le caratteristiche citate nei sacri libri di balistica liscia per ottenere le migliori prestazioni e poi sappiami dire se la canna sperimentale darài propri frutti... io so già di no! l'esperimento al più non sarà completamente positivo....

Mi sembrava che anche io avessi scritto e detto la stessa identica cosa ..... e che vi sono cose inspiegabili e ti invito a rileggere meglio. In ogni caso le lavorazioni con asportazione a truciolo restano imbattibili ..... a parità di tutto, il Boehler antinit resta un acciaio fantastico, coni lunghi nei raccordi di camera-bore sono da privilegiare, ecc..
Ma attento ad una cosa: con il tuo 18,9 con una cartuccia con feltro e basta andava così bene ? Il tuo 18,9 con una strozzatura molto inferiore andava ancora così bene (xchè probabilmente era un choke molto strozzato che poi favoriva l'accellerazione finale di carica) ? Mentre il tuo 18,2 con una 12 dec sarebbe andato così bene ?
Vogliamo accennare e parlare delle relazioni-proporzioni dimensionali nelle strozzature che permettono diametri di canne così diverse tra loro e le decimature ottimali, con relativi disegni x migliorarne STATISTICAMENTE (probabilità) la resa ??
La forte costrizione del 18,9 da 12 dec porta a 17,7, equivalente ad un 5dec x un 18,2, ma mentre nel 1^ caso fa accellerare fortemente la carica x l'effetto venturi peraltro in condizioni di attrito minore anche se con propulsione inferiore (minor velocità) dovuto alla camera larga (ipotizzando coni identici, ecc. ecc.) e sciame più allungato, nel 2^ caso si hanno pressioni interne superiori, velocità superiori di spinta, ma con rosata meno allungata con 5 dec. Se si mette un 12 dec in un 18,2 si arriva a 17 ..... ed i rischi di sfarfallamento senza choke fatti come .io comanda ..... sono elevatissimi, ma un 7-8dec lo rendono un fucile straordinario con cariche leggere-medie ..... cosa di cui patisce di più una overbore. Se poi si spara una 30grammi da 600 bar è una cosa, se si spara una magnum da 50gr da 1000bar e tutto il problema viene ingigantito ..... morale della favola: si leggono nelle ns riviste analisi di questo tipo con frequenza, anche se il bravissimo Antonelli le fa spesso in proprio e lo so benissimo ?? Negli states, si ..... e fanno gare e comparazioni continue PUBBLICHE, e sono tester professionisti e cacciatori veri a farle ed a scrivere ..... . Da noi ..... poco poco, o niente.

nigel teague ha messo a punto un procedimento per incamiciare tutte le vecchie canne damasco, torciglione e comunque le vecchie forate ma con spessori insufficienti per tenere le pressioni delle moderne cartucce , inserendo al loro interno un'anima di acciaio che parte dalla camera di scoppio fino alla volata.... questo per poter impiegare ancora i vecchi fucili di inizio 900 ancora a caccia.. si tratta di fucili comunque rovinati, dotati per questa caratteristica di poco valore commerciale, e quindi perchè non recuperarli ed utilizzarli in tutta sicurezza???? lo stesso concetto lo estendo nuovamente agli strozzatori a parete sottile: se amo un fucile, mi trovo particolarmente bene, perchè non montarli???? non esistono cacce impegnative e cacce standard per canne e strozzature (a parte quelle ovviamente in atmosfera salmastra), lo esitono invece per la meccanica delle armi, più o meno sollecitata dalla tipologia di carica utilizzata e dal numero di colpi sparati...

Ribadisco: parere personale, il tuo è il tuo, il mio è il mio. Tutti rispettabili credo, ma insisto sulla necessità di cambiare arma, xchè x me nessun "aggiustamento" permetterà di ottimizzare la resa di un vecchio fucile nato x il piombo rispetto ad un fucile progettato x quello, x pressioni in grande aumento e la durezza del no toxic.
Le cacce impegnative esistono da sempre x clima-ambiente-selvatico:
x la valle sono nati magnum e supermagnum, x la valle sono nate le baby hp e hv, le magnum e le supermagnum, x l'umidità intensa sono nati propellenti di un certo tipo rispetto al passato, x la valle (ed il tacchino) sono aumentate a dismisura le strozzature e la ricerca in tal senso, x la valle si sviluppano i trattamenti anticorrosione x i ns fucili, ..... in valle si sparano molto meno colpi che a tordi, mentre la meccanica ..... non è balistica.
La specializzazione delle munizioni è infatti una via che finalmente anche alcune ditte hanno avviato mi pare, identificando produzioni x certi selvatici e con caratteristiche tecniche specifiche. Xchè continuare a generalizzare una cosa che non è generalizzabile ??
Chi usa la canardouze, canne da 1m-90cm-81cm se non i cacciatori di valle ?
Chi usa i supermagnum se non i cacciatori di valle ?
Chi usa strozzature fisse da 11-12dec se non i cacciatori di valle ?
Chi spara 66gr se non il cacciatore in valle ?
Insomma ..... la pratica vera e le diverse esigenze evidenti "cozzano" contro le generalizzazioni improvvide e le arcaiche italiche convinzioni (talvolta superate mentre un buon aggiornamento ed una approfondita lettura di siti oltreoceano permetterebbe di riacutizzare la ns dote principale: l'inventiva improvvisata). Dopo di che se la balistica è sparare ad un animale a 30m ..... magari poco resistente, con 20°, 32gr del pb10-9, umidità del 65% ..... mi arrendo, xchè tutto "ammazza", anche un crio poco performante, coi vecchi choke da 5cm ed una buona cartuccia.
Il crio, che ha devianze così profonde tra un esemplare ed un altro, si può sistemare un pò con chokes dal disegno molto diverso da quello originale ed allungando un pò la canna ..... non con altri difficili e costosi interventi: i chokes sono un qualcosa di poco costoso che possono effettivamente migliorare le prestazioni in termini "rilevabili scientificamente e statisticamente". Dopo di che, se si vuole spendere molto ..... basta farsi rifare le canne, alesarle di nuovo, ecc. ecc. con costi simili all'acquisto di un fucile nuovo. Ha sempre senso tutto ciò ??? X me, no e lascio a ciascuno la propria riflessione tecnica e la propria analisi di portafoglio.
Cordialità
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

pippoada ha scritto:
gli strozzatori non devono essere liberi di vibrare, semmai è la canna che deve essere libera di vibrare o, meglio, priva del naturale profilo a leggero tromboncino in volata necessario ad accogliere gli strozzatori interni. gli strozzatori a parete sottile della briley sono il meglio che offra il mercato e non per niente breda li ha scelta per fare le proprie canne Custom.... io ho 3 anne montate con gli strozzatori a parete sottile e devo dire che sono eccezionali. montati su canne già scelte di partenza, hanno incrementato di molto la resa balistica....
[eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif] Non posso che confermare quanto affermato da PIppoda, io possiedo una canna Castom e mi ci trovo da dio, non a caso ne vorrei prendere un altra :D sto facendo cose che a vederle ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli :D :D qualcuno ha affermato (tanto per parlare........... o per sentito dire da qualche armiere incompetente come qualcuno che conosco della mai zona ........) che le canne Castom sono scarti di fabbrica, credo che oggi molti costruttori compresa la Breda stessa vorrebbe la bontà di queste canne rigorosamente rotomartellate a caldo.
Naturalmente gli armieri devono vendere, ognuno dice la sua ma per mia esperienza posso dire che l'abbinamento canna Breda stozzatori a parete sottile Briley è un abbinamento micidiale e ne fanno u na canna che ammazza molto molto bene!!
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

Grazie a Pippoada per la risposta!

