- Messaggi
- 295
- Punteggio reazioni
- 0
- Punti
- 16
Re: strozzatori briley a parete sottile
X pippoada: cosa ne pensi delle canne Luterotti??
X pippoada: cosa ne pensi delle canne Luterotti??
Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
pippoada ha scritto:per 58beppe: quasi tutto il tuo discorso fila, ma si vede anche che nei tuoi studi hai tralasciato interamente i briley a parete sottile.. e poi non consideri una tragica attualità: chi ha vecchie canne breda, cosmi, browning, benelli saint'etienne a strozzatura piena e si trovano dalla sera alla mattina a sparare i pallini di acciaio, cosa dovrebbero fare? buttarle via??? il problema degli strozzatori offerti di serie è che sono prodotti in materiale identico a nquello della canna e finiti supericialemnte con una nichelatura abbastanza leggera. un briely può essere prodotto in acciaio al carbonio oppure in inox 17/4 che è il materiale scelto da aspertiro per tutti gli strozzatori offerti.... poi la balistica della canna liscia è una scienza quasi perfetta e nessuno ancora ne è venuto a capo.. tutti hanno delle verità, più o meno vere, ma pochi sanno veramente leggere in una canna liscia le sue reali potenzialità balistiche, comprese i grandi cannonieri.... grandi materiali a volte non fanno grandi canne se le lavorazioni non sono accurate, canne in acciaio scadente, addirittura acciaio da bonifica non trilegato producono rosate e abbattimenti incredibili... questa è la verità!
un mio caro amico si è fatto approntare una canna per Beretta a302 sb lungh. 67 strozz. xx da Luterotti con un costo molto alto intorno ai 700-800 euro se la memoria non mi inganna ma i risultati non sn stati molto lusinghieri ; in pratica non vi è stato un miglioramento rispetto a delle buone canne Beretta di seriejonny ha scritto:X pippoada: cosa ne pensi delle canne Luterotti??
mi interessa soprattutto sapere da chi ha realmente provato tutti i tipi di strozzatori a parete sottile Briley se i tipi lunghi 9cm. hanno dei vantaggi in termini di penetrazione , portata e regolarità di rosata rispetto agli standard da 7 cm. Teoricamente la maggior lunghezza del tratto di strozzatura (pendenza e parte cilindrica) dovrebbe dare risultati superiorioliviero ha scritto:hai provato in placca con diverse cartucce e grammature diverse; se provi con le 24gr. che sn molto capricciose a volte le differenze si accentuano. Sn esaltate le grandi canne a discapito delle meno buonepippoada ha scritto:ho acquistato per le mie cann anche degli extended black oxide ported con strozzatura skeet e XXF. sparano molto bene, i ported purtroppo sfiammano un po' troppo all'alba o al tramonto, durante il giorno non danno fastidio... è difficile valutare il miglioramento rispetto ad un normale da 7cm, a mio modesto avviso è impercettibile....
pippoada ha scritto:la polemica e lo scontro personale non è nel mio stile, però se si vuole essere obiettivi fino in fondo, bisogna essere ancor più dentro al mondo delle armi,non basta essere un tester appassionato preparato e voleteroso.... le aziende di armi in italia vanno a compartimenti stagni perchè da qualche anno è solo il fine economico quello che si sta perseguendo e non quello di realizzare armi affidabili e con un'ottima resa balistica...
Scusami pippoada, ma a parte che mi relaziono direttamente con produttori e cannonieri nazionali o validissimi, ma sono inutili aspetti personali, la tua resta ed è una affermazione opinabilissima e non certamente vera: beretta ha tutti i numeri finanziari x investire nella catena ed aveva anche iniziato a costruir cartucce tanti anni fa, poi ha mollato ..... e ha spinto sull'abbigliamento, mentre negli States ..... fanno tutto.
Mi sembra poi che sulla vicenda no toxic il fronte tra costruttori e produttori di munizioni si sia spaccato ..... .
i produttori di strozzatori sono comuni per tutti i grandi produttori e quindi vengono di fatto livellate almeno aprzialemnte le differenti rese balistiche... non solo: i produttori di canne sono non più di 3-4 e quindi anche le rese balistiche delle canne sono praticamente identiche: 20-30 anni fa c'era maggiore scelta....
Questa è una osservazione che condivido nel senso che è una rilevazione statistica vera, ma non giustifica alcunchè di x sè in termini di risultati da migliorare, che è quello cui tutti ambiamo credo nella pratica quotidiana.
Da uno strozzatore made in gardone al migliore briley (ovviamente parliamo di quantità di qualche migliaia di pezzi, ) stiamo parlando di una differenza di circa 10-15 euro per una serie di 5 strozzatori. che cosa sono 10-15 euro???? eppure briley ha offerto a tutti gli italiani i propri strozzatori, in un momento di crisi interna e con il dollaro molto debole (cambio a 1,60), solo breda ha accettato di acquistarli e di offrirli a pagamento sui propri fucili....
Ed infatti Breda ha fatto benissimo visti i risultati e gli entusiasmi di chi ha acquistato quelle canne ..... mentre le lamentele x i choke originali sono molto comuni.
leggendo le tue repliche, sembrerebbe che le strozzature o gli strozzatori fanno la grande differenza o sono il centro di interesse per la ricerca delle ottime doti balistiche..
Sono certamente una delle componenti FONDAMENTALI della resa balistica. Mi sembrava però di aver chiarito bene con una sequenza di fattori, citando camere-coni-acciai-proporzioni-ecc. e miriadi di fattori che non conosco, quanto siano molteplici le combinazioni e talvolta siano incomprensibili. Ricordo poi che più volte ho scritto sul forum che:
"se uno di noi è contento degli strozzatori originali in dotazione x il tiro medio nell'ambiente che frequenta ed il selvatico che prevalentemente insidia, non deve cambiare alcunchè".
