Il discorso degli acciai è lungo e ci vorrebbe un'enciclopedia, per semplificare le cose ti basti pensare che al momento dello sparo l'acciaio non rimane immobile ma a causa delle forti pressioni si gonfia e si rilassa a seconda delle sue capacità distensive, detto questo un acciaio morbido tende ad esaltare le caratteristiche delle cartucce è come se tu prendessi un sifone nel quale scorre l'acqua ne prendi uno di gomma e uno di plastica, se tappi all'estremità quello di gomma si gonfia e quando lo stappi spara l'acqua molto più lontano di quello di plastica che essendo più rigido non accumula pressione e quando lo stappi l'acqua schizza lostesso a causa dela pressione dell'impianto ma molto meno rispetto a quello in gomma, capisci quello che voglio dire??
Ci sono poi diversi altri fattori come l'attrito che genera( esempio canna crio trattata per ridurre al minimo l'attrito) o la sezione (foratura) ne sono due esempi la canna del greystone che utilizza la foratura strettissima per esaltare le prestazioni delle cartuccie medio leggere oppure le canne sovralesate che esaltano le prestazioni delle cariche massime tutti questi sono fattori importantissimi che insieme alla "bontà"(dipende sempre da cosa cerchi) dell'acciaio possono fare la differenza.
Questo è a grandissime linee quello che fa la differenza tra un acciaio e l'altro, il discorso è ben più lungo ma per capire più o meno questo è sufficiente.
Ibal,Gabriele.
 
Salve a tutti,
tutti i trattamenti che si fanno sugli acciai per usi speciali od anche altamente legati, a seconda delle sollecitazioni anche piuttosto onerose che devono sopportare, come ad esempio le canne dei fucili, incluso ilcitato criogenico, sono mirati ad eliminare dai suddetti pezzi tutte le tensioni meccaniche e termiche accumulate nelle fasi di lavorazione (ad esempio foratura e saldobrasatura, solo per citarne qualcuna).
Al momento dello sparo la pressione ed il carico strutturale meccanico e termico conseguente all' esplosione della carica ed il conseguente passaggio die pallini o palla nella canna, tendono a sollecitare piuttosto onerosamente la struttura creando delle tensioni e conseguenti deformazioni nel materiale. L'importante è che le tensioni restino nella cosiddetta fase elastica in modo da non provocare deformazioni permanenti che possono superato un certo limite creare danni, rotture ed esplosioni delle canne.
A questo punto mi sia permesso dire che i materiali, cosi' come le tecniche di lavorazione odierne rappresentano un passo in avanti enorme ed offrono enorme sicurezza.
I profili interni delle canne insieme agli strozzatori infine stabiliscono le doti qualitative per quanto in ordine a gittata, rosata ed impennamento.

Cordialità
G.M.
 

tuttacaccia69

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Salve,
volevo chiedere a tutti gli esperti,
riguardo ai fucili "fini" e non solo, diciamo fatti bene, che per mè, (parere personale), non sono quelli odierni.
Mi riferisco ad armi come il B25, alcuni Luigi franchi con le loro canne in acciaio Cogne, o i fucili Breda vedi gloriosa doppetta Gemini o il sovrapposto Sirio, il Boheler, Ausonia, Vickers, Krupp ed altri, non me ne vogliano alcuni modelli o marche qui non citate, appunto come e cosa avviene al momento dello sparo nella canna, da poter affermare che la bontà di certi acciai, caratterizza il buon rendimento di una cartuccia, fino a raggiungere certe prestazioni balistiche sul selvatico non comuni a tutti i fucili in termini di abbattimento distanze ed altro.
Grazie
Roberto
 
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