Per Ale! : rivolgiti ad un armiere in zona che sia di livello, aggiusta prima la piega del calcio, poi la lunghezza facendoti applicacare un calciolo in gomma fisso e possibilmente piatto che ti aiutera' molto sei tiri di stoccata, compra una canna usata da 67 cm strozz.** meglio se priva di bindella, tieni sempre nel portafogli un anello freno del bicchiere recupero gas e spara tranquillo che con buone cartucce cade tutto, vicino e lontano! La canna da 71 tienila com'e' per colombacci e anatre, tagliandola ti potai pentire amaramente [allah.gif] . Ciauz
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

la sua visione del mondo delle armi è troppo incentrata sull'individuo e non sulle esigenze di un mercato globale.... essere in contatto con aziende primarie del settore non vuol dire vivere il mondo delle armi e sapere tutto quello che ci gira attorno.. ho la fortuna (o la sfiga non ho ancora capito bene) di vivere quotidianamente la produzione di armi, canne, strozzatori, ti provare modifiche, aggiornamenti etc... Beretta ha cercato di differenziare la sua produzione quando ha visto che ci poteva essere un business anche nel vestiario e nelle calzature e negli accessori da caccia... ma browning e winchester, e parzialmente remington lo avevano capito 20 anni fa.... le cartucce a marchio beretta: non avere al proprio interno la produzione, o meglio, averla decentrata ma affidarsi in tutto e per tutto agli esterni, non fa qualità. la cartuccia beretta veniva vista con un fine promozionale e non come vero business e non è stata nè spinta nè seguita come si conviene.... il mercato delle armi è sempre più in contrazione, quest'anno si registra il crollo degli ordini del sovrapposto, quasi tutte le aziende che lo producono sono in cassa integrazione.
i dati in canna manometrica: la tua visione è legata al tuo essere tiratore cacciatore , è una visione limitata che non è compatibile con i fabbricanti di cartucce. i test in canna manometrica sono obbligatori per i produttori e i test indipendenti che appaiono su molte riviste di settore sono interessanti , non vincolanti e spesso veritieri (non dico sempre perchè qualche sorpresa si può trovare...). non c'è scritto da nessuna parte che una cartuccia deva rendere con tutti climi (se non dichiarato), non c'è scritto da nessuna parte che la canna manometrica detta legge... sarà la cultura del giornalista di turno, del fabbricante o del ricaricatore che potrà indicare in che ambiente e con che temperatura una cartuccia si esprimerà al meglio, INDIPENDENTEMENTE dalla canna in cui andrà sparata. se si aggiusta per i suoi fucili le cartucce che andrà a sparare, ben per lei, ma l'80% dei cacciatori utilizza munizioni di serie... non ho mai trovato differenza tra sparare in una buona canna 18,9 e una canna 18,2 cos' come cartucce magnum vicine ai 1000 bar sparavano bene in canne strettissime così come in canne più larghe... è chiaro che sono fondamentali in questi estremi la lunghezza (o la cortezza forse si dovrebbe dire, dei coni di raccordo, la lunghezza del cono di strozzatura e i grado di restringimento. comunque ognuno è libero di pensare come vuole , ma a me vine in mente sempre questa massima: tutto quello che guadagno dietro a causa dell'attrito in canna nelle canne forate strette e all'umento delle pressioni, lo perdo davanti a causa della deformazioni maggiore del piombo... tutto quello che perdo dietro in termine di v zero e diminuzione della pressione in canna nelle canne forate larghe, lo guadagno davanti per la maggior sfericità dei pallini. è misurabile questa differenza: spesso no, almeno scientificamente, ma quello da me enunciato è un principio che spesso funziona e spiega certi fenomeni...
aumento delle pressioni delle munizioni no tox etc: non facciamo di tutta un erba un fascio... cartucce in acciaio e tungsteno in lega non con nylon necessitano di canne omologate steel shot e le pressioni aumentano riprestto alle cartucce in piombo? e allora? , i vecchi fucili faranno fatica a supportare maggiore stress a livello di meccanica??? a livello di canne mi viene da ridere, i 1500-1800 bar li tengono tutti i tubi (di moderna e buona costruzione), con test al banco ho provato materiali che reggono senza problemi 2.200 bar. I materiali di una volta erano migliori, l'aspetto economico era tenuto sotto controllo ma non soggiogato al dio danaro come invece avviene adesso. quindi i nboni consigli le aziende li possono stare ad ascoltare, ma a metterli in pratica .....
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

gli strozzatori non devono essere liberi di vibrare, semmai è la canna che deve essere libera di vibrare o, meglio, priva del naturale profilo a leggero tromboncino in volata necessario ad accogliere gli strozzatori interni. gli strozzatori a parete sottile della briley sono il meglio che offra il mercato e non per niente breda li ha scelta per fare le proprie canne Custom.... io ho 3 anne montate con gli strozzatori a parete sottile e devo dire che sono eccezionali. montati su canne già scelte di partenza, hanno incrementato di molto la resa balistica....
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

ho provato tutti e 10 gli strozzatori a parete sottile della briley, i flush (7cm) e gli extended (9 cm) , ma non ho visto questa grande differenza. la differenza la vedi rispetto alla vecchia canna a strozzatura fissa che vai a modificare o rispetto a qualsiasi altra canna con strozzatori interni: tra le canne con i briley a parete sottile e quelle con strozzatori interni tipo crio o optima choke plus c'è un abisso... per me spendere un bel po' di nsoldi in più per gli extende non ha molto senso, a meno che nons i debba sparare acciaio e tungesteno, allora il discorso può cambiare....
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

pippoada ha scritto:
ho provato tutti e 10 gli strozzatori a parete sottile della briley, i flush (7cm) e gli extended (9 cm) , ma non ho visto questa grande differenza. la differenza la vedi rispetto alla vecchia canna a strozzatura fissa che vai a modificare o rispetto a qualsiasi altra canna con strozzatori interni: tra le canne con i briley a parete sottile e quelle con strozzatori interni tipo crio o optima choke plus c'è un abisso... per me spendere un bel po' di nsoldi in più per gli extende non ha molto senso, a meno che nons i debba sparare acciaio e tungesteno, allora il discorso può cambiare....
Quindi tu ritieni che anche rispetto alle migliori canne a strozzatura fissa i pareti sottili Briley abbiano una marcia in più? sn tentato dalla meccanizzazione, 400 euro sn molti ma per noi patiti della balistica venatoria anche un lieve miglioramento và provato
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

lui non deve tagliare la canna che sarebbe da pazzi [sconvolto.gif] ma far mettere dei strozzatori a parete sottili da 7 cm .
io ho fatto fare il lavoro a fanfarillo e mi trovo benissimo , non ho perso nulla in resa .
queste canne forate strette sono micidiali , ma a corto spezzi gli animali , quindi avere la possibbilità di avvitare un 4 stelle è indispenzabbile, poi se serve metti un 2 stelle e li stacchi lunghissimi. [up.gif]
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

pippoada ha scritto:
la sua visione del mondo delle armi è troppo incentrata sull'individuo e non sulle esigenze di un mercato globale.... essere in contatto con aziende primarie del settore non vuol dire vivere il mondo delle armi e sapere tutto quello che ci gira attorno..

Caro Pippoada, spero che non si voglia parlare in un forum di cacciatori di economia e finanza aziendale, anche xchè sono dirigente da decenni ed interlocutore indiretto di alcune delle aziende bresciane e di cui conosco personalmente alcuni proprietari. In questi tipo di forum ci si scambia informazioni balistiche-esperienze-dati personali e statistici, fermo restando le conoscenze di ciascuno di alcune regole statistiche balistiche ..... e le minchiate vanno identificate, e rigettate, pur rispettando e lodando ogni idea pratica e la sperimentazione.

ho la fortuna (o la sfiga non ho ancora capito bene) di vivere quotidianamente la produzione di armi, canne, strozzatori, ti provare modifiche, aggiornamenti etc... Beretta ha cercato di differenziare la sua produzione quando ha visto che ci poteva essere un business anche nel vestiario e nelle calzature e negli accessori da caccia... ma browning e winchester, e parzialmente remington lo avevano capito 20 anni fa.... le cartucce a marchio beretta: non avere al proprio interno la produzione, o meglio, averla decentrata ma affidarsi in tutto e per tutto agli esterni, non fa qualità. la cartuccia beretta veniva vista con un fine promozionale e non come vero business e non è stata nè spinta nè seguita come si conviene....

Hai la fortuna x me con riferimento al forum ed alle conoscenze specifiche da cui tutti possono trarre valore aggiunto, come hai dato in questa circostanza a me come ad altri, visto che ciascuno resta ciò che è nella vita, ed io so perfettamente che resto solo un appassionato-volenteroso-sperimentatore-studioso a tempo perso con amici-tecnici veri-cannonieri affascinato dai misteri della balistica e che ha visto, con tanta fatica e prove in 35anni (miriadi di errori compresi), che con poche decine di euro (grazie agli Usa) spesi sulla fine della canna, che le rese possono aumentare statisticamente di molto e "personalizzando" il prodotto necessario alla caccia che soprattutto si fa (lo stesso dicasi x tordisti e beccacciai ad es.) usando sempre le medesime cartucce, anche originali.
Poi se si personalizza il tutto, va ancora meglio, anzi andrebbe, xchè la ricarica ormai l'ho lasciata da tanti anni (salvo tecna), soprattutto grazie ad amici cacciatori professionisti veri e quando parlo di professionismo parlo anche di qualcuno che ha fatto e fa il cacciatore di "quasi di professione .....", dedicando l'estate a test-alchimie-prove sempre e solo con fucili, strozzatori e polveri in mano. X cui non mi impressiona veramente nessuno, xchè ho scoperto che molti che scrivono, sparano poche decine di colpi all'anno a caccia, o vanno quasi solo in riserva e non nella " venatoria bagarre quotidiana" ..... .

il mercato delle armi è sempre più in contrazione, quest'anno si registra il crollo degli ordini del sovrapposto, quasi tutte le aziende che lo producono sono in cassa integrazione.