Lo scopo vero di tale "apparente insistenza" è CANCELLARE l'idea troppo radicata sul forum che una cartuccia con dati di manometrica buoni poi vada bene in ogni fucile ..... e che la ricarica viene dopo nelle analisi alla cannoneria: il fucile resta quello x anni nelle ns mani, gli interventi possibili non sono moltissimi (choke in primis), mentre sono le cartucce che devono adattarsi nella pratica venatoria (non si parla di teoria). Spero di essere stato più chiaro ora. E lo stesso dicasi in balistica ..... troppa enfasi viene data anche nelle riviste a dati mediocri di cartucce che poi si "squagliano" nella pratica quotidiana di chi va veramente a caccia negli stessi ambienti x cui dovrebbero essere nate o che mal si adattano alla costante che abbiamo in mano: il fucile. Il testing delle munizioni dovrebbe finalmente cambiare x me ..... xchè la manometrica non riflette ormai più le ns armi in dotazione. Il che non significa che non sia importante, ma che debba essere opportunamente integrata da prove con fucili diametralmente opposti nelle filosofie costruttive. Qui invece qualcuno ancora crede che la balistica sia la ricarica ..... e chi sa di ricarica sa di balistica, ..... ma x favore.
in realtà quello che fa grande una canna, se le lavorazioni sono fatte come d**** comanda, è il materiale impiegato, la modalità di realizzazione della stessa e soprattutto lo studio degli spessori ottimali dalla culatta alla volata per consentire una certa sicurezza e un'ottima elasticità del tubo.... questi sono i problemi da affrontare, innanzitutto.... una delle migliori canne che ho avuto era una remington forata 18,9mm: lo scovolo del 12 entrava senza attrito, aveva una strozzatura 12/10 e uccideva da vicino e da distante sen rovinare... anche le cartucce più fiacche presenti sul mercato rendevano bene grazia alla densità di rosata sempre elevatissima, si poteva impiegare senza problemi anche borraggi tradizionali purchè abbinati alla coppetta in plastica.... se la vedeva un cannoniere italiano, gli sputava addosso, all'interno era perfino rugosa, sembrava non cromata.... eppure.... di questi eppure è pieno il mondo armiero, a volte le scervellate non servono a capire un fenomeno,una canna è così perchè è così!!! ho avuto delle canne breda forate 18,2 che facevano paura, ti provocavano prolungate emicranie ma tu dovevi solo tirare che la preda veniva cucinata a dovere.. 7/10 di differenza sono una enormità , eppure..... metti insieme tutte le caratteristiche citate nei sacri libri di balistica liscia per ottenere le migliori prestazioni e poi sappiami dire se la canna sperimentale darài propri frutti... io so già di no! l'esperimento al più non sarà completamente positivo....
Mi sembrava che anche io avessi scritto e detto la stessa identica cosa ..... e che vi sono cose inspiegabili e ti invito a rileggere meglio. In ogni caso le lavorazioni con asportazione a truciolo restano imbattibili ..... a parità di tutto, il Boehler antinit resta un acciaio fantastico, coni lunghi nei raccordi di camera-bore sono da privilegiare, ecc..
Ma attento ad una cosa: con il tuo 18,9 con una cartuccia con feltro e basta andava così bene ? Il tuo 18,9 con una strozzatura molto inferiore andava ancora così bene (xchè probabilmente era un choke molto strozzato che poi favoriva l'accellerazione finale di carica) ? Mentre il tuo 18,2 con una 12 dec sarebbe andato così bene ?
Vogliamo accennare e parlare delle relazioni-proporzioni dimensionali nelle strozzature che permettono diametri di canne così diverse tra loro e le decimature ottimali, con relativi disegni x migliorarne STATISTICAMENTE (probabilità) la resa ??
La forte costrizione del 18,9 da 12 dec porta a 17,7, equivalente ad un 5dec x un 18,2, ma mentre nel 1^ caso fa accellerare fortemente la carica x l'effetto venturi peraltro in condizioni di attrito minore anche se con propulsione inferiore (minor velocità) dovuto alla camera larga (ipotizzando coni identici, ecc. ecc.) e sciame più allungato, nel 2^ caso si hanno pressioni interne superiori, velocità superiori di spinta, ma con rosata meno allungata con 5 dec. Se si mette un 12 dec in un 18,2 si arriva a 17 ..... ed i rischi di sfarfallamento senza choke fatti come .io comanda ..... sono elevatissimi, ma un 7-8dec lo rendono un fucile straordinario con cariche leggere-medie ..... cosa di cui patisce di più una overbore. Se poi si spara una 30grammi da 600 bar è una cosa, se si spara una magnum da 50gr da 1000bar e tutto il problema viene ingigantito ..... morale della favola: si leggono nelle ns riviste analisi di questo tipo con frequenza, anche se il bravissimo Antonelli le fa spesso in proprio e lo so benissimo ?? Negli states, si ..... e fanno gare e comparazioni continue PUBBLICHE, e sono tester professionisti e cacciatori veri a farle ed a scrivere ..... . Da noi ..... poco poco, o niente.
nigel teague ha messo a punto un procedimento per incamiciare tutte le vecchie canne damasco, torciglione e comunque le vecchie forate ma con spessori insufficienti per tenere le pressioni delle moderne cartucce , inserendo al loro interno un'anima di acciaio che parte dalla camera di scoppio fino alla volata.... questo per poter impiegare ancora i vecchi fucili di inizio 900 ancora a caccia.. si tratta di fucili comunque rovinati, dotati per questa caratteristica di poco valore commerciale, e quindi perchè non recuperarli ed utilizzarli in tutta sicurezza???? lo stesso concetto lo estendo nuovamente agli strozzatori a parete sottile: se amo un fucile, mi trovo particolarmente bene, perchè non montarli???? non esistono cacce impegnative e cacce standard per canne e strozzature (a parte quelle ovviamente in atmosfera salmastra), lo esitono invece per la meccanica delle armi, più o meno sollecitata dalla tipologia di carica utilizzata e dal numero di colpi sparati...
[eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif] Non posso che confermare quanto affermato da PIppoda, io possiedo una canna Castom e mi ci trovo da dio, non a caso ne vorrei prendere un altra sto facendo cose che a vederle ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli qualcuno ha affermato (tanto per parlare........... o per sentito dire da qualche armiere incompetente come qualcuno che conosco della mai zona ........) che le canne Castom sono scarti di fabbrica, credo che oggi molti costruttori compresa la Breda stessa vorrebbe la bontà di queste canne rigorosamente rotomartellate a caldo.pippoada ha scritto:gli strozzatori non devono essere liberi di vibrare, semmai è la canna che deve essere libera di vibrare o, meglio, priva del naturale profilo a leggero tromboncino in volata necessario ad accogliere gli strozzatori interni. gli strozzatori a parete sottile della briley sono il meglio che offra il mercato e non per niente breda li ha scelta per fare le proprie canne Custom.... io ho 3 anne montate con gli strozzatori a parete sottile e devo dire che sono eccezionali. montati su canne già scelte di partenza, hanno incrementato di molto la resa balistica....
Quindi tu ritieni che anche rispetto alle migliori canne a strozzatura fissa i pareti sottili Briley abbiano una marcia in più? sn tentato dalla meccanizzazione, 400 euro sn molti ma per noi patiti della balistica venatoria anche un lieve miglioramento và provatopippoada ha scritto:ho provato tutti e 10 gli strozzatori a parete sottile della briley, i flush (7cm) e gli extended (9 cm) , ma non ho visto questa grande differenza. la differenza la vedi rispetto alla vecchia canna a strozzatura fissa che vai a modificare o rispetto a qualsiasi altra canna con strozzatori interni: tra le canne con i briley a parete sottile e quelle con strozzatori interni tipo crio o optima choke plus c'è un abisso... per me spendere un bel po' di nsoldi in più per gli extende non ha molto senso, a meno che nons i debba sparare acciaio e tungesteno, allora il discorso può cambiare....
pippoada ha scritto:la sua visione del mondo delle armi è troppo incentrata sull'individuo e non sulle esigenze di un mercato globale.... essere in contatto con aziende primarie del settore non vuol dire vivere il mondo delle armi e sapere tutto quello che ci gira attorno..
Caro Pippoada, spero che non si voglia parlare in un forum di cacciatori di economia e finanza aziendale, anche xchè sono dirigente da decenni ed interlocutore indiretto di alcune delle aziende bresciane e di cui conosco personalmente alcuni proprietari. In questi tipo di forum ci si scambia informazioni balistiche-esperienze-dati personali e statistici, fermo restando le conoscenze di ciascuno di alcune regole statistiche balistiche ..... e le minchiate vanno identificate, e rigettate, pur rispettando e lodando ogni idea pratica e la sperimentazione.
ho la fortuna (o la sfiga non ho ancora capito bene) di vivere quotidianamente la produzione di armi, canne, strozzatori, ti provare modifiche, aggiornamenti etc... Beretta ha cercato di differenziare la sua produzione quando ha visto che ci poteva essere un business anche nel vestiario e nelle calzature e negli accessori da caccia... ma browning e winchester, e parzialmente remington lo avevano capito 20 anni fa.... le cartucce a marchio beretta: non avere al proprio interno la produzione, o meglio, averla decentrata ma affidarsi in tutto e per tutto agli esterni, non fa qualità. la cartuccia beretta veniva vista con un fine promozionale e non come vero business e non è stata nè spinta nè seguita come si conviene....
Hai la fortuna x me con riferimento al forum ed alle conoscenze specifiche da cui tutti possono trarre valore aggiunto, come hai dato in questa circostanza a me come ad altri, visto che ciascuno resta ciò che è nella vita, ed io so perfettamente che resto solo un appassionato-volenteroso-sperimentatore-studioso a tempo perso con amici-tecnici veri-cannonieri affascinato dai misteri della balistica e che ha visto, con tanta fatica e prove in 35anni (miriadi di errori compresi), che con poche decine di euro (grazie agli Usa) spesi sulla fine della canna, che le rese possono aumentare statisticamente di molto e "personalizzando" il prodotto necessario alla caccia che soprattutto si fa (lo stesso dicasi x tordisti e beccacciai ad es.) usando sempre le medesime cartucce, anche originali.
Poi se si personalizza il tutto, va ancora meglio, anzi andrebbe, xchè la ricarica ormai l'ho lasciata da tanti anni (salvo tecna), soprattutto grazie ad amici cacciatori professionisti veri e quando parlo di professionismo parlo anche di qualcuno che ha fatto e fa il cacciatore di "quasi di professione .....", dedicando l'estate a test-alchimie-prove sempre e solo con fucili, strozzatori e polveri in mano. X cui non mi impressiona veramente nessuno, xchè ho scoperto che molti che scrivono, sparano poche decine di colpi all'anno a caccia, o vanno quasi solo in riserva e non nella " venatoria bagarre quotidiana" ..... .
il mercato delle armi è sempre più in contrazione, quest'anno si registra il crollo degli ordini del sovrapposto, quasi tutte le aziende che lo producono sono in cassa integrazione.
Purtroppo è un dato di fatto, ma la crisi morde tutti e tutti i settori merceologici, fermo restando che pensare a non diversificare XTEMPO i prodotti resta un errore aziendale, salvo x quelli di nicchia e di fascia altissima (che avrà sempre estimatori ed acquirenti).
i dati in canna manometrica: la tua visione è legata al tuo essere tiratore cacciatore , è una visione limitata che non è compatibile con i fabbricanti di cartucce. i test in canna manometrica sono obbligatori per i produttori e i test indipendenti che appaiono su molte riviste di settore sono interessanti , non vincolanti e spesso veritieri (non dico sempre perchè qualche sorpresa si può trovare...). non c'è scritto da nessuna parte che una cartuccia deva rendere con tutti climi (se non dichiarato), non c'è scritto da nessuna parte che la canna manometrica detta legge...