Purtroppo è un dato di fatto, ma la crisi morde tutti e tutti i settori merceologici, fermo restando che pensare a non diversificare XTEMPO i prodotti resta un errore aziendale, salvo x quelli di nicchia e di fascia altissima (che avrà sempre estimatori ed acquirenti).

i dati in canna manometrica: la tua visione è legata al tuo essere tiratore cacciatore , è una visione limitata che non è compatibile con i fabbricanti di cartucce. i test in canna manometrica sono obbligatori per i produttori e i test indipendenti che appaiono su molte riviste di settore sono interessanti , non vincolanti e spesso veritieri (non dico sempre perchè qualche sorpresa si può trovare...). non c'è scritto da nessuna parte che una cartuccia deva rendere con tutti climi (se non dichiarato), non c'è scritto da nessuna parte che la canna manometrica detta legge...

Hai detto tutte cose logiche e ragionevolissime, ma ti sbagli x me su un aspetto fondamentale: NOI TUTTI, siamo tiratori-cacciatori veri, siamo il mercato ed a noi il prodotto deve andare bene, xchè noi compriamo (loro producono).
Io mai ho scritto che la manometrica non serve o non va bene, peraltro ben sapendo che la legge lo impone ai produttori, ci mancherebbe, e neppure sono un pazzo: contesto però con l'esperienza e le prove che ho e che abbiamo in molti ..... i risultati sbandierati ai 4 venti da questi produttori, le esaltazioni mistiche di dati in manometrica di munizioni che poi sul terreno di caccia si sono rilevate asfittiche od insufficienti, chi continua a barare sui concetti di balistica e ricarica ....., chi non misura mai la penetrazione e le forze come sono distribuite, neppure empiricamente, chi nemmeno ammette che una carica con una camera 18,2 può andare in modo molto diverso rispetto ad una 18,8, anche solo x il contenitore ..... diverso.
Certo capisco che guardino la platea e che debbano offrire un prodotto medio che va bene dalle alpi alle piramidi, da 10° a 30°, ma (parliamoci chiaro) come pensare che delle 40-42gr almeno vengano sparate a 20° e quelle ridicole umidità ??? E' così difficile fare ULTERIORI test (come fanno negli Usa) a condizioni limite o più vicine alla realtà di uso ??? Xchè alla fine, non sono quasi mai i cartuccini da 30g-32gr quelle che creano problemi, salvo le polveri in relazione a caldo od umidità, ma soprattutto quelle che generano pressioni importanti e che spingono cariche pesanti ? Xchè non leggere poi i dati ottenuti e confrontati coi fucili in dotazione oggi comunemente in uso ad ampio spettro ?


sarà la cultura del giornalista di turno, del fabbricante o del ricaricatore che potrà indicare in che ambiente e con che temperatura una cartuccia si esprimerà al meglio, INDIPENDENTEMENTE dalla canna in cui andrà sparata. se si aggiusta per i suoi fucili le cartucce che andrà a sparare, ben per lei, ma l'80% dei cacciatori utilizza munizioni di serie...

E qui sta la differenza sostanziale italica con l'articolismo made in usa ..... ed i metodi di lavori "personalizzanti" degli americani, sia nei coni, che nei chokes, che nelle munizioni, avendo quelle INDUSTRIALI, quando escono in vendita, già superato le prove dei cacciatori veri e dei tester, non ..... solo la manometrica e poco più magari a stanziale ..... a 20° se va bene. C'è una bella differenza di metodo mi pare ..... . Io cerco sempre di evidenziarne le differenze e dopo tanti anni, pur comprando fucili italici, ho capito che loro avevano comunque ragione su tantissimi aspetti di metodo e le prove hanno confortato ampiamente queste tesi. Stiamo dormendo su allori che non esistono più ..... e rapidamente nuovi soggetti produttivi nelle munizioni, anche europei (rio ad es.) come nei fucili (baikal ad es.) ci stanno sottraendo progressivamente quote di mercato.


non ho mai trovato differenza tra sparare in una buona canna 18,9 e una canna 18,2 cos' come cartucce magnum vicine ai 1000 bar sparavano bene in canne strettissime così come in canne più larghe... è chiaro che sono fondamentali in questi estremi la lunghezza (o la cortezza forse si dovrebbe dire, dei coni di raccordo, la lunghezza del cono di strozzatura e i grado di restringimento.

La prova è sparare alcune vecchie rc50 da oltre 1000bar in una 18,2 e poi in una 18,8 ..... cilindriche ..... la differenza c'è e si vede, in ampiezza rosata, in diversa penetrazione al centro e distribuzione delle forze sui pallini della rosata alla stessa identica distanza.

comunque ognuno è libero di pensare come vuole , ma a me vine in mente sempre questa massima: tutto quello che guadagno dietro a causa dell'attrito in canna nelle canne forate strette e all'umento delle pressioni, lo perdo davanti a causa della deformazioni maggiore del piombo... tutto quello che perdo dietro in termine di v zero e diminuzione della pressione in canna nelle canne forate larghe, lo guadagno davanti per la maggior sfericità dei pallini. è misurabile questa differenza: spesso no, almeno scientificamente, ma quello da me enunciato è un principio che spesso funziona e spiega certi fenomeni...

Verissimo, anche x me, enunciando una regola balistica probabilistica, ma secondo te i profili dei chokes finali possono poi essere identici come la produzione di serie spesso fa oppure andrebbero personalizzati x meglio "contrastare" queste forze avverse ?? Ha senso constatare che gli inviti nei choke di serie spaziano da 2dec minimo finanche a 6dec. con accoppiamenti spesso del tutto casuali, ma che modificano e di molto le rese di fucili identici e con identico munizionamento ?
Sono riflessioni che spesso porto alla platea, magari con troppa forza e pesantezza (lo ammetto), dicendo però nel contempo che la mia risposta è negativa e la delusione è forte sulla base di prove, non aria fritta e minchiate varie.


aumento delle pressioni delle munizioni no tox etc: non facciamo di tutta un erba un fascio... cartucce in acciaio e tungsteno in lega non con nylon necessitano di canne omologate steel shot e le pressioni aumentano riprestto alle cartucce in piombo? e allora? , i vecchi fucili faranno fatica a supportare maggiore stress a livello di meccanica??? a livello di canne mi viene da ridere, i 1500-1800 bar li tengono tutti i tubi (di moderna e buona costruzione), con test al banco ho provato materiali che reggono senza problemi 2.200 bar. I materiali di una volta erano migliori, l'aspetto economico era tenuto sotto controllo ma non soggiogato al d**** danaro come invece avviene adesso. quindi i nboni consigli le aziende li possono stare ad ascoltare, ma a metterli in pratica .....


Tu, io, ciascuno di noi, possiamo dare buoni consigli ai colleghi del forum, xchè le aziende hanno già dirigenti ed un cda ..... e nessuno qui vuole raggiungere tale alta platea, mentre gli obiettivi del .io denaro purtroppo esisteranno sempre.
Sarà bontà loro leggerci se ritengono x trarne spunti intelligenti di miglioramento, o meglio ancora sarà il mercato a modificarne le convinzioni ..... (voglio proprio vedere quanti crio evo vendono ora, appena lanciata l'arma sul mercato, se non è ben messa a punto xchè dopo il mezzo disastro della prima serie ..... chi come me ama i benelli, mica butta il denaro in più di un altro x non avere un fucile che performa di più !!!) e stai tranquillo che x quel che valgono le battute a certi personaggi le faccio comunque ....., eppure tutte le aziende hanno i controlli di qualità-tester ecc.: possibile che almeno loro, x amore del loro lavoro e della propria azienda, non si aggiornino mai e non guardino cosa avviene in america-francia-giappone-russia-turchia-ecc. che stanno facendo di tutto x migliorare il prodotto ed il risultato finale e scalzarci dalla ns vecchia leadership ???
Beh, sulle pressioni non si scherza e vi sono norme cip, peraltro proprio da te citate che parlano chiaro: il giglio non tutte le canne lo meritano, nè tutte le canne sono in grado di superare l'esame del Banco, tanto più se datate, damascate od a torciglione od usurate.
Avrai sparato una semplice 12/70 con 35gr in acciaio: pensi che con quel rinculo un 121 e la sua vecchia molla resistano tanto ???
Fabarm x me è stata oggi la più innovativa azienda con un choke iperbolico da 8,2cm che spara ottimamente innestato sulla sua tribore: questo è oggi il maggior contributo alla ricerca balistica che si è visto di italica produzione negli ultimi anni, non la meccanica ..... od i sistemi di controllo del rinculo che sono altre cose utili x l'uso, non di x sè x la balistica di cui stiamo discutendo con passione.
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

Grazie in anticipo.....

di seguito ti scrivo tutto cio' che trovo sulla canna:

FABARM Brescia-Made in Italy cal 12 CH 70mm-76mm

kg 0,910 CAM 76 - 18,8

FINITO (con una stella sopra alla parola finito)

PSF (con 2 stelle sopra la parola psf)

poi c'è un quadratino con uno strano simbolo nel centro e una stella sopra al quadratino.

c'è un'altro quadratino con dentro le lettere B e N.


Non riesco a leggere altro......


In seguito, vedo se riesco a mettere la foto della prolunga fatta in acciaio tutta traforata dove ci posso avvitare gli strozzatori originali.........da quando ho fatto questa modifica il rendimento di tutte le cartucce (anche le piu' leggere) è migliorato a dismisura.
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

Ho sentito parlare molto bene degli strozzatori briley e mi piacerebbe usarli. Io ho un beretta 391 urika con canna 66 cm con strozzatori forata 18,3. Potrei utilizzare gli strozzatori briley? vorrei prenderne uno a 1 stella, che caratteristiche deve avere? sarei grato se mi daste delucidazioni in merito...
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

58beppe ha scritto:
Io so solo che, nella mia esperienza e dagli studi tecnici, esistono alcune regole statistiche e probabilistiche in termini di chokes ed abbinamento a canne e munizioni, ma alcuni temi sono ancora di fatto "sconosciuti" nei risultati finali e nelle prove, e/o ben poco spiegabili teoricamente ma succedono, almeno a me e non solo (mi è capitato di vedere alcune overbore 18,7-8 od una underbore 18,15 che sparavano meglio con uno scalino da 0,2mm. che con uno da 0,05-0,1mm ..... che invece di norma funziona statisticamente quasi sempre meglio ..... anche in logica).

Il porting intanto lo userei solo x sparare cartucce ad alte prestazioni e x compensare pressioni elevate da munizionamento e/o da strozzature forzate estreme (oltre 12dec), xchè altrimenti alcuni vantaggi (minor rinculo, miglior distribuzione e minori rischi di vampa) vengono annullati da altri svantaggi (fiamma visibile con lo scuro, perdita ancorchè ridotta di spinta) ben rilevabili anche con i cartuccini medi e leggeri nei tiri a distanza.

La lunghezza da 7 o 9 od anche 15cm automaticamente non significano di x sè niente, salvo un allungamento di canna maggiore: dipende infatti quanto sono lunghi all'interno coni e paralleli, ed il design della strozzatura xchè anche solo 5cm possono essere ben più che sufficienti x avere una strozzatura soddisfacente ed efficiente. Una controprova di ciò è la lunghezza media totale dei chokes x tacchino che raramente sfonda i 7,5-9cm, malgrado spesso vengano applicati a canne già corte poco più di 60cm.
Inoltre raramente un fucile con strozzature originali a parità di decimatura e costruzione (design-proporzioni coni-paralleli) le "busca" da un choke in di pari caratteristica tecnica.
Certamente la stragrande maggioranza dei chokes in originali messi in vendita dalle case produttrici di fucili sono ampiamente insufficienti o meno performanti rispetto ai briley od a quelli di altre case specializzate, soprattutto statunitensi, od anche artigianali.

Le Breda Iris sono così, ovvero coi briley, xchè hanno utilizzato vecchie canne di lunghezza 67-70cm interamente cilindriche ..... molto valide in termini di acciai e qualità costruttiva, adattate al mercato odierno e che difficilmente avrebbero potuto vendere salvo taglio di lunghezza x la "palla": l'adattamento ai parete sottile è stata una scelta obbligata così come la scelta di Briley è stata una felicissima scelta tecnica x commercializzarle con successo, visto che molti possessori affidabili nelle valutazioni ne sono entusiasti.

Personalmente, se la mia canna con strozzatura fissa originale fosse soddisfacente, non la modificherei di certo in alcun caso, briley o meno. Piuttosto io ne comprerei una nuova ..... che adatterei direttamente ai choke in-out se mi servisse.

Tante cose sensate sono già state scritte e solo portando la propria arma da Aspertiro alla fine si potrà dire la "verità" su quel fucile e sul choke che meglio gli si adatta nella resa, e se un cono lunghissimo da un lato favorisce spesso una buona distribuzione della rosata, d'altro canto spesso non favorisce la "penetrazione" al centro della fucilata, peraltro proprio spesso favorita invece maggiormente da coni un pò più decisi e/o da paralleli più lunghi del normale.
Buone prove
ottimo Beppe sei un vero esperto! Faccio conto di meccanizzare una canna "doppione" un pò inferiore alle altre. Posseggo un Briley ported per mobil. Beretta che midà dei risultati stupefacenti è superiore a buone canne con stroz. fissa anche con grammature di 24g. è un §Medium:ne posseggo altri tre IC , IM eLF che non mi soddisfano. Ho anche notato che canne con strozzature lunghe sui 6 - 6.5 cm. danno risultati superiori come rosata e facilità su tiro medio
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

oliviero ha scritto:
58beppe ha scritto:
Io so solo che, nella mia esperienza e dagli studi tecnici, esistono alcune regole statistiche e probabilistiche in termini di chokes ed abbinamento a canne e munizioni, ma alcuni temi sono ancora di fatto "sconosciuti" nei risultati finali e nelle prove, e/o ben poco spiegabili teoricamente ma succedono, almeno a me e non solo (mi è capitato di vedere alcune overbore 18,7-8 od una underbore 18,15 che sparavano meglio con uno scalino da 0,2mm. che con uno da 0,05-0,1mm ..... che invece di norma funziona statisticamente quasi sempre meglio ..... anche in logica).

Il porting intanto lo userei solo x sparare cartucce ad alte prestazioni e x compensare pressioni elevate da munizionamento e/o da strozzature forzate estreme (oltre 12dec), xchè altrimenti alcuni vantaggi (minor rinculo, miglior distribuzione e minori rischi di vampa) vengono annullati da altri svantaggi (fiamma visibile con lo scuro, perdita ancorchè ridotta di spinta) ben rilevabili anche con i cartuccini medi e leggeri nei tiri a distanza.

La lunghezza da 7 o 9 od anche 15cm automaticamente non significano di x sè niente, salvo un allungamento di canna maggiore: dipende infatti quanto sono lunghi all'interno coni e paralleli, ed il design della strozzatura xchè anche solo 5cm possono essere ben più che sufficienti x avere una strozzatura soddisfacente ed efficiente. Una controprova di ciò è la lunghezza media totale dei chokes x tacchino che raramente sfonda i 7,5-9cm, malgrado spesso vengano applicati a canne già corte poco più di 60cm.
Inoltre raramente un fucile con strozzature originali a parità di decimatura e costruzione (design-proporzioni coni-paralleli) le "busca" da un choke in di pari caratteristica tecnica.
Certamente la stragrande maggioranza dei chokes in originali messi in vendita dalle case produttrici di fucili sono ampiamente insufficienti o meno performanti rispetto ai briley od a quelli di altre case specializzate, soprattutto statunitensi, od anche artigianali.

Le Breda Iris sono così, ovvero coi briley, xchè hanno utilizzato vecchie canne di lunghezza 67-70cm interamente cilindriche ..... molto valide in termini di acciai e qualità costruttiva, adattate al mercato odierno e che difficilmente avrebbero potuto vendere salvo taglio di lunghezza x la "palla": l'adattamento ai parete sottile è stata una scelta obbligata così come la scelta di Briley è stata una felicissima scelta tecnica x commercializzarle con successo, visto che molti possessori affidabili nelle valutazioni ne sono entusiasti.

Personalmente, se la mia canna con strozzatura fissa originale fosse soddisfacente, non la modificherei di certo in alcun caso, briley o meno. Piuttosto io ne comprerei una nuova ..... che adatterei direttamente ai choke in-out se mi servisse.