Hai detto tutte cose logiche e ragionevolissime, ma ti sbagli x me su un aspetto fondamentale: NOI TUTTI, siamo tiratori-cacciatori veri, siamo il mercato ed a noi il prodotto deve andare bene, xchè noi compriamo (loro producono).
Io mai ho scritto che la manometrica non serve o non va bene, peraltro ben sapendo che la legge lo impone ai produttori, ci mancherebbe, e neppure sono un pazzo: contesto però con l'esperienza e le prove che ho e che abbiamo in molti ..... i risultati sbandierati ai 4 venti da questi produttori, le esaltazioni mistiche di dati in manometrica di munizioni che poi sul terreno di caccia si sono rilevate asfittiche od insufficienti, chi continua a barare sui concetti di balistica e ricarica ....., chi non misura mai la penetrazione e le forze come sono distribuite, neppure empiricamente, chi nemmeno ammette che una carica con una camera 18,2 può andare in modo molto diverso rispetto ad una 18,8, anche solo x il contenitore ..... diverso.
Certo capisco che guardino la platea e che debbano offrire un prodotto medio che va bene dalle alpi alle piramidi, da 10° a 30°, ma (parliamoci chiaro) come pensare che delle 40-42gr almeno vengano sparate a 20° e quelle ridicole umidità ??? E' così difficile fare ULTERIORI test (come fanno negli Usa) a condizioni limite o più vicine alla realtà di uso ??? Xchè alla fine, non sono quasi mai i cartuccini da 30g-32gr quelle che creano problemi, salvo le polveri in relazione a caldo od umidità, ma soprattutto quelle che generano pressioni importanti e che spingono cariche pesanti ? Xchè non leggere poi i dati ottenuti e confrontati coi fucili in dotazione oggi comunemente in uso ad ampio spettro ?
sarà la cultura del giornalista di turno, del fabbricante o del ricaricatore che potrà indicare in che ambiente e con che temperatura una cartuccia si esprimerà al meglio, INDIPENDENTEMENTE dalla canna in cui andrà sparata. se si aggiusta per i suoi fucili le cartucce che andrà a sparare, ben per lei, ma l'80% dei cacciatori utilizza munizioni di serie...
E qui sta la differenza sostanziale italica con l'articolismo made in usa ..... ed i metodi di lavori "personalizzanti" degli americani, sia nei coni, che nei chokes, che nelle munizioni, avendo quelle INDUSTRIALI, quando escono in vendita, già superato le prove dei cacciatori veri e dei tester, non ..... solo la manometrica e poco più magari a stanziale ..... a 20° se va bene. C'è una bella differenza di metodo mi pare ..... . Io cerco sempre di evidenziarne le differenze e dopo tanti anni, pur comprando fucili italici, ho capito che loro avevano comunque ragione su tantissimi aspetti di metodo e le prove hanno confortato ampiamente queste tesi. Stiamo dormendo su allori che non esistono più ..... e rapidamente nuovi soggetti produttivi nelle munizioni, anche europei (rio ad es.) come nei fucili (baikal ad es.) ci stanno sottraendo progressivamente quote di mercato.
non ho mai trovato differenza tra sparare in una buona canna 18,9 e una canna 18,2 cos' come cartucce magnum vicine ai 1000 bar sparavano bene in canne strettissime così come in canne più larghe... è chiaro che sono fondamentali in questi estremi la lunghezza (o la cortezza forse si dovrebbe dire, dei coni di raccordo, la lunghezza del cono di strozzatura e i grado di restringimento.
La prova è sparare alcune vecchie rc50 da oltre 1000bar in una 18,2 e poi in una 18,8 ..... cilindriche ..... la differenza c'è e si vede, in ampiezza rosata, in diversa penetrazione al centro e distribuzione delle forze sui pallini della rosata alla stessa identica distanza.
comunque ognuno è libero di pensare come vuole , ma a me vine in mente sempre questa massima: tutto quello che guadagno dietro a causa dell'attrito in canna nelle canne forate strette e all'umento delle pressioni, lo perdo davanti a causa della deformazioni maggiore del piombo... tutto quello che perdo dietro in termine di v zero e diminuzione della pressione in canna nelle canne forate larghe, lo guadagno davanti per la maggior sfericità dei pallini. è misurabile questa differenza: spesso no, almeno scientificamente, ma quello da me enunciato è un principio che spesso funziona e spiega certi fenomeni...
Verissimo, anche x me, enunciando una regola balistica probabilistica, ma secondo te i profili dei chokes finali possono poi essere identici come la produzione di serie spesso fa oppure andrebbero personalizzati x meglio "contrastare" queste forze avverse ?? Ha senso constatare che gli inviti nei choke di serie spaziano da 2dec minimo finanche a 6dec. con accoppiamenti spesso del tutto casuali, ma che modificano e di molto le rese di fucili identici e con identico munizionamento ?
Sono riflessioni che spesso porto alla platea, magari con troppa forza e pesantezza (lo ammetto), dicendo però nel contempo che la mia risposta è negativa e la delusione è forte sulla base di prove, non aria fritta e minchiate varie.
aumento delle pressioni delle munizioni no tox etc: non facciamo di tutta un erba un fascio... cartucce in acciaio e tungsteno in lega non con nylon necessitano di canne omologate steel shot e le pressioni aumentano riprestto alle cartucce in piombo? e allora? , i vecchi fucili faranno fatica a supportare maggiore stress a livello di meccanica??? a livello di canne mi viene da ridere, i 1500-1800 bar li tengono tutti i tubi (di moderna e buona costruzione), con test al banco ho provato materiali che reggono senza problemi 2.200 bar. I materiali di una volta erano migliori, l'aspetto economico era tenuto sotto controllo ma non soggiogato al d**** danaro come invece avviene adesso. quindi i nboni consigli le aziende li possono stare ad ascoltare, ma a metterli in pratica .....