Tante cose sensate sono già state scritte e solo portando la propria arma da Aspertiro alla fine si potrà dire la "verità" su quel fucile e sul choke che meglio gli si adatta nella resa, e se un cono lunghissimo da un lato favorisce spesso una buona distribuzione della rosata, d'altro canto spesso non favorisce la "penetrazione" al centro della fucilata, peraltro proprio spesso favorita invece maggiormente da coni un pò più decisi e/o da paralleli più lunghi del normale.
Buone prove
ottimo Beppe sei un vero esperto! Faccio conto di meccanizzare una canna "doppione" un pò inferiore alle altre. Posseggo un Briley ported per mobil. Beretta che midà dei risultati stupefacenti è superiore a buone canne con stroz. fissa anche con grammature di 24g. è un §Medium:ne posseggo altri tre IC , IM eLF che non mi soddisfano. Ho anche notato che canne con strozzature lunghe sui 6 - 6.5 cm. danno risultati superiori come rosata e facilità su tiro medio
in seguito ad esperienze fatte con un amico anche lui "tecnico" abbiamo notato che fin verso i 4 - 5 decimi di stroz. anche 5cm. totali di stroz. sn sufficienti , ma andando sui 7 - 8 decimi se si arriva sui 6 - 6,5 anche 7 i risultati migliorano. Per lunghezza totale intendo introducendo il tampone di diametro della canna (il primo passante, poi introducendo man mano i piu piccoli di diam. ) il valore non deve scendere di colpo. Ad es. se la prima misuraz. è di 8cm. poi col tamp. di mezzo decimo inferiore và a 6, con quello più piccolo ancora và a 5.5 vuol dire che la lungh. reale è verso i 6 e non di più : era solo una sfumatura. Devono esserci più misurazioni con quasi lo stesso valore, allora la lunghezza è reale, è quella
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

Caro Oliviero, ringraziandoti x gli immeritati complimenti essendo materia dove ogni giorno c'è da imparare e provare, mi permetto di segnalare che gli angoli di 18-24°x dei coni sono in letteratura balistica quelli ritenuti più efficienti ed ottimali, indicando poi in 21° x molti il best x un choke.
E' vero che teoricamente 5cm sviluppano ottimamente strozzature medie anche tutte coniche, ma è altrettanto vero che molti nobili fucili con soli 3,5cm di cono e 1,5cm di parallelo garantiscono mortalità e potenza di impatto spesso superiore.
I gloriosi choke Breda erano integralmente conici ed erano lunghi 7cm x decimature medie ed anche i nuovi Iris Custom sono lunghi così (ma i briley x questa canna, salvo modello personalizzato e di cui non ho informazioni al riguardo, hanno di norma design diverso), ed anche quelli del crio.
Comunque anche io x strozzature superiori ai 5,5-6decimi personalmente consiglio chokes di almeno 7-8cm, anche se raramente tutti conici, pur essendo più amante di choke da 10cm in su x strozzature superiori x meglio sviluppare coni e paralleli.

Personalmente però ho verificato che, come già detto, oggi le armi a differenza del passato, sono molto diverse in termini di lunghezza camere (magnum ad es.) oltre che di larghezza (da 18,2 a 18,8 almeno) mentre in passato la camera era standard di norma ed il range era concentrato tra 18,3 e 18,4 nella maggioranza delle produzioni soprattutto italiche. Inoltre anche la stessa lunghezza delle canne offerte al mercato ed usate da noi cacciatori si è ridotta ..... ed è sempre più frequente vedere dei 60-62cm da sistemare coi chokes rispetto al passato (quando le canne mediamente partivano da 65-71cm almeno, ed oggi vedere un 76cm originale recente è raro mentre un 81cm ..... è divenuta impresa, mentre una volta erano in produzione). Lo stesso poi è accaduto con le borre, anche esse evolutesi, e proprio i relativi studi sugli attriti di canna hanno favorito la nascita di canne over o più corte: d'altronde il wad a tubo delle cartucce steel, oltre all'incremento delle pressioni conseguenti x la spinta, sono i principali fattori che hanno fortemente spinto alla creazione ed evoluzione delle overbore in America. E poi ancora le pressioni delle munizioni hp-hv-baby-magnum-supermagnum, gli acciai e le lavorazioni diversi, i materiali nuovi x i chokes, i design sempre più complessi realizzabili con macchinari laser di precisione ..... .
Insomma un ..... caos irrisolto di soluzioni possibili e sempre migliorabili a partire da alcuni punti fermi tra cui: "i chokes in dei produttori di serie dei ns fucili sono di norma mediocri", "bella rosata apparente non è sinonimo di penetrazione a distanza", "la cartuccia si deve adattare al fucile e non viceversa", ecc..
Buone prove a voi.
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

58beppe ha scritto:
pippoada ha scritto:
la sua visione del mondo delle armi è troppo incentrata sull'individuo e non sulle esigenze di un mercato globale.... essere in contatto con aziende primarie del settore non vuol dire vivere il mondo delle armi e sapere tutto quello che ci gira attorno..

Caro Pippoada, spero che non si voglia parlare in un forum di cacciatori di economia e finanza aziendale, anche xchè sono dirigente da decenni ed interlocutore indiretto di alcune delle aziende bresciane e di cui conosco personalmente alcuni proprietari. In questi tipo di forum ci si scambia informazioni balistiche-esperienze-dati personali e statistici, fermo restando le conoscenze di ciascuno di alcune regole statistiche balistiche ..... e le minchiate vanno identificate, e rigettate, pur rispettando e lodando ogni idea pratica e la sperimentazione.

ho la fortuna (o la sfiga non ho ancora capito bene) di vivere quotidianamente la produzione di armi, canne, strozzatori, ti provare modifiche, aggiornamenti etc... Beretta ha cercato di differenziare la sua produzione quando ha visto che ci poteva essere un business anche nel vestiario e nelle calzature e negli accessori da caccia... ma browning e winchester, e parzialmente remington lo avevano capito 20 anni fa.... le cartucce a marchio beretta: non avere al proprio interno la produzione, o meglio, averla decentrata ma affidarsi in tutto e per tutto agli esterni, non fa qualità. la cartuccia beretta veniva vista con un fine promozionale e non come vero business e non è stata nè spinta nè seguita come si conviene....

Hai la fortuna x me con riferimento al forum ed alle conoscenze specifiche da cui tutti possono trarre valore aggiunto, come hai dato in questa circostanza a me come ad altri, visto che ciascuno resta ciò che è nella vita, ed io so perfettamente che resto solo un appassionato-volenteroso-sperimentatore-studioso a tempo perso con amici-tecnici veri-cannonieri affascinato dai misteri della balistica e che ha visto con tanta fatica e prove in 35anni che con poche decine di euro (grazie agli Usa) spesi sulla fine della canna lche e rese possono aumentare statisticamente di molto e "personalizzando" il prodotto necessario alla caccia che soprattutto si fa (lo stesso dicasi x tordisti e beccacciai ad es.) usando le medesime cartucce.
Poi se si personalizza il tutto, va ancora meglio, anzi andrebbe, xchè la ricarica ormai l'ho lasciata da tanti anni (salvo tecna) grazie ad amici cacciatori professionisti veri.

il mercato delle armi è sempre più in contrazione, quest'anno si registra il crollo degli ordini del sovrapposto, quasi tutte le aziende che lo producono sono in cassa integrazione.

Purtroppo è un dato di fatto, ma la crisi morde tutti e pensare a non diversificare i prodotti resta un errore aziendale, salvo prodotti di nicchia e di fascia altissima (che avrà sempre estimatori ed acquirenti).

i dati in canna manometrica: la tua visione è legata al tuo essere tiratore cacciatore , è una visione limitata che non è compatibile con i fabbricanti di cartucce. i test in canna manometrica sono obbligatori per i produttori e i test indipendenti che appaiono su molte riviste di settore sono interessanti , non vincolanti e spesso veritieri (non dico sempre perchè qualche sorpresa si può trovare...). non c'è scritto da nessuna parte che una cartuccia deva rendere con tutti climi (se non dichiarato), non c'è scritto da nessuna parte che la canna manometrica detta legge...

Hai detto tutte cose logiche e reagionevolissime, ma ti sbagli su un aspetto fondamentale: NOI TUTTI, siamo tiratori-cacciatori vero, siamo il mercato ed a noi il prodotto deve andare bene, xchè noi compriamo (loro producono).
Io mai ho scritto che la manometrica non serve o non va bene, peraltro ben sapendo che la legge lo impone ai produttori, ci mancherebbe, e neppure sono un pazzo: contesto però con l'esperienza e le prove che ho e che abbiamo in molti ..... i risultati sbandierati ai 4 venti da questi produttori, le esaltazioni mistiche di dati in manometrica di munizioni che poi sul terreno di caccia si sono rilevate asfittiche od insufficienti, chi continua a barare sui concetti di balistica e ricarica ....., chi non misura mai la penetrazione e le forze come sono distribuite, neppure empiricamente.
Certo debbono offrire un prodotto medio che va bene dalle alpi alle piramidi, da 10° a 30°, ma parliamoci chiaro come pensare che delle 40-42gr almeno vengano sparate a 20° e quelle ridicole umidità ??? E' così difficile fare ULTERIORI test (come fanno negli Usa) a condizioni limite o più vicine alla realtà di uso ??? Xchè alla fine, non sono quasi mai i cartuccini da 30g-32gr quelle che creano problemi, salvo le polveri, ma quelle che generano pressioni importanti e che hanno cariche pesanti.


sarà la cultura del giornalista di turno, del fabbricante o del ricaricatore che potrà indicare in che ambiente e con che temperatura una cartuccia si esprimerà al meglio, INDIPENDENTEMENTE dalla canna in cui andrà sparata. se si aggiusta per i suoi fucili le cartucce che andrà a sparare, ben per lei, ma l'80% dei cacciatori utilizza munizioni di serie...

E qui sta la differenza sostanziale con l'articolismo made in usa ..... ed i metodi di lavori "personalizzanti" degli americani, sia nei coni, che nei chokes, che nelle munizioni, avendo quelle INDUSTRIALI, quando escono già superato le prove dei cacciatori veri e tester, non ..... solo la manometrica e poco più. C'è una bella differenza di metodo mi pare ..... . Io cerco di evidenziarne le differenze e dopo anni, pur comprando fucili italici, ho capito che avevano comunque ragione su tantissimi aspetti di metodo e le prove hanno confortato queste tesi.


non ho mai trovato differenza tra sparare in una buona canna 18,9 e una canna 18,2 cos' come cartucce magnum vicine ai 1000 bar sparavano bene in canne strettissime così come in canne più larghe... è chiaro che sono fondamentali in questi estremi la lunghezza (o la cortezza forse si dovrebbe dire, dei coni di raccordo, la lunghezza del cono di strozzatura e i grado di restringimento.

La prova è sparare una vecchia rc50 da oltre 1000bar in una 18,2 e poi in una 18,8 ..... cilindriche ..... la differenza c'è e si vede, anche in diversa penetrazione al centro e distribuzione delle forze sui pallini della rosata, impronta su placca e penetrazione su spessori alla stessa identica distanza.

comunque ognuno è libero di pensare come vuole , ma a me vine in mente sempre questa massima: tutto quello che guadagno dietro a causa dell'attrito in canna nelle canne forate strette e all'umento delle pressioni, lo perdo davanti a causa della deformazioni maggiore del piombo... tutto quello che perdo dietro in termine di v zero e diminuzione della pressione in canna nelle canne forate larghe, lo guadagno davanti per la maggior sfericità dei pallini. è misurabile questa differenza: spesso no, almeno scientificamente, ma quello da me enunciato è un principio che spesso funziona e spiega certi fenomeni...

Verissimo, anche x me, enunciando una regola balistica probabilistica, ma secondo te i profili dei chokes finali possono poi essere identici come la produzione di serie spesso fa o andrebbero personalizzati x meglio "contrastare" queste forze avverse ?? Ha senso constatare che gli inviti nei choke di serie spaziano da 2dec minimo finanche a 6dec. con accoppiamenti spesso del tutto casuali, ma che modificano e di molto le rese di fucili identici e con identico munizionamento ? Sono riflessioni che porto alla platea, magari con forza e pesantezza, dicendo che nel contempo che la mia risposta è negativa e la delusione è forte.



aumento delle pressioni delle munizioni no tox etc: non facciamo di tutta un erba un fascio... cartucce in acciaio e tungsteno in lega non con nylon necessitano di canne omologate steel shot e le pressioni aumentano riprestto alle cartucce in piombo? e allora? , i vecchi fucili faranno fatica a supportare maggiore stress a livello di meccanica??? a livello di canne mi viene da ridere, i 1500-1800 bar li tengono tutti i tubi (di moderna e buona costruzione), con test al banco ho provato materiali che reggono senza problemi 2.200 bar. I materiali di una volta erano migliori, l'aspetto economico era tenuto sotto controllo ma non soggiogato al d**** danaro come invece avviene adesso. quindi i nboni consigli le aziende li possono stare ad ascoltare, ma a metterli in pratica .....


Tu, io, ciascuno di noi, possiamo dare buoni consigli ai colleghi del forum, xchè le aziende hanno già dirigenti ed un cda ..... e nessuno qui vuole raggiungere tale alta platea. Sarà bontà loro leggerci se ritengono x trarne spunti intelligenti di miglioramento, e stai tranquillo che le battute a certi personaggi le faccio ....., ma tutte le aziende hanno i controlli di qualità-tester ecc.: possibile che almeno loro, x amore del loro lavoro e della propria azienda, non si aggiornino mai e non guardino cosa avviene in america-francia-giappone-russia-turchia-ecc. che stanno facendo di tutto x migliorare il prodotto ed il risultato finale ???
Beh, sulle pressioni non si scherza e vi sono norme, peraltro proprio da te citate che parlano chiaro: il giglio non tutte le canne lo meritano, nè tutte le canne sono in grado di superare l'esame del Banco, tanto più se datate, damascate od a torciglione.
Fabarm è stata oggi la più innovativa con un choke iperbolico da 8,2cm che spara ottimamente innestato sulla sua tribore: questo è oggi il maggior contributo alla ricerca balistica che si è visto di italica produzione negli ultimi anni, non la meccanica ..... od i sistemi di controllo del rinculo che sono altre cose utili x l'uso, non di x sè x la balistica di cui stiamo discutendo con passione.
sempre a proposito dei pareti sottili di Asperti, lui fà anche l'High Speed Sistem cioè fora la canna che gli invio a 18'6 e poi di conseguenza applica gli strozzatori; ma non croma, cosa ne pensate , lasciare cosi una canna senza cromatura con un' acciaio non predisposto converrà. Io propendo sempre per la soluzione di lasciare la canna in originale 18.4 e poi applicare gli stroz. Voi, il vostro parere?
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

ho fatto prepare da aspertiro diverse canne per me, fratelli e amici e, partendo da canne già selezionate in partenza, la resa balistica ottenuti con questi strozzatori si è dimostrata sempre superiore rispetto ai risultati ottenuti con le strozzature originali.... io la consiglio SEMPRE, non prendo provvigioni da sandro asperti ma chi ricerca il meglio, con i briley a parete sottile lo trova....
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