ottimo Beppe sei un vero esperto! Faccio conto di meccanizzare una canna "doppione" un pò inferiore alle altre. Posseggo un Briley ported per mobil. Beretta che midà dei risultati stupefacenti è superiore a buone canne con stroz. fissa anche con grammature di 24g. è un §Medium:ne posseggo altri tre IC , IM eLF che non mi soddisfano. Ho anche notato che canne con strozzature lunghe sui 6 - 6.5 cm. danno risultati superiori come rosata e facilità su tiro medio58beppe ha scritto:Io so solo che, nella mia esperienza e dagli studi tecnici, esistono alcune regole statistiche e probabilistiche in termini di chokes ed abbinamento a canne e munizioni, ma alcuni temi sono ancora di fatto "sconosciuti" nei risultati finali e nelle prove, e/o ben poco spiegabili teoricamente ma succedono, almeno a me e non solo (mi è capitato di vedere alcune overbore 18,7-8 od una underbore 18,15 che sparavano meglio con uno scalino da 0,2mm. che con uno da 0,05-0,1mm ..... che invece di norma funziona statisticamente quasi sempre meglio ..... anche in logica).
Il porting intanto lo userei solo x sparare cartucce ad alte prestazioni e x compensare pressioni elevate da munizionamento e/o da strozzature forzate estreme (oltre 12dec), xchè altrimenti alcuni vantaggi (minor rinculo, miglior distribuzione e minori rischi di vampa) vengono annullati da altri svantaggi (fiamma visibile con lo scuro, perdita ancorchè ridotta di spinta) ben rilevabili anche con i cartuccini medi e leggeri nei tiri a distanza.
La lunghezza da 7 o 9 od anche 15cm automaticamente non significano di x sè niente, salvo un allungamento di canna maggiore: dipende infatti quanto sono lunghi all'interno coni e paralleli, ed il design della strozzatura xchè anche solo 5cm possono essere ben più che sufficienti x avere una strozzatura soddisfacente ed efficiente. Una controprova di ciò è la lunghezza media totale dei chokes x tacchino che raramente sfonda i 7,5-9cm, malgrado spesso vengano applicati a canne già corte poco più di 60cm.
Inoltre raramente un fucile con strozzature originali a parità di decimatura e costruzione (design-proporzioni coni-paralleli) le "busca" da un choke in di pari caratteristica tecnica.
Certamente la stragrande maggioranza dei chokes in originali messi in vendita dalle case produttrici di fucili sono ampiamente insufficienti o meno performanti rispetto ai briley od a quelli di altre case specializzate, soprattutto statunitensi, od anche artigianali.
Le Breda Iris sono così, ovvero coi briley, xchè hanno utilizzato vecchie canne di lunghezza 67-70cm interamente cilindriche ..... molto valide in termini di acciai e qualità costruttiva, adattate al mercato odierno e che difficilmente avrebbero potuto vendere salvo taglio di lunghezza x la "palla": l'adattamento ai parete sottile è stata una scelta obbligata così come la scelta di Briley è stata una felicissima scelta tecnica x commercializzarle con successo, visto che molti possessori affidabili nelle valutazioni ne sono entusiasti.
Personalmente, se la mia canna con strozzatura fissa originale fosse soddisfacente, non la modificherei di certo in alcun caso, briley o meno. Piuttosto io ne comprerei una nuova ..... che adatterei direttamente ai choke in-out se mi servisse.
Tante cose sensate sono già state scritte e solo portando la propria arma da Aspertiro alla fine si potrà dire la "verità" su quel fucile e sul choke che meglio gli si adatta nella resa, e se un cono lunghissimo da un lato favorisce spesso una buona distribuzione della rosata, d'altro canto spesso non favorisce la "penetrazione" al centro della fucilata, peraltro proprio spesso favorita invece maggiormente da coni un pò più decisi e/o da paralleli più lunghi del normale.
Buone prove
in seguito ad esperienze fatte con un amico anche lui "tecnico" abbiamo notato che fin verso i 4 - 5 decimi di stroz. anche 5cm. totali di stroz. sn sufficienti , ma andando sui 7 - 8 decimi se si arriva sui 6 - 6,5 anche 7 i risultati migliorano. Per lunghezza totale intendo introducendo il tampone di diametro della canna (il primo passante, poi introducendo man mano i piu piccoli di diam. ) il valore non deve scendere di colpo. Ad es. se la prima misuraz. è di 8cm. poi col tamp. di mezzo decimo inferiore và a 6, con quello più piccolo ancora và a 5.5 vuol dire che la lungh. reale è verso i 6 e non di più : era solo una sfumatura. Devono esserci più misurazioni con quasi lo stesso valore, allora la lunghezza è reale, è quellaoliviero ha scritto:ottimo Beppe sei un vero esperto! Faccio conto di meccanizzare una canna "doppione" un pò inferiore alle altre. Posseggo un Briley ported per mobil. Beretta che midà dei risultati stupefacenti è superiore a buone canne con stroz. fissa anche con grammature di 24g. è un §Medium:ne posseggo altri tre IC , IM eLF che non mi soddisfano. Ho anche notato che canne con strozzature lunghe sui 6 - 6.5 cm. danno risultati superiori come rosata e facilità su tiro medio58beppe ha scritto:Io so solo che, nella mia esperienza e dagli studi tecnici, esistono alcune regole statistiche e probabilistiche in termini di chokes ed abbinamento a canne e munizioni, ma alcuni temi sono ancora di fatto "sconosciuti" nei risultati finali e nelle prove, e/o ben poco spiegabili teoricamente ma succedono, almeno a me e non solo (mi è capitato di vedere alcune overbore 18,7-8 od una underbore 18,15 che sparavano meglio con uno scalino da 0,2mm. che con uno da 0,05-0,1mm ..... che invece di norma funziona statisticamente quasi sempre meglio ..... anche in logica).