per 58beppe: non so se lei si riferisse a me quando parlava di frequentatori del forum che scambiano la balistica interna con quella terminali e i risultati ottenuti in canna manometrica con quelli ottenuti invece con una vera canna di fucile, comunque alcune risposte ai punti da lei evidenziati gliele voglio dare..... Innanzitutto il suo approcio alla tematica non è corretto: "dai miei 35 anni di prove testing etc, dalle cacce impegnative etc etc".... l'esperienza in campo balistico serve tantissimo, ma chi si propone ai lettori o agli interlocutori in questa maniera, lo fa con tono che ha un retrogusto di arroganza.. ci possono essere anche persone che i 10-20 anni di esperienza abbiano avuto più occasione di provare fucili, di studiare rosate e profili delle canne... quindi, partiamo sempre dall'umiltà se si vuole ragionare, discutere e fare delle discussioni costruttive
Punto 1: gli strozzatori briley non sono identici agli altri, per il semplice fatto che sono a parete sottile (il peso di uno strozzatore da 790mm è di circa 35 grammi, contro i 75-70 di alcuni optima plus della beretta , per esempio...), che il loro passo di filettatura è stato studiato per permettere un aggrappaggio perfetto dello strozzatore al tubo senza pericolo di fughe di gas e di strappo della volata e che la briley ha messo a punto questa tecnologia in 25 anni di attività, seguita poi da Nigel Teague ex ingegnere della rolls royce motori aeronautici in UK. per tutte e due le case si trattava di studiare un modo di salvare i vecchi fucili dall'amaro destino di una eterna permanenza in fuciliera a causa dell'obbligo dei pallini ecologici.... le stesse coniscità sono molto differente se destiante al piombo o all'accacio, anche a parità di grado di restringimento
Punto 2: non vedo il perchè di abbandonare non i vecchi fucili, o meglio i fucili a strozzatura fissa destinandole alle cacce standard (cosa significa poi "cacce standard"???) evitando il montaggio degli strozzatori a parete sottile... se amo un fucile e il mio interesse è esclusivamente usarlo a caccia e non mi interessa il valore collezionistico, questa scelta è perfetta. e poi esiste sempre la riprova al banco che con pochi euro mi garantisce che la lavorazione e la canna sono perfettamente consoni alle cartucce ad elevate prestazioni steel shot. ma chi me lo fa di sparare nelle vecchie canne le tin zin, le tungsten matrix e altre leghe nylon tungsteno e porcherie del genere??? Hanno una lesività pessima e poi pensare di andarmi a mangiare una preziosa alzavola inquinana dal nylon, un po' di schifo lo provo....
Punto 3: l'acciaio inox 17/4 viene riservato esclusivamente a piccole produzione di strozzatori speciali eprchè ritenuto troppo costoso, troppo costosa la sua lavorazione, difficoltoso l'approvigionamento.... il 90% degli strozzatori prodotti a gardone per le grandi azienda impiega acciaio trilegati tipo 42crmo4 o similari. questa è la verità, rintracciabile presso i 4 grandi produttori di strozzatori della valle (mec Nova, Poli Nicoletta, Effebi, Nuova gemini). e poi si può toccare con mano: gli strozzatori standard sono bruniti oppure nichelati, l'acciaio inox non ha bisogno di ulteriori protezioni, quindi si fa presto a vedere di che materiale è fatto lo strozzatore...
Punto 4: importanza delle borre. una buona canna spara bene con tutte le tipologie di borraggio, tant'è che per vedere una buona canna si dovrebbe provarla con i borraggi tradizionali. le canne fatte con approssimazione invece possono digerire questo o quel tipo di borra, ma è molto difficile che una canna spari bene con un solo tipo di componente... La coppetta in plastica, sia esso abbinato ad un borraggio tradizionale o elemento costruttivo di una borra in plastica bior o con contenitore, l'unico elemento che deve tenere i gas scaturiti dall'accensione della polvere, fa tenuta non solo e ovviamente dal diametro 18,2 mm ma deve tenere anche con canne di diametro maggiorato, le famose overbored e non solo: negli stati uniti mossberg ha in produzione un semiauto e un pompa super magnum con foratura interna del valore nominale del cal.10. quest'arma non può essere importata nei paesi aderenti al CIP (l'arma ha la canna forata fuori calibro 12...), ma va impiegata con munizioni standard e la grande differenza si ha ovviamente a livello di strozzatori....
Le prove delle cartucce americane.... il metodo impiegato dagli americani, giusto o sbagliato che sia, non è contemplato dei regolamenti CIP e infatti tutti i prodotti, munizioni, cartucce ed armi, provenienti dagli usa vengono bancati presso il banco di prova di monaco o di gardone, comunque presso un banco CIP. le velocità fornite nei manuali dei produttori di munizioni sono ottenute con canne da 30", che trovano impiego molto limitato nella vecchia europa, quindi non avrebbe senso condurre le prove così come condotte dagli americani.... la canna manometrica da valori certi, perfettamente misurabili in condizioni medie di temperatura (20-22°) e con tasso medio di umidità (60%), con canne di lunghezza adeguata (70 cm) con strozzature cilindrica o piena, necessari ai produttori di munizioni per poter commercializzare il proprio prodootto nel nord europa come in africa, per fucili con canne di diametro molto stretto oppure molto largo. quanto poi alla collaborazione tra grandi produttori d'armi e di cartucce: winchester, remington, browning con legia hanno sempre prodotto fucili e cartucce, quindi non si può parlare di vere e proprie collaborazioni , visto che stiamo parlando delle stesse medesime aziende. federal, unico indipendente ha sviluppato diversi materiali per i fatti suoi, così come la environmetal, l'azienda che ha brevettato l'hevyshot. entrambi sono riusciti ad imporre sul mercato alcuni loro prodotti e i cacciatori hanno dato loro ragione. gli italiani non hanno dormito, ma da sempre il mercato dello steel shot è in mano agli americani e agli inglesi, il bismuto per via del brevetto sulla produzione dei pallini è in mano solo alla the bismuth company negli USa e alla rio in europa (tramite l'acquisizione della britannica Eley), l'hevishot è concesso in esclusiva per l'europa alla llyalvale inglese, e allora, cosa resta agli italiani??? non c'era questa problematica fino a qualche anno fa e lo sviluppo di nuovi materiali è estremamente costoso... e poi siamo i termini italiani quando si parla in un forum, la discussione deve essere per tutti: bore, wad, overbored, choke e altri termini lasciamoli agli anglosassoni.....
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

per 58beppe: non so se lei si riferisse a me quando parlava di frequentatori del forum che scambiano la balistica interna con quella terminali e i risultati ottenuti in canna manometrica con quelli ottenuti invece con una vera canna di fucile, comunque alcune risposte ai punti da lei evidenziati gliele voglio dare..... Innanzitutto il suo approcio alla tematica non è corretto: "dai miei 35 anni di prove testing etc, dalle cacce impegnative etc etc".... l'esperienza in campo balistico serve tantissimo, ma chi si propone ai lettori o agli interlocutori in questa maniera, lo fa con tono che ha un retrogusto di arroganza.. ci possono essere anche persone che i 10-20 anni di esperienza abbiano avuto più occasione di provare fucili, di studiare rosate e profili delle canne... quindi, partiamo sempre dall'umiltà se si vuole ragionare, discutere e fare delle discussioni costruttive
Punto 1: gli strozzatori briley non sono identici agli altri, per il semplice fatto che sono a parete sottile (il peso di uno strozzatore da 790mm è di circa 35 grammi, contro i 75-70 di alcuni optima plus della beretta , per esempio...), che il loro passo di filettatura è stato studiato per permettere un aggrappaggio perfetto dello strozzatore al tubo senza pericolo di fughe di gas e di strappo della volata e che la briley ha messo a punto questa tecnologia in 25 anni di attività, seguita poi da Nigel Teague ex ingegnere della rolls royce motori aeronautici in UK. per tutte e due le case si trattava di studiare un modo di salvare i vecchi fucili dall'amaro destino di una eterna permanenza in fuciliera a causa dell'obbligo dei pallini ecologici.... le stesse coniscità sono molto differente se destiante al piombo o all'accacio, anche a parità di grado di restringimento
Punto 2: non vedo il perchè di abbandonare non i vecchi fucili, o meglio i fucili a strozzatura fissa destinandole alle cacce standard (cosa significa poi "cacce standard"???) evitando il montaggio degli strozzatori a parete sottile... se amo un fucile e il mio interesse è esclusivamente usarlo a caccia e non mi interessa il valore collezionistico, questa scelta è perfetta. e poi esiste sempre la riprova al banco che con pochi euro mi garantisce che la lavorazione e la canna sono perfettamente consoni alle cartucce ad elevate prestazioni steel shot. ma chi me lo fa di sparare nelle vecchie canne le tin zin, le tungsten matrix e altre leghe nylon tungsteno e porcherie del genere??? Hanno una lesività pessima e poi pensare di andarmi a mangiare una preziosa alzavola inquinana dal nylon, un po' di schifo lo provo....
Punto 3: l'acciaio inox 17/4 viene riservato esclusivamente a piccole produzione di strozzatori speciali eprchè ritenuto troppo costoso, troppo costosa la sua lavorazione, difficoltoso l'approvigionamento.... il 90% degli strozzatori prodotti a gardone per le grandi azienda impiega acciaio trilegati tipo 42crmo4 o similari. questa è la verità, rintracciabile presso i 4 grandi produttori di strozzatori della valle (mec Nova, Poli Nicoletta, Effebi, Nuova gemini). e poi si può toccare con mano: gli strozzatori standard sono bruniti oppure nichelati, l'acciaio inox non ha bisogno di ulteriori protezioni, quindi si fa presto a vedere di che materiale è fatto lo strozzatore...
Punto 4: importanza delle borre. una buona canna spara bene con tutte le tipologie di borraggio, tant'è che per vedere una buona canna si dovrebbe provarla con i borraggi tradizionali. le canne fatte con approssimazione invece possono digerire questo o quel tipo di borra, ma è molto difficile che una canna spari bene con un solo tipo di componente... La coppetta in plastica, sia esso abbinato ad un borraggio tradizionale o elemento costruttivo di una borra in plastica bior o con contenitore, l'unico elemento che deve tenere i gas scaturiti dall'accensione della polvere, fa tenuta non solo e ovviamente dal diametro 18,2 mm ma deve tenere anche con canne di diametro maggiorato, le famose overbored e non solo: negli stati uniti mossberg ha in produzione un semiauto e un pompa super magnum con foratura interna del valore nominale del cal.10. quest'arma non può essere importata nei paesi aderenti al CIP (l'arma ha la canna forata fuori calibro 12...), ma va impiegata con munizioni standard e la grande differenza si ha ovviamente a livello di strozzatori....
Le prove delle cartucce americane.... il metodo impiegato dagli americani, giusto o sbagliato che sia, non è contemplato dei regolamenti CIP e infatti tutti i prodotti, munizioni, cartucce ed armi, provenienti dagli usa vengono bancati presso il banco di prova di monaco o di gardone, comunque presso un banco CIP. le velocità fornite nei manuali dei produttori di munizioni sono ottenute con canne da 30", che trovano impiego molto limitato nella vecchia europa, quindi non avrebbe senso condurre le prove così come condotte dagli americani.... la canna manometrica da valori certi, perfettamente misurabili in condizioni medie di temperatura (20-22°) e con tasso medio di umidità (60%), con canne di lunghezza adeguata (70 cm) con strozzature cilindrica o piena, necessari ai produttori di munizioni per poter commercializzare il proprio prodootto nel nord europa come in africa, per fucili con canne di diametro molto stretto oppure molto largo. quanto poi alla collaborazione tra grandi produttori d'armi e di cartucce: winchester, remington, browning con legia hanno sempre prodotto fucili e cartucce, quindi non si può parlare di vere e proprie collaborazioni , visto che stiamo parlando delle stesse medesime aziende. federal, unico indipendente ha sviluppato diversi materiali per i fatti suoi, così come la environmetal, l'azienda che ha brevettato l'hevyshot. entrambi sono riusciti ad imporre sul mercato alcuni loro prodotti e i cacciatori hanno dato loro ragione. gli italiani non hanno dormito, ma da sempre il mercato dello steel shot è in mano agli americani e agli inglesi, il bismuto per via del brevetto sulla produzione dei pallini è in mano solo alla the bismuth company negli USa e alla rio in europa (tramite l'acquisizione della britannica Eley), l'hevishot è concesso in esclusiva per l'europa alla llyalvale inglese, e allora, cosa resta agli italiani??? non c'era questa problematica fino a qualche anno fa e lo sviluppo di nuovi materiali è estremamente costoso... e poi siamo i termini italiani quando si parla in un forum, la discussione deve essere per tutti: bore, wad, overbored, choke e altri termini lasciamoli agli anglosassoni.....
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