Il porting intanto lo userei solo x sparare cartucce ad alte prestazioni e x compensare pressioni elevate da munizionamento e/o da strozzature forzate estreme (oltre 12dec), xchè altrimenti alcuni vantaggi (minor rinculo, miglior distribuzione e minori rischi di vampa) vengono annullati da altri svantaggi (fiamma visibile con lo scuro, perdita ancorchè ridotta di spinta) ben rilevabili anche con i cartuccini medi e leggeri nei tiri a distanza.
La lunghezza da 7 o 9 od anche 15cm automaticamente non significano di x sè niente, salvo un allungamento di canna maggiore: dipende infatti quanto sono lunghi all'interno coni e paralleli, ed il design della strozzatura xchè anche solo 5cm possono essere ben più che sufficienti x avere una strozzatura soddisfacente ed efficiente. Una controprova di ciò è la lunghezza media totale dei chokes x tacchino che raramente sfonda i 7,5-9cm, malgrado spesso vengano applicati a canne già corte poco più di 60cm.
Inoltre raramente un fucile con strozzature originali a parità di decimatura e costruzione (design-proporzioni coni-paralleli) le "busca" da un choke in di pari caratteristica tecnica.
Certamente la stragrande maggioranza dei chokes in originali messi in vendita dalle case produttrici di fucili sono ampiamente insufficienti o meno performanti rispetto ai briley od a quelli di altre case specializzate, soprattutto statunitensi, od anche artigianali.
Le Breda Iris sono così, ovvero coi briley, xchè hanno utilizzato vecchie canne di lunghezza 67-70cm interamente cilindriche ..... molto valide in termini di acciai e qualità costruttiva, adattate al mercato odierno e che difficilmente avrebbero potuto vendere salvo taglio di lunghezza x la "palla": l'adattamento ai parete sottile è stata una scelta obbligata così come la scelta di Briley è stata una felicissima scelta tecnica x commercializzarle con successo, visto che molti possessori affidabili nelle valutazioni ne sono entusiasti.
Personalmente, se la mia canna con strozzatura fissa originale fosse soddisfacente, non la modificherei di certo in alcun caso, briley o meno. Piuttosto io ne comprerei una nuova ..... che adatterei direttamente ai choke in-out se mi servisse.
Tante cose sensate sono già state scritte e solo portando la propria arma da Aspertiro alla fine si potrà dire la "verità" su quel fucile e sul choke che meglio gli si adatta nella resa, e se un cono lunghissimo da un lato favorisce spesso una buona distribuzione della rosata, d'altro canto spesso non favorisce la "penetrazione" al centro della fucilata, peraltro proprio spesso favorita invece maggiormente da coni un pò più decisi e/o da paralleli più lunghi del normale.
Buone prove
sempre a proposito dei pareti sottili di Asperti, lui fà anche l'High Speed Sistem cioè fora la canna che gli invio a 18'6 e poi di conseguenza applica gli strozzatori; ma non croma, cosa ne pensate , lasciare cosi una canna senza cromatura con un' acciaio non predisposto converrà. Io propendo sempre per la soluzione di lasciare la canna in originale 18.4 e poi applicare gli stroz. Voi, il vostro parere?58beppe ha scritto:pippoada ha scritto:la sua visione del mondo delle armi è troppo incentrata sull'individuo e non sulle esigenze di un mercato globale.... essere in contatto con aziende primarie del settore non vuol dire vivere il mondo delle armi e sapere tutto quello che ci gira attorno..
Caro Pippoada, spero che non si voglia parlare in un forum di cacciatori di economia e finanza aziendale, anche xchè sono dirigente da decenni ed interlocutore indiretto di alcune delle aziende bresciane e di cui conosco personalmente alcuni proprietari. In questi tipo di forum ci si scambia informazioni balistiche-esperienze-dati personali e statistici, fermo restando le conoscenze di ciascuno di alcune regole statistiche balistiche ..... e le minchiate vanno identificate, e rigettate, pur rispettando e lodando ogni idea pratica e la sperimentazione.
ho la fortuna (o la sfiga non ho ancora capito bene) di vivere quotidianamente la produzione di armi, canne, strozzatori, ti provare modifiche, aggiornamenti etc... Beretta ha cercato di differenziare la sua produzione quando ha visto che ci poteva essere un business anche nel vestiario e nelle calzature e negli accessori da caccia... ma browning e winchester, e parzialmente remington lo avevano capito 20 anni fa.... le cartucce a marchio beretta: non avere al proprio interno la produzione, o meglio, averla decentrata ma affidarsi in tutto e per tutto agli esterni, non fa qualità. la cartuccia beretta veniva vista con un fine promozionale e non come vero business e non è stata nè spinta nè seguita come si conviene....
Hai la fortuna x me con riferimento al forum ed alle conoscenze specifiche da cui tutti possono trarre valore aggiunto, come hai dato in questa circostanza a me come ad altri, visto che ciascuno resta ciò che è nella vita, ed io so perfettamente che resto solo un appassionato-volenteroso-sperimentatore-studioso a tempo perso con amici-tecnici veri-cannonieri affascinato dai misteri della balistica e che ha visto con tanta fatica e prove in 35anni che con poche decine di euro (grazie agli Usa) spesi sulla fine della canna lche e rese possono aumentare statisticamente di molto e "personalizzando" il prodotto necessario alla caccia che soprattutto si fa (lo stesso dicasi x tordisti e beccacciai ad es.) usando le medesime cartucce.
Poi se si personalizza il tutto, va ancora meglio, anzi andrebbe, xchè la ricarica ormai l'ho lasciata da tanti anni (salvo tecna) grazie ad amici cacciatori professionisti veri.
il mercato delle armi è sempre più in contrazione, quest'anno si registra il crollo degli ordini del sovrapposto, quasi tutte le aziende che lo producono sono in cassa integrazione.
Purtroppo è un dato di fatto, ma la crisi morde tutti e pensare a non diversificare i prodotti resta un errore aziendale, salvo prodotti di nicchia e di fascia altissima (che avrà sempre estimatori ed acquirenti).
i dati in canna manometrica: la tua visione è legata al tuo essere tiratore cacciatore , è una visione limitata che non è compatibile con i fabbricanti di cartucce. i test in canna manometrica sono obbligatori per i produttori e i test indipendenti che appaiono su molte riviste di settore sono interessanti , non vincolanti e spesso veritieri (non dico sempre perchè qualche sorpresa si può trovare...). non c'è scritto da nessuna parte che una cartuccia deva rendere con tutti climi (se non dichiarato), non c'è scritto da nessuna parte che la canna manometrica detta legge...
Hai detto tutte cose logiche e reagionevolissime, ma ti sbagli su un aspetto fondamentale: NOI TUTTI, siamo tiratori-cacciatori vero, siamo il mercato ed a noi il prodotto deve andare bene, xchè noi compriamo (loro producono).
Io mai ho scritto che la manometrica non serve o non va bene, peraltro ben sapendo che la legge lo impone ai produttori, ci mancherebbe, e neppure sono un pazzo: contesto però con l'esperienza e le prove che ho e che abbiamo in molti ..... i risultati sbandierati ai 4 venti da questi produttori, le esaltazioni mistiche di dati in manometrica di munizioni che poi sul terreno di caccia si sono rilevate asfittiche od insufficienti, chi continua a barare sui concetti di balistica e ricarica ....., chi non misura mai la penetrazione e le forze come sono distribuite, neppure empiricamente.
Certo debbono offrire un prodotto medio che va bene dalle alpi alle piramidi, da 10° a 30°, ma parliamoci chiaro come pensare che delle 40-42gr almeno vengano sparate a 20° e quelle ridicole umidità ??? E' così difficile fare ULTERIORI test (come fanno negli Usa) a condizioni limite o più vicine alla realtà di uso ??? Xchè alla fine, non sono quasi mai i cartuccini da 30g-32gr quelle che creano problemi, salvo le polveri, ma quelle che generano pressioni importanti e che hanno cariche pesanti.
sarà la cultura del giornalista di turno, del fabbricante o del ricaricatore che potrà indicare in che ambiente e con che temperatura una cartuccia si esprimerà al meglio, INDIPENDENTEMENTE dalla canna in cui andrà sparata. se si aggiusta per i suoi fucili le cartucce che andrà a sparare, ben per lei, ma l'80% dei cacciatori utilizza munizioni di serie...
E qui sta la differenza sostanziale con l'articolismo made in usa ..... ed i metodi di lavori "personalizzanti" degli americani, sia nei coni, che nei chokes, che nelle munizioni, avendo quelle INDUSTRIALI, quando escono già superato le prove dei cacciatori veri e tester, non ..... solo la manometrica e poco più. C'è una bella differenza di metodo mi pare ..... . Io cerco di evidenziarne le differenze e dopo anni, pur comprando fucili italici, ho capito che avevano comunque ragione su tantissimi aspetti di metodo e le prove hanno confortato queste tesi.
non ho mai trovato differenza tra sparare in una buona canna 18,9 e una canna 18,2 cos' come cartucce magnum vicine ai 1000 bar sparavano bene in canne strettissime così come in canne più larghe... è chiaro che sono fondamentali in questi estremi la lunghezza (o la cortezza forse si dovrebbe dire, dei coni di raccordo, la lunghezza del cono di strozzatura e i grado di restringimento.
La prova è sparare una vecchia rc50 da oltre 1000bar in una 18,2 e poi in una 18,8 ..... cilindriche ..... la differenza c'è e si vede, anche in diversa penetrazione al centro e distribuzione delle forze sui pallini della rosata, impronta su placca e penetrazione su spessori alla stessa identica distanza.
comunque ognuno è libero di pensare come vuole , ma a me vine in mente sempre questa massima: tutto quello che guadagno dietro a causa dell'attrito in canna nelle canne forate strette e all'umento delle pressioni, lo perdo davanti a causa della deformazioni maggiore del piombo... tutto quello che perdo dietro in termine di v zero e diminuzione della pressione in canna nelle canne forate larghe, lo guadagno davanti per la maggior sfericità dei pallini. è misurabile questa differenza: spesso no, almeno scientificamente, ma quello da me enunciato è un principio che spesso funziona e spiega certi fenomeni...
Verissimo, anche x me, enunciando una regola balistica probabilistica, ma secondo te i profili dei chokes finali possono poi essere identici come la produzione di serie spesso fa o andrebbero personalizzati x meglio "contrastare" queste forze avverse ?? Ha senso constatare che gli inviti nei choke di serie spaziano da 2dec minimo finanche a 6dec. con accoppiamenti spesso del tutto casuali, ma che modificano e di molto le rese di fucili identici e con identico munizionamento ? Sono riflessioni che porto alla platea, magari con forza e pesantezza, dicendo che nel contempo che la mia risposta è negativa e la delusione è forte.
aumento delle pressioni delle munizioni no tox etc: non facciamo di tutta un erba un fascio... cartucce in acciaio e tungsteno in lega non con nylon necessitano di canne omologate steel shot e le pressioni aumentano riprestto alle cartucce in piombo? e allora? , i vecchi fucili faranno fatica a supportare maggiore stress a livello di meccanica??? a livello di canne mi viene da ridere, i 1500-1800 bar li tengono tutti i tubi (di moderna e buona costruzione), con test al banco ho provato materiali che reggono senza problemi 2.200 bar. I materiali di una volta erano migliori, l'aspetto economico era tenuto sotto controllo ma non soggiogato al d**** danaro come invece avviene adesso. quindi i nboni consigli le aziende li possono stare ad ascoltare, ma a metterli in pratica .....