oliviero ha scritto:
oliviero ha scritto:
58beppe ha scritto:
Io so solo che, nella mia esperienza e dagli studi tecnici, esistono alcune regole statistiche e probabilistiche in termini di chokes ed abbinamento a canne e munizioni, ma alcuni temi sono ancora di fatto "sconosciuti" nei risultati finali e nelle prove, e/o ben poco spiegabili teoricamente ma succedono, almeno a me e non solo (mi è capitato di vedere alcune overbore 18,7-8 od una underbore 18,15 che sparavano meglio con uno scalino da 0,2mm. che con uno da 0,05-0,1mm ..... che invece di norma funziona statisticamente quasi sempre meglio ..... anche in logica).

Il porting intanto lo userei solo x sparare cartucce ad alte prestazioni e x compensare pressioni elevate da munizionamento e/o da strozzature forzate estreme (oltre 12dec), xchè altrimenti alcuni vantaggi (minor rinculo, miglior distribuzione e minori rischi di vampa) vengono annullati da altri svantaggi (fiamma visibile con lo scuro, perdita ancorchè ridotta di spinta) ben rilevabili anche con i cartuccini medi e leggeri nei tiri a distanza.

La lunghezza da 7 o 9 od anche 15cm automaticamente non significano di x sè niente, salvo un allungamento di canna maggiore: dipende infatti quanto sono lunghi all'interno coni e paralleli, ed il design della strozzatura xchè anche solo 5cm possono essere ben più che sufficienti x avere una strozzatura soddisfacente ed efficiente. Una controprova di ciò è la lunghezza media totale dei chokes x tacchino che raramente sfonda i 7,5-9cm, malgrado spesso vengano applicati a canne già corte poco più di 60cm.
Inoltre raramente un fucile con strozzature originali a parità di decimatura e costruzione (design-proporzioni coni-paralleli) le "busca" da un choke in di pari caratteristica tecnica.
Certamente la stragrande maggioranza dei chokes in originali messi in vendita dalle case produttrici di fucili sono ampiamente insufficienti o meno performanti rispetto ai briley od a quelli di altre case specializzate, soprattutto statunitensi, od anche artigianali.

Le Breda Iris sono così, ovvero coi briley, xchè hanno utilizzato vecchie canne di lunghezza 67-70cm interamente cilindriche ..... molto valide in termini di acciai e qualità costruttiva, adattate al mercato odierno e che difficilmente avrebbero potuto vendere salvo taglio di lunghezza x la "palla": l'adattamento ai parete sottile è stata una scelta obbligata così come la scelta di Briley è stata una felicissima scelta tecnica x commercializzarle con successo, visto che molti possessori affidabili nelle valutazioni ne sono entusiasti.

Personalmente, se la mia canna con strozzatura fissa originale fosse soddisfacente, non la modificherei di certo in alcun caso, briley o meno. Piuttosto io ne comprerei una nuova ..... che adatterei direttamente ai choke in-out se mi servisse.

Tante cose sensate sono già state scritte e solo portando la propria arma da Aspertiro alla fine si potrà dire la "verità" su quel fucile e sul choke che meglio gli si adatta nella resa, e se un cono lunghissimo da un lato favorisce spesso una buona distribuzione della rosata, d'altro canto spesso non favorisce la "penetrazione" al centro della fucilata, peraltro proprio spesso favorita invece maggiormente da coni un pò più decisi e/o da paralleli più lunghi del normale.
Buone prove
ottimo Beppe sei un vero esperto! Faccio conto di meccanizzare una canna "doppione" un pò inferiore alle altre. Posseggo un Briley ported per mobil. Beretta che midà dei risultati stupefacenti è superiore a buone canne con stroz. fissa anche con grammature di 24g. è un §Medium:ne posseggo altri tre IC , IM eLF che non mi soddisfano. Ho anche notato che canne con strozzature lunghe sui 6 - 6.5 cm. danno risultati superiori come rosata e facilità su tiro medio
in seguito ad esperienze fatte con un amico anche lui "tecnico" abbiamo notato che fin verso i 4 - 5 decimi di stroz. anche 5cm. totali di stroz. sn sufficienti , ma andando sui 7 - 8 decimi se si arriva sui 6 - 6,5 anche 7 i risultati migliorano. Per lunghezza totale intendo introducendo il tampone di diametro della canna (il primo passante, poi introducendo man mano i piu piccoli di diam. ) il valore non deve scendere di colpo. Ad es. se la prima misuraz. è di 8cm. poi col tamp. di mezzo decimo inferiore và a 6, con quello più piccolo ancora và a 5.5 vuol dire che la lungh. reale è verso i 6 e non di più : era solo una sfumatura. Devono esserci più misurazioni con quasi lo stesso valore, allora la lunghezza è reale, è quella
Contano poi anche la pendenza e la parte parallela cilindrica , è chiaro a seconda di cme sn realizzate il risultato cambia
 
Re: strozzatori briley a parete sottile

per 58beppe: quasi tutto il tuo discorso fila, ma si vede anche che nei tuoi studi hai tralasciato interamente i briley a parete sottile.. e poi non consideri una tragica attualità: chi ha vecchie canne breda, cosmi, browning, benelli saint'etienne a strozzatura piena e si trovano dalla sera alla mattina a sparare i pallini di acciaio, cosa dovrebbero fare? buttarle via??? il problema degli strozzatori offerti di serie è che sono prodotti in materiale identico a nquello della canna e finiti supericialemnte con una nichelatura abbastanza leggera. un briely può essere prodotto in acciaio al carbonio oppure in inox 17/4 che è il materiale scelto da aspertiro per tutti gli strozzatori offerti.... poi la balistica della canna liscia è una scienza quasi perfetta e nessuno ancora ne è venuto a capo.. tutti hanno delle verità, più o meno vere, ma pochi sanno veramente leggere in una canna liscia le sue reali potenzialità balistiche, comprese i grandi cannonieri.... grandi materiali a volte non fanno grandi canne se le lavorazioni non sono accurate, canne in acciaio scadente, addirittura acciaio da bonifica non trilegato producono rosate e abbattimenti incredibili... questa è la verità!
 
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