Tu, io, ciascuno di noi, possiamo dare buoni consigli ai colleghi del forum, xchè le aziende hanno già dirigenti ed un cda ..... e nessuno qui vuole raggiungere tale alta platea. Sarà bontà loro leggerci se ritengono x trarne spunti intelligenti di miglioramento, e stai tranquillo che le battute a certi personaggi le faccio ....., ma tutte le aziende hanno i controlli di qualità-tester ecc.: possibile che almeno loro, x amore del loro lavoro e della propria azienda, non si aggiornino mai e non guardino cosa avviene in america-francia-giappone-russia-turchia-ecc. che stanno facendo di tutto x migliorare il prodotto ed il risultato finale ???
Beh, sulle pressioni non si scherza e vi sono norme, peraltro proprio da te citate che parlano chiaro: il giglio non tutte le canne lo meritano, nè tutte le canne sono in grado di superare l'esame del Banco, tanto più se datate, damascate od a torciglione.
Fabarm è stata oggi la più innovativa con un choke iperbolico da 8,2cm che spara ottimamente innestato sulla sua tribore: questo è oggi il maggior contributo alla ricerca balistica che si è visto di italica produzione negli ultimi anni, non la meccanica ..... od i sistemi di controllo del rinculo che sono altre cose utili x l'uso, non di x sè x la balistica di cui stiamo discutendo con passione.
Contano poi anche la pendenza e la parte parallela cilindrica , è chiaro a seconda di cme sn realizzate il risultato cambiaoliviero ha scritto:in seguito ad esperienze fatte con un amico anche lui "tecnico" abbiamo notato che fin verso i 4 - 5 decimi di stroz. anche 5cm. totali di stroz. sn sufficienti , ma andando sui 7 - 8 decimi se si arriva sui 6 - 6,5 anche 7 i risultati migliorano. Per lunghezza totale intendo introducendo il tampone di diametro della canna (il primo passante, poi introducendo man mano i piu piccoli di diam. ) il valore non deve scendere di colpo. Ad es. se la prima misuraz. è di 8cm. poi col tamp. di mezzo decimo inferiore và a 6, con quello più piccolo ancora và a 5.5 vuol dire che la lungh. reale è verso i 6 e non di più : era solo una sfumatura. Devono esserci più misurazioni con quasi lo stesso valore, allora la lunghezza è reale, è quellaoliviero ha scritto:ottimo Beppe sei un vero esperto! Faccio conto di meccanizzare una canna "doppione" un pò inferiore alle altre. Posseggo un Briley ported per mobil. Beretta che midà dei risultati stupefacenti è superiore a buone canne con stroz. fissa anche con grammature di 24g. è un §Medium:ne posseggo altri tre IC , IM eLF che non mi soddisfano. Ho anche notato che canne con strozzature lunghe sui 6 - 6.5 cm. danno risultati superiori come rosata e facilità su tiro medio58beppe ha scritto:Io so solo che, nella mia esperienza e dagli studi tecnici, esistono alcune regole statistiche e probabilistiche in termini di chokes ed abbinamento a canne e munizioni, ma alcuni temi sono ancora di fatto "sconosciuti" nei risultati finali e nelle prove, e/o ben poco spiegabili teoricamente ma succedono, almeno a me e non solo (mi è capitato di vedere alcune overbore 18,7-8 od una underbore 18,15 che sparavano meglio con uno scalino da 0,2mm. che con uno da 0,05-0,1mm ..... che invece di norma funziona statisticamente quasi sempre meglio ..... anche in logica).
Il porting intanto lo userei solo x sparare cartucce ad alte prestazioni e x compensare pressioni elevate da munizionamento e/o da strozzature forzate estreme (oltre 12dec), xchè altrimenti alcuni vantaggi (minor rinculo, miglior distribuzione e minori rischi di vampa) vengono annullati da altri svantaggi (fiamma visibile con lo scuro, perdita ancorchè ridotta di spinta) ben rilevabili anche con i cartuccini medi e leggeri nei tiri a distanza.
La lunghezza da 7 o 9 od anche 15cm automaticamente non significano di x sè niente, salvo un allungamento di canna maggiore: dipende infatti quanto sono lunghi all'interno coni e paralleli, ed il design della strozzatura xchè anche solo 5cm possono essere ben più che sufficienti x avere una strozzatura soddisfacente ed efficiente. Una controprova di ciò è la lunghezza media totale dei chokes x tacchino che raramente sfonda i 7,5-9cm, malgrado spesso vengano applicati a canne già corte poco più di 60cm.
Inoltre raramente un fucile con strozzature originali a parità di decimatura e costruzione (design-proporzioni coni-paralleli) le "busca" da un choke in di pari caratteristica tecnica.
Certamente la stragrande maggioranza dei chokes in originali messi in vendita dalle case produttrici di fucili sono ampiamente insufficienti o meno performanti rispetto ai briley od a quelli di altre case specializzate, soprattutto statunitensi, od anche artigianali.
Le Breda Iris sono così, ovvero coi briley, xchè hanno utilizzato vecchie canne di lunghezza 67-70cm interamente cilindriche ..... molto valide in termini di acciai e qualità costruttiva, adattate al mercato odierno e che difficilmente avrebbero potuto vendere salvo taglio di lunghezza x la "palla": l'adattamento ai parete sottile è stata una scelta obbligata così come la scelta di Briley è stata una felicissima scelta tecnica x commercializzarle con successo, visto che molti possessori affidabili nelle valutazioni ne sono entusiasti.
Personalmente, se la mia canna con strozzatura fissa originale fosse soddisfacente, non la modificherei di certo in alcun caso, briley o meno. Piuttosto io ne comprerei una nuova ..... che adatterei direttamente ai choke in-out se mi servisse.
Tante cose sensate sono già state scritte e solo portando la propria arma da Aspertiro alla fine si potrà dire la "verità" su quel fucile e sul choke che meglio gli si adatta nella resa, e se un cono lunghissimo da un lato favorisce spesso una buona distribuzione della rosata, d'altro canto spesso non favorisce la "penetrazione" al centro della fucilata, peraltro proprio spesso favorita invece maggiormente da coni un pò più decisi e/o da paralleli più lunghi del normale.
Buone prove